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Autore: Allen Glassred    28/01/2024    0 recensioni
200 storie. 200 storie concentrate sui quattordici Re dei quattordici Clan delle Lune Demoniache ( o forse quindici, non vi resta che leggere per scoprirlo! ), 200 storie scritte su loro e sulle loro regine, storie che racconteranno momenti forse mai rivelati o non approfonditi nelle long.
Alcuni capitoli rimanderanno a delle raccolte già iniziate, che se vorrete potrete iniziare a seguire, o direttamente alle long. Ogni storia sarà a sè stante, per ciò potrete recensire quella che volete e senza tener conto delle altre.
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
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ANSIA
Storia: La leggenda del re dei vampiri 

 

Garsendiss cammina su e giù per il corridoio, accanto a lui sua moglie Bridget. La donna non riesce a rimanere seduta, così com’è per il marito. “ Ma perchè nessuno ci dice nulla?! “. Chiede ad un certo punto il maggiordomo, mentre la bionda lo osserva ma non dice nulla: come può pensa, dargli una risposta che non ha? Come può dirgli perchè il dottore non è ancora uscito dalla stanza in cui è ormai chiuso da ore, perchè non sia ancora venuto a dar loro notizie. “ Perchè non ci dice nessuno se sia andato tutto bene o no?! “. Continua l’arancione, mentre lei gli poggia una mano sulla spalla.

 

“ Non lo so… “. Mormora solamente, in ansia e trattenendo le lacrime: in quel momento pensa, deve essere forte anche per suo marito. “ Ma se il Pilastro Argento non trema né è caduto, dovrebbe essere un buon segno… “. Prova a soffocare l’ansia e la paura che prova, ma in quel momento le risulta pressoché impossibile anche solo convincersi delle proprie stesse parole. È la voce del  marito a riportarla alla realtà: Garsendiss guarda per un istante la sua sposa, per poi sospirare pesantemente. Senza dir nulla la stringe forte a sè, per poi prendere parola solamente dopo alcuni istanti.

 

“ Perdonami! Invece di pensare a te e a come ti sentivi, ti ho solo buttato addosso tutta la mia ansia. Ma in fin dei conti, chi ora sta lottando per la vita in quella stanza è tuo fratello, prima di essere il mio migliore amico ed il mio padrone. Sono stato insensibile, perdonami “. Si scusa, mentre a quelle parole Bridget Rosa Rossa non riesce più a trattenersi: scoppia in un violento pianto, stringendo forte la presa sulla giacca del marito e mentre lui la stringe forte a sè: doveva succedere, pensa. Bridget doveva sfogarsi, prima o poi: ha accumulato tantissima ansia in quei giorni e non si è mai liberata di essa in nessun modo, era chiaro che prima o poi sarebbe esplosa in quel pianto violento per potersene liberare.

 

“ Ma com’è potuto succedere, Garsendiss?! Come?! Avevamo già vinto! Nostro zio era stato sconfitto, mio fratello aveva riavuto il trono! Poi… “. I flashback di quella battaglia passano nella mente di entrambi, come fossero le pellicole di un film: la battaglia con Edoardo e la loro vittoria, il tiranno sconfitto ma la sua vita risparmiata dal nipote. Poi…

 

“ Edoardo è stato subdolo e crudele, amore mio: nessuno lo poteva prevedere, men che meno noi “. Ammette, ricordando di come l’usurpatore abbia chiesto un abbraccio al nipote come a siglare un nuovo inizio, questo aveva detto. Salvo poi colpirlo a tradimento con un pugnale di platino: il solo che può seriamente danneggiare, se non uccidere chi appartiene al clan della luna argento, visto che solo su di loro quest’ultimo metallo non ha il minimo effetto.

 

“ Che ne sarà di Costaluna, se mio fratello non dovesse farcela? Che ne sarà della sua famiglia, che ne sarà di me?! Come potrei andare avanti, senza di lui? Già una volta ho rischiato di perderlo! Ed ora… “. Continua, mentre il marito tenta vanamente di calmarla.

 

“ Strauss è forte! Ha sconfitto suo padre una volta ed ha spezzato da solo la maledizione del Cigno nero che Dracula gli aveva scagliato! Non si farà mai battere da un pò di platino! “. Continua, cercando di convincere anche sè stesso che le sue parole sono veritiere. Che il suo re non è in pericolo e che tutto andrà bene, che Strauss non morirà, non ora che ha riavuto la sua famiglia ed il suo trono! “ Lui non morirà, amore mio. Non morirà “. Continua, eppure quell’ansia opprimente non sembra per nulla volerlo abbandonare. Tutt’altro: si fa ancora più forte e pesante, anche se Garsendiss non riesce a capirne la ragione. Ed ovviamente il sentimento è fiutato anche da sua moglie, che non riesce in alcun modo a calmarsi e malgrado le parole del marito.

 

“ Allora spiegami, se la pensi davvero così perchè sei così in ansia? “. Mormora solamente la donna, mentre la Luna Argento compare improvvisamente nei cieli di Costaluna e mentre l’arancione punta lo sguardo su di essa, una volta accortosi della sua presenza.

 

“ La Luna Argento… “. Mormora solamente, mentre un lieve terremoto scuote il regno: ora sì, il Pilastro Argento ha tremato ed entrambi sono consapevoli del perchè. La vita del suo re è in pericolo. Ed a questa consapevolezza, l’ansia di entrambi non può far altro che salire, così come la voglia di entrare in quella stanza e vedere con i loro propri occhi le reali condizioni di Strauss e soprattutto, per poter capire se il re argento possa farcela o meno.

 
 
   
 
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