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Autore: MaryFangirl    17/11/2023    0 recensioni
Bruno sente le farfalle nello stomaco. Il suo cuore batte forte soltanto pensando a lei. Non ha mai visto una tale bellezza in vita sua.
Ma non sa che dietro il suo nuovo interesse amoroso si cela solo uno degli scherzi di suo nipote.
[BruMilo]
Genere: Commedia, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bruno Madrigal, Camilo Madrigal
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: Incest
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Il giorno dopo Camilo pensò di prendersi una vacanza. Non aveva voglia di muovere un muscolo. L’unica cosa che poteva fare era salire sul tetto di una delle case dell’Encanto e sdraiarsi sotto il sole splendente, godendosi la serenità dell’intero luogo. Il ronzio delle voci proveniva dalle strade trafficate. A volte si sentivano i ragli degli asini e le grida delle galline, altre lo sferragliare degli zoccoli dei cavalli. Nulla poteva cambiare i suoi piani per la giornata, tranne quando il clamore sottostante sembrò diventare improvvisamente più silenzioso.
 
Per curiosità, Camilo alzò lo sguardo per vedere se stava succedendo qualcosa di interessante. E aveva ragione: vide un familiare uomo incappucciato di verde che camminava per le strade, con aria confusa e attirando l’attenzione di tutti. Camilo non poteva far finta di niente. Il ragazzo scese furtivamente, prendendo le sembianze di uno dei cittadini, e seguì lo zio. Era divertente.
 
Ciò che Camilo non si aspettava era che suo zio (lo stesso zio che aveva il terrore di uscire di casa) si avvicinasse a chiunque incontrasse per chiedere delle informazioni. Purtroppo da quella distanza era impossibile captare l’argomento della conversazione, e per cautela Camilo non si avvicinò. Ma non si arrese. Seguì con interesse, osservando ciascun interpellato che dapprima sussultava alla visione di ‘colui che non doveva essere nominato’, poi scrollava le spalle alla domanda dell’uomo, scuoteva la testa e si allontanava in fretta.
 
-Fantastico!- pensò Camilo, osservando quello che succedeva come se fosse l’ottava meraviglia del mondo. Cercando di identificare qualcuno tra la folla che non aveva ancora interrogato, Bruno era in mezzo alla strada e si guardava intorno. Era un’ottima occasione per scoprire cosa stava tramando.
 
“Ehilà, zio!” esclamò, apparendo da dietro, facendo sobbalzare Bruno che si portò la mano all’altezza del cuore. Rendendosi conto che era il suo irrequieto nipote, si calmò.
 
“Camilo, non c’è bisogno di apparire così alle spalle delle persone, mi hai spaventato a morte”
 
“Stai cercando qualcuno?” chiese il ragazzo, sapendo già la risposta; Bruno, infatti, arrossì.
 
“No! Stavo solo...facendo una passeggiata. Qui”
 
“Ma mi sembra che stessi cercando qualcuno con lo sguardo” il giovane scrutò lo zio, pretendendo una risposta, ma Bruno era testardo. Continuò a fingere di non capire dove il nipote volesse arrivare.
 
“No, è una tua idea...”
 
“Okay” Camilo si voltò e si avviò lentamente, “lo scoprirò da Dolores...”
 
“Aspetta!” Bruno colmò la distanza in un istante e afferrò la ruana di Camilo. Sapeva di certo che se la sua cara nipote avesse scoperto quello che stava accadendo, l’intera città l’avrebbe saputo ed era l’ultima cosa che voleva.
 
L’uomo guardò il nipote e, radunando il suo coraggio, ammise:
 
“Okay, sto cercando qualcuno...”
 
“Cassandra?” chiese il ragazzo, dilettandosi dell’espressione sconvolta di suo zio.
 
“Come...tu come...?”
 
“Ricordo che hai parlato di lei, ieri. Chi altro potresti cercare?”
 
“Sì, hai ragione” cedette Bruno, sospirando, “voglio vederla. Ma non la trovo da nessuna parte, ho chiesto a chiunque, ma nessuno sa dov’è. Come se non esistesse...”
 
Il sorriso di Camilo vacillò, ma non si fece scoraggiare. Posando una mano sulla spalla dell’altro, disse con fiducia: “Oh, non passa spesso di qui. Vedi, vive proprio ai limiti del villaggio, sicuramente sarà...lì” il ragazzo indicò un punto. Ma non si trattava di una direzione casuale. Proprio lì, poco lontano, dietro il boschetto di fitti alberi, c’era il suo posto segreto, verso il quale si dirigeva quando aveva voglia di silenzio e solitudine. E quella era l’occasione perfetta per sdoganarlo.
 
“Prosegui dritto e la vedrai” istruì Camilo prima di scappare, ignorando le parole di gratitudine. Non aveva tempo. Senza pensarci, si trasformò nella prima persone che vide e corse rapidamente tra la folla. Il sentiero che intraprese passava attraverso i tetti, i dirupi e un mucchio di cespugli spinosi e Camilo lo percorreva raramente. Ma era anche la via più breve. Il ragazzo, spinto dal desiderio di avventura, corse dritto, saltando ogni ostacolo.
 
Arrivò giusto in tempo per trasformarsi nella sua fantasia – cosa che ancora gli costava fatica -, accomodarsi in una posa elegante e fingere di non aver corso a perdifiato nella foresta.
 
Bruno, invece, proseguiva con più calma, anche se stava quasi correndo. Non riusciva a camminare più lentamente: il suo cuore lo spingeva ad avanzare verso la donna del suo cuore. Quando la vide da lontano, però, le sue gambe si immobilizzarono e non riuscì a fare un altro passo.
 
Gli sembrava che il suo viso stesse fumando. Non seppe per quanto tempo rimase in quella posizione a guardare Cassandra che ammirava il paesaggio, ma capì che fu un momento molto lungo. Tanto che Camilo si stancò di aspettare.
 
-Zio, perché sei così indeciso! Come faccio a farti uno scherzo se nemmeno ti avvicini!-
 
Bruno indietreggiò. Un sasso si mosse sotto il suo piede e Camilo finse di essere sorpreso dallo strano rumore.
 
Si voltò, tentando di apparire il più attraente possibile, di stabilire un contatto visivo e...niente. Vide la schiena dello zio che si ritirava rapidamente. Contrariamente alle sue aspettative, si mise a ridere.
 
-Non era quello che mi aspettavo, ma...è più divertente così!-
  
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