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Autore: Risa_chan    28/01/2024    1 recensioni
Wakatoshi si era innamorato del sole, quello di mezzogiorno del colmo dell’estate, quello che ti brucia la pelle, impedisce di respirare per il caldo, ti fa sudare fino a farti sciogliere. E pensare che lui preferiva l’autunno, le temperature miti, la pioggia fine, e la coperta sul letto.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Shouyou Hinata, Wakatoshi Ushijima
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Questa one-shot è stata scritta per la challenge: 12 mesi fa indetta dal gruppo Facebook “Non solo Sherlock”.

 

 

 

 

 

 

Quando l’estate incontrò l’autunno

 

 

Mettiamola così: l’amore non è razionale, non fa calcoli e non da preavviso; non ti lascia scegliere tra una lista di buoni partiti, arriva e ti prende a schiaffi in faccia.

 

 

 

Ushijima Wakatoshi sbatté le palpebre osservando i biglietti aerei e il volantino per noleggiare una barca che Shoyo aveva poggiato sul tavolo; spiegava il suo piano improvvisato gesticolando animatamente.

“Ma tu hai la partente nautica?” Chiese Wakatoshi.

Hinata s’indignò: “Certamente! Pensi che non ne sia capace?”

“Sono solo sorpreso,” spiegò monocorde, “pensavo che il tuo unico interesse fosse la pallavolo.”

“La pallavolo è quello che ho scelto di fare nella vita ma mi piace anche fare cose nuove!” 

Esclamò con gli occhi ridenti pieni di quella luce di cui aveva quasi terrore, che non riusciva a spiegarsi e di cui sembrava ormai dipendente.

Wakatoshi si era innamorato del sole, quello di mezzogiorno del colmo dell’estate, quello che ti brucia la pelle, impedisce di respirare per il caldo, ti fa sudare fino a farti sciogliere.  E pensare che lui preferiva l’autunno, le temperature miti, la pioggia fine, e la coperta sul letto.

Tendo lo definiva un vecchio abitudinario e non si era sentito mai offeso; pensava che la calma, e la saggezza fossero qualità. Ragionare prima di agire, calcolare i pro e i contro di una decisione, valutare e soltanto in fine scegliere. Non avrebbe mai preso un aereo all’ultimo minuto diretto verso un altro continente per una fuga romantica, passaporto in mano, borsa leggera e via all’avventura. Non era certo il tipo a cui poteva venir voglia di fare cose nuove, tipo lo snorkeling in mezzo all’oceano.

“Prendersi una pausa ogni tanto fa bene, e vedrai sarà divertente!” Disse Shoyo, “per favore?”

Non era certo il tipo ma per Shoyo Hinata avrebbe fatto anche peggio. Così prepararono le valige e partirono per Cairns in Australia.

Wakatoshi usò le ore di viaggio per poter prendere le informazioni su questa Norman Reef, una delle barriere coralline più grandi, meta privilegiata a livello mondiale. Non era tanto utile, però, lo fece sentire più tranquillo quando si trovò a 80 chilometri dalla costa pronto a immergersi.

Chiuse la zip della muta; l’imbarcazione dondolò appena mossa dalle onde e dal vento. Shoyo, accanto lui, aveva già indossato l’attrezzatura; osservava l’acqua turchese desideroso di tuffarsi il prima possibile.

 Gli sorrise: “Pronto?”

Indossò anche lui maschera e aeratore e si buttò nell’acqua insieme con lui.

All’inizio non era certo preparato ai salti nel vuoto, al fuoco e al cado che lo faceva sudare, che toglieva il respiro fin quasi a farlo svenire. Wakatoshi si stava abituando ai colpi di testa grazie a Shoyo.

L’impatto con l’oceano fu stranamente piacevole; bastò poco per adattarsi alla temperatura. Nuotando poco sotto al pelo dell’acqua, raggiunsero uno dei punti più belli della barriera corallina: un paesaggio fantastico composto da piante e rocce colorate. Anche i suoi abitanti erano bizzarri.

Passarono accanto a un enorme pesce blu e verde con gli occhi sporgenti e la bocca larga e carnosa. Hinata gli afferrò il braccio e gli mise in mano la macchina fotografica subacquea.  Nuotò verso l’animale e gli si mise vicino. Quello non scappò; rimase fermo in posa aspettando di essere fotografato.

Pure i pesci rimanevano folgorati dal sole.

Nel giro di pochi minuti Shoyo nuotava ricordato da moltissimi peci tutti diversi, pesci farfalla, pesci angelo, pesci trombetta.

La luce attirava a sé anche le creature più oscure e restie a uscire dall’ombra. Wakatoshi era uno di quei pesci abituati a vivere nella loro anemone; l’aveva lasciata per intraprendere un viaggio nel mare aperto pur di raggiungerlo.

Se Tendo avesse potuto vederlo avrebbe riso fino a morirne. Ma non era lì e non sapeva neanche di quella sua piccola gita strappata ai mille impegni con la sua squadra. In realtà non sapeva nemmeno che stesse frequentando Hinata.

Dopo un oretta passata a nuotare, a immergersi e fare fotografie ritornarono sula barca.  Si tolsero le pinne, le maschere e le mute.

Shoyo gli passò il telo: “Hai visto quanti pesci fighissimi?”

Wakatoshi si asciugò il viso e il corpo. “Già, molto stravaganti.”

“Ti sei divertito?”

“E’ stato bello.”

I capelli di Shoyo grondavano d’acqua, minuscole goccioline scivolavano sul viso incastrandosi sulle ciglia di quegli occhi da assassino, sulla bocca e scivolare via dal mento.

Wakatoshi deglutì.

Si avvicinò fino a sovrastarlo, si chinò e lo baciò; assaporò il sapere del sale sulla sua pelle, con le dita gli sfiorò il fianco fino a raggiungere la vita e i pettorali. Non sapeva da dove era uscita fuori quella distesa di muscoli; non se lo ricordava così, Shoyo. Quando lo aveva conosciuto era un pulcino spelacchiato che pigolava forte e si muoveva freneticamente procurandogli fastidio e perplessità. Si era trasformato in uno splendido uomo senza mutare il suo spirito. Continuava a mandarlo fuori asse, non riusciva a staccargli gli occhi di dosso già da allora, catturato ogni suo senso, mandato in palla ogni ragionamento logico.

Il demone fece per sfilarsi il costume ma Wakatoshi gli bloccò le mani. “Cosa stai facendo?”

“Mi tolgo il costume bagnato…” Esclamò, “e poi ho avuto una mezza idea…”

“Ci possono vedere!”

“E chi? Ci siamo solo noi.”

All’orizzonte non si vedeva nessun’imbarcazione, erano in mare aperto… Shoyo sfruttò quel momento di distrazioni per sfilarsi del tutto l’indumento. Con il piede scostò il costume in un angolo.

“Possiamo sempre scendere sottocoperta...” Sussurrò invadendo il suo spazio personale.

  Anche la quercia si spezza se colpita da un fulmine.

Wakatoshi lo strinse a sé; la sua pelle era fresca e così invitante e la cabina sembrava troppo lontana da raggiungere, così, su due piedi decise: “va bene anche qui.”

Shoyo ridacchiò: “ottima scelta!”

Stesero il loro teli mare per terra; Wakatoshi si stese trascinando Shoyo verso di lui fino a farlo sedere sul suo grembo. Il contatto con i loro bacini, lo sfregamento che sembrava imitare il movimenti delle onde, gli mozzò il respiro.

“Hai ancora il costume…”

Alzò il bacino per aiutare Hinata a toglierli il costume e poi fu di nuovo disteso sopra di lui, labbra contro labbra. Quando anche quel movimento non fu più sufficiente, Wakatoshi sentì la necessità di invertire le posizioni.

“Scambiamoci.”

Shoyo annuì mordendosi il labbro. Scivolò di lato e si distese di schiena, aperto e fiducioso, mentre Wakatoshi si incastrò tra le sue cosce come se fossero due pezzi di un puzzle.

Shoyo incrociò le gambe nella vita di Ushijima… E il paradiso fu perfetto.

 

***

 

Ushijima baciò la spalla nuda di Shoyo: "basta nascondersi.”

Dopo si erano rivestiti ed erano rimasti distesi a crogiolarsi sotto i raggi del sole.

Hinata girò verso di lui verso di lui sorpreso: "davvero?"

Un altro bacio. “Sul serio.”

Molti, lo sapeva già, avrebbero avuto da ridire, che Shoyo non era la persona adatta, che non sarebbe mai durata.

Anche lui non avrebbe scommesso niente su di loro; pensava che il sole avrebbe finito per bruciare le sue piume bianche, fatto cadere nel vuoto.

 E allora? Certi treni passano una volta soltanto, e lui ormai ne era certo: non avrebbe mai voluto stare con nessun altro.

Erano diversi in tutto, la ragione e il sentimento, il freddo e il caldo, l’estate e l’autunno. Uno era la stabilità confortevole, l’altro era l’imprevisto. E per questo funzionavano alla grande.

Hinata Shoyo era stata la scelta migliore che potesse fare, caso mai.

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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