Anime & Manga > Jujutsu Kaisen
Segui la storia  |      
Autore: AMYpond88    01/01/2024    1 recensioni
Gojo Satoru non saprebbe dire quale sia il compito più fastidioso: reggere sulle spalle la responsabilità di essere lo stregone più forte del mondo del Jujutsu, aver detto addio a Geto Suguru o avere a che fare con Megumi Fugushiro, ma pensa che lo scoprirà molto velocemente.
Genere: Angst, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fushiguro Megumi, Fushiguro Tsumiki, Gojo Satoru, Ieiri Shoko, Itadori Yuji
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Hai mezz'ora libera? Sono dai Fugushiro, ma penso di poterti raggiungere tra poco..."
Shoko, dall'altro capo della linea, borbotta qualcosa che lui interpreta come un 'sì', a mala pena udibile, tra il rumore di pagine sfogliate di fretta e il click dell'accendino con cui la ragazza sta accendendo quella che Satoru immagina essere ormai almeno la quarta? Quinta? Probabilmente quinta, sigaretta della giornata.
Sale le scale a due a due, non che abbia fretta o sia in ansia, sia chiaro.
Semplicemente è un modo più divertente di fare le scale, per chi come lui ha le gambe decisamente lunghe e si sta dannatamente, fottutamente, annoiando.
Satoru, linguaggio, interviene subito una voce nella sua testa, una voce che zittisce al volo. Che lo si chiami pure immaturo, ma non ha intenzione di accettare critiche da chi ha deciso di diventare il leader di una setta.

"Come stanno i ragazzi?"
Fortunatamente, Shoko dal suo stanzino - ufficio smette di buttare la sua attenzione e le sue diottrie sull'ennesimo volume di anatomia o patologia, decidendo di concederne un po' a lui.
Fortunatamente e con tempismo, aggiungerebbe, se fosse un po' più onesto con se stesso, perché lo fa che il pensiero che lo pizzica è ancora solo poco più che un fastidio, piccolo utero maledetto di quel dolore sordo e familiare, tanto gentile da presentarsi ogni giorno, in un modo o nell'altro, quasi a voler compensare l'assenza di lui.
Quasi come una maledizione particolarmente coriacea, torna sempre. Al contrario di Geto Suguru.
Intanto, nel tempo che Shoko ci ha messo a degnarlo di una frase di senso compiuto, fatta di parole e non di imprecazioni masticate insieme ad un filtro, lui è arrivato sul pianerottolo.
Inspira e butta fuori l'aria con uno sbuffo che pare svuotargli i polmoni. Non saprebbe dire quale sia il compito che più lo infastidisce: reggere sulle spalle la responsabilità di essere lo stregone più forte del mondo del Jujutsu, aver detto addio a Geto Suguru o avere a che fare con Megumi Fugushiro, ma teme che qualcosa oltre quella porta lo farà optare per l'ultima alternativa.

Affonda le mani nelle tasche, alla ricerca della chiave, il telefono bloccato tra la spalla e l'orecchio, mentre riprende il filo della telefonata.
'Come stanno i ragazzi?', era questa la domanda?
Magri. Troppo magri, nonostante la sua solerzia nel mantenere il loro frigo e la loro dispensa piena.
"Bene, mi adorano", risponde invece.
Mente e lo sa. Come sa che nemmeno Shoko penserà per un istante che le sue parole siano vere, ma almeno la sua bugia eviterà che la compagna parta, di nuovo, ad elencargli tutti i motivi per cui i bambini non possono vivere di soli zuccheri.
Infila la chiave nella toppa e per poco non inciampa in un peluche bianco e paffuto, prima di ricordarsi che nè Megumi nè Tsumiki ne hanno uno.
Pochi giocattoli, praticamente nessuno.
I bambini dovrebbero averne. Lui ne aveva una marea.
Ecco cosa aveva pensato, entrato per la prima volta in casa Fushiguro. Poi però aveva notato il frigo quasi vuoto e si era concentrato su quello.
Allo stesso modo ora i suoi Sei Occhi sono calamitati sull'energia maledetta di Megumi, che è ovunque.
Selvatica, immatura, arrampicata lungo le pareti in un reticolo fine e fitto di ombre.
Saltella lungo il confine tra l'inquietante e il carino, come solo i disegni dei bambini sanno essere. E 'inquietanti e carini' sono gli aggettivi che dedicherebbe anche al centinaio di conigli shinigami che infestano l'appartamento.
La differenza tra Megumi e gli altri bambini sta essenzialmente lì, alla fine.
Gli altri fanno disegni, il piccolo Fugushiro ha ereditato la tecnica delle Dieci ombre, vanto degli Zenin... E a quanto pare ha deciso che quel tranquillo pomeriggio fosse un ottimo momento per evocarne.
Niente che non sia gestibile, crede.

"Shoko, potrei metterci qualche minuto in più".
Mette giù, lasciando Ieiri a parlare da sola, mentre un passo leggero, ma agitato si avvicina rapido.
"Gojo San, Gojo San!"
Tsumiki Fushiguro, coniglio in braccio e sul naso gli occhiali che lui le ha procurato per sopperire all'assenza di energia maledetta, gli corre incontro.
"Sono ovunque!", lo informa, sussurrando, quasi gli rivelasse un segreto.
Come servisse un'altra conferma, oltre all'evidente infestazione di palle di pelo munite di energia maledetta e al gentile aggiornamento fornito dalla bambina, uno dei Cani di Giada del fratello la raggiunge.
Lo shinigami ha un coniglio che penzola dal muso, tenuto con cura per la collottola.
Gojo sorride divertito all'aspetto trafelato della ragazzina, mentre le raddrizza gli occhiali che le scivolano storti sul naso, cercando di sembrare rassicurante.
Vorrebbe tirare fuori un bel sorriso e ci prova, prendendo suo malgrado come modello quello che Suguru si stampava in faccia quando incominciava a metter su la sua recita preferita e ad interpretare il ruolo di ragazzo-rassicurante-non-come-Satoru.
In risposta riceve un sorriso timido pieno di qualcosa che assomiglia terribilmente a condiscendenza. Le sue speranze si sgonfiano praticamente subito, che se non funziona con Tsumiki, figurarsi con Megumi.

"Rituale di evocazione?"
Si appoggia allo stipite della porta della camera condivisa dai due fratelli, trattenendo a mala pena una risata.
I conigli sono ovunque: abbarricati sulle mensole, appallottolati tra le divise di scuola. Un paio sbucano persino dalla cartella ed è quasi certo che uno dei due stia masticando la pagina di un libro di testo.
Megumi, in un tentativo abbastanza buffo di dimostrare la sua capacità di mantenere il controllo, sta spostando gli shinigami uno ad uno, radunandoli sul pavimento.
Gojo sa che dovrebbe, dovrebbe davvero dirgli che gli basterebbe pensare di spostarli o di farli sparire perché ciò avvenga, ma crede che si godrà la scena ancora un po'.
Perché nonostante il ragazzino non se ne sia accorto, ha già il controllo degli shinigami evocati e Satoru lo sa dal momento in cui è entrato nel bilocale e ha visto il marchio sulla fronte del coniglio tenuto stretto da Tsumiki.
Gojo ghigna, un po' pentito di non essersi smentito nemmeno questa volta, che nemmeno la capacità di teletrasportarsi lo ha reso puntuale.
In ritardo come sempre, a quanto pare è arrivato a rituale già concluso, ma questo non significa che non possa divertirsi ancora un po'.
Gli fa onore, che l'oggetto del suo scherno non arrivi al metro e trenta?
No, assolutamente no e non fingerà di non esserne consapevole.
Sei cattivo Satoru, ridacchia il fantasma di Suguru Geto nel suo orecchio.
Come fa poi ad essere un fantasma un uomo vivo e vegeto glielo devono spiegare.

Proprio quando comincia a spazientirsi, chiedendosi se Megumi l'abbia sentito parlare, il ragazzino fa spallucce, continuando il suo compito.
Va avanti ancora un po', finchè il lupo bianco lo raggiunge e dondolando il muso contro la sua testa spinosa con un po' troppo impeto, lo fa sbilanciare.
Sarà il gesto di quello che per Megumi ormai è quasi un animale domestico (e già questo dice molto sul piccolo Fushiguro, se si chiede a Satoru) o per la risata incontrollata che Gojo non riesce proprio a trattenere a vederlo con il sedere per terra; oppure sarà che il tutto avviene con come sottofondo un rumore costante di pagine sgranocchiate che sembra provenire dall'esigua pila di manga appoggiati sul davanzale, ma qualcosa nel muro di stoica ostilità eretto dal bambino si spezza.
"Volevo... erano per Tsumiki, lei ama gli animali..."
Sbotta, fissando i suoi stessi piedi scalzi.
"L'hanno presa in giro a scuola e ho pensato di farle una sorpresa..."
Megumi smette di cercare di bucare il pavimento con lo sguardo e, per la prima volta da quando è entrato nella stanza lo guarda.
Zenin fin nel midollo, praticamente una versione in miniatura del padre, recupera terreno dalla piccola debolezza infantile che si è concesso per qualche istante, per puntare gli occhi in quelli del ventenne di fronte a lui, quasi a sfidarlo, che lo contraddica, che lo sgridi.
Che provi anche solo a dire che non è suo compito proteggere sua sorella.

In risposta lui lo guarda con più attenzione, testa inclinata e mani nelle tasche, quasi a studiare la situazione che ha di fronte, come le volte che qualcosa non gli torna.
No, Gojo Satoru non saprebbe dire quale sia il compito più arduo, l'aspetto più difficile della sua vita ora come ora.
Le missioni? Escluso, con quelle se la cava alla grande. Per il momento, annoiarsi a morte è il rischio maggiore che corre.
Reggere sulle spalle la responsabilità di essere lo stregone più forte del mondo del Jujutsu? Questo sì comincia ad infastidirlo, ma nemmeno.
Aver detto addio a Geto Suguru? Quella è una battaglia che preferisce fingere di non dover combattere, anche se non è disposto sempre ad ammetterlo.
Forse non ne ha idea. Forse non gli importa nemmeno.
I vantaggi dell'essere il più forte.
Di sicuro c'è una cosa: avere a che fare Megumi Fugushiro sarà una bella sfida.
Tende una mano, aspettando che il ragazzino la afferri.
Ti farai lasciare indietro?
È questa l'implicita domanda che fa, pur sapendo che Megumi è troppo giovane per leggere il sottointeso, nascosto tra le righe del suo gesto.
La risposta che arriva sotto forma della stretta di una mano che non è nemmeno la metà della sua, lui però la sente benissimo.



Ed eccomi con una nuova raccolta che chissà quando finirò, mannaggia a me, di os, questa volta dedicate a Gojo e Megumi.
Alcuni chiarimenti:
non si tratta di una Gofushi;
l'avvertenza spoiler riguarda solo gli ultimi due capitoli. Saranno segnalati e prima di essi non ci sarà nulla che farà riferimento a qualcosa di non visto nelle stagioni dell'anime.
Detto questo, spero vi piaccia 😊

Un abbraccio
Amy

Ps:
Per chi è in pari con il manga (e con "in pari" intendo con le uscite su Shonen Jump o comunque post capitolo 236) l'ispirazione per la raccolta viene da questo reel assolutamente SPOILER: https://www.instagram.com/reel/CychukgRr0v/?igsh=MWU3MWF4N2ozY3Uycg==
Pps: I prossimi aggiornamenti saranno "Blue Spring" e "Tattos and Coffee".
Arriverà anche "Dream", prometto.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Jujutsu Kaisen / Vai alla pagina dell'autore: AMYpond88