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Autore: Dark side of Wonderland    03/03/2024    1 recensioni
Ciao a tutti cari lettori, dopo anni mi paleso con una brevissima cosina prima di ( spero ) iniziare nuovamente a pubblicare qualcosa, se state male leggetela, sono con voi, vi voglio bene
DSOW
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È normale, anche se non te ne rendi conto.

Quando hai il sentore che ti stia per venire un attacco di panico, sappi che probabilmente ti verrà.

Ogni volta che mi viene sto distesa sul letto, in qualsiasi letto io mi trovi, anche se non è il mio, e cerco di immaginarmi al di fuori del mio corpo.

So che sono li e al contempo qua dentro.

Respira e pensa ad un luogo o ad un sentimento felice.

Non concentrarti troppo su delle persone in particolare: ricorda che sentirli parlare, anche nella tua testa, può crearti panico e confusione ancor di più.

Ricorda anche che se il panico che normalmente risiede dentro di te come un cagnolino assopito adesso sta sentendo l’urgenza di graffiarsi fuori dal tuo stomaco, forse la causa di questa urgenza risiede proprio in qualche personaggio esterno con cui sei venuta a contatto, e che magari in qualche modo è andato a ledere la tua sensibilità.

Quindi isolati nel tuo mondo, senza aspettative o richieste.

Ricorda: non stai morendo.

Se stessi morendo ne percepiresti l’urgenza.

Invece, stai solo percependo l’urgenza di evadere dal dolore che ti è crollato addosso come un macigno.

Ma il dolore non è per forza morte: il dolore emotivo, che diventa alle volte fisico, è solo un infuocato allarme di qualcosa che necessita la tua attenzione.

Dagli la tua attenzione, ascoltalo e ascoltati.

Coccolati e metti la tua persona al sicuro, in un ambiente che ti concede il privilegio di poterti sentire fragile.

Circondati di oggetti e sensazioni che ti riportino alla tranquillità, e alla calma.

Respira, respira, e ancora respira.

Metti una mano delicatamente sul tuo stomaco, sentilo sgonfiarsi e rigonfiarsi: percepisci la naturalezza di quel movimento, e percepiscine anche la vitalità, la forza.

Sei ancora in grado di controllare il tuo respiro, quindi sei ancora in vita, e alla grande direi.

  
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