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Autore: londonlilyt    27/05/2005    2 recensioni
Kaori pensa di aver finalmente realizzato i suoi sogni, dopo una notte trascorsa tra le braccia dell'uomo che ama crede di non aver null'altro da desisedare. Ma i dubbi e le incertezze di Ryo sono sempre li' e ben presto i sensi di colpa si vanno sentire, lui sparisce e la povera Kaori si trova a dover rimettere insieme un cuore in frantumi. Decide allora di iniziare una nuova vita negli Stati Uniti con l'aiuto di Sayuki e li' incontrera' un'altro. Le fara' forse dimenticare Ryo? E Ryo? Crede davvero di aver fatto la cosa giusta lasciandola?
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nei due mesi successivi scoppiò il caos a Tokyo. Una nuova banda di ladri era apparsa sulla scena armata dei più sofisticati gadget disponibili sul mercato, capace di disattivare anche il più avanzato sistema di sicurezza e disposta a rubare qualsiasi cosa che avesse un prezzo abbastanza alto, ma più di tutto si concentrava sul furto di pietre preziose. Diamanti e gemme di ogni tipo stavano sparendo con una frequenza allarmante, le compagnie di assicurazione erano nella disperazione piu profonda visto che molte delle pietre rubate erano assicurate per milioni. Gli investigatori privati di quasi tutta la città erano stati assunti per andare alla ricerca della refurtiva, indipendentemente dalla loro bravura o dalle loro credenziali, ma tutti stavano fallendo miseramente, la banda era troppo meticolosa nel coprire le proprie tracce.

Kaori passava molto del suo tempo al Cat’s eye a chiaccherare con Miki o da Eriko. Aveva incrociato spesso una furente Saeko, frustrata oltre ogni dire per la mancanza di progressi della sua squadra nella cattura dei ladri, sapeva dove cercare ma non riusciva ad avere abbastanza prove per mettere nessuno dietro le sbarre. Dopo una giornata particolarmente pesante era andata al caffe con tutta l’intenzione di metterla alle strette o di convincerla a smettere, ne era risultato solo un litigio di proporzioni catastrofiche con Kaori che continuava a negare il suo coinvolgimento, dopo tutto aveva un alibi di ferro per ognuna delle rapine e lei lo sapeva benissimo, non aveva nessun motivo di sospettarla, cosi come non aveva nessun motivo di sospettare Pierre, il suo datore di lavoro, visto che era un “onesto” membro della comunita artistica.

Il datore di lavoro di Kaori era un’altra spina nel fianco di Saeko, aveva tutte le informazioni possibili e immaginabili sulla vita pubblica di Pierre La Fonte, un critico d’arte di nazionalità francese che girava il mondo alla ricerca di nuovi talenti e che passava il suo tempo tra mostre di pittura, gallerie d’arte e feste private. Sospettava che lui fosse la mente dietro a tutti i furti ma non lo poteva provare, cosi come non lo si poteva provare in almeno altre due dozzine di stati in tutto il mondo. Infatti aveva rapporti in diverse lingue che sospettavano del coinvolgimento di Pierre La Fonte in diversi furti ma nessuno aveva mai avuto abbastanza prove per inchiodarlo o sapesse chi fossero gli altri membri della sua banda.

Mick e Reika non erano in una posizione migliore, erano pieni di lavoro, ma vivevano del terrore che ogni nuovo incarico sarebbe stato quello che avrebbe segnato la fine di Kaori, non volevano essere loro quelli che avrebbero dovuto portare a Ryo la notizia del ferimento o della morte della sua ex-socia.

Per quanto riguardava Ryo si faceva vedere poco e niente da nessuno aveva smesso di andare al caffe e raramente si faceva trovare a casa, visto che spesso e volentieri il suo gruppo di amici era li con le loro rimostranze nei confronti di Kaori e con la continua richiesta che mettesse fine a questa storia una volta per tutte per il bene generale.

Poco sapevano che Ryo aveva passato le ultime settimane ad osservare, studiare e analizzare la sua preda, era stato l’unico a scoprire chi fossero gli altri due membri della banda (scontato lo so ma il nostro Ryo non e abituato a fallire! Nda londonlilyt), ed ora non gli restava che aspettare l’occasione propizia, far finire tutti dietro le sbarre, rapire Kaori e cercare di farle entrare un pò di sale in quella zucca dura.

Fu per questo che accettò il nuovo incarico che gli aveva procurato Reika, lei era già impegnata e non lo poteva portare a termine, il quale consisteva nel coordinare la sicurezza ad una sfilata di moda. Una sfilata particolare, visto che sarebbero stati i gioielli a scendere in passerella, la serata era stata sponsorizzata da Tiffany in collaborazione con altre gioiellerie famose, ed era aperta solo a privati muniti di invito e quella sera si sarebbe svolta la festa di innaugurazione della nuova linea.

Quando Ryo entrò nella sala da ballo, la vide gremita di ospiti che si divertivano e ammiravano alcuni dei gioielli che erano stati messi in esposizione, ogni pezzo aveva la sua guardia personale, nessuno voleva correre rischi inutili, solo le gemme valevano una fortuna. Ma lui cercava qualcuno in particolare e dopo pochi minuti la vide, era lì alla festa, molto probabilmente stava dando uno sguardo alla merce. Era circondata da un gruppo di uomini e sorrideva, un sorriso artificiale, che non le aveva mai visto prima, era cambiata parecchio negli ultimi due anni, la ragazza ingenua ed insicura era sparita, lasciando il posto a qualcuno che lui non conosceva affatto.

Con disinvoltura si avvicinò al gruppo, lei non l’aveva ancora visto, la sua visuale era bloccata da uno dei fanfaroni che le ronzavano attorno.

-Signori,- annunciò pacato, mentre invece voleva prenderli tutti a pugni -credo che la signorina mi abbia riservato questo ballo-

Kaori non poteva credere alle sue orecchie, lui non poteva essere qui! Questa era una festa esclusiva, persino Pierre aveva trovato difficoltà a procurarsi un invito, come era riuscito ad entrare?

Quando lo guardò rimase senza fiato, si era dimenticata quanto potesse essere affascinate vestito di tutto punto per una serata formale, pochi uomini nella sala potevano reggere il confronto e a parte forse Pierre nessun altro. Con un’aria decisa le si avvicinò e dopo averle avvolto un braccio intorno alla vita la guidò sulla pista dove altre coppie stavano già ballando.

-Sorridi non vorrai causare una scenata- le bisbigliò all’orecchio iniziando a muoversi a tempo con la musica.

Fu così che si accorse che qualcosa non andava con l’abito nero e attillato di Kaori, metà della parte posteriore mancava, lasciandole la schiena completamente scoperta fin sotto la vita, dove si poteva vedere l’inizio del fondoschiena rotondo, e visto che non si intravedeva nulla, doveva essere completamente nuda sotto. Il pensiero bastò per farlo andare su tutte le furie, come si permetteva di indossare qualcosa del genere difronte a tutti questi uomini! Che di sicuro stavano aspettando l'occasione adatta per saltarle addosso!

-Che fine ha fatto l’altra metà di questo vestito?- chiese in un tono che sperò fosse casuale.

-Non c’e brutto troglodita! Si da il caso che abbia comprato questo vestito in una botique di Milano-

-Non sapevo che le ragazze italiane andassero in giro mezze nude, dovrò farci un salto uno di questi giorni- le fece fare una giravolta, non perché i passi lo richiedevano ma perché aveva avuto il timore che potesse colpirlo dopo quel commento.

-Hai una bella faccia tosta lo sai!- disse iniziando scaldarsi -E poi come sei entrato? Potrei farti buttare fuori se solo mi andasse- non l’aveva visto sin dal giorno del loro litigio al caffè, ed ora si comportava come se nulla fosse successo, ma una cosa era sicura essere tenuta tra le sue braccia cosi di punto in bianco non aiutava la sua sanità mentale.

-Sto lavorando, faccio parte degli addetti alla sicurezza- le lanciò un’occhiata significativa.

-Davvero- disse come se la questione non la riguardasse.

-Si, un lavoro dell’ultimo minuto che mi ha passato Reika- menti.

Quello complicava le cose, se lei e Pierre volevano impadronirsi della parure di smeraldi su cui avevano messo gli occhi dovevano stare più attenti del previsto.

-Rinunciaci Kaori- aveva capito cosa stava pensando –se decidi di attuare uno dei tuoi furti domani, ti posso assicurare che sarà l’ultimo-

-Non so proprio di cosa tu stia parlando- gli rispose con disinvoltura, ma dentro aveva iniziato a tremare, sapeva come potesse essere determinato e spietato Ryo sul lavoro.

-Si che lo sai- decise di provare a farla ragionare prima di passare all’azione l’indomani –tuo fratello si starà rivoltando nella tomba nel vedere che cosa sei diventata-

-Come ti permetti!- aveva perso un passo e per poco non cadde, ma grazie alla presa sicura di lui riuscì a rimanere in piedi –non capisco proprio come abbiate fatto tu e Hideyuki a essere amici, una cosa è certa, non aveva la più pallida idea di come tu fossi fatto realmente, altrimenti non avrebbe avuto tanta fiducia in te-

-Tuo fratello sapeva cosa era giusto e cosa era sbagliato, sai benissimo che detestava qualunque tipo di criminale- la frecciata andò dritta a segno, lo capì dalle lacrime che le inondarono gli occhi ma che non versò –lascia perdere Kaori prima che sia troppo tardi. Questa volta potrei non essere in grado di tirarti fuori dai guai-

-E chi te l’ha chiesto! Non sono più una tua responsabilità Ryo- si erano fermati, non stavano più ballando.

-Per l’ultima volta, abbandona questa follia in cui ti sei gettata, lo sai quello che si dice, che il crimine non paga-

-Ti assicuro che questo di crimine paga benissimo!-

Detto questo gli voltò le spalle e tornò da Pierre.

-Se è questo che vuoi....- sussurò alla sua schiena nuda che si allontava.

  
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