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Autore: MaryFangirl    26/01/2024    1 recensioni
Bruno sente le farfalle nello stomaco. Il suo cuore batte forte soltanto pensando a lei. Non ha mai visto una tale bellezza in vita sua.
Ma non sa che dietro il suo nuovo interesse amoroso si cela solo uno degli scherzi di suo nipote.
[BruMilo]
Genere: Commedia, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Bruno Madrigal, Camilo Madrigal
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: Incest
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“Camilo...ah...fermati...aspetta!”
 
Bruno in qualche modo salì su per le scale. In quel momento odiò la sua stanza con tutta l’anima. Camilo continuava a stringere la presa e, senza fatica, proseguì sempre più in alto.
 
“Camilo!”
 
“Manca solo un po’, sii paziente” disse il ragazzo. La sua rabbia si era placata durante il tragitto e ora voleva solo convincere suo zio che sarebbe andato tutto bene.
 
“Ma io...ah” Bruno inciampò e quai cadde. Fortunatamente Camilo lo sostenne. Osservò lo zio, stanco, poi la distanza che rimaneva davanti a sé. Pensando a tutte le soluzioni possibili, voltò le spalle.
 
“Sali” disse. Bruno si stupì.
 
“Sei pazzo? Cadremo entrambi!”
 
“Non cadremo, Sali. O vuoi proseguire?”
 
Bruno arricciò le labbra. Dopo un po’, Camilo lo aveva sulle spalle e ascoltava le sue infinite lamentele. Ma il ragazzo non si irritò minimamente. La voce dell’uomo lo rassicurava e portava armonia nel suo cuore. In poco tempo furono in cima.
 
Al posto del dirupo ora c’era un ponte recentemente costruito. Anche se a prima vista non ispirava fiducia, poteva resistere a un passaggio. Senza fermarsi, Camilo portò Bruno nella sua vecchia dimora, adesso più o meno pulita, e si sedette per terra.
 
“Forza!”
 
Bruno era sbalordito. Era stata una mattina troppo movimentata per lui. Camilo lo osservava attentamente, Bruno appoggiò il capo sulle mani. Aveva visto il rituale di Bruno solo una volta, quando aveva cercato di fermarlo, e soltanto verso la fine. Quindi ora moriva di curiosità.
 
Tornato in sé, Bruno iniziò con riluttanza, spargendo un cerchio di sabbia, ad ammucchiare le foglie e a prepararsi mentalmente al peggio. Si sedette poi di fronte a Camilo e, gettandosi del sale alle spalle, accese un sottile bastoncino. Il fuoco si propagò rapidamente finché tutti i mucchietti non furono accesi.
 
“Prendimi le mani” disse Bruno. In realtà non era necessario, ma lo faceva sentire più sicuro. Le mani calde del nipote strinsero dolcemente le sue, sudate, e i suoi solidali occhi marroni ispiravano fiducia.
 
Bruno chiuse gli occhi. Camilò osservò attentamente il cerchio di sabbia trasformarsi in un turbine, una barriera impenetrabile. Il suo cuore tremò. Quando Brunò aprì gli occhi, sembravano due lanterne verdi. Il ragazzo non voleva staccare lo sguardo, ma lo zio improvvisamente alzò la testa, cercando l’immagine che emergeva.
 
“Guarda!” esclamò e Camilo ubbidì. “Siamo noi!”
 
Due figure infatti comparvero dalla sabbia, allontanandosi al galoppo a cavallo.
 
“Noi...stiamo scappando? È un inseguimento!”
 
Bruno era orripilato. Vide Julieta e Agustin seguirli, Felix che cercava di raggiungerli, Pepa che galoppava dietro di loro mentre sopra le teste infuriava un temporale spaventoso. Anche Camilo vide tutto. Gli cadde la mascella per la sorpresa.
 
“Stiamo correndo...attraverso un varco nella montagna. Saltiamo...da un dirupo?”
 
La visione cessò quando atterrarono. Sulla lastra era impressa l’immagine di due uomini, seduti a cavallo, che guardavano all’indietro il percorso che avevano intrapreso. Bruno non riusciva a vedere cosa sarebbe successo dopo. Si rese conto di quello che aveva vista e andò nel panico.
 
“Noi...scapperemo...” mormorò con voce tremante. “Scapperemo da casa, dalla famiglia...dall’Encanto...”
 
Anche Camilo era sorpreso. Era anche impressionato dal rituale dello zio, tuttavia il responso non lo sconvolgeva troppo. Aveva già pensato più di una volta a un esito del genere e la visione di Bruno non fece che confermare le sue paure, niente di più.
 
Avvicinandosi a lui, Camilo gli mise le mani sulle spalle e lo guardò negli occhi, dicendo con calma:
 
“Si avvererà”
 
Bruno si allarmò ancora di più. Si voltò bruscamente, stupito dal suo atteggiamento imperturbabile, e balbettò:
 
“Cosa, tu...tu...no, dobbiamo evitarlo...dobbiamo...dobbiamo...”
 
Camilo sentì il suo respiro vacillare per la paura, accelerando. Si avvicinò, lo abbracciò e lo baciò sull’orecchio, sussurrando:
 
“No. È una previsione, Bruno. Le tue visioni si avverano sempre, per quanto si provi a opporre resistenza”
 
Le parole di Camilo gli provocarono una strana sensazione. Bruno non poteva dire con certezza se fosse buona o cattiva. Era come se fosse stato tagliato con un coltello giocattolo. Il dolore in lui lo riempiva con calma invadente.
 
“Ma...ma io...”
 
Camilo sospirò. Accarezzò la testa di Bruno e si strinse di più al suo corpo tremante.
 
“Guarda la tua visione. Nemmeno lì ci abbandoniamo. Vuoi che ci lasciamo perché qualcuno non è contento? Guarda cos’abbiamo fatto per non sprecare i nostri sforzi. E per quanto altri abbiano provato ad evitare le tue previsioni, si sono comunque avverate. Vuoi abbreviare i tempi e procedere subito? Senza rimpianti né preoccupazioni”
 
Le parole di Camilo avevano una certa logica, ma Bruno non riusciva ad accettare il fatto di dover lasciare la famiglia in cui era tornato da poco. E per davvero.
 
“Devo pensarci” sussurrò, cercando di districare l’intrecciato groviglio di pensieri. Ma Camilo non poteva lasciarlo solo in quel momento. Non gli sembrava giusto.
 
“Devi riposare” sorrise e, prendendo la mano di Bruno, lo condusse fuori. “Vieni, ti aiuto a rilassarti”.
  
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