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Autore: Sleepesleep    03/02/2024    0 recensioni
Stiles ha una vita monotona, insegna nel suo vecchio liceo, ha sempre i soliti vecchi amici e la sua preziosa vecchia Jeep, la noiosa routine lo accompagna sicura ogni giorno. O almeno era così fino all'arrivo di due luminosi occhi muschio...
Derek passa le sue giornate tra i capricci drammatici di suo zio che lo costringono a gestire l'agenzia di famiglia in pratica da solo e i disastri continui di suo figlio, la cui unica missione nella vita sembra essere quella di far impazzire Derek. O almeno era così prima che due divertiti occhi nocciola non decidessero di portare un po' di ordine in quel caus...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Derek ama pianificare, aveva scelto il college sin dal primo anno di liceo, la sua intera carriera lavorativa era stata programmata fino ai minimi dettagli. Per questo ora era il più giovane amministratore delegato nell'azienda di famiglia, Cora lo prendeva in giro definendolo Mister Precisino.

Peccato che la sua vita privata fosse stata un disastro, sicuramente non era programmato dover crescere un adolescente in piena crisi ormonale da solo nei suoi trent'anni. Uno stupido errore liceale, di cui lui si era preso la sua parte di responsabilità, era anche disposto a sposare la sua fidanzata di allora. Però Paige non era della stessa idea e dopo aver dato alla luce il piccolo si era volatilizzata.

Ed ecco come Derek era diventato un papà single. Da quando Eli era nella sua vita rispettare i programmi era fuori discussione, il giovane adorava portare il caus ovunque andasse, non ascoltava mai nessuno degli ordini di Derek e sembrava esistere solo per fargli saltare i nervi. Nonostante tutto però rimaneva il suo moccioso, infondo poteva fare a meno dei suoi amati programmi qualche volta.

E questa era una di quelle volte. << Vorresti lasciare il lacrosse? >> disse Derek fissando il figlio che masticava sgraziato le sue verdure. << Esatto >> rispose il giovane con la bocca ancora piena. << Non puoi farlo, sia io che zio Peter eravamo membri della squadra così come anche tuo nonno >> ribatte Derek risoluto e aggiunse << Inoltre è maleducazione parlare con la bocca piena >>.

<< Tanto il Coach non mi fa giocare, sto solo in panchina >> borbotto Eli sincero. << Se è questo il problema, posso parlarci io, potrei metterci una buona parola. Sai il Coach ha allenato anche me >> rivelò il padre con convinzione. << Papà non è questo il punto, sono un pessimo giocatore, sarei solo un peso per gli altri >> riprese il figlio provando a persuadere il suo testardo interlocutore.

<< Devi solo allenarti di più, potremmo fare qualche esercizio insieme per migliorare la tua coordinazione >> disse Derek serio, non avrebbe ceduto questa volta, Eli aveva nel sangue lo sport, era un Hale, gli Hale hanno sempre eccelso in ogni campo.

<< Come al solito non mi ascolti >> mormorò l'adolescente spingendo il piatto verso il centro della tavolo, infastidito lasciò la tavola. << Eli dove stai andando? >> lo riprese Derek e aggiunse perentorio << Smettila con i capricci >>.

Il figlio non rispose rifugiandosi nella sua camera esausto. Nascose la testa tra i cuscini soffocando il suo urlo, era così stanco di quella pressione che lo soffocava, non poteva semplicemente essere se stesso? Doveva trovare un modo per evitare di frequentare il Lacrosse, lui non era suo padre.

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Stiles osservò i ragazzi che si disponevano intorno al tavolo trafficando con i glitter e i colori. << Ricordi quando eravamo al loro posto >> lo riprese nostalgica Lydia. << Non ho mai partecipato a questi stupidi comitati per i balli, di solito li frequentavano solo i nerd e le ragazze >> gli fece notare Stiles facendo scorrere gli occhi sulla sala che conteneva una quindicina di ragazzi.

<< Al liceo eri un nerd, Stiles >> disse placida Lydia e aggiunse avvicinandosi per leggere i nomi dei partecipanti << Sono meno del previsto >>. << Davvero?>> chiese l'amico scettico, dovevano essere di più? Per i suoi standard erano già abbastanza. Chiuse la cartelletta con i nomi e si diresse verso la segreteria per depositarla, almeno doveva supervisionare solo quindici ragazzi, un numero del tutto ragionevole dal suo punto di vista.

Busso leggermente alla porta ma come al solito nessuna risposta, con alta probabilità la segretaria era di nuovo in pausa, perché diamine non aveva pensato di fare il segretario? La paga era buona e Diane era un angelo come preside, rispetto ai precedenti almeno. Entrò nella saletta per lasciare l'elenco e defilarsi per tornare alla sua mini mandria di ragazzi.

<< Mi scusi >> lo richiamo titubante una voce dal timbro adolescenziale. Stiles roteò lo sguardo sul ragazzino magrolino che lo fissava confuso << Professore, sa quando tornerà la segretaria? La sto aspettando da ormai mezz'ora >>. << Non presto >> disse sincero lui mosso da un moto di pura empatia, infondo era certo che quella mezz'ora fosse qualcosa di più. << Capisco >> disse il riccio abbassando lo sguardo sul pavimento. 

Stiles annuì piano, poggiò la cartelletta e si ridiresse verso la porta ma si bloccò percependo lo sguardo nervoso del ragazzino sulla sua schiena, a quanto pare gli toccava fare l'adulto, fantastico << Di cosa hai bisogno? >> chiese. << Dovrei trovare un corso facoltativo nel pomeriggio con cui cambiare il lacrosse >> disse il giovane nervoso frugando nella sua borsa per poi porgere il suo orario delle lezioni. 

L'altro alzò un sopracciglio indagatore, questa si che era una richiesta strana ma non toccava a lui giudicare << Non credo sia possibile entrare in un corso così tardi, ormai la maggior parte delle iscrizioni saranno chiuse >> gli fece notare. << Lo so, ma... >> la voce si blocco, Eli non intendeva mettersi a spiegare il suo rapporto con il padre, mantenne sicuro lo sguardo deciso << Ho bisogno di cambiare >>.

Il professore gli sorrise gentile, chissà cosa stava accadendo a quel ragazzino, quando si è adolescenti il mondo appare confuso e sottosopra, si affrontano mostri reali o creati solo dalle nostre stesse paure << Se lo desideri puoi unirti ai preparativi per il ballo, ho appena  consegnato l'elenco >>. Eli si illuminò e rispose veloce << SI >>. << Allora firma la cartelletta sulla scrivania e andiamo a raggiungere gli altri nella palestra, ti avviso non pensare di battere la fiacca, la professoressa Martin odia gli scansafatiche e i ritardatari >>.

Eli si appresto a seguire le sue indicazioni, a quanto pare il caro prof aveva appena fatto la sua buona azione della giornata, forse quel singolo gesto avrebbe aiutato quel ragazzino a risolvere il suo attuale problema o almeno così sperava. Insieme si avviarono nel corridoio, Stiles affermò << Sono il professore Stiliski, mi occupo della parte organizzativa del ballo, la parte più noiosa diciamo. Mentre la Professoressa Martin prepara le decorazioni e la scenografia, se hai dubbi sul tema devi chiedere a lei >>.

Giunti alla palestra, Stiles fece cenno a Lydia indicando il ragazzino << Abbiamo un nuovo adepto >>. Una risata leggera scivolò tra la folla di alunni, una voce conosciuta lo richiamo << Prof S, allora lo ammette anche lei che siamo prigionieri >>. << Dylan, vuoi che mi licenzino? >> lo riprese Stiles facendogli l'occhiolino. Il ragazzo preso in causa rise divertito scuotendo la testa. 

Lydia saluto pacata il nuovo studente << Eli, che piacere sapere sapere che ti unisci a noi >> . Il ragazzo fece un sorriso educato salutando imbarazzato e prendendo posto nel tavolo. << Visto quanto sono educati i miei allievi? >> gli fece notare Lydia orgogliosa. << Guarda che alcuni sono anche miei studenti >> ribatte Stiles. 

 

   
 
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