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Autore: Epic89    18/02/2024    0 recensioni
[Imma Tataranni - Sostituto Procuratore]
[Imma Tataranni - Sostituto Procuratore][Imma Tataranni - Sostituto Procuratore]Non ricordava nulla del percorso che fece dalla
Procura all ospedale della Madonna Delle Grazie, pensava solo alle parole di Vitali - "una pallotta vagate ha colpito il Maresciallo Caloguri" -
Arrivata in ospedale si accasció a terra è iniziò a piangere.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Caloguri continuava a fissare quel messaggio. Stava per inviarlo quando lho cancelló. Preso dalla foga, e dalla rabbia che aveva in corpo, digitó: " IMMA, SONO ANDATO DAI MIEI GENITORI, PER QUALCHE GIORNO RESTERÒ DA LORO, NON VOGLIO PARLARE, NON VOGLIO VEDERE NESSUNO, VOGLIO STARE DA SOLO. QUANDO TORNERÒ TI RACCONTERÒ TUTTO MA ORA HO BISOGNO DI ALLONTANARMI DALLA PROCURA E DA MATERA. PERDONAMI! TI AMO, SCUSAMI!" E lo invió. Accese la macchina è si avvió. In quel frangente suonó un'altra volta il telefono, era Imma. Aveva intenzione di non rispondere di far partire la segreteria telefonica, ma senza pensarci schiacció il tasto rispondi e rispose. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - "Calogù ma che diavolo stai facendo? Ti ho cercato per tutta la procura, sono andata pure da Vitali per sapere dove ti eri cacciato. E poi ricevo questo messaggio? Perché stai andando dai tuoi genitori? Torna indietro e parliamone, sto andando a casa mia, ti aspetto lì, non mi contraddire, se non arrivi entro mezz'ora ti faccio rapporto." - "Imma, come ho scritto nel messaggio non voglio vedere né sentire nessuno. Fammi pure rapporto se vuoi non cambio idea." - "Mi spieghi cosa diavolo sia successo con il procuratore?" - "Chiedi pure a Vitali o direttamente a lui." Senza preavviso riattaccó. Dopo qualche secondo il telefono riprese a squillare, ma senza pensarci due volte fece partire la segreteria telefonica e spense il cellulare. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Era la prima volta che si comportava così anche con Imma. Da quando era uscito dal coma, la sua vita era cambiata, lui era cambiato. Non era più quel ragazzino che faceva ciò che gli dicevano, non era più quel ragazzino ingenuo che si faceva andare bene tutto, non era più quel ragazzino che seguiva gli ordini che gli venivano dati. Arrivó a destinazione, scese dalla macchina e senza dire una parola entró in casa. Non c'era nessuno, non c'erano né sua madre né suo padre. Prese un foglietto scrisse: "sono tornato a casa, sono in camera, vi scongiuro non mi disturbate, voglio restare solo. Vi chiedo scusa, quando sono pronto vi dirò tutto, ma per ora devo riordinare le idee. Vi prometto che vi dirò tutto. Vostro figlio." Si diresse in camera chiuse la porta e si sdraió sul letto. _______________________________________________________ Matera - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Imma continuava a chiamare, ma il telefono di Caloguri dava sempre la segreteria telefona. Cosa diavolo era successo, cosa diavolo gli avevano detto per farlo andare via così, senza una spiegazione? Si diresse da Vitali entró senza bussare e inizió ad urlare come non aveva mai fatto in vita sua. "Vitali" - "Imma, cosa fa non si bussa prima? Cosa sta succedendo?" - "Dice a me cosa sta succedendo? Stavo aspettando il Maresciallo Caloguri e scopro che se n'è andato dai suoi genitori! Cosa diavolo è successo in quell interrogatorio?" - "Il procuratore dell Antimafia crede che lui sia la talpa e che abbia avvertito i cecchini." - "Ma che diavolo dite? Ha rischiato di morire, è stato 8 mesi in coma, ho rischiato di perderlo per sempre, non mi avrebbe mai fatto una cosa del genere." - Fu in quel momento che si accorse che una lacrima stava rigando il suo volto. Da quando Caloguri era uscito dal coma non aveva mai avuto un momento di debolezza, come se dopo aver saputo che il procuratore credeva che il suo Uomo fosse la talpa, crollo. Non poteva credere che dopo tutte le parole che gli aveva detto, Caloguri l'avrebbe tradita così, non ci credeva e mai l'avrebbe creduto, anche se le portavano le prove. Imma non disse una parola, si girò, doveva andare da lui, non poteva lasciarlo così, doveva stargli vicino, doveva fargli capire che lei non credeva a quelle fandonie. Uscì di corsa dall'ufficio del procuratore, scese le scale e salì in macchina. ________________________________________________ Sembrava che il viaggio durasse un eternità, ma quando arrivó a destinazione, rimase sorpresa da ciò che vide. Caloguri gli aveva parlato di dove abitava, ma non credeva di trovarsi difronte ad una casa così grande. Vide la macchina, parcheggió affianco alla sua, scese e bussó alla porta. Non ricevette nessuna risposta, continuó a bussare, fin quando sentì imprecare. "Chi diavolo è? Sto arrivando."- Aprì la porta e rimase sorpreso nel vedere Imma. - "Cosa ci fai tu qui?" - "Fammi entrare e parliamo Calogù." - Si spostó dalla porta e la fece accomodare in cucina. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - "Ho saputo cosa è successo, Vitali mi ha detto cosa sospetta il procuratore capo dell Antimafia, ma io non ci credo Calogù. Ti stavo perdendo, ho rischiato di perderti per sempre e tu non avresti mai fatto una cosa del genere. Non a me." - "Imma non avrei potuto fare una cosa del genere. È vero ai tempi mi ero buttato sul lavoro, ricordo che Jessica mi aveva mentito sulla gravidanza, e tu sapevi tutto. Ma non potrei mai aver architettato tutto per far uccidere Romaniello." - "Amore lo so, ma non è scappando che risolveremo la cosa, ora preparati e torniamo in procura." "Voglio restare qui, voglio stare lontano dalla procura, da Matera, dal procuratore dell antimafia, da Vitali! Ti prego Imma abbracciami." - E lei lo abbracció, rimasero abbracciati a lungo, nessuno dei due riusciva a staccarsi, il terrore di perdersi era grande, il terrore che poteva svanire tutto si faceva sempre più ingombrante. Quando ad un tratto Caloguri disse:" Tu mi credi vero Imma? No sono stato io a dire ai Cecchini dove stessimo andando, non sono io la talpa." - Lei lo guardo negli occhi, e gli rispose: "Ti credo Caloguri." - Fu in quel momento che lei appoggió la fronte alla sua, i loro nasi si sfiorarono, le labbra quasi si toccarono. I loro respiri si fecero più pesanti, il desiderio era così forte che l'aria divenne elettrica. In quel momento fu di nuovo Caloguri ha rompere il silenzio. "Imma, se dobbiamo andare in procura è meglio che ti stacchi. Potrei sollevarti e condurti in camera e........................ potrei iniziare a toglierti i vestiti, baciarti ovunque e................" - Non finì la frase che Imma si aggrappó alle sue spalle, si avventó su di lui e lo bació. Era lei che decise di condurre il gioco, lo spinse fino alla camera che credeva fosse la sua, lo spinse sul letto, si mise a cavalcioni su di lui, e con molta lentezza inizió a toglierli la maglia. Rimase senza fiato, era così bello che ancora si chiedeva come lui si fosse innamorato di lei. - - - - - - - - - - - - - - Ippazio si accorse del cambiamento del suo sguardo e accarezzandogli il viso gli disse: "TI AMO Imma, ti ho aspettato, ti ho desiderato dal primo momento che ti ho vista, ti ho amato ieri, ti amo oggi e ti amerò per sempre." - Una lacrima le scese sul volto e Caloguri gliela asciugó, con delicatezza l'abbracció e la bació, fu un bacio lento, delicato e pieno d'amore. Voleva fargli capire che per lui era abbastanza, che non voleva nessun'altra donna se non lei. Con gran sorpresa di Imma, Caloguri pese le redini del gioco. Imma così si ritrovò sotto di lui. Caloguri continuava a fissarla, con quegli occhi adorati, le ripeteva che era bellissima, non desiderava altro che lei. Fu allora che le tolse la maglietta, le slacció il reggiseno, e continuó a guardarla desideroso di lasciarle un marchio indelebile sulla sua pelle. Si abbassó e inizió a lasciarle una scia di baci che partivano dalle palpebre, poi una guancia, poi l'altra fino ad arrivare vicino all'angolo della bocca, poi sempre più giù, fino ad arrivare ai seni, dove con la lingua inizió a giocarci. I capezzoli le si indurirono, la schiena le si inalzó, lei inizió a gemere. Non aveva mai provato una sensazione del genere, neanche con suo marito. Era arrivata al punto che voleva sempre di più, voleva che Caloguri andasse più a fondo, voleva sentirlo sulla sua pelle, voleva tutto di lui. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Le mani presero vita propria, esploranvo il corpo di quell uomo che aveva sognato tante volte, salivano e scendavo lungo la schiena, salivano e scendevano lungo il torace, quando si fermarono al bottone dei jeans. Slacció, e infiló la mano. Fu in gesto inaspettato e Caloguri rimase sorpreso da quell'iniziativa, si lasciò andare a quelle sensazioni che provava inizió a gemere, fino a che con una mano la fermó. Non era ancora arrivato il momento. Fu lui a sorprenderla. Una mano rimase a stuzzicare e a giocare con il seno, l'altra invece andò in esplorazione fino ad arrivare alla gonna che Imma quel giorno indossava. Inizió ad accarezzargli l'interno della cosca fino ad arrivare alla meta, quando con suo stupore si accorse che non aveva l'intimo. All'inizió fu sorpreso, la guardó, e Imma capì immediatamente coda voleva sapere, e così disse : "le ho tolte quando sono arrivata qui. Non ero sicura, il mio scopo era quello di riportarti in procura e tornare a lavorare, ma poi senza pensarci le ho tolte. E.................." - Non la fece finire di parlare la bació avidamente, le mordicchió il labbro, era sul punto di esplodere, rallentó, le sfiló la gomma, e lei gli tolse i pantaloni, la guardó, e con lentezza si abbassó. Con una spinta lenta e decisa la penetró. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Imma in quel momento si sentiva completa come se finalmente avesse trovato la parte mancante, si sentiva viva, si rese conto solo allora che era da una vita che lo aspettava. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Ogni spinta corrispondeva ad un Ti Amo, ogni spinta, ogni carezza corrispondeva a non ti lascio sola, qualsiasi cosa succederà sarò con te. Il desiderio divampó, arrivarono all'apice del piacere, e vennero insieme. Fu un tumulto di emozioni, e sensazioni, si accasciarono e si abbracciarono. Rimasero così, abbracciati fin quando non si addormentarono. _________________________________________________ Erano ignari di ciò che stava accadendo fuori, entrambi non si erano accorti che qualcuno li aveva seguiti. Entrambi non sapevano che qualcuno li aveva spiati. Non sapevano che qualcuno li aveva fotografati. Erano all'oscuro di tutto. ____________________________________________________ In lontananza si fermó una macchina, si aprì lo sportello e scese un uomo che tutti credevano morto. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Cenzino Latronico era tornato, Cenzino Latronico meditava vendetta, Cenzino Latronico voleva distruggere ciò che Imma con fatica aveva conquistato.
   
 
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