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Autore: Baudelaire    28/11/2023    3 recensioni
Un ritorno in grande stile di Bilbo il Babbuino, nella stagione che più lo mette a dura prova, tra catarro, febbriciattola, malessere che stende.
Ma le rime rinvigoriscono, e la Poesia si fa salvatrice anche stavolta.
Tra sollazzi, bagordi, balordi, le due B, reduci dalla pubblicazione del loro primo libro di poesie (Sotto una trapunta di stelle), fanno allegramente ritorno.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vecchio babbuino, amico mio divino
La vita non apprezzi, talora ti disprezzi.

Nella Via del Babbuino
Mi ricordo, ero bambino,
Si faceva Carosello
Dei programmi era il più bello
.

Non so che posso fare, per l'anima tua curare
Forse dovrei solo
amarla, lasciarla andare.

Quel-che-fu-più-non-lo-so
Io-non-so-se-ce-la-fo
Ci parliamo a monosillabi
E scriviamo endecasillabi
.

Non resta che l'amore, per infonderti calore
Ignorare i tuoi schiamazzi
Sollazzo sol dei pazzi.

È l’amore cosa trita
Come carta già ingiallita
Che-si-fa-se-non-si-può
Far-can-can-sol-per-un-po’?


Una carezza porgo, sulla testa incarcerata
Da pensieri un po' balordi
Li uccidiamo coi bagordi.

Son balordi solo a tratti
E mi piace star coi matti,
Ma ricambio la carezza
Fonte di gran contentezza.


Barolo, Vermentino
Amico mio divino
Risorga il babbuino
E resti a me vicino.

Son vicino, il tuo micino,
Per me vino e pecorino
Tieni chiusa la cambusa
Sennò poi senti che fusa.
   
 
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