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Autore: KushinaKurosaki    04/01/2024    1 recensioni
Fin da piccoli ci insegnano che le bugie sono il male e che, dunque,
non devono  mai fuoriuscire dalle nostre bocche ed il motivo per cui ciò avviene sono le catastrofiche conseguenze di una menzogna. Tuttavia un giovane detective liceale si è spinto troppo in là prendendo continuamente in giro la scienziata di casa Agasa, peccato che lei abbia scoperto la verità e si sia infuriata.
La delusione e la rabbia l'aveva spinta da lui, l'ultima
persona con cui mai avrebbe voluto restare da sola, ma preferiva stare con Amuro piuttosto che restare nella tana degli squali.
Intanto l'organizzazione ha i giorni contati a causa di due nuove figure provenienti dall'America che sembrano conoscere perfettamente Shiho.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Gin, Quasi tutti, Rei Furuya, Tooru Amuro
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ero completamente circondata dal buio, non vedevo neanche l'ombra di una luce.
Mi voltai disperatamente alla ricerca di qualcuno che non fossi io ma mi ritrovai nel nulla più totale.
Mi inginocchiai. Era inutile. Potevo correre quando volevo ma non sarei riuscita a scappare da quel vuoto totale.
Ero stanca di restare sull orlo del precipizio, avrei tanto voluto gettarmi tuttavia qualcosa me lo impediva. Non riuscivo a distinguere nulla.
Volevo una luce nel turbine di emozioni negative, in quel soffocante nero non riuscivo a vedere nemmeno le mie mani… mi sentivo leggera.
La mia anima stava svanendo. Mi portai le mani al cuore mentre le lacrime iniziarono a scorrere lungo il mio viso. Non potevo scomparire.
Non potevo assolutamente permettermi di abbandonare le persone a me care, certo avrei potuto vedere mia sorella. Ma avevo incontrato mia zia,
Masumi mi aveva ringraziata per essere viva perché finalmente aveva trovato una ragazza con cui poter parlare dei suoi fratelli.
Una voce giunse ovattata alle sue orecchie, non riusciva a comprendere quello che stava dicendo né riusciva a visualizzare il proprietario di quella voce.
Quando divenne più nitida riuscì chiaramente a distinguere entrambe le incognite ma delle parole di Susan distinse solo un pezzo:
« ….Shiho… Selene vuole incontrarti. Quindi ti prego…» Selene? La sua bambina voleva seriamente incontrarla? Dopo ciò che aveva fatto? L'aveva abbandonata…e suo padre non sapeva
nemmeno della sua esistenza… No. Doveva assolutamente svegliarsi. Non avrebbe abbandonato Selene al suo destino, lei non avrebbe conosciuto il dolore di perdere un genitore di cui
aveva solo sentito parlare. Voleva incontrarla. Si strinse al tenero peluche di stoffa, era ormai pomeriggio inoltrato e suo zio si era addormentato giacendo sul comodo letto matrimoniale
avvolto da un lenzuolo blu leggermente ricamato. Non aveva sonno, per quello era rimasta ad osservarlo dormire tuttavia non si sentiva a suo agio. Era come se qualcuno fosse accanto a lei,
era certamente osservata da qualcuno. Era una presenza chiara quella che avvertiva tuttavia non comprendeva se fosse pericolosa o meno. Suo nonno adottivo le ripeteva costantemente che
le anime dei nostri defunti cari alle volte poteva proteggerla ma lei non aveva incontrato alcun familiare che fosse venuto a mancare, per la verità erano già morti.

Si nascose fra le braccia di suo zio, quando restava con lui si sentiva protetta per nessuna ragione al mondo quell'uomo avrebbe permesso che le accadesse qualcosa di spiacevole.
Era stato così facile convincerli che la bambina sarebbe stata più al sicuro in Giappone che in America, tuttavia mente in America CIA ed FBI tentavano di tenere sotto controllo tutte
le loro mosse in Giappone erano più liberi di agire. Quella bambina avrebbe fatto uscire quella traditrice allo scoperto, Atena la dea della saggezza e della guerra avrebbe pagato a caro prezzo
il suo tradimento..lo aveva giurato. Lei, Nemesi, non guardava in viso nessuno se si doveva compiere un qualsiasi tipo di vendetta. Leyla aveva risposto la sua fiducia in lei facendo l'errore
più grande della sua vita. Avrebbe rapito Selene. Lo avrebbe fatto non appena il suo sguardo si sarebbe spostato da lei, anche se dall'arrivo di Selene era già passato un mese e mezzo.
Il sospiro amaro che lasciò le sue labbra faceva intuire quante speranze i medici gli avevano dato. Avevano detto che probabilmente non sarebbe sopravvissuta a lungo.
Erano passati due mesi da quel maledetto giorno, lui e l'uomo seduto dall'altro lato del letto avevano trovato Pinga nel luogo dell'ultima bomba, svenuto ed immobilizzato.
Non sapevano esattamente cosa fosse successo ma erano riusciti a impedirgli almeno di suicidarsi anche se si ostinava a non parlare.
Non avevano più tracce, nemmeno una pista e Shiho di svegliarsi non ne aveva alcuna intenzione.
« Con o senza zucchero? Un caffè ti farà bene.» «Senza grazie. » esclamò lui stringendo la mano della bambina mentre Akai uscì dalla stanza.
Non immaginava che sarebbero riusciti a lavorare insieme, né tantomeno che sarebbero diventati quasi amici e il tutto era avvenuto grazie alla bambina che giaceva nel letto.
« Lo sai in questo periodo mi sono reso conto di provare qualcosa per te, io credo di amarti e resterò ad aspettarti..»

Mhmhmhmh Mhmhmhmh

William sospirò: aveva dovuto attendere che Susan tornasse a casa per poter recarsi in ospedale.
Non si sentiva tranquillo a portarla con sé, c'era il rischio che potesse riconoscere sua madre e per tanto doveva tutelarsi. Si lasciò cadere sulla sedia vicino al suo letto,
evidentemente era da poco andato via qualcuno. « Shi- chan è da giorni che non faccio altro che pensare a questo. Da quando Selene è arrivata in Giappone mi ha aiutato
a realizzare che forse lo hanno incastrato. Ma non riesco a immaginare chi possa aver incastrato mio fratello, e non è detto che non sia stato lui a ucciderla.» esclamò sospirando sommessamente.
«Io l'ho visto piangere per Selene, ma non spetta a me dirti tutto.» Alzò il viso. Quella voce…Quella voce…Era di Shiho. Guardò il suo viso incontrando i suoi occhi color ghiaccio e il suo
tipico sorriso che solitamente riservava a lui. « Sei sveglia? Come ?» esclamò lui mentre sorrise. Effettivamente si era svegliata quella mattina, ma era riuscita a non fare capire nulla alle infermiere.
Doveva prima realizzare cosa fosse successo, e ciò che aveva scoperto su quella torre. Tuttavia Akai e Amuro, ne era certa, se ne erano accorti subito tant'è che il travestito l'aveva
lasciata sola col biondino spesso e volentieri. Lui aveva confessato di amarla, ma lei non sapeva cosa rispondergli ed era per questo motivo che aveva finto di restare addormentata.
   
 
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