Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Peppe_97_Rinaldi    24/12/2023    0 recensioni
« Non dovresti chiedere ad altre fanciulle di danzare con te? » gli dico mentre ci destreggiamo in quei passi intricati. « Cana dice che Luxus è lo scapolo più ambito di Londra. Io non credo. Penso che sia tu lo scapolo più ambito » .
Natsu fa una smorfia. « Io non credo proprio. Semmai è vero il contrario: sono lo scapolo più imbranato e inaffidabile di… »
« Sei l’anima più bella che ci sia in questo palazzo » lo zittisco. Lady Erza e il visconte Gerard stanno volteggiando accanto a noi.
« Non è possibile » . I piedi di Natsu si muovono a una velocità incredibile.
« E perché no? »
« Perché sei tu l'anima più bella che ci sia in questo palazzo » . La lingua di Natsu corre a umettarsi le labbra. « Anzi, dell’intera Inghilterra » .
“Natsu, siamo fratello e sorella” vorrei dirgli. O meglio, dovrei dirgli. Perché non ne ho il coraggio. Il suo sorriso è troppo bello per poterlo spezzare. E la mia felicità troppo grande affinché qualcosa possa riuscire a smorzarla.
[Questa fanfiction partecipa all'iniziativa "Secret Santa" indetta dal gruppo Facebook "Fairy Tail & Edens Zero Italian Fan Group" - link del gruppo: https://www.facebook.com/groups/1510227842609212]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cana Alberona, Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


CAPITOLO 2
LUCY – BALLO A CASA STRAUSS

 

D’accordo. Non è stato per nulla facile convincere la signora Dragneel ad accettare il gatto, ma Happy, francamente parlando, è troppo adorabile e così persino il cipiglio della signora si è addolcito dopo un po’.
Ben più complicato per la donna è stato parlare senza che il figlio la interrompesse. Non appena inizia a declamare parole come “ballo” o “dovere sociale”, ecco che Natsu comincia a starnazzare e a strabuzzare gli occhi come uno sciame intero di api lo avesse appena colto nel sonno.
Ma quando poi arriva alla parte di “prestigio sociale”, lo vedo coprirsi il volto con l’incavo delle mani.
 « Mamma adorata  » tenta, in un tono falsamente ruffiano,  « sai che non mi importa nemmeno lentamente del mio prestigio sociale. Se quegli avvoltoi dei Redfox o dei Conbolt penseranno male di me solo perché…  » Si blocca. Non vuole nemmeno pronunciarlo ad alta voce, e si limita ad arricciare le labbra in una smorfia di disgusto.  « In ogni caso, peggio per loro  » . Poi mi guarda e gli torna il sorriso. Ah, per tutti i santi. Questo ragazzo è un tale imbranato e sgangherato pasticcione, ma quando sorride… Il suo è il sorriso più bello del mondo. Sembra quello di un bambino. Lo penseresti ingenuo e puro, se solo quella stortura delle labbra no nascondesse un cipiglio sbilenco di uno che poi così ingenuo non è.
Ho già detto che adoro il suo sorriso sbilenco?
 « Se quelle stupide imitazioni di nobili parleranno male, tanto ci pensano gli Alberona a fare il tifo per me!  »
Già, Cana, la mia migliore amica. E poi c’è suo padre Gildarts: è un omone gentile con tutti, il nobile più generoso di tutta Londra. E ha un debole per Natsu, lo sanno tutti.
Gli sarò sempre debitore. Quando morì mio padre, Jude Heartphilia, fu lui a suggerire al signor Dragneel di prendermi sotto la sua ala. E così, da quando avevo otto anni, vivo qui, in questo palazzo sontuoso, come figlia adottata dei conti Dragneel. Sorella, si potrebbe dire, di Natsu. Anche se solo sulla carta. Già, perché nella vita, in realtà noi… “Noi” che cosa? Non lo so cosa siamo. Forse migliori amici. Di certo amici da quando siamo bambini. Mio padre e i suoi genitori ci lasciavano sempre giocare insieme.
Ma adesso che ho diciotto anni, a me va bene così? Essere considerata “famiglia” di Natsu in questo senso?
 « La tua pochezza pneumatica mi flagella, fratellino  » . Zeref si sposta i capelli all’indietro, di sicuro per accertarsi che il ciuffo sia perfetto. Questo bellimbusto è il fratello di Natsu (questa volta di sangue). E sì, adora parlare come se fosse il nonno del re, invece è solo un giovane rampollo qualsiasi nel bel mezzo del suo corteggiamento. Zeref è simpatico, anche se si diverte a stuzzicare il fratello con battute acide e di ogni tipo. Immagino sia il suo modo ruspante di dimostrare affetto. Ma quanto alla ragazza che sta corteggiando, una nobile di nome Mavis della casata dei duchi Vermillion… lei è adorabile. Siccome frequenta spesso casa nostra, siamo diventate grandi amiche ormai. Cana dice che muore dalla voglia di farla ubriacare.
 « Ormai hai diciotto anni. Se non ti impensierisce la tua reputazione, dovrebbe almeno interessarti quella della nostra famiglia  » imperversa Zeref. Senza un apparente perché si posiziona davanti al pianoforte, e comincia a ticchettare le mani sui tasti, seppur senza farli suonare.
 « Che stai dicendo, idiota? Che dovrei corteggiare una ragazza per cui non provo nulla e sposarmi, a caso, solo per il dannato “bene della famiglia”?!  »
 « Molto bene. Sintesi apprezzabile  » .
 « Tu sei tutto scemo  » .
 « Zeref ha ragione  » interviene la signora Dragneel.  « Natsu, devi sposarti. È importante  » . Continua con una serie molto lunga di raccomandazioni circa il matrimonio, sulla sua funzione, per il ruolo che gli offrirebbe nella scala gerarchica della società… Ma so che Natsu è concentrato su quella mosca che sta svolazzando intorno alla tenda.
 « Lucy, diglielo anche tu!  »
Sono presa così alla sprovvista che il commento più intelligente che riesco a formulare suona come un:  « Oh? Ah?  »
 « Questa testa dura non ascolterà mai suo fratello o me. Forse tu riuscirai a convincerlo  » .
Ah. Questa sì che è buona. Io convincere Natsu che dovrebbe sposarsi con una ragazza qualsiasi – che dunque non sarei io – e magari anche procreare – perché altrimenti chi porta avanti il nome della famiglia Dragneel?
Sarebbe una battuta divertente se la signora Dragneel non mi stesse fissando con intensità.
 « Ehm, ci posso provare  » .
 « Gray, per l’amore della nostra amata chiesa anglicana, convincilo anche tu  » interviene Zeref. Fa uno sbuffo, con la solita aria melodrammatica che indossa sia quando si tratta di concludere degli affari che porteranno fiumi di soldi in questa casa, ma anche quando ordina ai camerieri un’altra fetta di torta.  « In questa società, se non ti sposi sei un fallito. Ci rimetterebbe l’intero nostro casato…  » L’idea che i suoi affari possano andare in malora solo perché il fratellino si diverte di più a gozzovigliare in giro piuttosto che ad assumersi delle responsabilità non gli piace affatto.
Percepisco che non è un’ottima idea. Vedo le labbra di Gray tremolare e il suo viso ingrigirsi. Sta per mormorare qualcosa quando la signora Dragneel declama l’atteso annuncio.  « E corteggiare una ragazza, così da non essere più, finalmente, uno scapolo, sarà il tuo preciso compito, al ballo della settimana prossima  » .
Natsu si rende conto a fatica che sta parlando con lui.  « Prego?  »
 « Si dia il caso che la viscontessa Strauss e la sua famiglia hanno organizzato un ballo per celebrare l’inizio di dicembre…  »
 « Posso vomitare io per loro  » .
 « Dicembre… Il mese dei saturnalia. Magnifico  » . Zeref annusa l’aria e si tira indietro il ciuffo.
 « E noi siamo stati invitati, come ritengo anche le più illustri famiglie dell’alta società  » si vanta la signora Dragneel.  « Pertanto, sarà l’occasione perfetta per celebrare il tuo debutto  » .
 « Il mio cosa?  »
 « Il debutto nella società. È giunta ora che tu prenda il posto che ti spetti  » .
 « E lo devo fare sposando e facendo figli con una donna che nemmeno conosco  » .
La signora indugia. Zeref è meno diplomatico.  « Bè, sì  » .
A quel punto intervengo. Sì. Ma non come la signora Dragneel mi aveva chiesto di fare.  « Zeref, taci!  » sbotto.  « Parli così, eppure tu ami Mavis! Stai corteggiando una persona per cui provi dei sentimenti, quindi come puoi essere così cinico?  »
Il ragazzo non si aspettava che io me la prendessi con lui, e vedo le sue labbra inciampare in un’espressione sinceramente sorpresa: quell’osservazione su Mavis, e il mio fare leva sui suoi stessi sentimenti, era qualcosa che non si aspettava. Rimane in silenzio.
Per fortuna stabiliamo di uscire dalla sala. Ormai il dado è tratto, suppongo: il ballo degli Strauss ci sarà, e l’invito ci è stato recapitato. Di certo non potremo sottrarci. Natsu avrà alcuni giorni per abituarsi all’idea…
Ma io? Io mi abituerò all’idea?
No. Nemmeno per sogno.
 
La settimana procede pigramente.
L’umore di Natsu è decisamente calato alla prospettiva del ballo, e anche il mio. E per qualche motivo che non comprendo, anche quello di Gray. Forse empatizza così tanto con Natsu, essendo il suo migliore amico oltre che maggiordomo, che è abbattuto per lui.
Quanto a me… Bè, ne parlo con Cana, ovviamente.
Siamo in una taverna. Certo, due nobili non dovrebbero frequentare un luogo del genere, né tantomeno delle nobili giovani donne. Ma Cana ed io insistiamo nel ritenere che non è giusto che la società ponga freni a noi donne in quanto tali, e così per principio ecco che siamo clienti abituali. Io in realtà bevo ben poco, è Cana quella più esperta.
Le racconto la situazione. Lei tracanna un boccale di birra prima di dirmi.  « Orsù, che ne pensi?  »
 « Di che cosa? Del locale, intendi? Ci sono i soliti buzzurri, ma la scelta dei vini…  »
 « Non mi riferisco a questo, lo sai. Parlo di Natsu  » . Una smorfia scaltra balugina sul suo viso.
Ostento una compostezza che non provo.  « Mi dispiace per lui, ovvio. Non è interessato al matrimonio. Forse non si immagina al fianco di una donna, o forse non si sente pronto per questo passo. In ogni caso, so che non vorrebbe abbracciare queste costrizioni della società…  »
Noto che Cana sta roteando gli occhi e digrigna i denti. Chiama il cameriere e gli ordina due boccali di birra, premurandosi di definirli “grandi”.
E quando arrivano, scopro che se uno è per lei, l’altro è destinato a me.  « In questo modo magari riesci a scioglierti  » mi dice.
 « Cana  » la chiamo. Le sue intenzioni iniziano a rischiararsi dentro la mia mente. È la mia migliore amica, del resto. Riesco a comprendere quello che pensa. Non posso non notare il sorriso baldanzoso che mi rivolge quando mi chiede cosa pensi di Natsu. So cosa si aspetta che io le dica. Ma non posso. Non posso.  « Posso anche dirlo ad alta voce, ma non mi è consentito pensarlo  » ammetto in un sussurro cauto.
Lei ondeggia un po’ il viso. I capelli, una cascata riccamente ornata di gioielli, lumeggia al movimento.  « Di solito è il contrario. Una persona pensa cose sconce ma non le dice ad alta voce per pudore. Sono felice che con me non ti fai questi problemi  » scherza.
Sento di arrossire.  « Non penso niente di sconcio!  »
 « Come no. Guarda che Natsu è molto bello  » . Poi si allunga sul tavolo, poggiando i gomiti sul legno massiccio.  « E tu… tu sei uno splendore. La donna più bella di tutta Londra!  »
 « Cana…  »
 « E sei intelligente, sveglia. E sensibile. Natsu dovrebbe darsi una svegliata, o una come te verrà corteggiata da fiotti di nobili  » .
 « Io non voglio essere corteggiata!  »
 « Lo credo bene. Perché vuoi solo Natsu  » .
 « Io…  »
 « Dai, lo vedo come lo guardi. Ti si legge in faccia che vorresti solo sbatterlo contro un muro, iniziare a spogliarlo e…  »
 « SSH!  »
 « Dietro quella faccina dolce e innocente, si nasconde una belva. Lo so  » .
 « Cana, non è questo il punto  » .
 « Ovvio. Perché questo viene dopo. Prima vengono i tuoi sentimenti verso Natsu  » .
Mi rendo conto solo allora che con quella maestria oratoria Cana sta riuscendo a farmi confessare tutto. E allora decido di arrendermi. Dopotutto, perché mentirle? “Posso anche dirlo ad alta voce, ma non mi è consentito pensarlo” avevo detto poco prima. Ecco perché.
 « Cana, non mi è permesso amarlo. Viviamo nella stessa casa. È come se fossimo fratello e sorella  » . Certo, magari la birra che sto sorseggiando mi aiuta nello sbottonarmi, ma il risultato è che sentire la mia voce pronunciare quelle parole mi raggela e accalora insieme.
Da quando lo penso? Da quando provo quei sentimenti verso Natsu?
Eppure non posso provarli. Non posso nemmeno ammetterlo ad alta voce. Con chi potrei parlarne, del resto? In questa società, si fa presto a gridare allo scandalo.
Per fortuna c’è Cana con me.
La mia amica dice qualcosa che mi spiazza.  « Senti, la prossima settimana ci sarà un ballo a casa di quella viscontessa tutti ghirigori, Mirajane Strauss. Io e mio padre abbiamo ricevuto l’invito. Un ballo sarà l’occasione perfetta per dichiararti a Natsu  » .
 «  COSA? Non se ne parla, io…  »
 « Tu cosa? Dovresti aspettare che sia lui a fare il primo passo? Di questo non se ne parla. Se lui è così imbambolato da avere le tue stesse paure, allora serve che qualcosa rompa la gabbia. E se non lo fa lui, bè, qualcuno dovrà pur farlo  » .
 « Le mie stesse paure?  » ripeto. Aggrotto le sopracciglia.
Cana fa un vago gesto con la mano.  « Sai, tutte le scelleratezze che hai appena detto? Che non puoi amarlo, non puoi dichiararti perché siete fratello e sorella e bla bla. Se le pensasse anche lui? Non hai mai pensato che anche lui possa amarti ma si sente costretto a non dirtelo?  »
 « No, no. Lui ha detto chiaramente che non gli interessa il matrimonio. Non vuole sposare una donna. Non…  »
 « Non vuole sposare una donna che non sei tu! Non vuole un matrimonio con qualcuna che non è Lucy Heartphilia!  » Cana è esasperata.  « Certo che sei ottusa, amica mia…  »
 
 « Benvenuti!  »
I maggiordomi aprono le porte. Verso di noi accorre la proprietaria di quella residenza – una fortezza, la chiama Natsu: in effetti è enorme persino per essere la residenza di nobili. Imbellettata da uno stile neoclassico, è adornata di statue di satiri e ninfe da ogni parte.
Ed eccola. Mirajane Strauss. La viscontessa più amata di Londra.
Al suo fianco il fratello, un ragazzo enorme di nome Elfman, e la sorellina, Lisanna. Quei tre hanno perso entrambi i genitori quando erano giovani, ma hanno potuto sempre contare l’uno sull’altra. Lady Mirajane Strauss ha saputo tenere testa agli avvoltoi che avrebbero voluto razziare l’eredità, e ha ereditato il titolo di viscontessa. Certo, in quanto unico uomo, Elfman avrebbe dovuto diventare il signore della fortezza, ma Mirajane è la più grande dei tre e siccome sia ad Elfman sia a Lisanna andava più che bene l'idea, ecco che la ragazza è diventata il caposaldo di quella famiglia. E da orfani che avevano rischiato di perdere tutto, si ritrovano oggi ad essere tra i nobili più acclamati d’Inghilterra.
Questo non sarebbe accaduto se lady Mirajane non fosse stata così abile negli affari, così tenace e caparbia. L'ammiro davvero tanto.
Oltre che bellissima, è anche deliziosamente gentile. Mi saluta con calore appena mi vede. Dal modo soave in cui aleggia e svolazza di qua e di là non diresti mai che dietro quel faccino dolce si nasconde una perfetta macchina da guerra.
Ci siamo tutti. Io, Natsu, Zeref e la ragazza con cui si sta frequentando, Mavis della casata Vermillion. Il signore e la signora Dragneel. E anche Gray. Essendo un maggiordomo avrebbe dovuto rimanere a casa. Era già pronto per rifugiarsi in cucina, quando Natsu gli aveva mollato un pugno e gli aveva detto in un ghigno:  « Che fai ancora con quei vestiti? Muoviti a prepararti  » .
Gray aveva provato a rifiutare, e d’altronde non aveva mica vestiti adatti per una cerimonia del genere. Così Natsu gli aveva appioppato un suo completo, camicia e pantaloni di velluto, e gli aveva ordinato di divertirsi alla festa.
Ecco una cosa che amo di Natsu. La sua generosità. Gray è il suo maggiordomo, ma anche un migliore amico. Non avrebbe mai permesso che rimanesse a sbrigare faccende in casa mentre noi tutti ci trastullavamo alla festa.
 « Oh, signor Dragneel. È sempre un piacere vedere te e i tuoi figli  » . Gildarts, il padre di Cana, si fa avanti. Si saluta con i soliti convenevoli con il padre di Natsu e Zeref, ma noto che affermando “i tuoi figli” sta guardando anche me. Cana mi lancia un’occhiata esasperata.
Lasciamo i nostri pesanti cappotti – adatti all’inverno più rigido – negli spogliatoi, divisi tra uomini e donne, prima di rifluire verso la sala destinata al ballo. Noto che si tratta della sala più vasta dell’intesa casa, e che è priva di mobili. Lady Strauss deve averli spostati nelle altre sale per creare l’ampiezza giusta per il numero degli invitati.
Le pareti sono drappeggiate con tessuto, la stanza decorata con piante e fiori. Un colore chiaro e accogliente domina la scena, grazie anche a quelle tende così voluminose di colore giallo pallido.
A giudicare dalla fluidità del pavimento, intuisco che deve essere stato laccato da abbondanti dosi di cera d’api. Ah, già, anche la signora Dragneel tiene molto all’osservazione di alcune pratiche, prima di organizzare un ballo in casa nostra.
Ed eccole lì, tutte quelle coppie felici. Lei è un'altra mia cara amica: la viscontessa Erza, della casa Belserion. Andiamo spesso in pasticceria per provare tutte le torte alle fragole di cui dispongono. Erza le ama da impazzire. Credo che non esista una nobile più forte di lei. E fra lei e il duca Fernandez, un giovane di nome Gerard, è in atto un vero e proprio corteggiamento, anche se fatico a capire chi stia corteggiando chi.
So solo che a un certo punto Natsu, Gray, Cana ed io ci ritroviamo seduti attorno a un tavolino pieno di spumante, e cominciamo a spettegolare come le migliori vecchiette di Londra.
I ragazzi hanno grossi fiocchi sulle loro scarpe – so che Natsu odia quelle calzature, ritenendole troppo strette. Ma nulla in confronto a ciò che io provo per i tacchi che sto indossando. Insopportabili!
 « Cana, tuo padre ci sta provando con quelle duchesse!  » avvisa Gray, ridacchiando.
 « Guardate là. Acquarius e Scorpio. Quei nobili mi mettono i brividi  » . Natsu ostenta una smorfia che lo fa sembrare più buffo del solito. Lo studio, percepisco i miei occhi vagliati da un’espressione sognante… E per poco nemmeno mi rendo conto che Gray gli sta afferrando le guance in pizzicotti amichevoli.
 « Guarda quei due allora. Loki e Aries. Lei è adorabile, ma lui… Non so, non mi convince  » .
Seguo lo sguardo di Gray, eppure indugio sul mio amico ancora un po’. Quel ragazzo sta studiando Natsu con un’espressione difficile da comprendere: cosa covano i suoi occhi? Desiderio? Voglia? Amicizia? Tristezza? Perché mi sembra di leggere tutte queste informazioni?
Con sorpresa, capisco di leggere negli occhi di Gray ciò che Cana dice di leggere nei miei. Ed così che, finalmente, lo capisco.
Dico “finalmente” perché sono amica di Gray da quando siamo piccoli, in pratica. È sempre stato il maggiordomo di Natsu, persino da prima che io mi traferissi in casa Dragneel. L’ho sempre visto come un ragazzo di cui fidarsi.
Avrei dovuto capirlo prima.
 « Ma che piacevole vista, sono incantato  » . Persa nelle mie peregrinazioni mentali, non mi ero avveduta che Loki e Aries si sono avvicinati a noi. Loki si sta esibendo in quei soliti saluti formali da nobili, eppure la sua voce stride. Sembra guardare me e Cana con particolare desiderio.
 « S-scusatemi  » esordisce Aries. Non capisco di cosa si dovrebbe mai scusare.
Natsu sorride con calore alla contessa, ma quanto a Loki si limita a un’alzata di spalle. Vedo un broncio ombreggiargli il viso.
La musica risuona soave. Mirajane annuncia che è ora di danzare e che lei, in quanto padrona di casa, avrà l’onore di avviare le danze.
Una domanda non pronunciata ad alta voce sta legando – ne sono sicura – ogni singolo presente in questa sala. Oh, sì: Mirajane è così soave e brillante e dotata di un'anima meravigliosa che nessuno potrebbe esimersi dal chiederselo. Se lei danzerà… chi è il fortunato? Chi è la persona con la quale Mirajane accetterà di disegnare questo ballo?
Ed ecco che quel ragazzo bellissimo si fa avanti. Ha uno sguardo truce e spalle enormi, anche se dovrebbe essere solo di poco più grande di me o Natsu. Vedo persino una cicatrice folgorargli il volto, che stride ma insieme si armonizza con il complesso.
 « Chi è quello?  » dico.
Cana mi fissa come se acanto a lei fosse comparso un fantasma.  « Come fai a non saperlo?! È Luxus Dreyar, lo scapolo più ambito di… Ah bè, evidentemente non è più uno scapolo. Davvero non lo conosci?  » . È devastata dalla sorpresa. Ma poi sulle sue labbra si fa strada un sorriso che ondeggia fra lo scaltro e il sornione, e piegandosi verso di me mi sussurra all’orecchio:  « Se non hai occhi per gli altri uomini, devi proprio essere pazza di Natsu, allora  » .
Per fortuna la musica parte.
C’è da dire che lady Strauss è stata una padrona di casa impeccabile, perché grazie alla sua organizzazione rigorosa e perfetta so bene quali balli mi aspettano. Certo, stilare un programma che elenca tutti i balli è usanza comune, in queste – fastidiosissime – cerimonie, ma ricevere un programma dettagliato della serata scritto con matita su ampi ventagli di carta… Oh,  per la corona. Che idea geniale!
Zeref e Mavis si avvicinano al nostro gruppetto. Zeref ovviamente non perde tempo per rimproverare il fratello.  « Fratellino mio, hai finito di desinare? Bene. È giunta ora che tu vada a corteggiare qualche fanciulla  » .
Vedo Gray che sobbalza. È seduto. Le spalle gli si incurvano.
E anche io mi sento a disagio.
Natsu ha gli occhi persi nel vuoto.  « È giunta ora che tu vada a farti fottere  » .
L’idea di Natsu che ci prova con altre donne… Pensandoci, è bello. Scaltro. Divertente. E buono, soprattutto. Perché mai delle donne non dovrebbero desiderarlo?
 « Su, andiamo a ballare  » propone Cana. Scatta in piedi e, proprio quando penso che stia per prendere le mie mani, trascina Gray a sé.  « Io voglio ballare con te, bellezza  » gli dice. Gray ha uno sguardo triste, ma si sforza di sorriderle. Poi Cana mi guarda e strizza l’occhio.
Mavis e Zeref si allontanano. Mentre il centro della sala si sta riempendo di coppie, io e Natsu rimaniamo seduti ai nostri posti.
Prendo un respiro.  « Dovresti…  » provo a dirgli.
 « Danziamo?  »
 « Cosa?  »
 « Sì. Ecco. Noi, insomma…  » Natsu mi guarda. Le sue guance sono più colorate del solite.  « Danzano tutti, così mi chiedevo se… Lucy, ti va di…  »
Vederlo inciampare sulle parole, proprio lui che in genere è così impulsivo, è un'immagine che mi fa ridere. Scoppio a ridere e gli do la mano. Mi alzo.  « Visconte Dragneel, mi concede questo ballo?  »
 
Danzare con Natsu è la parte più divertente della giornata.
Sento il suo corpo sul mio. Percepisco il mio petto che sta premendo sul suo petto. Percepisco i suoi muscoli. Sento il suo alito.
La sala è diventata più chiassosa e più calda e più gelida e più silenziosa tutto d’un tratto.
 « Non dovresti chiedere ad altre fanciulle di danzare con te?  » gli dico mentre ci destreggiamo in quei passi intricati.  « Cana dice che Luxus è lo scapolo più ambito di Londra. Io non credo. Penso che sia tu lo scapolo più ambito  » .
Natsu fa una smorfia.  « Io non credo proprio. Semmai è vero il contrario: sono lo scapolo più imbranato e inaffidabile di…  »
 « Sei l’anima più bella che ci sia in questo palazzo  » lo zittisco. Lady Erza e il visconte Gerard stanno volteggiando accanto a noi.
 « Non è possibile  » . I piedi di Natsu si muovono a una velocità incredibile.
 « E perché no?  »
 « Perché sei tu l'anima più bella che ci sia in questo palazzo  » . La lingua di Natsu corre a umettarsi le labbra.  « Anzi, dell’intera Inghilterra  » .
“Natsu, siamo fratello e sorella” vorrei dirgli. O meglio, dovrei dirgli. Perché non ne ho il coraggio. Il suo sorriso è troppo bello per poterlo spezzare. E la mia felicità troppo grande affinché qualcosa possa riuscire a smorzarla.
 
 

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Peppe_97_Rinaldi