Faceva piuttosto freddo quella mattina e c'era il mercato, ma questo non impedì ai ragazzi di scorgere una sagoma familiare in lontananza.
 
"ECCOLO! È LUI!! ADAM!" gridò Matt, mentre tutti riconoscevano il ragazzo pallido che avevano conosciuto ormai un anno fa.
Il ragazzo - che aveva i capelli e la fronte coperti dal cappuccio della felpa - impallidì ancora di più accorgendosi di essere riconosciuto e si mise a correre tra le file del mercato.
 
Questo non fermò Dean, Sam e i loro amici che si lanciarono all'inseguimento urtando diverse persone e facendone cadere altre mormorando scuse distratte e sbrigative.
Adam che indossava una tuta e una felpa larga e pesante senza giubbotto, continuò a correre senza fermarsi fino a che non si trovò in un vicolo senza uscita.
 
"Fine della corsa, scoiattolino." disse Dean.
 
"Che cosa ci fate voi qui? Perché mi state seguendo??"
"A dire la verità speravamo di incontrare Lucifer, ma se ha da fare, vai bene anche tu." disse Gabriel.
"Siete nei casini, ragazzi miei..ora se decidi di collaborare, sarà tutto più semplice.." disse Dean sorridendo.
 
"Andate all'inferno!! Non abbiamo tempo per le vostre stronzate!" disse Adam.
"Come te? No, grazie, la nostra destinazione è il paradiso. Perché ti tieni la pancia??" chiese Sam.
 
"Fanculo. Non devo spiegarvi niente!!" disse Adam cercando di passare oltre ma Dean lo fermò allungando una mano.
Subito strabuzzò gli occhi.
"Adam! Ma tu sei.."
La luce del lampione adesso illuminava bene il volto del ragazzo e non solo quello.
"Del del cielo!!" disse Gabriel.
 
Alla luce del lampione spiccava una pancia piuttosto prominente.
"O hai ingurgitato litri e litri di alcool, oppure.." disse Matt.
"Oppure sei nei guai, amico." disse Dean.
 
Adam era chiaramente, inequivocabilmente INCINTO.