E quando penso così
è perché non è mai stato appagante
e mi chiedo
se c'è qualcosa che non va.
Mi sono convinta di no.

Nella mia saliva
c'è l'elisir di lunga vita.
Chiedi pure in giro,
il mio curriculum è così vario.
Mi sono odiata tanto
che non mi guardo più in faccia.

Che faccia tosta,
ma quale faccia?
Qualunque sia
ho perso la mia.
Ma non perdo io
perché nella mia fluidità
c'è l'elisir di vita eterna.
E perde chi
non ne ha voluto
assaggiare il succo.
Anche per questo odio mi sono odiata.

C'è qualcosa che non va.
Ma non rispondere,
ho paura.
Tieni le tue opinioni
per te,
te ne prego.
Alle mie domande rispondo da sola
se riesco.
Non riesco.
Ma va bene così.
Va sempre bene così.

Ho il callo dello scrittore
e non scrivo quasi mai.
La durezza della pelle
che mi dovrebbe appartenere
non mi appartiene.
Chissà se c'è qualcosa sotto.
Dentro di sicuro,
ho sempre qualcosa dentro.
Forse non è elisir.
Distillato di morte vivente?
Tutto quello che tocco muore.

Perché esistono dolore e sofferenza?
Non lo so,
ma va bene così.

Va bene così perché
chi s'è voluto bene
ora non si guarda in faccia
e chi s'è odiato
ora s'abbraccia.