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Autore: MaryFangirl    13/11/2023    0 recensioni
Bruno sente le farfalle nello stomaco. Il suo cuore batte forte soltanto pensando a lei. Non ha mai visto una tale bellezza in vita sua.
Ma non sa che dietro il suo nuovo interesse amoroso si cela solo uno degli scherzi di suo nipote.
[BruMilo]
Genere: Commedia, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bruno Madrigal, Camilo Madrigal
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: Incest
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Questa è una storia tradotta in italiano dal russo in seguito a consenso dell'autore. Tutte le info subito qui sotto.
 
Titolo originale: Осторожней с даром!
Link storia originale: https://ficbook.net/readfic/11546542?fragment=part_content
Link autore: https://ficbook.net/authors/1666521
 
 
Avviso che le parti sessualmente esplicite verranno in questa sede censurate per via dell‘incesto. La versione integrale sarà però disponibile sui miei profili AO3 e FanfictionZone, a cui si può accedere dalla mia bio.
 
Relazione zio/nipote + grande differenza d’età. Se non ti piace, non proseguire!
 

 
Per la prima volta da tempo, nell'Encanto la giornata era soleggiata. Pepa era di ottimo umore e nulla sembrava poterlo rovinare. Tutta la famiglia era impegnata nelle faccende domestiche, mentre lei e Felix si godevano l'anniversario di matrimonio in uno dei loro ristoranti preferiti. Il resto della famiglia li avrebbe raggiunti presto, compreso Bruno, che aveva finalmente deciso di lasciare Casita.
 
Mirabel e Camilo non erano lontani. Avevano appena terminato le loro commissioni e si godevano un po' di meritato riposo, ma non durò a lungo: dopo aver chiacchierato tranquillamente per qualche minuto, iniziarono a battibeccare.
 
“Ridi?” sbuffò Camilo, “come puoi dubitare della potenza del mio dono? Posso imitare perfettamente chiunque in questa città!”
 
“Lo so, è questo il punto” sorrise la ragazza, “è troppo facile. Ma sai cosa dovresti provare? Diventare qualcuno che non hai mai visto! Non puoi assolutamente farlo”
 
Il ragazzo sussultò. Era un'idea che non aveva considerato, ma non poteva negare che sembrava interessante.
 
“Come posso diventare qualcuno che non ho mai visto?” si domandò Camilo, incrociando le braccia sul petto. Inizialmente la ragazza pensò che fosse una domanda retorica, ma Camilo sembrava davvero curioso di sapere cosa intendesse.
 
“Immagina qualcuno nella tua testa e cerca di incarnarlo” spiegò. Dopo aver riflettuto, Camilo chiuse gli occhi e cercò di creare un'immagine il più possibile dettagliata. Capelli scuri e ricci, viso tondo, sguardo profondo e furbo...con un movimento brusco oscillò la mano, sollevando il tessuto della ruana, e con difficoltà si tramutò nella ragazza che aveva immaginato. Il suo volto, tuttavia, era diverso da quello a cui aveva pensato.
 
“Non male” rise Mirabel, “ma non sei davvero cambiato, sembri una tua versione femminile più adulta!”
 
“Che sciocchezza” sorriso Camilo, mettendosi un braccio dietro la testa e assumendo una posa teatrale, “guarda come sono bello!”
 
Mirabel rise ancora più forte, al punto che fu sentita dallo zio, che si apprestava a recarsi in città. Sentendo la nipote che rideva, l'uomo sbirciò dietro l'angolo e il tempo rallentò improvvisamente: una bella sconosciuta stava sorridendo a sua nipote. Bruno sentì di colpo il cuore cadergli fino ai piedi e poi risalire, cercando di liberarsi. Il suo corpo cominciò a tremare e il calore gli salì alle guance. Solo un momento prima sarebbe stato pronto a parlare senza sosta, ora non riusciva a emettere nemmeno un suono.
 
“Bruno!” gridò Julieta, con addosso i suoi abiti migliori, e l'uomo sobbalzò per la sorpresa. “Eccoti qui. Vai da solo? Andiamo tutti insieme, altrimenti Pepa si arrabbierà”
 
Gli prese la mano e lo condusse in città, ignorando la sua leggera resistenza. Bruno guardò la sconosciuta fino all'ultimo momento e, quando lei non fu più visibile, sospirò pesantemente. Non immaginava che, qualche minuto dopo, la sconosciuta sarebbe diventata suo nipote.
 
“Se ti eserciti, puoi passare al livello successivo” lo incoraggiò Mirabel, ma il cugino si limitò a sorridere sornione. Poi tornarono alla loro routine.
 
.
 
Quando il sole sfiorava l'orizzonte con i suoi raggi, la famiglia stava rientrando, allegramente. C'era un senso di divertimento da parte delle donne che canticchiavano una canzone che un musicista di strada suonava poco distante.
 
“Divertita?” chiese Camilo, sorseggiando del succo e rilassandosi sull'amaca che lui e Luisa amavano. Il sorriso di Pepa si allargò.
 
“Oh, è stato meraviglioso! Divertente, delizioso, e così romantico!” la donna baciò l'amato marito per la centesima volta nel corso della serata, lasciandosi andare tra le sue braccia, poi aggiunse: “Ma Bruno sembrava agitato. Penso che dovrebbe uscire più spesso, altrimenti non si abituerà mai a stare fuori casa”
 
Camilo era leggermente curioso, ma evitò di chiedere altro e si allontanò, non volendo assistere ai genitori che tubavano davanti al suo naso.
 
Bruno, d'altro canto, non era proprio in sé. Non solo perché non sopportava i luoghi affollati, dove tutti lo guardavano e sussurravano tra loro. La donna che aveva visto quella mattina non gli usciva dalla mente. Il solo pensiero di lei gli faceva battere il cuore. Così rimase sulla porta di Casita, in attesa di Mirabel, senza riuscire a muoversi per l'eccitazione. Doveva assolutamente scoprire chi fosse quella bella sconosciuta.
 
Non aspettò a lungo. Lei rientrò qualche minuto dopo, con un cestino di prodotti freschi. Ad ogni passo, l'agitazione dell'uomo cresceva fino all'apice, lasciandolo sbalordito. La nipote, perplessa, gli andò accanto, scrutandolo. Si comportava sempre in modo strano, ma oggi era diverso. Molto più strano del solito.
 
“Zio Bruno, stai bene...?” chiese incerta, non aspettandosi che lui balzasse ed emettesse uno squittio.
 
“Mirabel, c-ciao! Bene? Certo che sto bene, cosa potrebbe essere successo, ah ah...volevo chiederti una cosa. Sai stamattina, stavo osservando...cioè, non osservando, ho solo intravisto! Sì. Non stavo spiando. Ma sai, quella donna...quella ragazza...”
 
“Ragazza?” Mirabel cercò di dare senso ai discorsi incomprensibili dello zio e, dopo averci riflettuto un po', capì cosa intendeva. Sollevata, espirò e sorrise.
 
“Stai parlando di Ca-”
 
“Cassandra!” esclamò improvvisamente Camilo, coprendo la bocca della cugina con la mano. Ignorando la sua espressione sconvolta, continuò: “è nuova, si è trasferita qui un paio di anni fa”
 
“Cassandra” disse Bruno a bassa voce, assaporando il nome. Era dolce, ma con un lieve calore. Si sposava perfettamente con il cognome Madrigal. Si sentì più fiducioso, anche se il cuore gli batteva più forte del mattino.
 
“Perché vuoi saperlo?” chiese il ragazzo, sorridendo ironicamente alla vista dello zio che arrossiva e gesticolava nervosamente con le mani.
 
“Per nessun motivo! E non...io non...oh, Dio...”
 
-Che ti succede, Brunito Madrigal?- si colpì la testa, poi si giustificò: “Ma lei è...così bella! Come un angelo! Chiunque perderebbe la testa. Devo assolutamente rivederla”
 
Ringraziando i nipoti, l'uomo entrò con camminata leggera, lasciando i due da soli. Camilo lo guardava in un modo nient'affatto rassicurante. Era lo stesso sguardo che rivolgeva alle vittime dei suoi scherzi.
 
Finalmente Mirabel gli allontanò la mano dalle proprie labbra.
 
“Che roba era? Vuoi trascinare anche lui nei tuoi scherzi?” fece indignata, notando l'espressione familiare.
 
“Perché no? Mi è venuta un'idea divertente” disse il ragazzo, unendo le sopracciglia, ma Mirabel non voleva saperne. Si limitò a sospirare e, avviandosi verso Casita, disse:
 
“Non esagerare. Sai che ne ha già passate abbastanza”
 
Camilo annuì. Naturalmente non aveva intenzione di ingannare suo zio, solo di fargli un piccolo scherzo.
 
“Cosa può fare uno scherzetto?”
 
Mirabel sorrise, non sapeva prevedere il futuro. E chi ne era in grado, non sapeva ancora cosa lo aspettava.
 
  
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