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Autore: Kokus    11/12/2023    1 recensioni
Yusaku sospirò sconsolato ma, quando Ryoken lo aiutò a bere il primo sorso di latte, non poté che sorridere genuinamente.
Ryoken aveva aggiunto un cucchiaio di miele.
«Grazie».
{Nove Drabbles in un unico capitolo}
{Questa storia partecipa alla Corsa delle 24 ore - XIII Edizione indetta dal forum Torre di Carta}
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Ryoken Kogami/Revolver, Yusaku Fujiki/Playmaker
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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L'amore mio sei tu
019. Latte
Torre di Carta


Quando quella domenica mattina Ryoken entrò in camera da letto, Yusaku era già sveglio e tremendamente demoralizzato.
«Buongiorno. Ti ho preparato del latte caldo» lo salutò Ryoken, poggiando la tazza sul comodino.
Si sedette poi sul bordo del letto e gli carezzò i capelli con garbo.
«Puoi prepararmi anche un caffè, per favore?» domandò Yusaku con fare quasi supplichevole. «Non credo di avere energie a sufficienza per affrontare la giornata…»
«Proprio per questo è meglio che tu beva solo il latte caldo. Hai qualche linea di febbre e il caffè ti farebbe solo agitare. E tu hai bisogno di riposo».
Yusaku sospirò sconsolato ma, quando Ryoken lo aiutò a bere il primo sorso di latte, non poté che sorridere genuinamente.
Ryoken aveva aggiunto un cucchiaio di miele.
«Grazie».



020. Focolare

Torre di Carta


Quel pomeriggio, Yusaku era forse ridotto peggio rispetto a quando si era svegliato, ma trovò comunque la forza di alzarsi dal letto e scendere al piano terra.
Trovò Ryoken seduto sul divano intento a leggere un libro.
«Ehi» lo chiamò questi con un bellissimo sorriso. «Come stai?»
«Prossima domanda?»
Ryoken sbuffò divertito. «Dài, vieni qui».
E così dicendo lo invitò ad accoccolarsi sul divano accanto a lui, al riparo sotto una coperta calda e davanti al focolare che creava un'atmosfera confortevole e familiare.
Yusaku si perse a osservare le fiamme del focolare che scoppiettavano vivaci mentre Ryoken lo coccolava con tutto l'amore del mondo.
Nonostante la testa fosse appesantita dalla febbre, si godette ogni momento.
E si riaddormentò.



025. Tavolo
Torre di Carta


La mattina successiva, Yusaku si svegliò tardi.
Si maledisse per non aver salutato Ryoken prima che andasse al lavoro e scese sconsolato le scale, recandosi in cucina.
Optò di seguire il consiglio di Ryoken e prepararsi un'altra tazza di latte caldo col miele, escludendo categoricamente il caffè: non voleva affatto agitarsi.
Notò un foglietto poggiato sul tavolo della cucina e lo prese in mano.
Era un bigliettino da parte di Ryoken.

Buongiorno tesoro,
spero che oggi tu stia meglio.
Ti ho preparato qualcosa per pranzo, la trovi in frigo.
Ti basta scaldarla al microonde ed è pronta.
Già non vedo l'ora di tornare a casa…
Ti auguro una buona giornata.

Yusaku sorrise intenerito, poggiando il foglietto sulla superficie liscia del tavolo.
Cosa ho fatto per meritarti?



052. Sbucciare una mela

Torre di Carta


«Vuoi mangiare una mela?»
«Mmh…»
«Facciamo a metà?»
«Aggiudicato».

Ryoken sorrise e prese una mela dal cesto della frutta.
Cominciò a sbucciarla con attenzione, offrendo le prime fette tagliate a Yusaku.
«Hai riposato bene oggi?» gli chiese senza staccare gli occhi dal frutto.
«Sì, anche se avrei voluto fare qualcosa oltre a dormire…» sussurrò Yusaku prima di addentare una fetta di mela.
«Non ti preoccupare, vedrai che domani andrà meglio. Ormai la febbre ti è passata e hai ripreso il colorito sulle guance».
Yusaku sorrise a sua volta. «Hai ragione».
Ryoken alzò lo sguardo su di lui. «Qualcosa non va?»
«No, è che… vorrei baciarti, ma sono ancora un po' ammala—»
Ryoken poggiò la fetta di mela sul piattino, sfiorandogli le labbra con le proprie.
«Non dire sciocchezze».



058. Bere un caffè

Torre di Carta


Era martedì mattina quando Ryoken entrò in camera da letto con una tazza di caffè fumante per Yusaku.
Questi si era svegliato di buonora ed era molto più in forma rispetto ai giorni precedenti; era più rilassato e aveva anche un certo appetito.
«Vuoi che ti cucini qualcosa?» gli chiese Ryoken mentre gli porgeva la tazza di caffè.
Yusaku negò col capo. «Tranquillo, dopo scendo in cucina e vedo cosa fare. Tu pensa a prepararti, che tra poco devi andare al lavoro».
«Vorrei restare a casa con te…»
Yusaku bevve un sorso di caffè prima di rispondere: «Ora sto meglio. Quindi, se vuoi… questa sera…»
Ryoken gli schioccò un bacio stampo prima di andare a prepararsi.
«Non aggiungere altro» disse, e Yusaku non poté fare a meno di ridere divertito.



060. Sbottonarsi la camicia
Torre di Carta


Ryoken si stava sbottonando lentamente la camicia.
Era tornato a casa dopo una lunga giornata di lavoro e tutto ciò che desiderava era stare con Yusaku nel modo più intimo e romantico possibile.
Aveva atteso quel momento per ore estenuanti ma, prima di ogni altra cosa, aveva desiderato che Yusaku stesse bene e fosse nel pieno delle forze.
Quando era tornato a casa e il ragazzo l'aveva accolto con un bacio e un lungo abbraccio, Ryoken aveva capito che il pericolo era ormai scampato: niente più febbre, ora solo un crescente desiderio di fare l'amore prima di cena.
Yusaku gli sfilò la camicia di dosso e Ryoken lo attirò a sé.
I loro petti aderirono perfettamente.
L'idillio era appena cominciato.



061. A bacia B

Torre di Carta


Baciare Yusaku era la cosa più bella del mondo.
Era il connubio perfetto tra eccitazione e dolcezza, un contatto delicato e passionale al tempo stesso.
Ryoken amava baciare Yusaku perché ogni volta che lo faceva, scopriva sempre un mondo nuovo.
Un mondo che Yusaku aveva costruito apposta per lui.
Si spogliarono tra un bacio e l'altro e, dopo essersi privati di tutti i vestiti, si guardarono negli occhi con una punta di devozione riflessa nello sguardo.
«Mi era mancato fare l'amore con te» sussurrò Ryoken mentre gli carezzava una gota.
Yusaku socchiuse gli occhi, lasciandosi cullare da quel contatto amorevole.
«Anche a me».
E si baciarono un'altra volta ancora.



065. A fa l’amore con B
Torre di Carta


Fare l'amore con Ryoken era ciò che teneva Yusaku in vita, che lo faceva sentire ancora tutto intero.
Era il suo tesoro, il più prezioso fra tutti, la sua ragione d'essere.
Ryoken era dentro di lui, si muoveva in lui e Yusaku provò una profonda malinconia mischiata al miele invadergli il petto al fuggevole pensiero che quell'amplesso sarebbe presto finito poiché entrambi erano ormai al limite, in procinto di cedere all'orgasmo.
Chiuse gli occhi e si strinse forte al suo amore, cercando le sue labbra
(trovandole)
e pensando a quanto fosse bello aver incontrato il grande amore così giovane.
Avevano ancora una vita davanti.
Altri mille momenti per fare l'amore.
E già non vedeva l'ora.



071. Fluff
Torre di Carta


Yusaku aveva gli occhi socchiusi e il corpo perfettamente rilassato.
Si trovava in un limbo di stanchezza e appagamento che non avrebbe mai scambiato per niente al mondo: era il momento in cui Ryoken lo stringeva a sé e Yusaku poggiava il capo contro il suo petto e si lasciava cullare dal placido battito del suo cuore; il momento in cui le dita di Ryoken affondavano nei suoi capelli e Yusaku si sentiva la persona più felice del mondo.
«Yusaku».
«Mh?»
«Domani mattina preparo io la colazione, va bene?»
«Va bene. Voglio una cascata di pancake».
«Come desideri».
Yusaku ridacchiò e si accoccolò meglio contro il petto di Ryoken.
Poco dopo, il coperchio del sonno si adagiò su di lui.
Andava tutto bene.
   
 
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