Narciso,

abbracciami ancora.

Sento i tuoi capelli di seta
scivolarmi tra le dita.
Il tuo odore è un unguento aromatico
che mi impregna gli indumenti e la mente.
 

Narciso,

stringimi ancora.

Non mi importa delle stelle,
non mi importa della luna,
non mi importa nemmeno di respirare
se tu sei qui con me.
 

Narciso,

baciami ancora.

Il tuo fiato si fonde con il mio.
Ho sete di te, una sete infinita,
bevo dalle tue labbra fino all’ultima goccia
ogni tuo anelito di vita.
 

Narciso,

amami ancora.

Le nostre carni pulsanti si uniscono in un bisogno primordiale.
I nostri cuori battono all’unisono
ed io non mi sono mai sentito così vivo.
 

Eternamente tuo.



ANGOLO DELL'AUTRICE:

 
Narciso è un personaggio della mitologia greca.

In una versione egli è figlio di una ninfa e del Dio fluviale Cefiso, mentre in quella più recente è figlio della Dea Selene (Luna) e di Endimione.

Noto per la sua straordinaria bellezza, era un personaggio crudele perché disprezzava ogni persona che lo amava.
Subì una punizione divina e pertanto fu condannato tutta la vita ad amare sé stesso.

Si innamorò della propria immagine riflessa sull’acqua e morì annegato cadendo nel lago in cui si stava specchiando.