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Autore: Minerva1120    15/12/2023    0 recensioni
Questa storia parla di un principe di nome Silas, il suo regno è in guerra con il regno di Nefilim che un giorno attacca la capitale e distrugge il cristallo di luce, un magico cristallo donato dagli dei che porta la luce nel mondo facendo precipitare il mondo nell'oscurità, Silas, il suo scudo Ignis, il suo futuro marito Dylan e Cos, lo scudo del padre partono per cercare di recuperare i frammenti di cristalli dagli dei prima che sia troppo tardi
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Battle at Redum
 
La navetta prese il volo e ci dirigemmo verso la capitale del regno di Nefilim -ci sei mai stato a Redum?- Chiesi a Cor -una volta sola anni fa, non mi è mai piaciuto il regno di Nefilim, qui tutto il denaro viene speso per gli esperimenti militari, parchi giochi, cinema parchi a tema e negozi di articoli non essenziali non esistono, la vita qui è molto monotona.- -Che vita triste dovevano aver avuto qua, della mia terra si poteva dire tutto ma almeno ci si poteva divertire.- Commento Balin -da voi come ci si divertita?-Gli chiesi io -con le feste di paese, bevendo mangiando, mangiando e bevendo quintali di birra e giocando a schiaccia il folletto....alle feste erano l’unico momento in cui io mi sentivo accettato dagli altri nani...anche perchè erano troppo sbronzi per capire chi ero.- In quel momento sentii una esplosione sopra di noi che fece tremare l’intera navetta -ci hanno colpito!- Esclamò Ignis -l’ho notato! Entriamo nelle navette di salvataggio presto!- Esclamò Cor, ci infilammo nelle navette di salvataggio e quelle partirono e atterrammo a terra e la nave esplose sopra di noi -cazzarola!- -Ragazzi siamo arrivati a Redum.- Io alzai lo sguardo e vidi una città enorme tutta fatta di palazzi cubici dall’aria fredda e triste e lo era anche di più visto che aveva subito parecchi danni -dove troviamo Ifrit?- Chiese Balin-mmm forse dove ci sono tutte quelle fiamme?- Propose Dylan indicando un enorme edificio circondato dalla fiamme -ah!- Entrammo nella città e in quel momento vidi dei soldati a terra mezzi distrutti che improvvisamente incominciarono a muoversi, io e gli altri prendemmo le rispettive armi e attaccammo i soldati che avevano un aspetto strano, come se la loro costruzione non era stata ultimata, i soldati ci attaccarono a testa basta e questo attacco mi stupii, un attacco così a testa bassa non era naturale per loro, i soldati di Nefilim di solito erano programmati per agire in modo più ordinato e ragionato ma questi non lo stavano facendo, sconfiggemmo i soldati e in quel momento notai che c’erano degli scheletri a terra, scheletri umani -chissà come sono morti.- -Li hanno uccisi i soldati di Nefilim.- Disse Cor chinandosi a guardarli -hanno dei segni di spada di Nefilim addosso.- Commento lui -ma perchè i soldati di Nefilim dovrebbero uccidere gli abitanti di Redum?- Si chiese Dylan -mmm quei soldati che abbiamo affrontato prima erano...strani.- -Hai ragione.- Commento Cor -si...erano diversi dai soldati di Nefilim che abbiamo affrontato finora, si comportavano in modo diverso, ci hanno attaccato a testa bassa e inoltre sembrano soldati ancora in costruzione.- -Forse qui c’è la riposta.- Disse Ledans prendendo un giornale da terra e porgendomelo -mmm “frenesia dei soldati colpisci la capitale”? Mmm...Secondo questo giornale tre anni fa i soldati impazzirono improvvisamente e incominciarono ad attaccare i civili, almeno secondo i giornali quelli usciti più di recente dalla fabbrica...come se ci fosse un problema nei nuovo soldati.- -Questo spiega perchè negli ultimi tre anni abbiamo incominciato a recuperare nella gue....togliamoci di qui presto!- Urlò Dylan, afferrai Ignis per il polso e riuscii a trascinarlo via  appena in tempo per evitare in tempo qualcosa che sfondò il pavimento -cazzo!- Dal terreno sbuco un enorme macchina  a forma di sfera con tre strani buchi  -sembra un enorme palla da Bowling.- Commento Dylan -vediamo di non fare la fine dei birilli.- Commentai io vedendola incominciare a ruotare su se stessa e venirci addosso -attenti!- Schivammo la sfera per un soffio e  quella i aprii a metà rivelando una specie di mitragliatrice Gatling che si illumino di rosso -la vedo male!- La pistola incominciò a spararci contro, Ignis rapido creò uno scudo inforno a noi, lo scudo venne colpito e si formarono subito delle crepe -è forte!- Esclamò Ignis -trattieni lo scudo più che puoi! Ragazzi dobbiamo dividiamoci! Io Dylan e Ignis andiamo a destra Cor Balin e Ledans voi andate a sinistra!- -Ok! Ignis chiuse lo scudo corremmo a destra, e la mitragliatrice incominciò a sparare ai due gruppi, ci riparammo rapidi dietro una roccia e senti che incominciava a caricare -attacchiamo ora!- Uscimmo dal nascondiglio e attaccammo la macchina tutti assieme colpendola con le nostre spade, senti la mitragliatrice finire di caricare e rapidi ci nascondemmo di nuovo dietro la rocca e appena tornai a guardare vidi i tre buchi illuminarsi di luce rossa e i danni si autoripararono -cazzo!- Ha un fattore autoriparante.- Disse Dylan -l’ho notato, sembra che quei tre buchi centrano.- -Forse li dobbiamo bloccare.- Propose Balin -proverò a usare la magia di ghiaccio.- Dissi io -fai attenzione.- Mi disse Dylan -tranquillo.- Uscii dal mio nascondiglio e la mitragliatrice cominciò a spararmi addosso, uno scudo si frappose fra me e la mitragliatrice -bravo Ignis!- Esclamai io -raggiunsi la macchina e gli congelai i tre buchi e lo colpii danneggiandolo, la macchina provo ad autoripararsi ma vidi che non riuscii -ora!- Tutti ci fiondammo ad attaccare la macchina fino a quando essa non salto in aria e la vidi aggrapparsi a uno dei palazzi con quelle che parevano zampe meccaniche -sta per far qualcosa.- Dissi io improvvisamente la macchina incominciò a fare un rumore assurdo, ci tappammo tutti le orecchie e improvvisamente dalle macerie vidi spuntare una marea soldati ancora non finiti -merda! Sono troppi! Via!- esclamò Dylan, scappammo via dirigendoci verso il palazzo di Redum venendo inseguiti dai soldati -seguitemi!- Esclamò Dylan, lì andammo dietro e lui che ci condusse a una fontana e tiro giù il braccio e si aprii una botola -dentro!- Ci infilammo nella botola e Dylan la richiuse dietro di sè -come sapevi della botola.- -Grazie a delle spie, provo a contattare la squadra.- Dylan chiamò gli altri soldati e io sentii che stavano cercando di sfondare la botola -Dylan dobbiamo andarcene da qui subito!- -Stanno bene andiamo! Questa botola conduce a palazzo.- Continuammo a correre e udii la botola che veniva sfondata alle nostre spalle, arrivammo  a una seconda porta e l’attraversammo e sentii un gran caldo -sto sognando oppure si è alzata la temperatura?- Chiese Ledenas -non stai sognando, questo calore deve venire dal dio Ifrit, il dio della fiamma.- -Seguiamo il caldo e lo troveremo.- Ci dirigemmo verso dove il caldo era più forte e ci ritrovammo nella sala del trono e vidi il dio Ifrit seduto su di esso circondato dalle fiamme e ricoperto dall’oscurità, era talmente ricoperto che non riuscivo nemmeno a vedere come era fatto -l’anello di luce si dovrà caricare parecchio. Pensai Il dio si alzò in piedi e sentii i soldati di Nefilim sfondare la porta e venire verso la sala del trono -merda!- -Silas tu pensa ad Ifrit! Noi tratteniamo i soldati!- Esclamò Dylan -da soli?- Chiesi io -stanno arrivando i nostri soldati...stai tranquillo.- Io mi avvicinai a lui e lo baciai rapido sulla guancia -Tornate vivi ok?!- -Tranquillo lo faremo.- Disse Ignis -vedi di tornare anche tu vivo, non ti perdonerò mai se morirai.- Disse Dylan io annui e corsi verso il dio Ifrit e il fuoco si frappose fra me e gli altri, io presi la spada e in quel momento mi sentii strano, mi sentii forte, molto più forte di prima, il dio Ifrit cercò di colpirmi con la spada ma io mi parai con facilità -non sarà così facile battermi.- Dissi sentendo la voce della dea Eirwyn unita alla mia, io gli spezzai la difesa e colpi Ifrit con una spadata alle gambe ferendolo alla gamba, il dio Ifrit furioso fu circondato da fiamme e cercò di colpirmi di nuovo con la sua spada, io mi parai e incominciammo a duellare con le nostre spade, le fiamme che dividevano me dagli altri si abbassarono e in quel momento il mio sguardo cadde istintivamente verso dove stavano Dylan e gli altri e li vidi combattere insieme ai soldati di Gondolin contro una marea di soldati di Nefilim -merda quanti sono?!?...Oh no!- Esclamai io vedendo uno dei soldati che stava per attaccare Dylan da dietro -Dylan! Attento!- Urlai, lui fece per girarsi ma il soldato lo colpii con la spada al petto -noo! Dylan!- Feci per andare verso di lui ma Ifrit approfitto di quel momento per colpirmi con un calcio che mi fece volare contro il muro e lo sfondai con violenza andando a sbattere contro gli altri  muri e mi fermai solo una volta uscito nel giardino del palazzo -c-cazzo!-  Mi rimisi a sedere, mi pulii dal sangue che mi stava scendendo dal naso e venni raggiunto da Ifrit -D-Devo andare da Dylan.- Fui circondato di nuovo dalle fiamme e io sentii la rabbia montarmi dentro e attaccai Ifrit e riprendemmo il duello con la spada, le fiamme aumentarono il loro calore -merda! Mi sento come se mi stessi per sciogliere.- Pensai, spezzai la difesa di Ifrit e riuscii a tagliarli una gamba ma quella si ricompose -merda!- -Silas Ifrit è troppo forte per te da solo non puoi sconfiggerlo, dobbiamo diventare una cosa sola.- -Io...io..n.on so se voglio farlo.- Dissi nervoso non sapendo che sarebbe successo -non avere timore, la nostra unione non ti cambierà principe, io posso creare più corpi ma se ne lasciò uno libero per troppo tempo e libero di diventare chi desidera questo diventa più potente di me, la nostra fusione ci renderà una cosa sola ma tu rimarrai la personalità dominante, avrai tutti i miei ricordi però e pieno accesso ai miei poteri.- -Ok...allora facciamolo!- Improvvisamente tutto fu ricoperto da brina e si fermo come se il tempo si fosse fermato e la dea comparve davanti a me e si trasformo in una sfera di luce e mi entrò dentro e improvvisamente una marea di ricordi della dea mi investirono, mi ricordai dell’alba dei tempi, dell’epoca in cui gli elfi non erano divisi e molto altro e m -cazzo!- La brina sparii e il tempo riprese a partire e Ifrit provo ad attaccarmi ancora -stai alla larga!- Gli sparai contro un raggio di ghiaccio e lo spedii via lontano da palazzo, mi trasformai nella mia forma di dea e rapido lo raggiunsi e lui si rimise in piedi e mi attaccò di nuovo con la spada, io creai una barriera di ghiaccio per proteggermi, e apparve uno strano simbolo a forma di fiamma ai miei piedi, rapido mi spostai e si sollevò una colonna di fuoco, il simbolo apparve di nuovo ai miei piedi, lo schivai di nuovo e ne apparvero una moltitudine, io rapido presi il volo e schivai per un soffio le colonne di fuoco, il dio Ifrit mi vide e incominciò a sparare contro delle palle di fuoco che schivai con fatica, era molto veloce a lanciare e vedevo arrivare le palle di fuoco solo all’ultimo momento, una palla di fuoco mi colpii e io rapido mi spensi le fiamme, vidi il dio Ifrit caricarsi per fare un grande attacco e io per fermarlo creai una lancia di ghiaccio e la lanciai contro Ifrit e lo colpii a una mano bloccandola nel terreno, nei creai una seconda e la lanciai all’altra mano bloccandolo sul pavimento, con un gesto delle mani creai dietro di me delle mie copie e le feci partire all’attacco e quelle incominciarono a girare intorno al dio Ifrit che cominciò a congelare lentamente, una luce si illumino sul mio dito -l’anello è carico!- Volai contro Ifrit che tentò di afferrarmi la si congelò -è finita Ifrit!- Esclamai puntandogli contro l’anello che si illumino improvvisamente di una luce accecante che mi costrinse a chiudere gli occhi, udii delle urla di dolore e la luce si fece ancora più intensa e quando la luce finii mi ritrovai davanti al dio che si guardava il corpo ormai libero dall’oscurità e io ritornai nel mio solito aspetto -adesso sei libero.- Il dio si riprese e scosse la testa e in quel momento ebbi una strana visione della dea...oh per meglio dire io che ero intimo con il dio Ifrit -oh santo cielo.- Pensai imbarazzato -sei libero dio Ifrit! Ho bisogno del tuo frammento di cristallo per riportare la luce nel mondo, il dio annui e con un rapido gesto fece comparire davanti a se un frammento di cristallo che si illumino, improvvisamente vidi arrivare dal palazzo gli altri frammenti di cristallo che incominciarono a ruotare sopra di noi, il frammento di Ifrit li raggiunse e i frammenti aumentarono la velocità e incominciarono a diventare sempre più luminosi e sempre più veloci fino a quando non ci fu una esplosione di luce che mi costrinse a chiudere gli occhi e quando li riaprii vidi in cielo le stelle- -Le stelle....no! Dylan!- Ritornai subito a palazzo e una volta arrivato lì vidi una marea di soldati a terra distrutti e una distesa di corpi nascosti sotto dei teli bianchi e fra di essi ne vidi uno che calzava un paio di scarpe che riconobbi all’istante -Cor?!?...Cor!- Urlai correndo verso il corpo e raggiungendolo -no! No!- Urlai io afferrandogli la mano che sporgeva dal telo bianco -Silas!- Mi girai e vidi Ignis venire zoppicando verso di me, aveva un bendaggio a una gamba e uno al lato destro del viso -Ignis!- Lo raggiunsi e lo abbracciai -t-tu stai bene?- -Si, ma devi venire subito!- -Dov’è Dylan??- -Vieni!- Ignis mi trascino in una tendone e mi indico un letto dove c’era Dylan svenuto e con il petto ricoperto di bende -Dylan!- Lo raggiunsi e gli presi la mano -Dylan.- -Non preoccuparti Silas...sopravvivrà, l’ha salvato Cor che nel salvarlo è rimasto esposto...è riuscito a vivere lo stesso fino alla fine della battaglia per proteggere Dylan.- Io mi misi a piangere e presi la mano di Dylan e in quel momento sentii delle grida eccitate -che succede?- Chiesi io spaventato -Silas ignis! Venite a vedere presto!- Urlò Balin facendo la sua apparizione, lo seguimmo fuori e lui indico un punto all’orizzonte e vidi il sole più avanti -Stiamo guardando il sole sorgere non è vero?- Mi chiese Ignis -si...ce l’abbiamo fatta Ignis...Ce l’abbiamo fatta!-
dieci anni dopo
Il suono delle tapparelle che si alzavano mi ridesto dal mio sonno e una voce elettronica disse -buongiorno re Silas! Buongiorno re Dylan, oggi è una splendida giornata a Gondolin, il cielo e sereno e fuori ci sono venticinque gradi al sole e venti all’ombra.- -Mmm sveglia Dylan, abbiamo promesso a Ignis che mangiavamo in sala da pranzo.- -Mmm ancora cinque minuti.- -Dylan lo sai anche tu che i tuoi cinque minuti diventano un’ora, alzati.- -Sei in dittatore.- Borbotto lui divertito mettendosi a sedere e stiracchiandosi. Erano passati dieci anni da quando la luce era tornata, io e Dylan avevamo fatto pace e stavamo cercando di riportare il nostro rapporto com’era prima anche se era difficile, quello che era successo nei miei dieci anni di assenza aveva segnato Dylan nel profondo, Ledenas era tornato a casa, ed era tornato nel suo ruolo da principe di Skógi, a detta sua dovrà aspettare almeno ottomila anni prima di diventare re, Balin aveva ripreso il suo lavoro come cercatore di tesori e nel frattempo il mondo si stava ripopolando, era un fatto recente ma c’erano giunte delle voci e per confermarle avevamo mandato in giro i nostri esploratori e avevamo scoperto che a Insomnia e a Nefilim erano tornati gli umani e insieme a loro erano nati delle creature molto simili agli umani ma dai canini appuntiti, strani poteri e la fame di sangue che uscivano solo di notte, a Shiromuji erano spuntati dei giganti così come a Riesiger mentre nell’oceano che c’era al posto del regno delle fate si vedeva qualcosa di grosso che nuotava sulla superficie ma nessuno sapeva cos’era, entrammo nella sala da pranzo e vidi arrivare Ignis che grazie agli occhi artificiali era tornato a vedere -buongiorno Silas! Buongiorno Dylan.- -Giorno Ignis, come siamo messi a impegni oggi?- -Carichi come al solito, alle dieci dobbiamo inaugurare il nuovo ospedale pediatrico, alle due avete la visita dal dottore per decidere quando metterete il vostro Dna nell’utero artificiale per nascita dell’erede, alle tre ci farà visita Ledenas con suo padre per discutere di alcuni accordi commerciali.- -Dobbiamo già decidere per l’erede? Ma se per gli elfi l’età per fare figli di solito è ottomila anni.- -Infatti decidete solo quando lo farete.- -Sono degli impazienti qui.- Commento Dylan divertito io sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia -ora pensiamo alla nostra colazione Dylan, al resto penseremo dopo.-
   
 
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