Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Farkas    16/02/2024    2 recensioni
Passano gli anni, cambiano le generazioni, ma certe cose non cambiano mai come il fatto che è la bacchetta a scegliere il mago. Gerard Olivander, figlio del leggendario Garrick Olivander ha assunto la guida dell'attività di famiglia ed è pronto a vendere le sue bacchette ai maghi e alle streghe che si preparano a cominciare la loro istruzione.
Jon, Tyrion, Daenerys, Eddard e tutti gli altri personaggi del Trono di Spade entrano nella bottega alla ricerca dell'oggetto che diverrà il loro compagno inseparabile. Se siete curiosi di vedere quali bacchette li sceglieranno (e di saperne un po' di più sulle bacchette), non vi resta che entrare in negozio con loro.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Davos Seaworth, Eddard Stark, Jon Snow, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Quando il gioco si sposta a Hogwarts'
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La scelta della bacchetta

Capitolo 22: la bacchetta dell’impetuoso

 
Quel giorno di fine marzo, Gerard rilevò di essere rimasto a corto di legname. Fortunatamente ormai le temperature si erano alzate abbastanza da rendere più agevole la ricerca. Avrebbe dedicato il pomeriggio al rifornimento, tanto quello era un periodo morto e i clienti erano pochi.
Certo, era una bella scocciatura che in estate, quando le giornate erano più lunghe e si sarebbe potuta fare buona scorta di legname e nuclei, il negozio fosse preso d’assalto dai clienti. Margot e Jean non avevano questi problemi essendo in due, ma bisognava dire che essere l’unico proprietario del negozio, implicava anche non dover dividere gli utili con nessuno (non che Gerard fosse particolarmente avido, ma il suo per quanto fosse un mestiere rispettato, non era molto remunerativo, dato che di rado la gente ha bisogno di comprare più di una bacchetta nel corso della vita). Malgrado ci fossero prodotti che rimanevano in negozio anche decenni, era sempre necessario crearne di nuovi, in modo da dare più scelta ai clienti… comprare una bacchetta non è come prendere un paio di scarpe, dato che la fisicità è solo uno dei fattori che vanno a comporre la compatibilità tra la bacchetta e il suo padrone, quindi non possono mai esserci troppe bacchette nella bottega di un fabbricante che si rispetti.
In quel momento, come a voler dimostrare che anche nei periodi morti arrivano clienti, la porta del negozio si aprì e ne entrarono un uomo bello e di corporatura robusta dai capelli castani e ricci e la barba triangolare e un ragazzino a sua volta di bell’aspetto con una matassa di boccolosi riccioli castani e degli occhi dello stesso colore che sprizzavano vivacità.
-Signor Tyrrell, è sempre un piacere vederla- fece gioviale Olivander uscendo da dietro il bancone per accogliere gli illustri clienti. -Immagino che sia qui per la bacchetta di suo figlio! -.
-Proprio così! - rispose fiero Mace.-Il mio Loras comincia Hogwarts quest’anno, e pretendo per lui la bacchetta migliore del negozio!-.
-Dovrebbe sapere che ogni bacchetta vale quanto chi la impugna- ricordò bonariamente Olivander. Malgrado i suoi modi pomposi, Mace Tyrell era molto più gradevole di altri clienti, ma di fronte a certi argomenti, Gerard non poteva stare zitto.
-Certo, ed è proprio per questo che a Loras toccherà la bacchetta migliore! Chissà, potrebbe essere di ontano il legno dei più dotati, di acero in onore ai suoi talenti nascosti, o anche in tasso e dargli potere di vita e di morte! - fece eccitato Mace.
“E perché non di vite erede dei segreti dei druidi, o di olmo in quanto segno di nobiltà innata, oppure di quercia inglese il legno della bacchetta di Merlino” pensò stizzito Gerard.
I clienti che pensavano di meritare o che i loro figli meritassero, bacchette particolari erano i peggiori. Certo, alcuni legni dotavano la bacchetta di qualche abilità extra ed altri prediligevano particolare talenti… ma ben di rado qualcuno si ritrovava con una bacchetta simile a quella che auspicava di possedere.
Loras faceva saettare lo sguardo da una scatola all’altra, mentre il metro gli prendeva le misure.
-Posso provare una bacchetta di drago? Credo sia il mio elemento! - disse non appena le misurazioni furono terminate.
-Non c’è problema figliolo, ma prima prova questa: prugnolo, crine di unicorno quindici pollici, rigida-.
Entusiasta, Loras afferrò la bacchetta e la fece girare. Willas e Garlan gli prestavano volentieri le loro bacchette, ma gli avevano spiegato che con la sua avrebbe di sicuro fatto meglio e lui e Maergary avevano spesso fantasticato sul giorno in cui avrebbero posseduto una bacchetta tutta loro. Peccato che sua sorella dovesse aspettare ancora, ma era felice che il suo momento fosse arrivato.
-Expelliarmus!- ordinò Loras e un piccolo fiotto di luce rossa, investì una scatola facendola aprire e cadere per terra una bacchetta.
-Figliolo per favore, prova un incantesimo diverso! - lo redarguì Olivander, mentre correva a raccogliere la bacchetta.
-Scusi… è il primo che mi è venuto in mente… sa ho chiesto ai miei fratelli di insegnarmi a duellare e…- fece mortificato Loras.
-… E si è rivelato un portento! - intervenì sorridente Mace.-Di sicuro diventerà un campione da grande. Comunque se la bacchetta è stata danneggiata, sarò lieto di risarcirla…-.
-Non si preoccupi per fortuna non è successo… comunque potresti provare questa: quercia rossa, piuma di fenice, undici pollici e mezzo, mediamente flessibile. Per i duelli è ottima! -.
Con gli occhi che gli scintillavano, Loras la afferrò e la fece girare. Non accadde nulla e quindi tentò l’incantesimo accendi-bacchetta. Funzionò, ma lo fece ancora più debolmente di quelle di Willas e Garlan. Non era sua quella bacchetta.
-No, eh? Be’ provi con questa: ebano, piuma di fenice, dieci pollici esatti, molto flessibile. Anche questa è molto indicata per la magia marziale-.
Attratto dal bel colore nero della bacchetta Loras desiderò ardentemente averla, ma anche quella non si rivelò adatta a lui.
-Non preoccuparti figliolo, è normale metterci tempo, vero signor Olivander?-.
-Verissimo. Magari quella giusta è questa: vite, corda del cuore di drago, dodici pollici e un quarto, insolitamente rigida-.
-Va bene per i duelli? - chiese.
-Non meno di tutte le altre-.
-E di quelle di prima? -.
-È indiscutibilmente vero che alcune bacchette sono più adatte a certi tipi di magia di altre, ma se il proprietario si mette d’impegno, possono fare anche meglio di quelle più adatte a qui tipi di magia. La bacchetta per quanto fondamentale è uno strumento. Ciò che conta è chi la usa e come la usa-.
-E tu userai ogni bacchetta al meglio- s’inserì Mace.
Rincuorato Loras continuò a provare le bacchette, ricevendo ogni volta incoraggiamenti dal padre che si premuniva di rincuorarlo ad ogni bacchetta scartata.
I genitori fanatici erano un altro alto sgradevole del suo lavoro, ma ormai ci si era abituato. Almeno Mace Tyrrell non se la prendeva con lui, come altri di quel tipo. C’era chi pensava che non scegliesse le bacchette adatte, quando i propri rampolli ne impugnavano decine inutilmente.
-Agrifoglio, corda del cuore di drago, dodici pollici e mezzo, flessibile- annunciò Gerard porgendo a Loras la quattordicesima bacchetta.
Il castano la afferrò, avvertendo un calore improvviso alle dita. Di colpo Loras Tyrrell seppe che quella era la bacchetta giusta, come si sa che il fuoco brucia e l’acqua bagna. La agitò e la usò per colpire la scatola, ordinando: –Wingardium Leviosa!-.
Mace gridò d'entusiasmo e batté le mani, mentre Olivander esclamò: - Be’ direi che ci siamo, no? -.
La gioia del padre del ragazzino non era dovuta solo al perfetto incantesimo di levitazione appena visto: -Agrifoglio Loras ti rendi conto?! Lo stesso legno della bacchetta di Harry Potter! - esultò Mace.- Bravissimo! Non potevo aspettarmi di meglio da te! -.
-Ed è anche di drago come la volevo! – fece festante Loras.
“Caro mio non tutti i padroni di bacchette di agrifoglio hanno salvato il mondo”, pensò Gerard, ma non volle dirlo. Perché guastare l’entusiasmo a un ragazzino che scopre di avere qualcosa in comune con un eroe? Loras poteva anche essere dotato per il duello, ma ad Hogwarts avrebbe imparato che non tutto sarebbe stato facile come credeva… ma c’era tempo. Aveva ancora un’estate di sogni davanti a lui, non c’era motivo di portargliela via.
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
L’agrifoglio si adatta bene a chi abbia bisogno di superare la tendenza alla rabbia e all’impulsività, quindi nessuno è più compatibile con questo legno di Loras Tyrrell.
Originariamente qui volevo parlare di Sandor Clegane, ma recensendo lo scorso capitolo J95Stark mi ha chiesto di Loras e Renly e ho deciso di accontentarlo. Devo ammettere che Loras mi lascia abbastanza indifferente come personaggio, ma sono curioso di vedere come si svilupperà la sua storia (se mai continuerà, s’intende. Martin a tutto pensa, meno che a Winds of Winter).
Alla prossima!
  
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