My true identity
La diligenza andava lenta sulla neve, fuori faceva un freddo cane ma per fortuna io e Cor avevamo ancora i vestiti invernali con noi, guardai fuori dal finestrino e vidi che il cadavere di una enorme gigantessa dalla pelle azzurra chiaro, gli occhi semi aperti erano viola, indossa l’ombretto bianca, aveva le orecchie a punta come gli elfi, i capelli erano lunghi e argentati legati in trecce elaborati e indossava quella che pareva lingerie bianca come la neve -quella è Eirwyn?- Chiesi io -si è lei.- -Non viene disegnata così grande di solito.- Commentai io -può cambiare la grandezza.- commento Ledanas -siamo arrivati a Stórt fjall.- Disse Balin guardando fuori -il nano ha ragione eccoci!- Esclamò Dylan, arrivammo alla città di Stórt fjall e scendemmo dalla diligenza -eccoci finalmente, che ore sono?- Chiesi io -mezzogiorno, suggerisco di fermarsi a un ristorante prima di proseguire.- Suggerii Dylan con l’aria affamata -saggia idea.- Ci fermammo a mangiare a un ristorante a mangiare e ripartimmo dirigendosi verso la grotta -ecco la grotta!- Esclamò Ledenas -entriamo.- Entrammo nella grotta e vidi che era fatta interamente di cristallo viola -cavolo.- Pensai ammirato guardando le torce che illuminavano perfettamente i cristalli, seguimmo la galleria finche non arrivammo a una specie di arena e vidi incastrata nella roccia una spada dalla lama bianca come la neve -e quella?- -È una spada Altelfica!- Esclamò Cor avvicinandosi ad essa e provando a tirarla su ma senza successo -è bloccata.- -Aspetta lascia provare a me.- Disse Balin provando a tirare su la spada ma nemmeno lui ci riuscii -ci provo io.- Mi avvicinai alla spada e feci per toccarla quando una voce urlò -Non toccate la spada del principe Kōri!- Mi voltai e vidi arrivare un tizio alto almeno tre metri grosso con i lunghi capelli rasta che ci venne addosso con rabbia -attenti!-Schivammo il tipo -è un guardiano.- Disse Ledanas -un guardiano?- -Sono creature create dagli dei per difendere qualcosa...e se provocati non possono essere bloccati.- Disse lui -allora dovremmo bloccarlo noi.- Dissi io, il guardiano ci attaccò e noi prendemmo le nostre spade e attaccammo il guardino -la Spada del principe è Sacra!- Urlo il guardiano colpendoci con una manata che ci fece andare a sbattere contro il muro -ah!- Il guardiano ci venne addosso Ledenas li scivolo sotto le gambe andandogli dietro e incominciò a tirargli frecce alla testa senza fargli niente, il guardiano provo a colpirci di nuovo con una bracciata ma Dylan riuscii a pararla con la sua spada e Cor e Balin lo attaccarono ai lati e lo ferirono alle braccia, il guardiano furioso afferrò Dylan e lo lanciò con violenza contro il muro -Dylan!- Io mi gettai contro il guardiano e gli saltai sul collo colpendolo con la spada, il guardiano mi afferrò e mi strinse con violenza, gemetti per il dolore sentendo le ossa scricchiolare, mi schiacciò ancora e mi spacco la protesi -Silas!- Il guardiano mi getto via e io andai a sbattere contro la spada -ho perso la mia spada...- Mi girai verso la spada conficcata nel cristallo e rapido corsi verso di essa -no! Lascia quella spada!- Io l’afferrai e l’estrassi con facilita e appena lo feci venni inondato da una fortissima luce, la mia protesi cadde a terra e improvvisamente sentii un grande freddo ma stranamente quel freddo mi faceva stare bene, il freddo i fece sempre più forte e improvvisamente svanii così come la luce e vidi davanti a me gli altri che mi guardavano sbalorditi e vidi che Dylan aveva in mano il cristallo -hai trovato il cristallo!- Esclamai io -dov’era? Gli chiesi ma tutti mi guardavano sbalorditi e il guardiano si inchinò davanti a me -m-ma che succede?- Gli chiesi io -i-il tuo braccio...le...le orecchie.- Io li guardai senza capire e in quel momento notai che a terra c’era qualcosa, abbassai lo sguardo e vidi che era la mia protesi che era stata sostituita da un braccio un braccio vero -i-il mio braccio?- Mi andai a toccare le orecchie e sentii che avevo le orecchie da elfo lunghe -m-ma che succede?!?- Chiesi io -b-bella domanda ti...ti sei trasformato nella dea Eirwyn.- Disse Dylan -m-mi sono trasformato nella dea? M-Ma che mi sta succedendo?!?- Mi chiesi spaventato -io ho posso dirtelo.- Disse il guardiano -parla allora.- -Prendendo la tua spada in mano hai riacquistato la tua vera identità.- -L-La mia vera identità?- -Si, tu sei Kōri, il principe di Heimur, figlio del re Vutar e della regina Sumar.- -N-Non è possibile! -Esclamò Cor -t-tu non lo sapevi?- Gli chiese Dylan -no! Io...Aine era incinta quando sono partiti per quel viaggio verso Gondolin ho...ho sempre pensato che Silas fosse il loro bambino...- -Ma non lo era, ho visto come è andata, il re e la regina sono stati attaccati e uccisi da un demone mandato da Nefilim, il re Ursa e la regina Aine sono riusciti a salvare il neonato che era stato ferito solo alle orecchie e per proteggerlo hanno cambiato la sua identità...il loro vero figlio era morto alla nascita.- -M-Mio dio! M-Ma questo non spiega il perchè mi sono trasformato nella dea Eirwyn.- -Quello è perchè tu non sei solo Kōri, sei anche Eirwyn stessa, la regina Sumar non riusciva ad avere figli e quindi hanno chiesto alla dea un miracolo e lei con i suoi poteri ha creato un secondo corpo trasformandolo in te questo permette alla dea di usare il tuo corpo per tornare in vita...presto però probabilmente tu e la dea vi fonderete in una cosa sola.- -c-cavolo.- Pensai guardando la mia nuova spada -sarà meglio muoverci.- Disse Cor -si...andiamo.- Uscimmo dalla caverna e ci ritrovammo in una città che mi ricordava tanto Neon city -dove siamo?- -guardate qui c’è un cartello, qui dice che siamo a slétt tungl.- Disse Balin -siamo alla prima città.- -Quanto ci metteremo a raggiungere Gondolin?- Chiesi io -Un mese, ma forse possiamo usare un treno, la tecnologia Altelfica è duratura, e possiamo usare un treno che ci porterebbe a Gondolin in due giorni.- -Vale la pena andare a vedere.- Ci incamminammo verso la stazione, la città era piena di elfi addormentatati che brillavano di luce propria -io non brillo come loro.- Commentai -puoi evitare di far vedere la tua luce se lo desideri, probabilmente tu inconsciamente lo stai facendo.- Commento Ledenas -ma ti conviene non sbloccare la tua capacità...visto che hai dentro di te una divinità rischieremo di rimanere cechi, arrivammo alla stazione e vidi un treno fermo -possiamo usare questo, vediamo se funziona. Entrammo nella cabina di pilotaggio -ahem...qualcuno sa come pilotare questa cosa?- -Io.- Disse Ledenas sedendosi -avrai bisogno di un copilota.- Disse Cor -ti insegno come funziona.- Uscimmo dalla cabina di pilotaggio e trovammo delle cabine con dei letti, i bagni con doccia la zona ristorante e le cucine -io avrei una certa fame, prepariamoci qualcosa da mangiare.- Ci preparammo la cena e dopo mangiato il treno partii e io e Dylan ci infilammo nello stesso letto -Dylan?- -Si Silas?- -Ti...Ti disturba che io sono un Alto elfo. -E perchè dovrebbe? Anzi sono felice di sapere di non doverti vedere morire di vecchiaia.- Disse lui sollevato -non ti disturba nemmeno il fatto che ho la dea Eirwyn dentro di me?- -Ok...quello forse un po’, non mi aspettavo che tutti in questi anni abbiamo fatto sempre sesso a tre.- -Scemo.- Lo baciai sulle labbra e lui mi sorrise ci coprii entrambi con la coperta. Sentii bussare alla porta della cabina e aprii gli occhi -mmmh?- -Colazione!- Esclamò Balin -arriviamo!- -buongiorno Silas...- -Buongiorno Dylan.- Uscimmo dalle cabina e andammo nella zona ristorante dove Cor stava servendo la colazione -ben svegliati.- -Giorno.- -Ci sedemmo a fare colazione tranquilli quando improvvisamente il treno cominciò a tremare -che è stato!?!?- Sentii il rumore degli altoparlanti accendersi -il treno è sotto attacco!- Urlò Ledans -andiamo a vedere!- Io, Dylan Cor e Balin salimmo sul tetto del treno e vidi venire verso dei noi dei demoni con la parte superiore di donna e il resto di ragno molto grossi -delle Arenea!- Esclamò Cor, I demoni ci spararono contro delle ragnatele Dylan venne colpito e cadde a terra -Dylan!- -Sto bene!- Arrivarono altre ragnatele e io le schivai e uccisi i demoni e sentii qualcosa cadere sul treno, mi volti e vidi arrivare una marea Arenea insieme a delle Jellies rosse Dylan si trasformo nella sua versione lupo e attacco i demoni -Silas dietro di te!- Io mi voltai e vidi salire sul treno una marea di altri demoni -ma quanti sono?!?- I demoni mi vennero addosso e io li colpii con la magia del ghiaccio bloccandone, lì uccisi tagliandoli a metà, Dylan mi raggiunse e insieme combattemmo demoni dal nostro lato mentre Cor e Balin pensavano a quelli dietro di no -ma da dove arrivarono tutti questi demoni?- Mi chiese Dylan tornando normale -non lo so!- Io mi guardai in giro e vidi una strana pietra nera che emetteva del miasma oscuro, io rapido gli lanciai contro la spada e spezzai la pietra, la spada cadde e io la presi al volo e uccidemmo i demoni restanti -mamma mia! C-Che fatica!- Esclamai io, rientrammo nel treno e sospirai stanco -mi serve una seconda colazione.- Cor mi si sedette davanti e sospiro -Cor?- -Si?- -Davvero non sapevi chi ero veramente?- Lui scosse la testa -no Silas lo giuro se no te l’avrei detto il giorno della nostra partenza, i tuoi mi hanno tenuto all’oscuro di tutto, probabilmente volevano dirti la verità al giorno del tuo matrimonio.- -Già.- -Dylan come la presa?- -Lui è felice ovviamente lui a differenza degli umani è immortale, la morte prima oh poi ci avrebbe separati e sapere che non accadrà lo a reso più tranquillo.- -Lo immagino è dura dover vivere vedendo le persone più care morire mentre tu non lo puoi fare.- -Mi mancherete tu e Ignis.- -Ok, non incominciamo subito Silas, io avrò ancora almeno quarant’anni davanti e Ignis anche di più.- Il resto del viaggio passo tranquillo e il giorno successivo, prima di pranzo Dylan urlò -ragazzi! Siamo arrivati!- corsi al finestrino a vedere e vidi in lontananza la città di Gondolin, una enorme città anche più grande di Neon city, improvvisamente il treno fece una brusca frenata -merda!- -Scusate! C’è un treno che blocca la via, temo che dovremmo proseguire a piedi.- Disse Ledenas dagli altoparlanti -bene.- Uscimmo dal treno e ci incamminammo verso la città e vidi che tutte le luci erano ancora funzionati.- Entrammo in città -ora dove andiamo?- Chiese Balin -ha sposarci è per questo che siamo arrivati fin qui. Cercammo il santuario della dea Eirwyn -questa città è enorme.- Commento Dylan -già...lo è anche di più di Neon city -Principe Silas, Principe Dylan! Abbiamo trovato una mappa!- Esclamò Ledenas -bene.- Andammo alla mappa e trovammo il santuario -eccolo è un po’ lontano, fermiamoci a mangiare prima.- Entrammo in un ristorante e io e Dylan entrammo in cucina e vidi i cuochi a terra e davanti a loro le pentole sul fuoco con a fianco una luce rossa e una voce elettronica che continuava a dire -“cibo incustodito, cottura stoppata, si prega di tornare ai fornelli per ricominciare.”- Io mi misi davanti ai fornelli e la luce divenne verde e la pentola ricominciò a bollire e vidi che dentro c’era una zuppa di pollo con verdure -“zuppa del cacciatore in preparazione, attendete cinque minuti.- -mmm che fortuna.- Commentai io -ci sarà cibo per tutti?- Si chiese Dylan -penso di si...qui c’è roba almeno per una ventina di persone....sentii che buon profumo, quando si sveglierà dovremmo fare i complimenti al cuoco.- -Sempre che non moriamo avvelenati, in quel caso il suo sarà un brutto risveglio.- Disse Dylan -pfui! Fra tutti i modi in cui potremmo morire quello di essere avvelenati dal cibo è quello che non potrebbe mai accadere.- Una volta pronto portammo il mangiare di là e ci sedemmo a tavola a mangiare e dopo aver pranzo riprendemmo il cammino e raggiungemmo il santuario della dea Eirwyn ed entrammo, il santuario era enorme e pieno di vetrate raffiguranti la dea -Silas...guarda quella vetrata.- Io mi girai verso dove indicava Dylan e vidi una vetrata con due elfi che dovevano essere il re e la regina con un neonato albino in braccio che dovevo essere io, lui era un uomo dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri mentre lei era una donna molto simile a me con la pelle olivastra, i capelli castani lunghi fino alle spalle -Silas andiamo.- Io sorrisi e li presi la mano e ci dirigemmo verso l’altare dove c’era un libro e lo raggiungemmo -mmm ma chi ci fa la cerimonia?- Chiese Dylan -Cor vuoi fare tu l’onore?- -Io?- Io annui -io...ok, sarebbe un onore per me.- Disse Cor andando a mettersi dietro l’altare e incominciando a recitare le parole per la cerimonia, io e Dylan ci tenemmo le mani emozionati -e ora potete baciarvi.- Disse Cor, io sorrisi e baciai Dylan sulle labbra e in quel momento una ventata ci investii tutti.-