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Autore: Minerva1120    09/11/2023    0 recensioni
Questa storia parla di un principe di nome Silas, il suo regno è in guerra con il regno di Nefilim che un giorno attacca la capitale e distrugge il cristallo di luce, un magico cristallo donato dagli dei che porta la luce nel mondo facendo precipitare il mondo nell'oscurità, Silas, il suo scudo Ignis, il suo futuro marito Dylan e Cos, lo scudo del padre partono per cercare di recuperare i frammenti di cristalli dagli dei prima che sia troppo tardi
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
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My true identity
 
La diligenza andava lenta sulla neve, fuori faceva un freddo cane ma per fortuna io e Cor avevamo ancora i vestiti invernali con noi, guardai fuori dal finestrino e vidi che il cadavere di una enorme gigantessa dalla pelle azzurra chiaro, gli occhi semi aperti erano viola, indossa l’ombretto bianca, aveva le orecchie a punta come gli elfi, i capelli erano lunghi e argentati legati in trecce elaborati e indossava quella che pareva lingerie bianca come la neve -quella è Eirwyn?- Chiesi io -si è lei.- -Non viene disegnata così grande di solito.- Commentai io -può cambiare la grandezza.- commento Ledanas -siamo arrivati a Stórt fjall.- Disse Balin guardando fuori -il nano ha ragione eccoci!- Esclamò Dylan, arrivammo alla città di Stórt fjall e scendemmo dalla diligenza -eccoci finalmente, che ore sono?- Chiesi io -mezzogiorno, suggerisco di fermarsi a un ristorante prima di proseguire.- Suggerii Dylan con l’aria affamata -saggia idea.- Ci fermammo a mangiare a un ristorante a mangiare e ripartimmo dirigendosi verso la grotta -ecco la grotta!- Esclamò Ledenas -entriamo.- Entrammo nella grotta e vidi che era fatta interamente di cristallo viola -cavolo.- Pensai ammirato guardando le torce che illuminavano perfettamente i cristalli, seguimmo la galleria finche non arrivammo a una specie di arena e vidi incastrata nella roccia una spada dalla lama bianca come la neve -e quella?- -È una spada Altelfica!- Esclamò Cor avvicinandosi ad essa e provando a tirarla su ma senza successo -è bloccata.- -Aspetta lascia provare a me.- Disse Balin provando a tirare su la spada ma nemmeno lui ci riuscii -ci provo io.- Mi avvicinai alla spada e feci per toccarla quando una voce urlò -Non toccate la spada del principe Kōri!- Mi voltai e vidi arrivare un tizio alto almeno tre metri grosso con i lunghi capelli rasta che ci venne addosso con rabbia -attenti!-Schivammo il tipo -è un guardiano.- Disse Ledanas -un guardiano?- -Sono creature create dagli dei per difendere qualcosa...e se provocati non possono essere bloccati.- Disse lui -allora dovremmo bloccarlo noi.- Dissi io, il guardiano ci attaccò e noi prendemmo le nostre spade e attaccammo il guardino -la Spada del principe è Sacra!- Urlo il guardiano colpendoci con una manata che ci fece andare a sbattere contro il muro -ah!- Il guardiano ci venne addosso Ledenas li scivolo sotto le gambe andandogli dietro e incominciò a tirargli frecce alla testa senza fargli niente, il guardiano provo a colpirci di nuovo con una bracciata ma Dylan riuscii a pararla con la sua spada e Cor e Balin lo attaccarono ai lati e lo ferirono alle braccia, il guardiano furioso afferrò Dylan e lo lanciò con violenza contro il muro -Dylan!- Io mi gettai contro il guardiano e gli saltai sul collo colpendolo con la spada, il guardiano mi afferrò e mi strinse con violenza, gemetti per il dolore sentendo le ossa scricchiolare, mi schiacciò ancora e mi spacco la protesi -Silas!-  Il guardiano mi getto via e io andai a sbattere contro la spada -ho perso la mia spada...- Mi girai verso la spada conficcata nel cristallo e rapido corsi verso di essa -no! Lascia quella spada!- Io l’afferrai e l’estrassi con facilita e appena lo feci venni inondato da una fortissima luce, la mia protesi cadde a terra e improvvisamente sentii un grande freddo ma stranamente quel freddo mi faceva stare bene, il freddo i fece sempre più forte e improvvisamente svanii così come la luce e vidi davanti a me gli altri che mi guardavano sbalorditi e vidi che Dylan aveva in mano il cristallo -hai trovato il cristallo!- Esclamai io -dov’era? Gli chiesi ma tutti mi guardavano sbalorditi e il guardiano si inchinò davanti a me -m-ma che succede?- Gli chiesi io -i-il tuo braccio...le...le orecchie.- Io li guardai senza capire e in quel momento notai che a terra c’era qualcosa, abbassai lo sguardo e vidi che era la mia protesi che era stata sostituita da un braccio un braccio vero -i-il mio braccio?- Mi andai a toccare le orecchie e sentii che avevo le orecchie da elfo lunghe -m-ma che succede?!?- Chiesi io -b-bella domanda ti...ti sei trasformato nella dea Eirwyn.- Disse Dylan -m-mi sono trasformato nella dea? M-Ma che mi sta succedendo?!?- Mi chiesi spaventato -io ho posso dirtelo.- Disse il guardiano -parla allora.- -Prendendo la tua spada in mano hai riacquistato la tua vera identità.- -L-La mia vera identità?- -Si, tu sei Kōri, il principe di Heimur, figlio del re Vutar e della regina Sumar.- -N-Non è possibile! -Esclamò Cor -t-tu non lo sapevi?- Gli chiese Dylan -no! Io...Aine era incinta quando sono partiti per quel viaggio verso Gondolin ho...ho sempre pensato che Silas fosse il loro bambino...- -Ma non lo era, ho visto come è andata, il re e la regina sono stati attaccati e uccisi da un demone mandato da Nefilim, il re Ursa e la regina Aine sono riusciti a salvare il neonato che era stato ferito solo alle orecchie e per proteggerlo hanno cambiato la sua identità...il loro vero figlio era morto alla nascita.- -M-Mio dio! M-Ma questo non spiega il perchè mi sono trasformato nella dea Eirwyn.- -Quello è perchè tu non sei solo Kōri, sei anche Eirwyn stessa, la regina Sumar non riusciva ad avere figli e quindi hanno chiesto alla dea un miracolo e lei con i suoi poteri ha creato un secondo corpo trasformandolo in te questo permette alla dea di usare il tuo corpo per tornare in vita...presto però probabilmente tu e la dea vi fonderete in una cosa sola.- -c-cavolo.- Pensai guardando la mia nuova spada -sarà meglio muoverci.- Disse Cor -si...andiamo.- Uscimmo dalla caverna e ci ritrovammo in una città che mi ricordava tanto Neon city -dove siamo?- -guardate qui c’è un cartello, qui dice che siamo a slétt tungl.- Disse Balin -siamo alla prima città.- -Quanto ci metteremo a raggiungere Gondolin?- Chiesi io -Un mese, ma forse possiamo usare un treno, la tecnologia Altelfica è duratura, e possiamo usare un treno che ci porterebbe a Gondolin in due giorni.- -Vale la pena andare a vedere.- Ci incamminammo verso la stazione, la città era piena di elfi addormentatati che brillavano di luce propria -io non brillo come loro.- Commentai -puoi evitare di far vedere la tua luce se lo desideri, probabilmente tu inconsciamente lo stai facendo.- Commento Ledenas -ma ti conviene non sbloccare la tua capacità...visto che hai dentro di te una divinità rischieremo di rimanere cechi, arrivammo alla stazione e vidi un treno fermo -possiamo usare questo, vediamo se funziona. Entrammo nella cabina di pilotaggio -ahem...qualcuno sa come pilotare questa cosa?- -Io.- Disse Ledenas sedendosi -avrai bisogno di un copilota.- Disse Cor -ti insegno come funziona.- Uscimmo dalla cabina di pilotaggio e trovammo delle cabine con dei letti, i bagni con doccia la zona ristorante e le cucine -io avrei una certa fame, prepariamoci qualcosa da mangiare.- Ci preparammo la cena e dopo mangiato il treno partii e io e Dylan ci infilammo nello stesso letto -Dylan?- -Si Silas?- -Ti...Ti disturba che io sono un Alto elfo. -E perchè dovrebbe? Anzi sono felice di sapere di non doverti vedere morire di vecchiaia.- Disse lui sollevato -non ti disturba nemmeno il fatto che ho la dea Eirwyn dentro di me?- -Ok...quello forse un po’, non mi aspettavo che tutti in questi anni abbiamo fatto sempre sesso a tre.- -Scemo.- Lo baciai sulle labbra e lui mi sorrise ci coprii entrambi con la coperta. Sentii bussare alla porta della cabina e aprii gli occhi -mmmh?- -Colazione!- Esclamò Balin -arriviamo!- -buongiorno Silas...- -Buongiorno Dylan.- Uscimmo dalle cabina e andammo nella zona ristorante dove Cor stava servendo la colazione -ben svegliati.- -Giorno.- -Ci sedemmo a fare colazione tranquilli quando improvvisamente il treno cominciò a tremare -che è stato!?!?- Sentii il rumore degli altoparlanti accendersi -il treno è sotto attacco!- Urlò Ledans -andiamo a vedere!- Io, Dylan Cor e Balin salimmo sul tetto del treno e vidi venire verso dei noi dei demoni con la parte superiore di donna e il resto di ragno molto grossi -delle Arenea!- Esclamò Cor, I demoni ci spararono contro delle ragnatele Dylan venne colpito e cadde a terra -Dylan!- -Sto bene!- Arrivarono altre ragnatele e io le schivai e uccisi i demoni e sentii qualcosa cadere sul treno, mi volti e vidi arrivare una marea Arenea insieme a delle Jellies rosse Dylan si trasformo nella sua versione lupo e attacco i demoni -Silas dietro di te!- Io mi voltai e vidi salire sul treno una marea di altri demoni -ma quanti sono?!?- I demoni mi vennero addosso e io li colpii con la magia del ghiaccio bloccandone, lì uccisi tagliandoli a metà, Dylan mi raggiunse e insieme combattemmo demoni dal nostro lato mentre Cor e Balin pensavano a quelli dietro di no -ma da dove arrivarono tutti questi demoni?- Mi chiese Dylan tornando normale -non lo so!- Io mi guardai in giro e vidi una strana pietra nera che emetteva del miasma oscuro, io rapido gli lanciai contro la spada e spezzai la pietra, la spada cadde e io la presi al volo e uccidemmo i demoni restanti -mamma mia! C-Che fatica!- Esclamai io, rientrammo nel treno e sospirai stanco -mi serve una seconda colazione.- Cor mi si sedette davanti e sospiro -Cor?- -Si?- -Davvero non sapevi chi ero veramente?- Lui scosse la testa -no Silas lo giuro se no te l’avrei detto il giorno della nostra partenza, i tuoi mi hanno tenuto all’oscuro di tutto, probabilmente volevano dirti la verità al giorno del tuo matrimonio.- -Già.- -Dylan come la presa?- -Lui è felice ovviamente lui a differenza degli umani è immortale, la morte prima oh poi ci avrebbe separati e sapere che non accadrà lo a reso più tranquillo.- -Lo immagino è dura dover vivere vedendo le persone più care morire mentre tu non lo puoi fare.- -Mi mancherete tu e Ignis.- -Ok, non incominciamo subito Silas, io avrò ancora almeno quarant’anni davanti e Ignis anche di più.- Il resto del viaggio passo tranquillo e il giorno successivo, prima di pranzo Dylan urlò -ragazzi! Siamo arrivati!- corsi al finestrino a vedere e vidi in lontananza la città di Gondolin, una enorme città anche più grande di  Neon city, improvvisamente il treno fece una brusca frenata -merda!- -Scusate! C’è un treno che blocca la via, temo che dovremmo proseguire a piedi.- Disse Ledenas dagli altoparlanti -bene.- Uscimmo dal treno e ci incamminammo verso la città e vidi che tutte le luci erano ancora funzionati.- Entrammo in città -ora dove andiamo?- Chiese Balin -ha sposarci è per questo che siamo arrivati fin qui. Cercammo il santuario della dea Eirwyn -questa città è enorme.- Commento Dylan -già...lo è anche di più di Neon city -Principe Silas, Principe Dylan! Abbiamo trovato una mappa!- Esclamò Ledenas -bene.- Andammo alla mappa e trovammo il santuario -eccolo è un po’ lontano, fermiamoci a mangiare prima.- Entrammo in un ristorante e io e Dylan entrammo in cucina e vidi i cuochi a terra e davanti a loro le pentole sul fuoco con a fianco una luce rossa e una voce elettronica che continuava a dire -“cibo incustodito, cottura stoppata, si prega di tornare ai fornelli per ricominciare.”- Io mi misi davanti ai fornelli e la luce divenne verde e la pentola ricominciò a bollire e vidi che dentro c’era una zuppa di pollo con verdure -“zuppa del cacciatore in preparazione, attendete cinque minuti.- -mmm che fortuna.- Commentai io -ci sarà cibo per tutti?- Si chiese Dylan -penso di si...qui c’è roba almeno per una ventina di persone....sentii che buon profumo, quando si sveglierà dovremmo fare i complimenti al cuoco.- -Sempre che non moriamo avvelenati, in quel caso il suo sarà un brutto risveglio.- Disse Dylan -pfui! Fra tutti i modi in cui potremmo morire quello di essere avvelenati dal cibo è quello che non potrebbe mai accadere.- Una volta pronto portammo il mangiare di là e ci sedemmo a tavola a mangiare e dopo aver pranzo riprendemmo il cammino e raggiungemmo il santuario della dea Eirwyn ed entrammo, il santuario era enorme e pieno di vetrate raffiguranti la dea -Silas...guarda quella vetrata.- Io mi girai verso dove indicava Dylan e vidi una vetrata con due elfi che dovevano essere il re e la regina con un neonato albino in braccio che dovevo essere io, lui era un uomo dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri mentre lei era una donna molto simile a me con la pelle olivastra, i capelli castani lunghi fino alle spalle -Silas andiamo.- Io sorrisi e li presi la mano e ci dirigemmo verso l’altare dove c’era un libro e lo raggiungemmo -mmm ma chi ci fa la cerimonia?- Chiese Dylan -Cor vuoi fare tu l’onore?- -Io?- Io annui -io...ok, sarebbe un onore per me.- Disse Cor  andando a mettersi dietro l’altare e incominciando a recitare le parole per la cerimonia, io e Dylan ci tenemmo le mani emozionati -e ora potete baciarvi.- Disse Cor, io sorrisi e baciai Dylan sulle labbra e in quel momento una ventata ci investii tutti.-
 
 
   
 
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