Sulla rotta della Going

1) La ragazza misteriosa

 

 

Pioveva.

Le gocce gelide le bagnavano il viso, i capelli, i vestiti.

La ragazza le ignorò, limitandosi a stringere con più foga le braccia attorno alle ginocchia.

Cosa ci faceva lì?

Sapeva bene che il suo posto non era lì, su una zattera in un mare sconosciuto.

Ma qual era il suo posto?

E che era lei?

Le risposte erano lì, appena fuori dalla portata della sua mente.

Le scivolavano tra le dita come acqua, come i sogni al mattino.

Tra i veli di pioggia, una sagoma si avvicinava…

 

La Going Merry proseguiva il suo viaggio, le vele appesantite dalla pioggia.

-NAMI!

La navigatrice si scostò una ciocca bagnata dal viso.

- COSA C’È?- Sia lei che il capitano urlavano per sentirsi al di sopra dello scrosciare della pioggia.

- C’È QUALCUNO IN MARE!!!

- PRENDILO, CHE ASPETTI?

Nami lo vide allungare il braccio, afferrare qualcosa fuori bordo.

Il braccio di gomma schizzò all’indietro, tenendo stretto un fagotto e depositandolo ai piedi della navigatrice.

-Ma...è una ragazza!

Nami la prese tra le braccia e la portò subito nella cabina che divideva con Nico Robin.

- Hey, sorellina…chi è questa?

-Era su una zattera, sotto la pioggia…trema come una foglia…

Insieme spogliarono la ragazza e le misero addosso uno dei pigiami di Nami, poi la distesero sopra uno dei due letti e le rimboccarono le coperte.

Durante queste operazioni la straniera sembrava svenuta, o forse addormentata: non si muoveva, a parte il tremare, non pronunciò una parola, non aprì gli occhi.

Quando ebbero finito, le due ragazze la fissarono: i capelli, ancora bagnati di pioggia, erano riuniti in due codini bassi; dalle orecchie pendevano due orecchini a forma di mezzaluna.

-Chi pensi che possa essere?- chiese Nami sottovoce

-Non lo so, Nami, non lo so.

In quel momento qualcuno bussò alla porta.

-Ragazze- fece Chopper entrando –Rufy mi ha detto che ha trovato un naufrago…lo devo visitare?

-Sì Chopper. È una ragazza e penso che abbia qualcosa…non parla, non reagisce in nessun modo…

-Cavoli! Io devo controllare la rotta!

-Vai pure, Nami, ci pensiamo noi.

 

-Allora, Chopper?

La ciurma era riunita attorno al tavolo. Avevano finito la battaglia…scusate…la cena ed era giunto il momento delle chiacchiere.

-Non ha nessuna malattia che io conosca…o meglio…il suo corpo è in perfetta salute, ma la sua mente…non so…non reagisce, come se si fosse stufata di soffrire…

-Soffrire? Ma se hai detto che sta bene!

-Lo so, Rufy, ma non si soffre solo con il corpo… penso che il passato di quella ragazza nasconda un segreto…

-M…ma sarà p-pericolosa? Insomma, n-non s-sappiamo niente di lei!

-Usop, sei il solito fifone…

La ragazza aprì gli occhi nella cabina.

Questo posto era migliore di quello dove era prima… il suo corpo era caldo, sazio ed in forze…

Si alzò, silenziosa come un fantasma. Il legno del pavimento era freddo sotto ai suoi piedi.

Uscì. Fuori aveva smesso di piovere e la luna scintillava dolce.

Sentì un rumore di voci provenire da una stanza illuminata al piano di sopra.

Leggera, salì le scale, incurante della fredda brezza che le sfiorava il viso.

Spiò da una delle tonde finestre la scena: c’erano sette persone intorno ad un tavolo…

L’avevano salvata loro…

Nella sua mente tutto era confuso, ma sentiva di dover dire qualcosa…

-Aaaaaah, grazie, Sanji! Che buona cenetta!!

-Grazie Nami-chwan!!

La straniera aprì la porta.

Tutti gli sguardi si voltarono verso di lei.

-Grazie… -sussurrò, poi sentì la testa che le girava.

Fece un passo in avanti, poi le forze la abbandonarono e cadde in avanti…

 

Tutta la ciurma fissò a bocca aperta la straniera, che divenne pallida come un cencio, poi svenne…finendo tra le braccia di Zoro!

-Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah! AIUTO! Qualcuno chiami un dottore! Un dottore! Aiuto!- iniziò a gridare Chopper correndo per la stanza.

Venne fermato (come al solito) da un pugno di Nami, che lo schiantò a terra.

-Sei tu il dottore, IDIOTA!!!!

-Ah, già…

-Tranquillo, Chopper, non sta più male...  ^_____^ - fece Rufy con il suo sorrisone – Guarda!

-COOOOOOOOOOOME?

Di nuovo tutti si girarono verso il posto di Zoro.

Lo spadaccino aveva ancora tra le braccia quella ragazza, che aveva aperto gli occhi grigi, che ora lo fissavano attentamente.

Una mano, bianca come un giglio, si posò sulla sua guancia.

-Z…Zoro?

 

 

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Come ho già detto, dedicata alla mia sorellina! AUGURI!

(Ihihih Così tutti i Lettori Invisibili e Non sapranno che sei vecchia!!!!  ^_____^)