Anime & Manga > Akatsuki no Yona
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Autore: cyra    11/02/2024    1 recensioni
[COMPLETA]
lui, che avrebbe voluto proteggerla dal mondo, con quel suo modo di fare presente ma mai troppo invadente. Lui che per farla contenta, sarebbe riuscito a portarle giù la luna, caricandosela sulle spalle.
[HakYona]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Son Hak, Yona
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 2.








"Ti prego, dimmi dov'è Hak..." una supplica.

La ragazza guardava implorante il suo ex amico d'infanzia, gli occhi rubino spalancati, striati di paure inespresse, per lei troppo grandi da poter gestire.
Si era ripetuta di non crollare, - davanti a lui - di perseverare, di lasciare acceso un piccolo barlume di speranza. Ma più i giorni passavano più la speranza si affievoliva e la realtà che le si parava davanti la prendeva a schiaffi.

Singhiozzò e si portò una mano al cuore, quasi a sorreggerlo per il tremendo vuoto che provava. Sentiva che le mancava qualcosa. L' attanagliava un tremendo peso all'altezza del petto e uno strano dolore ogni qualvolta respirasse. Le lacrime prepotenti le rigarono le guance e si ritrovò a stringere tra i denti il labbro inferiore per cercare di tenere a freno l'ennesimo singulto.

Lui che la mordeva mentre le carezzava il viso, in un gesto così delicato che ogni dannata volta si ritrovava a chiedersi chi fosse la persona che aveva davanti, e che fine avesse fatto il rude guerriero che in realtà era...



Sentì un sospiro di fronte a lei ed alzò lo sguardo, trovandosi SuWon a fissarla con gli occhi spalancati quasi pieni di... preoccupazione(?). La rossa aveva fallito. Fino a quel momento era riuscita a far credere di essere calma ed avere il controllo della situazione, ma la sua finta maschera si era sgretolata.

Proprio dinanzi l'unica persona che non sarebbe dovuto venire a conoscenza dell'enorme diga di emozioni che si annidava in lei.

Il suo aspetto non doveva essere dei migliori.

Aveva lottato tanto per non far trasparire la sua debolezza, negli ultimi giorni, specie davanti ai quattro Draghi.
Ma quando quella mattina si era recata nell'ufficio del Re per trovare informazioni sull'Impero del Kai e le loro strategie belliche, - tra scartoffie, mappe e antiche leggende, - tutto le era piombato pesantemente addosso e si era ritrovata a singhiozzare nelle braccia dell'ultima persona che avrebbe voluto la vedesse così.

La guerra contro il Kai del Sud era imminente ormai. Lo scontro era alle porte. I guerrieri si stavano schierando; di lì a poco tutto sarebbe cambiato e le sorti del regno, ora, si ritrovavano in mano a quello che un tempo era un ragazzino timido e riservato, - ma scaltro ed intelligente -, che in quel momento la fissava incerto su cosa dirle.
Nella situazione attuale non c'era il tempo materiale per disperarsi ma solo per contrattaccare.

Yona si schiarì la voce e la presa che stringeva sul cuore diventò presto un tocco leggero e auto confortante per risistemarsi la veste. Si alzò.

"SuWon. Verrò sul campo di battaglia insieme a te. " Proferì.
La principessa incatenò i profondi occhi rubino nei suoi, di un chiaro ceruleo, (non blu cobalto).
Lo vide scostarsi, con un  gesto deciso del capo, i capelli color grano dalla fronte, (non neri come la notte) imprigionandola in uno sguardo freddo e calcolatore.

Voleva controbattere. 
Il biondo aprì la bocca per parlare ma la decisione negli occhi di lei lo zittirono.

"Se mai ti accadesse qualcosa, ci sarò io a darti supporto... Finiamo questa guerra al più presto." Yona si alzò, radunando le poche forze rimaste, con un'aria stoica che la fece sembrare, agli occhi del Re, molto più grande della sua età.

La vide fermarsi, lo sguardo le si oscurò, come se in quel momento non si trovasse più di fronte a lui, ma molto più lontano. In un posto dove nessuno potesse raggiungela.
O forse... solo una persona.

"Quando tutto sarà concluso-" iniziò, la voce determinata, ma le parole le morirono in gola.
Quando? ... Quando tutto sarà concluso
? Quando finirà tutta questa sofferenza? Quando finirà tutta questa morte

Tremolante, sospirò. "Terminerà anche la nostra alleanza..." alzò lo sguardo e Suwon non vi trovò più traccia della ragazzina che correva spensierata tra i corridoi del castello anni prima, ma al suo posto, poteva ammirare una giovane donna. Una donna decisa e conscia delle proprie possibilità.

"Ed io... andrò a cercare Hak."




Yona si richiuse la grande porta alle spalle, la testa dritta che puntava di fronte a se.
"Io ti troverò" sussurrò a se stessa. Una tacita promessa. Una promessa che sapeva avrebbe rispettato a costo della morte.

Si incamminò verso la stanza dei quattro Draghi, - sicuramente la stavano aspettando,- ma qualcosa la gelò sul posto. Un rumore sordo e netto... Continuo.
Una vibrazione che sembrò entrare e posarsi nella stanza, sui mobili... intorno a lei.
Un suono di corno da battaglia.


La guerra era iniziata.





***




C'era rumore d'acqua ovunque intorno a lui.
Tutto era buio e privo d'essenza.

Respira...

La prima sensazione che avvertì fu un freddo gelido risalirgli dalla punta dei piedi sino a quella del naso e, cercando di fare mente locale per far riaffiorare i ricordi degli ultimi istanti di coscienza, cercò di aprire un occhio. Si sentiva pesante, ogni parte di lui gridava al dolore. Non aveva più la sensibilità al braccio destro...
Anzi, ragionandoci bene, non sapeva neanche se possedeva più un braccio destro.

Respira...

Hak riuscì a stendere meglio le gambe e cercò di schiarirsi la gola. La sentiva secca ed irritata.

Cosa alquanto strana, riflettendoci.
Con l'enorme quantità d'acqua che Raiju doveva aver ingerito si sarebbe dovuto sentire idratato a sufficienza.
Provò a muovere un braccio e riuscì piano a portarselo davanti gli occhi, coprendoli da quella luce fastidiosa. Non seppe con esattezza quanto tempo rimase in quella posizione. Disteso a terra, in un posto da lui non ben definito, con il sole puntato in faccia ed un braccio a coprire le iridi doloranti.
Non mosse un muscolo.
Il rumore dell'acqua era assordante. Nella sua testa risuonava lo scroscio implacabile delle onde agitate e d'un tratto la distesa di terra sul quale era sdraiato diventò una superficie galleggiante che lo cullava.

Lasciati andare...

Poi, un lampo cremisi gli sfrecciò davanti e lui aprì di scatto gli occhi.
"Principessa!" il guerriero si guardò attorno prendendo finalmente coscienza dall'alquanto improbabile situazione in cui era stato catapultato.
Sono vivo?
Era sopravvissuto.
Con un gesto pesante si sbattè la mano sugli occhi e la trascinò stanco su tutto il viso cercando di memorizzare i propri tratti. Poi passò ad ispezionarsi il corpo constatando che effettivamente non era messo poi così bene.

Hak riportava gravi ferite in più punti vitali e il dolore che provava gli mandava regolari fitte lancinanti al cervello ogni qual volta lui provasse a muoversi.
Ma era vivo, lui ce l'aveva fatta!
Sorrise e alzò di scatto la testa come a volerlo urlare, che non era stato sconfitto neanche da madre Natura, ma il suo entusiasmo smorzò non appena si rese davvero conto della situazione.
Dove diavolo sono?
Ovunque voltasse la testa o si girasse, a circondarlo solo il... nulla. Un'enorme deserto desolato ed una quantità indefinita di corpi di guerrieri rimasti vittima della battaglia o periti dalla forza dell'impatto con 'La grande inondazione'.

Fece mente locale e dopo pochi istanti capì di trovarsi ancora sul campo di battaglia.
Per quanto tempo era rimasto steso a terra privo di sensi? Doveva muoversi. Doveva assolutamente trovare un modo per tornare al castello e avvertire tutti... Voleva rivedere tutti. Rivederla.


Si alzò con non poca fatica e la sua mente cercò di formulare un qualche pensiero di senso compiuto, ma la testa gli vorticò e le gambe cedettero facendo si che ruzzolasse nuovamente a terra inghiottito dal suo stesso buio.





Hak guardava fuori dalla piccola finestra in legno, lo sguardo vuoto e gli occhi vitrei. Un'altro giorno era passato. Un'altra alba era sorta e lui era ancora fermo immobile come quando, tre giorni prima, si era risvegliato in quella piccola capanna medicato e fasciato da un'affabile signora e la sua invadente figlia.
Certo aveva tentato la fuga più volte ma, constatando lui stesso le sue pessime condizioni, decise di rimanere ancora del tempo in convalescenza.
In quei tre giorni interminabili aveva riflettuto a lungo.
Pensava spesso ai suoi compagni. Chissà cosa stavano combinando... Come se la passavano al castello di Hiryu.
Cosa pensavano gli fosse successo? Come avevano preso la sua scomparsa?

Avrà pianto
? pensò sospirando. Non seppe perché, ma l'ovvia risposta lo fece sorridere.

Rammentò con nostalgia le molteplici espressioni della principessa del regno di Koga, poggiando il mento sul proprio ginocchio coperto da una spessa tunica color ocra leggermente logora.
La verità era soltanto una, l'unica.
L'unica che ormai era più che nota a tutti. Gli mancava. Eccome se gli mancava. Lei, la sua buffa faccia. Lei, la sua pelle e il suo sorriso. Il suo modo di chiamarlo al mattino, la sua espressione preoccupata quando il ragazzo veniva ferito.
Le sue piccole, ma allo stesso tempo, forti mani. Quelle stesse mani che lo accarezzavano incerte, con un tocco che lo faceva letteralmente uscir fuori di senno.
Le sue risate le sue grida... Gli mancava tutto.
Dio, effettivamente non credeva ci fosse una singola cosa di lei che non gli mancasse.

A pensarci bene, in quel preciso momento, anche di occhi spioventi, del serpente bianco e di tutta l'allegra combriccola, sentiva la mancanza.
Ghignò a quel pensiero.

Aspettatemi. Tornerò da voi a qualunque costo.








***






I rumori della battaglia erano lontani, ma sembravano avvicinarsi implacabili sempre di più.

La principessa era ferma e rigida sul suo cavallo, affiancata da SuWon, Keishuk e le personali guardie del Re. Tutte le tribù erano state schierate e chiamate alla guerra, l'odore di disperazione e morte si posava leggiadro su ogni essere umano presente a quel massacro.
Yona sussultava ad ogni esplosione e provava una fitta al cuore ad ogni urlo che le arrivava alle orecchie. I quattro Draghi si erano allontanati da lei per buttarsi nella mischia e senza più la loro presenza e la sua, si sentiva impotente e indifesa.
Accanto a lei, SuWon tossì e all'improvviso si accasciò, rischiando seriamente di cadere dal cavallo, se la rossa non avesse prontalmente allungato una mano per sorreggerlo.
Questo è il mio compito adesso... Aspetta ancora un pò... E sarò libera di venire a cercarti!
Puntò lo sguardo risoluto davanti a lei mentre gli occhi stanchi e malati del Re la scrutavano in un silenzioso ringraziamento.

"Vostra maestà le truppe dell'impero del Kai si stanno ritirando! Abbiamo vinto!" Le urla arrivarono nitide alle orecchie della rubina che sorrise grata portandosi una mano al cuore.
"Qualcuno ha guidato i soldati ed è riuscito a portarli alla vittoria! L'esercito del regno di Koga ha vinto!" L'esultanza dei soldati aleggiò in tutto il continente e piano, i rumori della battaglia cessarono, lasciando il posto al fruscio del vento ed un forte odore di sangue.

Chissà dove sono finiti Kija e gli altri
...

Si guardò intorno incerta, scendendo da cavallo, impugnando il suo fedele arco lungo. Compagno di numerose battaglie.

Sarebbero dovuti già essere di ritorno.
Il suo sguardo vagò all'orizzonte cercando di scorgere almeno una delle quattro figure a lei ormai così famigliari.

All'improvviso una strana sensazione la gelò.

Poco lontano sentì un rumore di zoccoli avvicinarsi a gran velocità ed una scossa elettrica le percorse la spina dorsale.

Sgranò gli occhi e si parò davanti a quello che una volta era suo amico d'infanzia, - ora suo Re,- mettendosi in posizione d'attacco con una freccia già posizionata che puntava dritta davanti a lei.
"SuWon allontanati! Sta arrivando un soldato del Kai del Sud!.."

Le parole le morirono in gola. Come aveva fatto quell'unico soldato ad avvicinarsi così tanto ed in maniera così plateale al corpo di guardia di sua maestà?
Doveva essere un demone!

Sentì il respiro farsi pesante, il cuore aumentare i battiti e riuscì a percepire il tremolio della mano con cui aveva incoccato la freccia, nell'esatto instante in cui i suoi occhi incontrarono i suoi.




***






Hak corse radunando tutte le forze rimaste.

Corse dritto davanti a lui guidato dal richiamo di quella fortissima attrazione.
Sbaragliò ogni nemico gli si parasse davanti e continuò a correre anche senza riuscire a vedere bene. Il sangue gli colava dalla fronte fino a gocciolargli sugli occhi, e le gambe erano diventate di piombo. Aveva combattuto fino allo sfinimento, non aveva più forze neanche per scagliare un ultimo fendente. Ma lui non si arrese e continuò ad avanzare.

Un filo invisibile lo stava attirando lontano e, l'unica cosa per lui importante in quel momento, era raggiungere la fonte di quel dolce e allo stesso tempo malinconico, richiamo.
Lui sapeva dove il suo cuore lo stava portando. Sapeva chi avrebbe trovato alla fine della sua corsa.
Sapeva che si trattava di lei.
Il suo corpo gli stava permettendo di compiacere un ultimo desiderio.
Dopodiché, non avrebbe avuto più rimpianti ma sarebbe potuto morire in pace e nell'unico modo per lui rispettabile.


Morire ai suoi piedi
.












NOTE DELL'AUTRICE
:


Salve a tutti e buona domenica! :)
Allora come penso abbiate capito diciamo che questa è una mia rivisitazione dei volumi 37, 38 e 39. Perché? Perché mi sono piaciuti tantissimo ma si poteva osare di più! XD
Questo manga sarà la mia rovina, sto in fissa. Anzi sono davvero dispiaciuta che qui in italia non sia apprezzato come dovrebbe perché, davvero, credo che sia una delle opere più belle che ho mai letto. Non mi delude mai. E poi mi ha fatto tornare la voglia di scrivere ed erano minimo due anni che non ne vedevo neanche l'ombra.
Credo che il prossimo capitolo sia l'ultimo, (praticamente sarà incentrato solo su questi due capoccioni) come già spiegato non penso sarà molto lunga.
Ho notato che questo fandom è morto. Eheh pazienza, spero solo che chi legge si prenda un momento rilassante per se e se lo goda.
Il prossimo è già in lavorazione e se il lavoro non mi porta via troppo tempo penso aggiornerò a breve.
Io vi saluto, alla prossima puntata! :)

cyra.




























   
 
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