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Autore: Artemide_Black_Soul    19/01/2024    0 recensioni
Io non sono nessuno...
Sono solo un fulmine in mezzo al buio...
Io sono Kaminari Denki
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Kaminari Denki
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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A:" bene ragazzini problematici.... Le cose sono semplici. Il vostro compagno di stanza sarà la persona con cui avete viaggiato fino ad adesso. Fine. Le lezioni inizieranno domani e ci sarà la sveglia all'alba per iniziare con una sana corsa mattutina. Ora andate a disfare la valigia ed a salutare la famiglia che ci ospita. Non fatemi pentire di avervi portato qui. A dopo"

 

Aizawa li guardò , uno ad uno, assicurandosi che tutti loro avessero compreso la morte dolorosa ,che li aspettava, se solo si fossero comportati male.

 

Rimase a disposizione dei ragazzi che avevano scelto posti misti, sull'autobus, rimescolando alcune coppie e facendo sì che Mineta avesse una camera singola...

 

Anche Denki si fece avanti per riuscire ad ottenere una stanza da solo ma venne distratto, dal suo intento, da quello che stava accadendo poche file più avanti...

 

Eijirou e Katsuki, che avevano viaggiato insieme, stranamente non protestavano...anzi...

 

Se ne stavano in disparte, a parlare sottovoce, mentre tutto il mondo intorno a loro sembrava essere sparito....

 

E sapete perché vi dico ciò?

 

Perché quello che vide Denki, seppur un gesto alquanto insignificante e stupido, fece immediatamente fermare i suoi piedi

 

Una falange.....

 

Che cos'è una falange?

 

Non si stavano baciando...

 

Non si stavano tenendo per mano...

 

Non si stavano nemmeno guardando a dire il vero...

 

Eppure ad un osservatore attento non sarebbe sfuggito quel dettaglio...

 

Un dito di Katsuki che, mentre guardava l'esterno della struttura di legno dove avrebbero risieduto, sfiorava un dito di Eijirou....

 

Era solo un dito....

 

Questo pensò, razionalmente, la mente del biondo elettrico...

 

Solo un dito...

 

Allora perché faceva così male?

Perché l'aria sembrava non voler tornare nei suoi polmoni?

Perché non era morto prima, proprio la sera del compleanno magari, e non si era evitato questa visione?

 

Perché era invidioso di quel dito....

Se avesse potuto lo avrebbe staccato a morsi a Katsuki...

Se solo avesse potuto.....

 

Ma non era il solo a guardare quell'insignificante gesto....non era l'unico...

 

Anche un paio di occhi verdi, poco distanti da lui, si soffermarono su quel particolare per poi alzarsi a guardare il biondo elettrico....

 

Era strano ,per Izuku, vedere quel volto tinto di una tonalità così buia...

Come se tutto il colore che si sforzava di buttare fuori, per compiacere chi lo circondava, fosse sparito dal suo viso...

 

Si....Denki guardava quelle dita che si sfioravano, chiedendosi se si sarebbero sfiorate anche quella notte o tra cinque minuti, e non si accorse che Deku si era avvicinato a lui.... né del suo dito che sfiorava il suo... né di quando, inconsciamente, allungò una mano a stringere quella del verdino

 

I:" andiamo a disfare le valigie Kaminari?"

 

Il biondo annuì, facendo uno sforzo sovraumano per staccare gli occhi da quei due, e si avviò verso l'ingresso della struttura

 

Fu Izuku a prendere la sua valigia

Fu Izuku a prendere i suoi documenti, che rimanevano fissi nella mano immobile, e porgerli alla proprietaria.

Fu Izuku che cercò di schivare tutti gli altri, mentre sentiva il respiro di Denki grattare come un vecchio giradischi rotto, e fu sempre lui ad accelerare il passo quando sentì quello stesso respiro rallentare...

 

Arrivarono alla stanza 20, che il biondo era mortalmente pallido, ed il verdino per poco non divaricò la porta in due pur di aprirla velocemente...

 

Un passo...

 

Due passi...

 

Le valigie che vengono buttate in un angolo e la schiena di Denki che si appoggia al muro mentre Izuku, di fronte a lui, lo guarda preoccupato

 

I:" Kaminari...Hey...Hey gua-guardami...guarda me ok? Sono qui...guardami...."

 

Gli occhi color ambra sembravano aver perso la luce che li contraddistingueva....

Il respiro era irregolare e ,nella testa di Denki, c'erano solo lampi bianchi ed un unica parola...

 

Perché?

 

Perché Bakugou e non lui?

 

Perché quello che lo chiamava capelli di merda e non lui che venerava la terra dove camminava?

 

Perché altro dolore?

 

La voce di Izuku non riusciva ad arrivare alle sue orecchie...

 

Le scosse si susseguivano, sulla punta delle sue dita, ed il suo sguardo rimaneva vacuo...

 

Glielo avevano detto da piccolo, e suo padre amava ripeterglielo ogni volta, che sarebbe probabilmente arrivato il giorno in cui sarebbe andato in corto circuito....

In cui le sinapsi del suo cervello, semplicemente, si sarebbero scollegate...

 

E mentre il corpo lottava strenuamente, cercando di recuperare un misero respiro, la sua mente sembrava volesse implodere...

 

Lampi...buio....ed ancora lampi...

 

Corrente elettrica che viaggiava veloce, tra le cellule del suo sangue, cercando di autodistruggersi...

 

Finché non sentì un dolore sordo, sulla guancia, ed i suoi occhi ricominciarono a vedere...

 

Izuku davanti a lui aveva ancora la mano alzata, come se volesse colpirlo di nuovo, e gli occhi pieni di paura

 

Il biondino lo guardò, accorgendosi solo ora che ce lo aveva di fronte, mentre Izuku alzava nuovamente la mano...

 

Ma questa volta si fermò lieve sulla sua guancia...

 

Questa volta quelle mani tozze, che sicuramente gli avevano lasciato il segno sulla pelle, andarono a sfiorare con le nocche la sua guancia

 

I:" devi parlare con me Kaminari...i-io....i-io non posso aiutarti se... s-se non parli con me.... Ricordi la canzone? I-io te l'ho detto... s-se hai paura la...la mia mano è qui...ti basterà prenderla..."

 

Gli occhi di Denki, ancora non completamente lucidi, si abbassarono a guardare quella mano che ora era sospesa tra di loro...

 

Alzò la sua e, lentamente, la portò su quella del verdino che per tutto il tempo era rimasto immobile

 

D:". h-ho...ho paura...Izuku..."

 

Deku annuì avvicinandosi a lui e facendo movimenti lenti, per non spaventarlo ancora di più, gli fece passare le mani sulla schiena per attirarlo a lui....

 

E mentre l'intera prima A del corso per eroi iniziava a divertirti, infilandosi i costumi e correndo a destra e a manca, loro rimasero così......immobili e con le mani che a malapena sfioravano il corpo dell'altro....

 

Pregando, entrambi, di essere visti...

 

 

 

   
 
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