Challenge: “Whump or Smut?” - organizzata dal gruppo Facebook “Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom” congiunta con il gruppo Facebook “Hurt/Comfort Italia”

Personaggio principale: Tooru Oikawa

Personaggio aggiuntivo: Wakatoshi Ushijima

Prompt: Credo che per ora nessuna abbia ancora proposto Wakatoshi, io invece li vedo benissimo assieme di Patrizia Margara

 

Genere: hurt/comfort

Tipo: one shot

Parole: 582

Raccolta: Amori e dolori

Personaggi: Tooru Oikawa, Wakatoshi Ushijima

Coppia: shounen-ai

Rating: PG, verde

Avvertimenti: slice of life

PoV: terza persona

Spoiler: sì, post time skip

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Haruichi Furudate. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

 

Sbronza

 

Il rumore dello sciacquone riempì il piccolo bagno mentre l’uomo si sedette sul pavimento cercando di riprendere fiato.

“Se non sei abituato a bere, UshiWaka-chan, non dovresti farlo” lo rimproverò Oikawa porgendogli un pezzo di carta igienica che l’altro afferrò per pulirsi la bocca.

“Era solo…” sussurrò infilando nuovamente la testa nel water colto da un violento contato.

Tooru gli si inginocchiò accanto posandogli una mano sulla fronte sudata sostenendogli la testa.

“Ehi respira…” mormorò “Non hai più niente nello stomaco…” gli disse vedendolo preda degli spasmi.

“Ehi… Ushijima calmati! Inspira ed espira…” gli ordinò dolcemente, facendolo sollevare, mentre l’altro uomo deglutiva a vuoto; era sudato fradicio e tremava violentemente.

“Riesci ad alzarti” domandò, non potevano restare nel bagno per il resto della notte.

Aggrappandosi alla ceramica del water Ushijima si mise in piedi su gambe molli e traballanti, la testa gli girava impietosa.

Tooru lo vide barcollare pericolosamente e lo afferrò dalla vita, l’altro gli si poggiò contro.

“Grazie” sussurrò il fiato caldo sul suo collo fece rabbrividire Oikawa che lo accompagnò al letto.

Wakatoshi era immobile seduto sul letto, Oikawa gli sbottonò la camicia e la fece scivolare lungo le spalle.

“L’orgoglioso cannone del Giappone giace in un letto accudito dal suo storico rivale…” lo canzonò sospingendolo a sdraiarsi, anche per spezzare quel silenzio teso che si era creato tra loro.

Ushijima spalancò gli occhi e afferrò il polso dell’alzatore che stava armeggiando con i bottoni dei suoi pantaloni.

“Che stai facendo?” sussurrò allarmato.

“Ti tolgo i pantaloni…” rispose serafico divincolandosi.

“Perché?

“Per stare più comodo…” rispose vedendo il rossore colorare le guance pallide dello schiacciatore.

“Ohhh”

Mentre gli sfilava l’indumento Tooru si rese conto dell’ambiguità della sua richiesta.

“Perché cosa pensavi che volessi fare?” chiese malizioso, coprendolo con il lenzuolo e vide l’imbarazzo dell’altro.

“Tranquillo non attenterò alla tua virtù” lo rassicurò con un sorriso stanco.

“Hai bevuto molto più di me, ma non ne subisci gli effetti” mormorò mentre l’alzatore argentino spariva nuovamente in bagno.

“Perché io reggo l’alcool molto meglio di te UshiWaka-chan” disse tornando in camera con un contenitore e un piccolo asciugamano, si sedette sul bordo del letto e gli passò il panno sul viso sudato.

“Lo sai che ho un nome anche io?” bisbigliò Ushijima ad occhi chiusi la mano di Oikawa si arrestò.

“Sì lo so… è impossibile non saperlo è scritto ovunque…” argomentò bagnando ancora il piccolo asciugamano.

“Non è questo che intendevo, Tooru”

L’alzatore strinse forte il panno nel sentire pronunciare il suo nome dalla baritonale voce di Wakatoshi.

“È troppo personale” sussurrò posandogli il panno freddo sulla fronte e lasciandolo lì, per dargli sollievo.

“Perché?”

“Lo sai perché” disse tenendo lo sguardo basso, non voleva parlare di quello

“Dimmelo” insistette stancamente.

“No” ribatté caparbio passandosi una mano tra i capelli

“Tooru…”

“Cos’è l’alcool che ti ha sciolto la lingua, UshiWaka-chan?” sbottò sottolineando lo sgradito nomignolo alzandosi “Vado a chiamare il medico della tua squadra” aggiunse voltandosi, ma Wakatoshi lo afferrò per il polso trattenendolo.

“Per favore… resta…”

“Non è una buona idea…” sussurrò, ma stava già facendo il giro del letto per sistemarsi sull’altro lato, sarebbe rimasto solo qualche minuto, giusto per assicurarsi che Wakatoshi non vomitasse ancora.

Ushijima rimase in silenzio, voltandosi con cautela su un fianco, lottando per tenere gli occhi aperti.

“Dormi Ushijima” gli sussurrò Tooru togliendogli il panno dalla fronte, guardandolo arrendersi al sonno.

“Con un po’ di fortuna domani non ricorderai niente, Wakatoshi” sussurrò, ma invece che andarsene Tooru rimase a vegliare il suo sonno.