Dal testo: - Tooru si passò le mani tra i capelli fradici di sudore, erano almeno tre ore che andava avanti, imprecò nuovamente questa volta in giapponese tanto non c’era nessuno, poteva sfogarsi sia verbalmente che fisicamente.
Era la mattina di Natale e lui era nella palestra deserta a battere in salto per sfogare rabbia e frustrazione.
Perché il suo ragazzo lo aveva chiamato l’antivigilia di Natale per dirgli che il suo viaggio in Argentina era annullato, che un impegno imprevisto di lavoro lo tratteneva a Tokyo. -