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Autore: Saira    18/02/2024    4 recensioni
Avevano sceso insieme milioni di scale e da adesso in poi, sarebbe stato da solo a scenderle.
Genere: Malinconico, Poesia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.



Quanta strada avevano fatto insieme? Quante volte si erano aiutati a vicenda e insieme avevano affrontato inferno e paradiso? Tante, tantissime volte. E ora Crowley non poteva non sentirsi solo, seduto sulla sua Bentley mentre guidava senza una meta precisa con Love of my life di sottofondo.

Non aveva mai pianto, nemmeno quando era caduto e il dolore che aveva provato era assordante. Ora che le lacrime scendevano silenziose tracciando una linea sottile sulle guance, il demone non poteva fare a meno di pensare che mai si era sentito così perso e solo, neanche quando era caduto all'inferno. Il vuoto gli attagliava il petto e gli bloccava il respiro. Stava annegando nel dolore.

Come avrebbe fatto a vivere senza il suo angelo accanto? Che senso avrebbe avuto la sua vita?



Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.

Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono

le coincidenze, le prenotazioni,

le trappole, gli scorni di chi crede

che la realtà sia quella che si vede.



Un'amicizia lunga seimila anni. Un viaggio lungo che avevano percorso insieme, non sentendosi mai soli perché sapevano che l'altro era al fianco dell'altro. Il loro viaggio iniziato dai tempi dell'Eden e finito in quel momento.

Ma la loro amicizia non era nata con la nascita degli esseri umani, si erano visti occasionalmente negli anni a venire ma, avevano iniziato a camminare insieme dal 2500 avanti cristo, quando Aziraphale stava per cadere e lui lo aveva salvato non rivelando a nessuno la bugia che aveva detto l'angelo.

In quel momento, era nata la loro "fazione", erano un noi, una squadra a due. L'uno poteva contare sull'altro.

Il loro viaggio si era concluso lì, ma il suo continuava. Non sapeva cosa avrebbe fatto da lì in avanti, ma sapeva solo che doveva continuare ad andare avanti, anche se avanti non ci voleva andare. Perché una vita senza Aziraphale, non era vita.



Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio

non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.



L'uno la spalla dell'altro. Ecco cos'erano stati in quegli anni. E aveva imparato a vedere con i suoi occhi. Non tutto era nero, non esisteva solo il male. E lui, l'essere più puro, gli aveva mostrato la luce, e l'aveva invaso della sua luce. Un demone che aveva iniziato a vedere a colori.

Dei versi di una poesia gli ritornarono un mente. Erano nella libreria e l'angelo aveva il piacere di leggere, una delle sue poesie più belle. Non ricordava bene il nome del autore. Montali forse? Mantali?



Con te le ho scese perché sapevo che di noi due

le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,

erano le tue.



Recitò l'ultima parte mentre la Bentley si fermava nel suo vecchio appartamento e lì non riuscì più a trattenere i gemiti di dolore. Aziraphale aveva scelto il paradiso abbandonandolo sulla terra, era questa la realtà e non sarebbe tornato, doveva farsene una ragione.

Avevano sceso insieme milioni di scale e da adesso in poi, sarebbe stato da solo a scenderle.

   
 
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