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Autore: crazy lion    06/12/2023    0 recensioni
Taylor Swift è una scrittrice affermata ormai da qualche anno e riesce,
perciò, a vivere di quello di cui lavora. Un sogno che si è realizzato.
In un mondo, la Terra,sulla quale le creature magiche e soprannaturali
esistono, lei scrive romanzi fantasy e d'amore. Il Natale si avvicina e
sta lavorando a una storia fantasy su un cucciolo di drago abbandonato
dalla madre, un racconto che verrà incluso in un'antologia e pubblicato
dopo le feste.
La ragazza ha adottato Sadie, la cucciola di drago che è uscita dal suo computer e si è abituata a una nuova routine, nella quale non solo lavora, ma si occupa soprattutto di quella che considera una figlia.
In questa poesia sono passati undici giorni da quando si sono incontrate la prima volta. Taylor e Sadie vivranno una serata e una mattinata fantastiche, sotto la prima neve di Los Angeles che rende tutto ovattato e incantato.
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare veritiera rappresentazione del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo.
Genere: Fantasy, Poesia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Taylor Swift
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Un amore senza confini'
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LA PRIMA NEVE DELLA TUA VITA!
 
Nella quiete della notte, mentre le nuvole, cariche
si abbassano con dolcezza nel cielo.
Esco a sbattere la tovaglia,
una semplice attività di routine.
Dopo aver cenato, pulisco i resti che rimangono.
Trovo conforto nei compiti banali, liberi da ogni tensione.
 
E lì, nell'angolo, la tua piccola scatola di delizie.
Butto via il cibo che hai avanzato.
Ti prendo in braccio, dopo aver indossato
una calda sciarpa e un cappotto accogliente,
 
Tu arricci il naso, mia preziosa Sadie, una nota così sentita.
Le tue orecchie si drizzano, curiose, mentre ci addentriamo nella notte.
Entrambe percepiamo qualcosa di diverso, un cambiamento nella delizia dell'aria immobile.
Il profumo della neve persiste, una promessa sussurrata dalla brezza,
ci abbraccia con meraviglia, mentre fluttua tra gli alberi nudi.
 
La neve, un fenomeno raro nel cuore di Los Angeles,
ma i meteorologi avevano previsto l'arrivo con finezza.
Il vento Burian, un dono da terre lontane,
avrebbe abbellito la nostra città, dipingendola delicatamente con bacchette ghiacciate.
 
Non così forte come in Russia, dove le temperature scendono tantoì in basso,
ma comunque l'aria gelida sferza il mio viso e il tuo musetto.
 
“Sta arrivando la neve, Sadie!”. Esclamo con pura gioia,
Tuttavia, la confusione danza nei tuoi occhi, mia piccola dragonessa di luce.
“Eh?” sussurri, cercando una spiegazione da me, la tua mamma.
 
“La neve, amore mio, è una cosa bellissima che cade e appare.
Dal cielo, in alto, scende con grazia,
ricopre il mondo con una coltre di magia, trasformandolo all'infinito.”
 
Mi rendo conto di aver usato
Parole troppo difficili per te da comprendere,
quindi te lo spiego un’altra volta.
 
“La neve è una coperta bianca
che scende da lassù, pian piano.
Vedi quelle cose nel cielo?”
 
“Mmmm!”
“Sono le nuvole. E sono
gonfie e cariche di neve.”
 
E in quello stesso momento, come in risposta, inizia a nevicare.
Fiocchi delicati, prima apparentemente caldi, poi di un freddo agghiacciante.
Ma, comunque, toccano i nostri volti con delicatezza,
come di una mamma la tenera carezza.
 
Allunghi una zampa, curiosa, oh, il coraggio che dimostrate.
Tocchi la neve, poi ti ritrai
e ti nascondi tra le mie braccia,
 
Rimaniamo insieme, in silenzio,
a guardare questo spettacolo meraviglioso,
Le nostre anime si armonizzano con il flusso delicato di ogni fiocco.
La neve cade dolcemente, l'unico suono è il lieve ticchettio sul mio cappotto.
Una sinfonia della natura, un gesto poetico, una canzone in ogni nota.
 
Quando la notte si trasforma in mattina, un nuovo mondo mi attende,
che si risveglia con una bellezza incontaminata, un paradiso che scende.
Prendo un po' di neve, te la faccio toccare e tu la assaggi.
Ti lamenti: “Mmm, mmm, mmm!”.
Ti fa male ai denti. “Oh, mia cara Sadie, non la si mangia,
si lascia che la magia ci coinvolga.
Voglio dire, possiamo giocarci.
 
Tocchi la neve con entrambe le zampe anteriori, ti alzi
e sul davanzale, che ha la zanzariera alzata, sali.
Io urlo e tu ti ritrai.
 
Ti tiro giù, temendo che tu possa cadere.
Il mio cuore si era fermato per un attimo, ora i battiti stanno accelerando.
Ti abbraccio forte mentre riprendo fiato.
 
“Sadie, amore mio, so che vuoi giocare.
Ma non devi mai, mai, mai saltare dal davanzale della finestra”.
La mia voce è seria, dopo aver pronunciato queste ultime parole.
 
“Eeeh.” Tu emetti questo piccolo suono,
come se ti vergognassi di quello che
stavi per fare e forse hai capito ed è proprio così.
 
“Puoi volare fuori dalla finestra,
tesoro. Ma non ora, forse più tardi”.
“Iauuuh!” esclami, con il viso che si illumina.
Ti sorrido con calore e ti accarezzo.
 
Tu fai lo stesso con la mia guancia,
un tocco così tenero e dolce.
Sei bellissima e innocente, pura
casta come tutte le creature del mondo,
i cuccioli di ogni specie animale e i bambini, intendo.
 
“Uaaah, ehuh.”
“Sì, ti amo anch’io, piccola!
Sadie, la mamma ti ama tantissimo.”
 
Sei con me da undici giorni, ma sembra una vita.
Hai cambiato la mia esistenza, e quando bacio la morbida pelliccia sulla tua testa,
i tuoi piccoli ruggiti e i gorgogli
mi riempiono le orecchie, e il mio cuore è pieno di gioia.
Mi lecchi la bocca e io rido. “Non si fa, Sadie, avanti.”
 
Dopo aver condiviso un pasto caldo,
mi infagotto un’altra volta, e di uscire non vedo l’ora.
Quando nevica, mi sento libera
e felice come una bambina di cinque anni.
 
So che la neve crea disagi al traffico,
ma a essere franchi, a me non interessa,
almeno finché qualcuno – Dio non voglia! – non si faccia male.
 
Insieme camminiamo fianco a fianco
e ti porto in giardino.
Cinque centimetri di neve sono la nostra tela, un parco giochi di sogni.
 
Ti insegno a fare le palle di neve, anche se non è facile,
visto che non sei un’umana ma un animale.
Ci vuole tempo, ma alla fine impari.
 
In fondo, non avevo alcun dubbio.
Sei una cucciola così intelligente!
“Brrr, brrr, aaah!”.
Tu le lanci con le zampe, determinata a combattere.
Ridiamo e giochiamo, il mondo è il nostro palcoscenico, le nostre voci sono piene di allegria.
Una sinfonia di gioia, mentre le tue risate si intrecciano con il morbido sussurro della neve.
 
Io costruisco un pupazzo di neve
con una carota come naso e due bottoni per gli occhi.
“Wow, è bellissimo, che dici, Sadie?
 
Lo chiameremo Frankie. Ti piace questo nome?”
Tu lo osservi, lo tocchi e poi lo distruggi.
“No, hai rovinato la mia opera d’arte.
 
Oh, adesso come farò?”
Fingo di piangere e, quando capisci
che è uno scherzo, ti metti a ridere piano.
 
Ridiamo, rotoliamo, saltiamo, cadiamo,
ci rialziamo, ci divertiamo tutta la mattina come matte.
Rientriamo in casa, ci asciughiamo con calma.
E il calore ci accoglie con il suo abbraccio.
 
Una tazza di cioccolata calda per me preparo.
Ci inzuppo i biscotti e per te
una poltiglia di questi due faccio.
 
Mangiamo e mastichiamo con gusto.
Ci voleva proprio, dopo una mattinata passata fuori.
Questo è un pranzo fuori dal comune,
ma non importa, ogni tanto si mangia anche così.
 
Ora andremo a riposare, piccola,
mentre tu ti accoccoli contro di me, in braccio.
E nel pomeriggio usciremo ancora, te lo prometto.
 
Ci godremo la neve al massimo,
finché ci sarà, ma
solo dopo che avrò scritto.
 
Non ho lavorato per nulla, stamattina.
Non mi dispiace affatto, piccolina.
Tu sei più importante del mio lavoro.
 
Ma devo anche pensare a quello,
al fatto che devo terminare il racconto.
Comunque ora non ci pensiamo,
 
mentre io mi infilo nel letto,
mi stendo sotto le coperte
e tu ti posizioni vicino alla mia pancia.
 
Insieme ci addormentiamo,
con un sorriso a illuminarci il viso.
Non so se i draghi possano sorridere,
però tu lo fai e questo mi rende.
Il nostro amore è più forte di tutto,
Sadie, tesoro mio, e sarà così per sempre.
   
 
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