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Autore: dragun95    02/03/2024    1 recensioni
Da quando i Titani sono stati scoperti, il mondo ha visto sia un momento di crisi ma anche un beneficio. Dato l'effetto ristoratore che hanno sulla natura.
La divisione oceanologica della Dasao, negli ultimi mesi ha raccolto dati sulla barriera corallina e il Titanus Dakuwaqa. Rafael che fa parte della squadra di ricerca spera di incontrarlo faccia a faccia, visto il suo profondo amore per il mare. Ma la notizia di una petroliera affondata da qualcosa di enorme, porta il seme del dubbio. Il Titano che stanno seguendo potrebbe essere il responsabile, ma c'è anche chi pensa che dietro questo gesto ci possa essere Godzilla.
Genere: Azione, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 1
 


Il mare era agitato da una violenta tempesta, la maggior parte delle navi a largo erano già tornate in porto. Ma alcune non erano state altrettanto fortunate, tra queste c’era la petroliera Sezer.
 
-Capitano la tempesta sta aumentando di intensità- lo informò uno dei marinai mentre l’uomo osservava le apparecchiature.
 
-Quanto manca alla costa più vicina?-
 
-Dieci miglia signore- una forte onda si abbatté sulla fiancata facendo quasi perdere l’equilibrio agli uomini. Il capitano sapeva che di quel passo, se il mare si fosse agitato di più avrebbe potuto rovesciare la petroliera. Sarebbe stato un disastro sia per il rischio delle vite del suo equipaggio che dal punto di vista ambientale.
 
-State calmi, dobbiamo cercare…- non finì la frase che la nave sembrò fermarsi di colpo proiettando in avanti tutti gli occupanti della stanza. Il capitano che aveva sbattuto contro i comandi emise un verso di dolore. Prima che potesse chiedere se gli altri stavano bene, una forte colpo fece scuotere la nave e una spia rossa si illuminò, segnalando che qualcosa non andava.
 
-Capitano c’è una falla nello scafo, perdita di petrolio in mare!-
 
-Cosa?- un’altra scossa fece finire tutto il personale a terra: -Ma che diavolo sta succedendo?- si chiese mentre la nave si ribaltava su un fianco, finendo per affondare e lasciando in superficie solo una grande macchia nera nella tempesta.
 
 
 
[Una settimana dopo]
 
Al largo delle coste delle Hawaii, una barca della divisione Oceanologica della Dasao. Stava facendo qualche esame di routine in quell’area come nell’ultimo mese. Alla cabina di guida il capitano Alexis stava controllando il radar. Non si sentiva molto tranquilla al momento.
 
-Tutto bene capitano?- la donna scosse la testa. Alexis era una ex marine, di costituzione forte e magra con dei capelli corti neri e degli occhi color mandorla. Il suo segno distintivo era che teneva sempre in testa un cappello da marinaio blu e bianco.
 
-Si, più o meno. Come vanno le analisi?- chiese rivolto al membro della squadra di ricerca.
 
-Il livello di sanificazione dell’acqua è aumentato, anche i coralli si stanno riprendendo- merito sicuramente di un Titano che si era stabilito in quella zona o che almeno la percorreva. Il motivo per cui la erano lì per fare ricerche.
Alexis era molto stupita. A causa dell’uomo la barriera corallina stava venendo distrutto. Ed ora un Enorme organismo terrestre non identificato, stava facendo quello che la sua specie non era riuscita a fare: La stava curando. In un certo senso era abbastanza ironico.
 
-A proposito…Rafael è ancora sotto?-
 
-Si Capitano-
 
Sott’acqua verso il fondo della barriera corallina. Rafael stava esaminando le rocce e i coralli in cerca di qualche indizio. Alzò la testa guardando da dietro la maschera i raggi solari che rimbalzavano sulla superficie dell’acqua, sentendo una sensazione di pace. Gli piaceva stare in immersione, lo faceva sentire libero e leggero, in contatto con l’elemento da cui tutto ebbe origine.
Prese il rilevatore dalla cintura, rilevando un’intensa carica statica residua in acqua. Quell’indizio era molto importante, voleva dire che lui era passato di lì. I segni del suo passaggio erano inesistenti, ma dopotutto un animale che nuotava non lascia tracce. Rimise l’apparecchio al suo posto pronto a tornare in superficie, quando vide qualcosa venire verso di lui. Era uno squalo martello.
 
Nonostante lo vedesse dirigersi verso di lui, non fece una piega. Prese un pezzo di pesce che aveva comprato al mercato e si tolse il respiratore trattenendo il respiro. Quando lo squalo si avvicinò tirò in alto il pezzo di pesce abbassandosi, così che lo squalo mangiasse l’esca e lui poté accarezzargli la pancia.
Lo guardò allontanarsi, prima di rimettersi la maschera prima di tornare in superficie e sulla barca.
 
-Trovato qualcosa?- lui si tolse l’apparecchio porgendolo al suo collega, prima di togliersi maschera.
 
-Ho rilevato dei residui elettromagnetici. Sicuramente è passato di qui!- Rafael era un bel ragazzo di più di venticinque anni dall’aspetto, aveva la carnagione scura bruciata dal sole con dei capelli marrone scuro e gli occhi verdi, con una piccola cicatrice sul mento.
 
-Bene, allora dire di tornare in porto. Riprenderemo domani in un altro settore della mappa- disse Alexis tornando ai comandi.
Rafael si slacciò la muta da sub, tirando fuori dalla muta la sua collana con appeso un dente di squalo, il suo piccolo porta fortuna. Lo teneva sempre quando doveva immergersi.
Prese uno dei tablet controllando i risultati dei dati raccolti sulla cura della barriera e le specie ittiche. Dopo gli eventi della Guerra per il trono i Titani risvegliati stavano curando il pianeta, anche se non tutti.
 
-Ehy Rafael, hai saputo l’ultima?- gli fecero vedere la notizia di una petroliera affondata a largo delle acqua delle Hawaii. La notizia riportava che lo scafo sembrava essere stato perforato da qualcosa di molto grande. Scosse la testa, non poteva essere stato lui, soprattutto perché non si nutriva di petrolio, ma era comunque preoccupante come notizia.
 
Ci vollero due ore per raggiungere il porto di Honolulu, per ormeggiare la barca. Sottocoperta il gruppo di ricerca stavano controllando i dati. Mentre Rafael preferì stare fuori sulla prua per fare un po' di stretching, gli spazi chiusi non li aveva mai potuti sopportare molto.
 
-Contenta di essere tornata in porto?- chiese guardando la capitana nella cabina di pilotaggio.
 
-Fammici pensare, SI!- disse secca guardando gli indicatori della barca per fare una stima del consumo di carburante per l’inventario. Lui ridacchio alla sua risposta. Capiva la paura di Alexis nell’eventualità di ritrovarsi davanti un Titano in mare aperto o anche sulla terra ferma. Dato la loro stazza mastodontica.
 
-Non azzardarti a ridere Raf!- dal tono usato era chiaro che la donna non voleva essere contradetta. Deglutì annuendo con un sorriso forzato, non voleva di certo farla arrabbiare.
Tornò sotto coperta per prendere la sua attrezzatura. Era certo che gli altri membri avranno già inviato i dati raccolti al resto della squadra a terra, così da poter tornare in albergo per riposarsi. Lui al contrario avrebbe voluto stare immerso ancora, ma sapeva che non poteva trattenere gli altri in mare solo per il suo richiamo dell’oceano.
 
-Rafael- si sentì chiamare da Lazzaro, un altro membro del team.
 
-Si, Laz. Ti serve qualcosa?-
 
-Ho al telefono Nakine, vuole parlare con te- forse voleva sapere i risultati di persona, anche se li avevano già inviati. Lui fece segno a Lazzaro di passarglielo e questi gli lanciò l’apparecchio che prese al volo.
 
-Ehy Capo, ha ricevuto i dati?-
 
<< Si li ho ricevuti Rafael, ottimo lavoro comunque >> disse la voce della donna: << Ma non è per questo che ti ho chiamato. Mi trovo vicino alla Baia di Hanauma, dov’è stato ritrovato il relitto della Sezer >>
 
-Ah la petroliera, ho visto la notizia che la riguardano…è stato uno di loro?- domandò infine per sapere se quello che i giornali avevano scritto era vero. Anche perché sapeva che potevano ingigantire la cosa per fare più scalpore.
Era stupido reputare subito l’affondamento della nave ad un Titano, magari era stato affondata per la tempesta e il carico si era riversato a largo. Poteva anche succedere alle navi migliori, non si deve mai sottovalutare la forza del mare.
 
<< Ti risponderei volentieri, ma preferisco che lo vediate con i vostri stessi occhi, tutto il team >> gli stava forse ordinando di raggiungerla, dove si era spiaggiata la petroliera.
 
-Per forza Capo?-
 
<< Si. Vi ho inviato le coordinate precise su dove si trova >> la risposta secca voleva di che dovevano andare laggiù per forza.
 
-Ho capito, comunico agli altri. Ci vediamo- rispose infine chiudendo la chiamata. Va bene che non voleva tornare ancora in albergo, ma almeno voleva fare qualcosa che lo facesse rilassare.
 
-Che ti ha detto?- gli chiese Lazzaro. Dall’espressione dell’altro gli sembrò chiaro che fosse infastidito.
 
-Dobbiamo andare dove si trova il relitto della petroliera Sezer-
 
-Ma siamo appena rientrati in porto- protesto qualcun altro del team, che voleva riposare dopo la mattina in mare. Lo stesso pensiero di tutti quanti.
 
-Guardate il lato positivo…- iniziò Rafael attirando l’attenzione: -Almeno non saremmo sull’acqua- tutti fecero scena muta, soprattutto perché non faceva per niente ridere. L’unica cosa che ottenne in risposta fu che un altro del team gli lanciò contro un asciugamano per dimostrare il suo disappunto.
 
 
 
 
 
Note dell’autore
 
Salve a tutti e benvenuti in questa nuova storia, sempre sulla mia serie The Dasao Research.
Qui facciamo la conoscenza della divisione di oceanoligia della Dasao e anche di uno dei suoi membri Rafael. Che subito viene chiamato a controllare per una nave affondata in modo misterioso.
Essendo solo il primo capitolo di introduzione, non aggiungo altro. Spero che con questo primo capitolo possa aver acceso la vostra curiosità.
A presto.
  
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