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Autore: La_Potter144    14/11/2023    1 recensioni
Nonostante abbia scritto una Romione (orrenda ma sto cercando di migliorare), una delle mie coppie preferite è la Dramione. Perciò dimenticativi di tutte quelle stupide regole della Dramione per eccellenza perchè deve pur esserci l'eccezione che conferma la regola no?
Ambienteta dopo la guerra, aggiornamento settimanale.
LEGGETEEEEEE
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La Mezzosangue e il Mangiamorte Pentito


Capitolo 1- Forse Domani


Dopo la guerra contro Voi-sape… Voldemort ne era iniziata un'altra.

Almeno per me. Tutti mi credono perfetta, con una vita perfetta, dopo aver salvato il mondo con gli altrettanto perfetti Harry Potter e Ron Weasley. 

Ah già, scusate io sono Hermione Jean Granger, La Strega più brillante della sua età, Nata Babbana, salvatrice del mondo magico e mille altri stupidi e inutili titoli.

Dicevamo, la guerra che era iniziata nella mia testa era la più difficile che avessi mai combattuto, perché si sa che le battaglie contro sé stessi sono sempre le più dure.

Avevo mille dubbi: Perché ho creduto di amare Ron per tutto questo tempo? Perché non sono morta anche io insieme a tutte quelle vittime durante la battaglia? Davvero mi merito di continuare a vivere? 

Ma una su tutte mi tormentava. 

I miei genitori sono felici anche senza di me?

Questa domanda continuava a tormentarmi, giorno e notte

Da un lato avevo voglia di prendere la prima passaporta per l'Australia, trovare i miei genitori, ridargli i ricordi che gli avevo sottratto pur di proteggerli e, finalmente, abbracciarli di nuovo.

Del resto la mia paura più grande era trovarli felici con una vita perfetta… senza di me.

Temevo che si fossere costruiti un'altra famiglia, degli amici, ma soprattutto temevo che gli fosse successo qualcosa.

Ma torniamo a noi.

Alla fine tornai ad Hogwarts, ma senza Harry e Ron. Passavo il mio tempo da sola a studiare o con Neville che era l'unico a capirmi per i miei genitori e che non parlasse continuamente per nascondere il dolore della guerra. 

Non parlavo neanche con Ginny, non ne so bene il motivo ma in effetti non parlava molto con nessuno, se non nelle lettere che scriveva a Harry o a George.

Stavo vivendo la mia vita a Hogwarts, sempre con stupidi primini che mi guardavano ammirata. 

Non sanno cosa vuol dire scappare da dei mangiamorte per mesi  provando a trovare un modo per sconfiggere Voldemort. 

Ma poi successe una cosa che mi sconvolse.

Draco Lucius Malfoy mi chiese scusa. Lui, arrogante mangiamorte purosangue chiese scusa a me, orgogliosa eroina nata babbana.

Successe una sera di inizio ottobre, stavo passeggiando per il giardino di Hogwarts per cercare un posto tranquillo dove leggere, quando sentii dei singhiozzi tipici di chi piange.

Mi voltai e seguii i singhiozzi finché non arrivai ad un albero, girai intorno alla grossa quercia e vidi una cosa che fino a pochi secondi prima mi sembrava impossibile: c'era Malfoy. Che piangeva.

Rimasi scioccata credo per 30 secondi buoni poi mi ripresi e dissi:"Malfoy, stai bene?" Era una domanda decisamente stupida ma lui rispose freddo: "sì Granger, mai stato meglio. Ora vattene."

Me lo aspettavo ma quando stavo per girarmi lui sussurrò con la voce sempre incrinata dal pianto:"Scusa"

Mi bloccai.

"Cosa?"

"Ti sto dicendo che mi dispiace,Mezzosangue , per tutte le volte che ti ho insultato gli anni scorsi."

"Oh. Grazie, Malfoy"

Questa volta me ne andai davvero, a Malfoy scese un'ultima lacrima solitaria sullo zigomo e si mise a fissare il vuoto davanti a sé. 

Camminai verso il castello. Non avevo più voglia di leggere, così mi incamminai verso la torre di Grifondoro.

Evidentemente quella giornata non poteva essere tranquilla perché quando entrai nella sala comune un paio di primini si avvicinarono a me e uno di loro mi chiese con aria timida ma guardandomi negli occhi (del resto erano sempre Grifondoro): "ci potresti raccontare che cosa è successo durante la guerra?"

Non avevo voglia di parlarne, visto che ogni volta che raccontavo della guerra quella stupida scritta sul mio braccio bruciava da morire, ma capivo che volevano sapere così gli chiesi:"cosa volete sapere?"

"Beh… non lo so un po' tutto."

"Va bene, ma non ora."

"Quando?" mi chiesero.

Quando non avrò più gli incubi di notte, Quando non mi brucerà più la cicatrice, Quando la smetterò di pensare al pugnale di Bellatrix ogni volta che vedo un coltello, Quando non penserò più al serpente di Voldemort che si avventa sul collo di Piton ogni volta che guardo la cattedra dell' aula di pozioni…

Ma dissi solo "Forse domani."

 

_AngoloAutrice_

 

Ciaoooo. Giuro che questa lo g sarà meglio della mia Romione.

Se ci sono cose che volete farmi notare scrivete nelle recensioni visto che non sono molto brava a scrivere.

 

Alis_ Scusate ma cancellerò la storia e la riscriverò tra un po'perché al momento non ho uno straccio di idea e invece mi concentrerò su un'altra storia che però mi assicurerò di aver cpmpletato prima di pubblicare. Ciaooooooll

   
 
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