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Autore: KushinaKurosaki    25/12/2023    1 recensioni
Fin da piccoli ci insegnano che le bugie sono il male e che, dunque,
non devono  mai fuoriuscire dalle nostre bocche ed il motivo per cui ciò avviene sono le catastrofiche conseguenze di una menzogna. Tuttavia un giovane detective liceale si è spinto troppo in là prendendo continuamente in giro la scienziata di casa Agasa, peccato che lei abbia scoperto la verità e si sia infuriata.
La delusione e la rabbia l'aveva spinta da lui, l'ultima
persona con cui mai avrebbe voluto restare da sola, ma preferiva stare con Amuro piuttosto che restare nella tana degli squali.
Intanto l'organizzazione ha i giorni contati a causa di due nuove figure provenienti dall'America che sembrano conoscere perfettamente Shiho.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Gin, Quasi tutti, Rei Furuya, Tooru Amuro
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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La canzone è This Song Saved My Life
Vi auguro un buon Natale

 

Guardò la ragazza stesa sul letto, aveva deciso di tornare in ospedale alla fine. Avrebbe potuto evitare di concentrarsi sulla solitudine e la disperazione che in quel giorno solitamente attanagliava il suo cuore.
Lui non sapeva mai come fronteggiare simili situazioni, era da un pezzo che non affrontava questi eventi e non era decisamente pronto a dire addio a qualcuno. Il silenzio assordante era interrotto solo dal
suono dell'elettrocardiografo, non aveva molti argomenti di cui parlare, aveva detto tutto ciò che poteva ma nonostante ciò lei non accennava ad un singolo movimento. Molte volte si era recato lì per vederla,
eppure nonostante fosse davanti ai suoi occhi la percepiva ogni giorno sempre più lontana. Il suono prolungato dell'ECG lo fece sobbalzare riportando lo sguardo sulla linea che si stava formando
completamente dritta, sgranò gli occhi mentre il respiro iniziò a farsi affannoso e delle infermiere entrarono nella stanza cercando di condurlo fuori di là. Shiho non poteva seriamente aver smesso di
combattere. « È meglio che ritorni più tardi, vada a riposare. » esclamò la gentile infermiera che lo guardò apprensiva.

I wanna start by letting you know that
Because of you my life has a purpose
You helped me be who I am today
I see myself in every word you say


Si sentiva vuoto, privato di ogni emozione. Non riusciva a trovare un senso alla sua vita, cosa esisteva a fare se il suo scopo era quello di soffrire?
Shiho aveva dato un senso alla sua vita quando non riusciva a fare altro che vedere il mondo in bianco e nero. In seguito alla morte di Selene lei era stata l'unica ancora di salvezza,
l'unico appiglio solido che aveva tirato su i due amici. Dalla sua partenza aveva vissuto cercando di trovarla, e vedere ancora una volta il suo viso allegro. Peccato che non aveva avuto
il tempo di poter fare nulla.

Sometimes it feels like nobody gets me
Trapped in a world where everyone hates me
There's so much that I'm going through
I wouldn't be here if it wasn't for you  


Dominic si soffiò il naso e poi lanciò la carta nel cestino vicino al televisore.
Il suo cuore era dilaniato e i suoi occhi erano più rossi del dovuto, forse era questo il motivo per cui non riusciva a guardare nitidamente lo spettacolo alla TV.
Aveva rassicurato più volte Hidemi, ella non aveva voluto saperne di andare a lavorare e lasciarlo in quelle condizioni e da un lato ne era felice ma…
stava attraversando così tante emozioni che era difficile esprimere. Probabilmente era dettato dal fatto che lui e Kir stessero insieme da pochi mesi,
con lei non sempre riusciva a comunicare con lo sguardo e non c'era ancora la complicità che aveva con Shiho.
Ogni tanto non poteva fare altro che pensare a lei, se lei non lo avesse fermato quella notte chissà se sarebbe stato ancora vivo.
Nella sua testa vividamente si alternavano tutti i ricordi che si era creato con la ramata.
Con lei era sempre bastato uno sguardo, c'era un'intesa che non riusciva a spiegare però era forse una delle due cose che effettivamente non rimpiangeva della sua vita.
Non sapeva definire ciò che lo aveva legato a lei, forse era per questo che continuava a ripensarci anche se non mancava di nominarla quando lei era nei paraggi.
Hidemi gelosa, era una cosa a cui proprio non riusciva a rinunciare. Tuttavia era stato un bene che il boss l'avesse mandata in missione, non voleva che lo vedesse in quelle condizioni.
La faccia compassionevole di Shiho, il suo caldo abbraccio erano ciò che aveva fatto scattare in lui qualcosa, invece con Hidemi era stato diverso.
Di lei amava il suo carattere, erano stati i suoi occhi ad attirarlo.
I was broken, I was choking
I was lost, this song saved my life
 I was bleeding, stopped believing
Could have died, this song saved my life
I was down, I was drowning
But it came on just in time
This song saved my life


C'era da dire che poi Shiho era capitata in un momento della sua vita in cui faceva veramente fatica.
Aveva dovuto sopportare per tre anni il peso del senso di colpa, sia della morte dei suoi genitori sia per sua sorella e non era facile.
Era crollato quando la tredicenne a cui era stato assegnato come guardia del corpo gli aveva comunicato che avrebbe fatto lo straordinario.
Flashback
Sbuffò sonoramente consapevole che la mocciosa, era questo ai suoi occhi in fin dei conti, l'avrebbe sentito.
Come si aspettava infatti dall'altro lato della porta sentì la chiara e innocente voce femminile che lo chiamava a gran voce.
Aprì la porta in mogano del laboratorio, curioso di sapere il motivo di quella insolita chiamata.
L'atmosfera era strana e la luce completamente spenta, come diavolo faceva a lavorare in quelle condizioni?
« Hai dimenticato la bolletta, Sherry?» chiese in tono di scherno mentre la ragazza rise alla battuta.
« Accendi la luce prima che ti tiri qualcosa in faccia.» rispose la giovane ragazza dai capelli ramati mentre il biondino fece come detto.
« Buon compleanno, Gin » esclamò lei mentre l'uomo sorrise leggermente per poi cambiare rapidamente la sua espressione.
Shiho si avvicinò a lui senza comprendere cosa fosse accaduto, l'uomo però cadde in ginocchio abbassando il capo.
Il suo corpo fremeva ed i suoi singhiozzi lentamente tornarono a scivolare fuori dalle sue labbra.
Fu allora che la ragazzina lo abbracciò e con una mano fra i capelli lo strinse forte a sé.
Era incredula, Gin lo aveva conosciuto per la sua fama eppure non pensava che ricambiare tutto ciò che lui aveva fatto per lei, organizzandogli una piccola
sorpresa di compleanno potesse ridurlo così. Gli alzò il volto, notando le lacrime solcare i suoi zigomi. Era uno scenario pietoso ma nel contempo dimostrava
l'umanità di un assassino che, per fama, fosse un malvagio mostro, di cui lei si era incredibilmente cotta. Erano ormai passati sei mesi dal loro primo incontro
avvenuto il primo giugno il giorno in cui lui era venuto a prenderla dopo il conseguimento del diploma ed era terrorizzata da lui.
Era la sua guardia del corpo e per questo motivo ogni giorno lei lo guardava e parlavano, a volte di lavoro e altre volte no.
Dopo lo spiacevole episodio con Baileys l'uomo si era proposto di insegnarle le arti marziali e per quello, scoperta la data del suo compleanno, gli aveva organizzato quella festicciola.
Non poteva immaginare minimamente il fardello con cui quell'uomo si alzava ogni mattina, con la consapevolezza che aveva perso tutto ciò che amava. Era un uomo forte.
Lei, al suo posto sarebbe sicuramente annegata nell'abisso della disperazione, tuttavia l'odio profondo per l'assassino spietato e col fiuto per i traditori gli aveva creato intorno
terra bruciata al punto che non l'aveva mai visto in compagnia di nessun altro membro se non lei. Con le dita fragili ed esili accarezzò l'altra guancia, forse se ne sarebbe pentita
ma ormai non riusciva più a nasconderlo ed era certa che avesse notato il suo comportamento, era attento su ogni sua mossa. « Sherry ma…»
non lo lasciò finire di parlare, posò le sue morbide labbra sulle sue. L'uomo dapprima sorpresa le prese il volto fra le gelide mani ricambiando quel bacio.
Quel ricordo in particolare lo mandava sempre in subbuglio, era da giorni che ci pensava.
Da quando aveva conosciuto Kir non faceva altro che pensare alla sua relazione con Shiho, non lo faceva per cattiveria né perché voleva sostituire la ramata
con la corvina ma onestamente non riusciva proprio a comprendere cos'erano stati loro. Forse Shiho aveva la risposta, con il suo intelletto ci sarebbe arrivata ma lui brancolava nel buio.
Tuttavia era certo di una cosa, quello che lo aveva legato alla ramata era ancora dentro sé. Quei sentimenti per lei non erano spariti ma, e su questo ci avrebbe scommesso
la testa, non erano minimamente intensi quanto quelli che provava per la sua Hidemi.
   
 
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