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Autore: CatherineC94    09/11/2023    1 recensioni
I don't talk trash often, but when I do, I go for the jugular.
lQuesta raccolta è stata scritta durate la challenge mensile Due ore, quattro prompt (November Trash edition) del forum Ferisce più la penna.
lAccenni dei #Siberforth
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Aberforth Silente, Ludovic Bagman, Muriel Weasley, Sibilla Cooman
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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A Trash Story: Aberforth Edition
 
 
 
I don't talk trash often, but when I do, I go for the jugular.
Kobe Bryant
 
 I
 
Quando Ludo perde una scommessa sguazza in una pozza di autocommiserazione in un angolo del Pub cavernoso di Aberforth Silente.
«Portami da bere, buon uomo» gracchia.
Il barista grugnisce e gratta malamente il sedere nascosto da un consunto kilt grigio topo.
«Idiota, mi devi pagare un conto lungo quanto la tua sporca lingua» ringhia.
«Non è colpa mia, quando girerà il vento prometto che salderò…» implora Ludo.
«Dammi tutto quello che hai, anche i vestiti» grida Aberforth.
«Ti prego» piagnucola Ludo.
«Muoviti!» ribatte Aberforth.
«Hai un bidone dell’immondizia al posto del cuore!» strilla Ludo.
«E tu bei mutandoni» latra l’altro.
 
I
 
Sibilla Cooman si è resa conto che, Aberforth quando non la fa saltellare su e giù come una cavalletta impazzita scompare misteriosamente.
«Fatti gli affaracci tuoi!» esclama acido quando ha osato fare qualche domanda in più.
La bestia caprina non collabora in alcun modo, al contrario; bela maligna e le morde le chiappe.
Sibilla quindi ha deciso di seguirlo felina, silenziosa e quando lo vede entrare in un teatro babbano capisce che deve smetterla con lo sherry.
Lo sente improvvisamente cantare:« I'd rather be a hammer than a nail».
 Sibilla pensa che invece dello sherry, serva qualcosa di più forte.

 
 
 
I
 
Una tarda mattina di agosto, Aberforth trova sull’uscio del Pub una strana pergamena.
 Qualcuno ha rapito Milly.
Irato, corre impugnando la bacchetta deciso a far saltare in aria chiunque.
Arrivato nella capanna vicino la Stamberga Strillante, luogo indicato nella missiva, senza battere ciglio irrompe dentro.
Intorno è buio e Aberforth non riesce a fiutare il sentore nevrotico della sua capra.
«Finalmente».
«Oh, dannazione» impreca lui quando capisce che quella è una trappola.
Le porte e le finestre si chiudono.
«Stavolta non mi scappi» dice languida Muriel.
« Solo in ospedale è legale tenere la gente in ostaggio» ribatte seccato Aberforth.
 
 

 
 
 
 
Note.


Ho pensato moltissimo, ma credo che il trash debba essere ovunque e quindi le ho pubblicate.
   
 
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