Giorno 20 #MayIwrite2023
Fandom: Haikyuu!!
Personaggi: Kageyama Tobio, Hinata Shoyo
Prompt: SOS + Lentiggini + Immagine
Genere: Romantico, Slice of life
Avvertimenti: Post Time skip, terzo anno.
Ti aspetto nell’aula tre finite le
lezioni, non fare tardi!
Kageyama lesse due volte il messaggio che, durante le lezioni
pomeridiane, Hinata gli aveva inviato. Già che c'era, lo lesse una terza volta.
Non perché non capisse cosa ci fosse scritto ma perché non capiva il motivo di
fargli una richiesta simile. Si erano visti durante gli allenamenti mattutini e
Shoyo non gli aveva detto nulla. Se questo non bastasse, si sarebbero rivisti
dopo le lezioni, per quale ragione non aspettare di paragli durante gli
allenamenti?
Doveva essere accaduto qualcosa di grave, il messaggio era un
SOS.
Appena la campanella suonò, Tobio buttò i libri alla rifusa
nella borsa e corse fuori dalla sua alula per raggiungere la classe di Shoyo.
Si era fatto male: l’idiota, sempre esagitato, aveva sbattuto
o inciampato da qualche parte, o peggio! Qualche bullo lo aveva picchiato sul
tetto della scuola!
Non gli veniva in mente altro se non... Oh! voleva rompere
con lui!
Alla sola idea, Kageyama si mise a correre investendo e
spintonando con mala grazia qualche studente, la cui sola colpa era di essersi
trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
La porta dell’aula tre era aperta e gli ultimi studenti
stavano uscendo. Aspettò impaziente che se ne andassero e si precipitò dentro.
“Ehi Boke, che diavolo succede?”
Shoyo sedeva su un baco, le gambe a penzoloni, gli sorrise.
“Ehi, Kageyama, ti devo parlare da solo.”
Brutto segno…
“Mi vuoi lasciare?”
Hinata scosse la testa energicamente. “No! Non è quello!”
“Allora che cosa devi dirmi di così importante da non poterlo
fare al club?”
Hinata prese coraggio e raccontò tutto. “Il coach
Washijō mi ha trovato un insegnate di Beach volley. Imparerò le basi per
un anno qui in Giappone, ma dopo dovrò trascorrere due anni in Brasile. Ho
accettato la proposta.”
Kageyama annuì meccanicamente. Dov’era il Brasile? Si poteva
raggiungere in treno? Certo che no! Era dall’altra parte del mondo!
Hinata strinse la presa sul baco tanto forte che le sue
nocchie impallidirono ancora di più. “Lo devo fare! Non sono come te, mi serve
imparare tutto!” esclamò disperato perché gli pesava lasciarlo ma d’altronde
non poteva fare a meno. Voleva che Tobio comprendesse, ma non c’era una persona
che potesse capire più di lui.
“Lo so!” Tobio gli afferrò il collo e inclinò il viso verso
di lui, accarezzò la pelle lisca, lì dove era coperta di macchioline dorate.
Quando amava le lentiggini di Shoyo, quanto amava tutto di lui. “Lo so che
devi. Ma dammi il tempo di digerire, cretino!”
Kageyama poggiò la sua fronte contro quella di Hinata. “Mi
hai promesso che saresti stato con me sulla cima del mondo, e visto che fai
schifo, mi tocca aspettare.”
Lentamente spostò il volto verso le labbra di Shoyo. “Ti
aspetterò tutto il tempo di cui hai bisogno, Ti amo Boke.”
“Un giorno di raggiungerò, lo giro!” Tra un singhiozzo e una
risata Shoyo ricambiò il bacio.