Biscotti alla cannella

L’inverno al villaggio era sempre molto rigido e anche quello di quest’anno è così. Naruto tiene le mani nelle tasche della giacca, mentre cammina per le strade diretto a casa. Una nuvoletta di vapore riesce ad uscire dalla sua bocca, nonostante la sua pesante sciarpa rossa: la adora, ha il profumo della sua fidanzata.
Gongola un po’ pensando a quella parola :fidanzata... e nemmeno i fiocchi di neve che cadono copiosi dal cielo e gli bagnano i capelli biondi riescono a spegnere la sua felicità: sarà il primo Natale che passa insieme ad Hinata, la sua fidanzata.
La ragazza gli ha fatto promettere di non comprarle nulla, ma lui ha in mente di farle ugualmente un regalo, usando solo le sue abilità, farina uova, zucchero e cannella.
Entra velocemente nel suo appartamento, battendo gli stivali più volte per togliere la neve e lasciarla all’esterno. Sorride, compiaciuto del tepore della sua piccola casa: da quando Hinata è nella sua vita, anche l’appartamento gli sembra più luminoso, ha quasi un tocco femminile.
Toglie allora la giacca, scuote i capelli biondi e dopo essersi lavato le mani decide di provare la ricetta che gli ha spiegato più e più volte Sakura. Borbotta tra sé e sé, ricordando la faccia stranita di Sakura quando le aveva chiesto di spiegarle la ricetta di un dolce natalizio: “Come se io non fossi capace di cucinare… non sono mica ancora il ragazzino di una volta che conosce solo il ramen istantaneo, ora sono un giovane uomo con una fidanzata.”
Annuisce fiero di sé e dispone sul tavolo da lavoro tutti gli ingredienti. La ricetta è semplice, ma ci vuole precisione con le dosi, dote che Naruto non ha mai avuto.
“Allora… Sakura-chan aveva detto 50 grammi di farina e poi… 20 di burro? Di zucchero?” cerca di ricordare, grattandosi la testa pensieroso. Tanto vale provare, infondo cosa potrà mai andare storto?

Hinata sorride allegra, le guance rosse ma non per il freddo, e porta con sé stretta al petto un pacco regalo. Sa di aver detto a Naruto di non farle nessun regalo, ma non ha saputo resistere. Si dice che infondo è solo un pensierino e che Naruto ne sarà molto felice. Avvicinandosi a casa dell’appartamento del suo fidanzato, sente uno strano odore di bruciato e nota del fumo uscire dalla finestra della cucina.
Sobbalza e corre alla porta, bussando preoccupata. Quando questa si apre, una nube di fumo dall’odore di biscotti bruciati la invade e Naruto tossicchia: “Hinata… oh, non ti aspettavo così presto, ecco io…”
Lei entra, con gli occhi sgranati per la sorpresa. La cucina è ridotta un disastro, farina e gusci d’uovo ovunque, dei biscottini striminziti e neri giacciono ancora nella teglia del forno, ora spalancato per far uscire il fumo dalla finestra. Si volta allora verso il fidanzato, notando solo in quel momento che il maglione blu che aveva addosso è ricoperto da un miscuglio bianco di farina e burro. Portandosi una mano alla bocca esclama: “Ma cosa è successo, stai bene?”
Lui le fa un sorriso, di quelli che la fanno ogni volta innamorare di lui: “Sì, ho solo avuto un piccolo incidente in cucina… stavo facendo dei biscotti, ma devo essere stato poco attento alla ricetta.”
Ridacchia, stemperando la tensione, e cerca con uno strofinaccio di sistemare il disastro che ha combinato. Hinata glielo prende di mano dolcemente: “Qui ci penso io, non preoccuparti… piuttosto, sarà meglio che tu vada a cambiarti.” Naruto si guarda i vestiti, esclamando imbarazzato: “Cavolo, hai ragione!”
Si spoglia prima che Hinata riesca a parlare, rimanendo con solo i pantaloni addosso. Lei arrossisce, restando stregata dal petto color biscotto del suo fidanzato. Vorrebbe distogliere lo sguardo, ma non ci riesce. Naruto si accorge della cosa e decide di stuzzicarla, avvicinandosi maliziosamente a lei: “Quindi… dici che dovrei andare a vestirmi? Sai, con te qui a casa mia, da soli… inizio a sentire un certo caldo. E tu, Hinata?”
Le guance di lei si fanno calde come tizzoni, mentre borbotta frasi sconnesse e tenta di non fissarlo. Naruto allora azzera la distanza tra loro, allunga una mano e le toglie il cappotto nero che aveva addosso, senza mai distogliere gli occhi da quelli di lei. Getta l’indumento dall’altra parte della stanza, gli importa solo di Hinata e nemmeno l’odore dei biscotti bruciati riesce a distogliere la sua attenzione o coprire il profumo delicato di lei, che gli arriva netto e preciso. Le bacia dolcemente le labbra, la prende per i fianchi e la fa sedere sul tavolo da cucina: “Ops… ora dovresti cambiarti anche tu i vestiti, Hinata…”
La voce di Naruto si fa più roca e i battiti del cuore di Hinata più forti. “Dovrò farmi perdonare allora, vero?”
Lei riesce solo ad annuire, mentre Naruto riprende a baciarla con passione crescente, accarezzandole il viso. Quando si staccano, i loro occhi sono liquidi e si sorridono felici. “Vorresti passare questa vigilia di Natale con me, Hinata? Per me… sarebbe molto importante.”
Lei sa che il suo fidanzato non ha mai potuto conoscere i suoi genitori né passare le feste con loro. “Allora ho fatto bene a portarti già il mio regalo di Natale.”
Indica il pacchetto regalo dalla carta rossa ed il fiocco oro, appoggiato su una sedia della cucina. Naruto sbuffa: “Avevi detto niente regali… comunque anche io te ne volevo fare uno, ma come puoi vedere si è bruciato.”
Lei ridacchia ed esclama: “Allora fammi un regalo di Natale ancora più bello: facciamo questi biscotti insieme. Questa vigilia di Natale… e tutte quelle che verranno. Insieme.”
Lui le sorride, intenerito da quelle parole, e le stringe le mani dolcemente.
Voglio fare biscotti con te ogni vigilia di Natale, per tutta la mia vita.