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Autore: oops_logout    12/01/2024    1 recensioni
Yuri, obbligato da Sergej, si dovrà occupare per un’intera giornata della bambina della loro vicina di casa.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Boris, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

Ferme decisioni 


Dal rimproverare adirato il suo cane che lo aveva lasciato solo nel bosco con la bambina, era passato a spazzolarlo e coccolarlo, lasciando la piccola Tanja libera di fare quello che voleva, andare dove voleva. La bambina gattonando curiosa dapprima era finita nella ciotola dell’acqua del cane, dopodiché con il suo gattonare si era infilata nella cuccia impastandosi di terra e successivamente di truciolo. Yuri aveva rimosso dal cervello la presenza della piccola, intento a pettinare il folto e grigio pelo di Kiwi e il cane era più che contento di ricevere le attenzioni a cui era abituato, tanto che gli si distese addosso approfittando che Yuri si era seduto per terra. Fu solo quando udì acuti e gioiosi gridolini e il rumore dell’irrigatore che gli tornò in mente Tanja. Si alzò di scatto e Kiwi gli rotolò giù dalle gambe. Tanja aveva aperto l’irrigatore e si era seduta per terra, ridente sotto la pioggia d’acqua. Era completamente bagnata e infangata e batteva forte con le manine nel fango sporcandosi ancor peggio. Quando lo vide arrivare lo guardò con i gioiosi occhietti azzurri che spiccavano sul faccino fangoso, Yuri si morse il labbro per non ridere, sapeva che se Sergej lo avesse saputo gli avrebbe rotto le scatole per quella faccenda per chissà quanto tempo e non c’era niente di divertente in ciò. La prese in braccio e la ricoprì dei peli del cane che gli si erano attaccati sui vestiti. Per gelosia Kiwi accorse e si mise tra i piedi, voleva lui tutte le attenzioni, ma visto che non venne degnato nemmeno di uno sguardo si rotolò nel fango e andò a scrollarsi proprio vicino a Yuri. «Kiwi!» lo rimproverò ma il cane lo guardava con un’espressione soddisfatta e scodinzolante. Chiuse l’acqua dell’irrigatore e rientrò in casa portando anche il cane. Come se esser sporca di fango non bastasse, Tanja aveva anche sporcato il pannolino.
Entrati in casa legò Kiwi con una corda in modo molto approssimativo alla tazza del water, si tolse la maglia infangata e con i peli di cane attaccati e bagnata e fece per la seconda volta la doccia a Tanja, appendendo anche quel pannolino chiuso in due buste fuori la finestra del bagno. Dopo averla lavata per bene, asciugata e ricoperta di borotalco e vestita con una tutina pigiamino rosa, la fece mangiare riscaldando un omogenizzato che dall’odore gli ricordava le scatolette di carne per Kiwi. Dopo mangiato alla bambina per fortuna venne sonno e si addormentò tranquillamente e rapidamente. Messa nella culla ora gli toccava il lavoraccio, lavare Kiwi. Kiwi non amava essere lavato anche se adorava tuffarsi in qualsiasi lago, fiume, piscina o pozza acquosa e fangosa. Lo trascinò di peso in doccia, nonostante la ferma opposizione il cane scivolava sul pavimento.
Il tempo necessario per lavare per bene Kiwi era di circa un’ora, senza che il cane opponesse resistenza, e un’altra ora era necessaria per asciugare con il phon il folto pelo grigio. Già che c’era si lavò con il cane e poi condivise con lui sul divano un panino con il prosciutto crudo, maionese e tonno, e visto che Tanja si era svegliata e sembrava incuriosita ne diede un po’ anche a lei, e tutti e tre sul divano si misero a guardare i cartoni animati.
 
Boris e Sergej erano finalmente riusciti a uscire da l’autobus, finire le commissioni e tornare a casa, erano le sette di sera, quasi ora di cena. Ivan era arrivato con loro fresco come un fiore, la sua giornata fu tutt’altro che stressante così Sergej lo obbligò ad aiutarlo a sistemare la spesa e preparare la cena.
Boris sentendo solo il suono proveniente del televisore in salotto andò a controllare, si era già preparato le scuse da porgere a Yuri per averlo lasciato da solo con la bambina ma la scena che trovò lo sorprese. Yuri poggiato su Kiwi e Tanja tra le braccia e dormivano tutti e tre sul divano. Si affrettò a prendere la sua macchina fotografica digitale nel cassetto del mobile e scattare una fotografia. Appena in tempo perché Kiwi si accorse di lui e cominciò a scodinzolare colpendo Yuri e svegliandolo. Boris corse in cucina in punta di piedi per non farsi vedere. Yuri udì le loro voci in cucina e subito andò da loro trovando la giusta motivazione per arrabbiarsi. «Tieni» disse imbronciato a Boris porgendogli Tanja ridente come sempre «Non la trovi adorabile? Ride sempre, è una bambina così gioiosa» Boris la prese e le sistemò i ricciolini castani, Yuri fece spallucce imbronciato, fissava Boris e Sergej vistosamente risentito nei loro confronti. Kiwi nel frattempo aveva preso totale possesso del divano. «Suvvia Yuri, non è così terribile occuparsi di lei. Pensa se fosse una di quei bambini lagnosi che piangono sempre» Yuri fece nuovamente spallucce «Pensa se fosse una bambina pesante e rompiscatole come te» diede man forte a Boris Sergej spadellando le patate. «Mi avete lasciato solo con lei» sibilò «Beh si e sei sopravvissuto»
«Le ho dovuto cambiare il pannolino e darle da mangiare, occuparmi di lei e poi ho incontrato Il Becco che pensava fosse mia e che siamo nel duemilacinque»
«Quel vecchio è suonato, siamo appena nel duemilatre» Borbottò Ivan
«Oh povero cuore» il tono sarcastico di Sergej, guardò Yuri e affettò con una certa aggressività una carota per poi sminuzzarla. Boris diede Tanja a Yuri che senza pensarci la prese in braccio senza tenerla rigidamente a distanza come faceva fino a qualche ora fa «e scommetto anche che hai dovuto tenerla in braccio»
«Si, e non mi piace»
«Proprio come adesso immagino» Yuri lo guardò torvo. Suonò il campanello, Kiwi corse alla porta ad abbaiare e la sua voce grossa rimbombava per tutto l’appartamento, i quattro si guardarono, non aspettavano nessuno e Anna sarebbe dovuta tornare l’indomani. Essendo Yuri l’unico in grado di calmare il suo cane andò lui ad aprire, «seduto» e Kiwi obbedì sedendosi ma continuando a guardare verso l’uscio.
«Yuri» Anna fu davvero sorpresa di vedere la sua piccola Tanja tra le braccia di Yuri
«Anna, ecco, tieni» neanche il tempo di farla accomodare che le diede la bambina, contentissima di tornare tra le braccia della sua mamma e lui di liberarsene. Kiwi cominciò a scodinzolare colpendo pareti e mobili con la coda. Anna abbracciava e baciava la sua bambina lieta di averla nuovamente con sé, Yuri avvertì una stretta al cuore, sentì la mancanza di sua madre così si allontanò da ciò che gli procurava disagio andando in cucina e portando Kiwi con sé. Anna li raggiunse e cenarono assieme, poi Sergej obbligò Ivan a riportare a casa della loro vicina tutte le cose di Tanja mentre loro in salotto chiacchieravano e si rilassavano dopo una lunghissima e pesante giornata.
 
«Non ti fa venire voglia di averne una tua?» domandò Boris a Yuri dopo aver accompagnato Anna e Tanja a casa.
«Cosa?»
«Una bambina come Tanja» Yuri arricciò il naso, non voleva proprio saperne dei bambini. «è una bambina così solare, e poi il bello delle femminucce è che le puoi vestire con tante cose carine, acconciare loro i capelli e giocare alle principesse» Boris con voce sognante immaginando una sua ipotetica bambina.
«Tu vuoi giocare alle principesse con le bambine? Non ti sembra… strano?»
«Non c’è nulla di strano in un papà che gioca alle principesse con la propria figlia»
«Va bene papà, ma augurati che non prenda il tuo naso» il tono volontariamente pungente.
«E tu che non prenda il tuo pessimo carattere, e poi tutti i bambini sono bellissimi»
«Bellissimi solo per le loro mamme. Io tanto non ne voglio»
«Dici così, ma poi cambierai idea, vedrai»
«No»
«Te lo dico io, e poi certe cose capitano» Yuri nervoso sospirò per calmarsi e non picchiare Boris per via della sua insistenza. «Boris, venir travolti dal ghiaccio che cade da un tetto può capitare, beccarsi un acquazzone quando il meteo porta sole può capitare, ma non un bambino»
«E tu che ne sai? Tanja è capitata, tanti bambini capitano»
«Per negligenza e superficialità. Se fai attenzione non capitano»
«E che mi dici di Kiwi? Lui è capitato»
«Si, e trovare un cucciolo smarrito nel bosco è una gran fortuna, è una di quelle cose belle che capitano, non come un bambino, risultato di disattenzione. E comunque chiudiamo l’argomento, io non ne voglio»
«Ma..» Yuri girò la faccia e chiuse gli occhi per prendere le distanze da Boris e da ciò che aveva da dire, continuando ad accarezzare nervosamente il suo cane seduto accanto a lui.
 
Il mattino seguente Sergej trovò i pannolini imbustati e appesi alle persiane fuori dalla finestra del bagno e la tutina di Tanja completamente infangata faccenda che lo fece imbestialire perché ciò significava che tutti quelli che erano passati avevano visto tale scempio e chissà che altre idiozie aveva combinato Yuri da solo il giorno prima con la bambina.


Fine

 
I personaggi del manga/anime Beyblade di Takao Aoki sono stati utilizzati in questa fanfic.
   
 
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