L'idea di un picnic vicino al fiume non era male, ma dato che l'aveva avuta Quattrocchi, Forzuto era abbastanza scettico.
E nonostante la presenza di Puffetta a rallegrare l'atmosfera, i suoi timori vennero confermati.
- Approfitterei di questo meraviglioso scorcio di natura incontaminata per declamare l'ultimo capitolo delle Citazioni di Quattrocchi, che è meglio!
- Lo sapevo che c'era sotto qualcosa! - disse Forzuto.
- Avrei preferito passeggiare in riva al fiume! - sospirò Puffetta.
- Se vuoi posso accompagnarti io - propose Forzuto. - Tanto Quattrocchi non si accorgerà nemmeno che non ci siamo.
Così Forzuto e Puffetta lasciarono Quattrocchi a parlare da solo e si misero a camminare mano nella mano.
Puffetta si fermò ad annusare i fiori e ad ascoltare il rumore del fiume.
- È davvero bello passeggiare con te, Forzuto! - disse Puffetta.
All'improvviso Birba sbucò dai cespugli e miagolò minacciosamente.
I due se la diedero a gambe, ma la gatta era molto più veloce di loro.
A un tratto Forzuto dovette anche prendere in braccio Puffetta per accelerare il passo.
E pensate che, nonostante la confusione, Quattrocchi se ne stava ancora vicino alla roccia a parlare al vuoto senza accorgersi di nulla.
Però Birba sentì le sue chiacchiere e, dopo una ventina di giri intorno alla radura, si addormentò per la noia.
Puffetta e Forzuto si accorsero di cos'era successo e abbracciarono Quattrocchi, che si stupì del loro entusiasmo.
- Non immaginavo che la cultura vi appassionasse così tanto!