Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Madeleine_Smith_Choppi    23/01/2024    0 recensioni
Ha le sue mani ovunque, sulla schiena, sul petto e sul culo. Non si vergognano di quello che stanno facendo, anche se sanno benissimo che non dovrebbero. Non dovrebbero ma lo fanno.
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[Flashfic][missingmoments][Ereri]
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eren Jaeger, Levi Ackerman
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L’anatomia di un morso
 




 
“C’è solo una regola, non lasciarmi segni addosso” – Levi è imperativo come sempre e quel comando manda una scossa dritta al bassoventre.
È la prima volta che scopano con calma e hanno il tempo di parlare. Perché la vita della caserma è qualcosa di intenso e senza pausa e quegli attimi di pace dove sta con Levi sono rari e veloci. Ma quel giorno c’è calma nell’aria, gli altri stanno festeggiando qualcosa che per lui non ha importanza, per fino le guardie sono distratte e quello sarebbe il momento perfetto per subire un attacco da Marley, ma ad Eren in quel momento non importa. L’unica cosa che vuole è che Levi lo scopi con lentezza, in modo da godersi appieno la sensazione che gli dà il suo corpo, spaccarsi per poi rinascere tra le sue braccia. Ed è alienante il sesso con Levi, perché lo trasporta in un’altra dimensione dove il tempo è dilatato all’infinito in sentieri senza fine.
-“Sì, ho capito” – E lo bacia come se non lo avesse mai fatto, con le labbra incollate alle sue alla ricerca della sua lingua e del suo sapore, lo bacia perché ha fame di lui, solo di lui e non può farne a meno. Lo bacia con i denti e il respiro gli manca ma non si stacca. Lo bacia e Levi, nel frattempo, lo spoglia e si lascia toccare come poche nella vita. Ha le sue mani ovunque, sulla schiena, sul petto e sul culo. Non si vergognano di quello che stanno facendo, anche se sanno benissimo che non dovrebbero. Non dovrebbero ma lo fanno.
Levi lo prende senza prepararlo e l’urlo di Eren tace solo perché muore sulla pelle del capitano. Levi lo sente benissimo: fa male eppure non si ferma. Gli entra dentro di più e spinge. Spinge e i denti di Eren gli affondano nel collo, vicino alla spalla. E non lasciano la presa. Sente il sangue entrargli in bocca ma il moccioso non emette fiato. Non si sente un suono che non sia quello delle lenzuola strusciare e il rumore dei loro bacini che combaciano alla perfezione.
Sembra che il tempo sia immobile in quella stanza a differenza loro che non riescono a stare fermi. Quella è una danza maledetta. Come il loro amore.
 
 
Quando tutto è finito ed Eren è già tornato nella camerata, Levi si guarda allo specchio e lo vede: ha un morso violaceo sul collo lì dove Eren ha sfogato il dolore dell’amplesso. Vorrebbe arrabbiarsi con lui per non aver seguito il suo unico ordine – non lasciargli segni addosso – eppure la sua mente è distratta e segue senza accorgersene davvero il segno dei denti con la punta delle dita. E forse quel segno è la cosa più cara che gli sia rimasta, lì sulla pelle proprio dove Eren è come un tatuaggio invisibile.
È tangibile e dolorosa.
E vorrebbe che non sparisse mai.
 
 


 


Note dell’autrice:

Heila! Ogni tanto mi faccio viva con qualcosa che non mi convince pienamente ma l’idea mi sembrava carina ^^
L’idea di Levi con addosso dei segni lasciati da Eren mi fa impazzire quindi l’ho messa giù, un po’ così e senza un vero contesto però.
Grazie per aver letto, un abbraccio Madeleine
   
 
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