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Autore: whiterose21    19/12/2023    0 recensioni
Gwyn odiava l'oscurità e ciò che significavano per il suo regno, ma per non permettere ai nani di insorgere con il loro massimo esponente decise di nominare un portatore dell'anima oscura come membro dei quattro cavalieri, una volta che questo cavaliere morì il Lord del Sole ne insabbiò l'esistenza mandandola all'oblio, ma rimase qualche frammento divenuto artificio.
Anni dopo un non morto che lascia il rifugio in cerca dei suoi ricordi e mantenere una volontà di compiere la profezia per un non morto morente.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riassunto:
Lora riprende la marcia dopo aver padroneggiato la piromazia di base da Laurentius, Lora ha liberato Lautrec il cavaliere benedetto durante le sue scorribande.
 
 
Non concepiva come permettessero che i non morti venissero cacciati in questo posto, e con tutti questi pericoli, alcuni erano così vuoti e privi di volontà che o gli importava neanche se venivano magiati vivi.
 
Mentre era all'inizio di quell'acquedotto metre esplorava sentì un rumore scivoloso, come qualcosa che scivolata dalle pareti, tenendo l'udito attento a ciò che succedeva, sentì un brivido di qualcosa che si avvicinava e sembrava proprio sopra la sua testa e quando un pezzetto di qualcosa di viscido toccò il collo lei rotolò subito indietro come un gatto vedendo atterrare a terra uno slime, era terribile per i tessuti dei vestiti e per le armature, capaci di sciogliere fino alla poltiglia tutto ciò che toccavano, una volta mangiati da uno slime toccava prepararsi a non venire mai più ritrovati, di disgustò usò subito la combustione sopra i blob deformi che bruciarono a vista d'occhio, ma era solo uno i rumori erano la costrinsero a guardare in alto e sbiancò a vederli tanto da alzare entrambe le mani ed evocare una fiamma piromantica che toccava il soffitto e uccideva gli esseri schifosi, condito dalle urla terrorizzate e disgustate della non morta che quando cadderò per sparire la costrinsero a correre fino al falò dove respirando per prendere la calma rimanendo traumatizzata, odiava le cose viscide, appiccicose e sopratutto striscianti, non c'era da stupirsi che odiasse gli slime con tutto ciò che assorbono.
 
Nel proseguire nelle profondità non trovò solo gli slime, anche i ratti giganti, sopratutto quello enorme che stava a guardia di una determinata zona, ciò la costrinse a una buona ora di urla e attacchi piromantici che presto si sarebbero esauriti, in quel momento perfino il dente di drago di Havel la roccia sarebbe stato leggero per lei, pur di schiacciare la testa a quella orrenda, disgustosa, spelacchiata e appestata creatura roditoria che sicuramente ha mangiato troppa spazzatura, quella cosa era sicuramete il capo di tutti i ratti e da come le urlava contro la non morta sapeva che non le piaceva, tanto quanto lei, ovvio quando odorava la fetida carne marcia arrostita dalle sue magie non fece altro che disgustarla, la magia finale segnò lo scontro, la pategana cadde di fianco e l'odore delle pustole esplose e carne bruciata appestarono la stanza, Lora vomitò dal disgusto provato oltre che dall'odore che emanava oltre che ha martoriato in modo terribile il cadavere, presto avrebbe anche attratto i restanti topi, ratti e pantegane varie oltre che i disgustosi slime, e decise così di andare in un altra zona prendendo la discesa dell'acquedotto.
 
Scendendo da quel punto le sembrò come se avesse evitato una buona parte di strada, almeno fino a quando nel suo proseguire non incontro quello che voleva evitare da subito, occhi grandi, una bocca piccola ma che prese molto fiato il suo petto si gonfiò come quello di una rana, quella cosa ne aveva pure le zampe simili, ma la differenza era nel suo corpo allungato e provvisto di coda, quella era la salamandra, e stava sputando la sua maledizione, Lora la schivò quando poi con la coda dell'occhio vide la seconda brutta notizia di quel giorno, apparve un'altro cavaliere, lei tentò di avvertirlo di allontanarsi, ma anche questo l'ha presa di mira oltre che le salamandre.
 
La sua armatura sembrava avere delle spine ed era estremamente pericoloso, poteva farle dei contro attacchi ma in soccorso arrivarono le salamandre che non avevano preso di mira solo lei, che scappò in direzione opposta da dove venivano ma pure il misterioso figuro avrebbe dovuto fuggire, cosa che invece di fare evitò affrontandole, mentre lei fuggiva udì un lamento di qualcuno che veniva ucciso dalla maledizione mentre lei anche grazie alle scale riuscì a fuggire, ringraziò che quelle cose non la raggiunsero e lei potette riposarsi al falò, e riprendere fiato, era contenta e basta di non aver realmente rischiato una fattura di maledizione.
 
Con calma si riprese aumentando i sorsi trasportabili con se e continuando il suo cammino, avrebbe dovuto affrontare un drago però voleva anche ifomarsi, allora ha trovato un commerciante che sembrava meditare sul posto, lo approcciò, lui la osservo contento di avere un possibile cliente.
 
- oh buon giorno anche a te, io sono Domhall di Zena, sono soltanto un... venditore - si presentò cordialmente - Adoro ninnoli e stranezze varie, perciò le commercio - informò era sicuramente deciso nella sua affermazione, Lora sapeva che i mercanti solitamente andavano a richiesta della clientela e a domanda del consumatore, ma in un mondo in scatafascio come quello ormai è meglio commerciare seguendo il proprio gusto delle cose, però sembrava disposto a dare informazioni se si comprava qualcosa.
 
- Facciamo uno scambio equivalente, hai con te della resina d'orata? - domandò, lui aprì la sacca del proprio inventario.
 
- Certamente, in cambio di anime sono tue - le disse.
 
- Ti darò un extra se sai qualcosa riguardo un cavaliere che mi ha attaccato qui sotto - disse lei, il mercante sotto il suo elmo di drago si stupì guardando la giovane.

- Dimmi bella fanciulla - le disse con rispetto, mentre Lora porgeva le anime prendendo la resina inizialmente.
 
- Mi ha attaccato un cavaliere con l'armatura piena di spine, sai chi è? - domandò, lui con tono cordiale ma a dir poco scocciato replicò.
 
- è Kirk, il cavaliere di spine, lo odio fa andare a male tutti i miei affari da quando attacca tutti i potenziali clienti, giuro che prima o poi gli taglio quella sua dannata gola di non morto - affermò innervosito.
 
- Penso non lo vedrai per un po' ha subito la maledizione dalle salmandre - disse lei.
 
- Fantastico! voglio far diventare colui che ha spinto quello scocciatore nella trappola della salamandre il cliente del mese oltre che stringergli la mano - disse con somma felicità.
 
- Hai d'avanti chi lo ha spinto in quella trappola, anche se era tutta improvvisata - rispose mentre lui si alzò e la abbracciò congratulandosi, anche se ormai tristemente aveva deciso di cambiare locazione, ma comunque le fece un favore.
 
- Ok per sdebitarmi di avermi dato la soddisfazione di aver ucciso quello scocciatore ti dirò una cosa, oltre quella porta alla mia destra ti aspetterà un drago deforme, stai attenta nessuno è mai tornato per raccontare questa storia - le disse per poi alzarsi e adarsene.

Lora armata di ormai molta resina dorata, varcò il pontile, trovò come sempre i simboli di evocazione dei suoi due aiutanti, che evocò subito.

- Salve! chi è il nemico di oggi? - domandò entusiasta Solaire, mentre a braccia incrociate si alzava l'altro cavaliere.

- Sei una scocciatura, quanto supererai una sfida senza noi due? - domandò Lautrec sospirando.

- è importante si tratta di... beh meglio che lo vediamo con i nostri occhi - disse lei non volendo spiegare che si trattava di qualcosa di estinto da molti anni, un drago in pratica.

- Forza sconfiggiamolo e torniamo ai nostri affari - disse il cavaliere benedetto, mentre la non morta faceva strada.

 
Verso un arco nebuloso passandolo e presentandosi i due cavalieri si guardarono in giro quando i tre notarono emergere una piccola testa, che stava risalendo, pensarono a un piccolo serpente e Lora quasi rise pensando che quella cosa era stata scambiata per un drago, almeno fino a quando non si palesarono le sue possenti zampe superiori seguite dalle anteriori, d'avanti a loro c'era un drago, si pensava fossero istinti, le sue squame bianche erano visibili, ma sotto la pancia diventavano grige e violacee, era strano e sembrava come se fosse una cromatura dovuta al tempo passato nelle fogne, almeno fino a quando non si alzò, al posto di un possente ventre con un petto proporzionato che proteggeva organi e scheletro vi era una grande, anzi gigantesca bocca con tantissimi denti, quella cosa non era più un drago effettivo, era corrotto e instabile, tanto da emanare un grande spavento.

Subito Lora strisciò la resina d'orata sull'arma, metre Solaire preparava un dardo di lancia elettrico e Lautrec si prarparava a colpire la gigantesca creatura.

La cratura si muoveva in modo abbastanza goffo ancora, la zona ridotta per le sue dimensioni gli dava vantaggio, ma il drago famelico subito tirò una codata a  Lora facendole sbattere la testa in modo violento contro una colonna, si riprese subito ma perdeva sangue, guardò il drago famelico e i suoi compagni in difficoltà, ricordò una voce, pesante ma familiare dirle qualcosa.

"Ci sono due modi per uccidere un drago dopo aver distrutto le sue scaglie, colpiscilo alla testa o crea una ferita incidendo la carne, solitamente tagliando la coda si ottiene un buon vantaggio"

Udì e prese alla lettera quel consiglio, lancindosi contro il drago e usado la falce per mozzarne la coda che si conficcò a terra, divenendo un arma, metre lei proseguiva ad attaccarlo e attirare l'attenzione su di se.

- Lautrec! Solaire! attaccate il punto dove ho tagliato la coda o la testa! - gridò, i due cavalieri lasciarono che Lora distrasse l'enorme drago attaccando dove da lei indicato, la bestia ruggiva, vomitava acido, graffiava, scalciava e tentatava di spiaccicarli e divorarli.

Fortunatamente non vi riuscì, ma i tre non morti riuscirono invece a sconfiggerlo e farlo sparire, liberando la zona e facendogli sputare la chiave per permettere a Lora di proseguire.

- è stata dura ma abbiamo vinto - disse Solaire ridendo entusiasta di quella avventura se solo ci fosse stato anche Sygmayer.

- Credo che tu debba bere l'estus, non stai molto bene, con quella botta in testa non mi stupirebbe se perdessi ancora di più la tua memoria, hai ricevuto una bella codata in faccia - avvertì il cavaliere benedetto.

Lora prese subito la fiaschetta sorseggiandola e richiudendo la ferita fisica e la lesione del cranio, ma sapeva che l'estus non poteva fare nulla se avesse avuto amnesia o altro di natura non fisica.

I tre si separarono di nuovo, ma Lora non dimenticò la voce, era severa ma confortante, chi le ha dato quel consiglio per lei era una persona fidata, un amico no, nel suo cuore quella voce era di una persona amata dal profondo, ma c'era qualcosa di sbagliato come se non fosse corrisposto, ma comunque memorizzò quella voce fose l'unico conforto di una vita di non morte, prima di avventurarsi per la città infame, i pericoli che la aspettavano erano tante come le possibili morti, l'acqua finì i nemici si palesarono e Lora con la sua falce in mano si preparò a battersi ancora.

Lora aveva le braccia doloranti, ogni nemico affrontato aveva armi pesanti, e ogni volta che battevano sulla sua falce pensava potessero romperla, e lei usava la polvere riparante per una veloce riparazione, sentiva come se potessero sconfiggerla in ogni momento, odiava terribilmente questo, mentre colpiva senza sosta ogni nemico che volendola aggredire.

Ha ritrovato un altra Katana nuova, almeno toglieva la Uchigatana del mercante fuori dalla sua attenzione, mentre adava avanti trovò fastidioso i cerbottanieri che avvelenavano la gente, si è avvicinata ad alcuni di loro e li ha uccisi di riflesso, ma a causa dell'avvelenamento che mangi molto muschio porpureo o muschio rosso fiorito, era disgustoso se non diluito e molti non morti non sapevano farlo se non chierici quindi toccava divorarlo intero, se avesse potuto dare fuoco a tutta la città infame lo avrebbe fatto ma c'erano due problemi, la città era costruita in verticale e non c'erano vie di fuga che non erano costruite in cemento anzi tutta la città era in legno e sopratutto legno marcio e umido e dando fuoco a tutto molto probabilmente avrebbe attaccato da per tutto, quindi non poteva usare le piromanzie.

Riuscì a trovare una zona mediamente facile i nemici erano talmente corrotti dalla palude da essere più goffi, ma non erano sottovalutabili, le loro fruste di fuoco erano temibili, in un attimo di pausa osservò meglio quelle creature che prima non poteva averne osservate e vide che queste creature sembravano umane, almeno i loro arti, non ricordava molto quelli di creature umane, in quel luogo molti non morti come lei si erano avveturati, erano morti ma alcuni continuavano imperterriti, mentre lei raggiungeva sotto la palude.
 
 
 
 
 
Momento Quiz dell'autore: secondo voi chi è la figura che ha dato consiglio a Lora, si accettano teorie.
   
 
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