Luna, come sei lontana
Era una gelida notte invernale.
Chiuso nel suo cappotto, un uomo sulla trentina d'anni girava lentamente un bicchiere muovendone il liquido giallognolo.
Era forse la quinta birra che mandava giù.
Il viso arrossato, le tempie leggermente umide a causa delle vampate di calore. Quel locale era gremito di gente poco raccomandabile. Uomini aggressivi e chiassosi urlavano in branco, raccontavano barzellette sporche e brindavano in continuazione.
Però Lorenzo non aveva timore di loro. Mai stato un uomo che aveva paura di lottare contro chi era ingiusto. Mai avuto paura delle risse né tanto meno di prenderle di santa ragione, per lui l'importante era battersi per i propri ideali.
Si potrebbe quindi dire che fosse un uomo rigido e senza alcun timore, eppure...
Luna,
luminosa e sola
Vola
sopra i tetti, vola
Guarda
come d'amore
si muore
Gli dicevano: "tranquillo, ti passerà"
Gli dicevano: "non preoccuparti, è questione di tempo"
Ma Lorenzo non riusciva ad accettare quella separazione.
Non fraintendiamoci: lui voleva solo il bene di Serena e se la sua serenità era, involontariamente, turbata da lui, egli preferiva allontanarsene per lasciarla libera di essere felice, anche se non con lui.
Lorenzo era un uomo innamorato ma allo stesso tempo abbastanza maturo da capire che non si può costringere una persona a stare con te, se questo non è il suo desiderio.
Mandò giù qualche altro sorso, poi si alzò, mantenendo sempre un'aria elegante e composta. Passò accanto al tavolo di ubriaconi, non li degnò nemmeno di uno sguardo e dopo poco si ritrovò fuori, al gelo.
Era tutto buio e non c'era quasi nessuno in giro.
L'unica luce proveniva da quel pub ancora pieno di gente.
O forse no?
Eccola lì, la luna. Era alta nel cielo ed era immensa.
Lorenzo, nononstante il freddo fosse entrato fin dentro le ossa, non riuscì a distogliere subito lo sguardo.
Fai
luce solitaria
Finché
chiaro appare il giorno
Il giovane sorrise debolmente e senza nemmeno rendersene conto, una leggera lacrima scivolò lungo la sua guancia.
Che spettacolo quella luna e quanto gli sarebbe piaciuto osservarla con lei accanto...
Sospirò profondamente e senza timore si lasciò inghiottire nel buio, i suoi passi lenti, quasi passivi, lo dirigevano verso la sua casa abbastanza distante ma a lui non interessava: non aveva paura e c'era la dolce luna a vegliare su di lui.
Luna,
mezza luna o piena
Serena,
passi e te ne vai
Guarda
con che pena
si muore
d'amore
quaggiù.
Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti!
Questa song fiction mi è venuta in mente ascoltando: "Luna" dell'opera popolare Notre Dame de Paris.
P.S Ci tengo a precisare questo: lasciarsi è un evento estremamente doloroso e difficile da metabolizzare, su questo, credo, siamo d'accordo tutti. Non per questo però si deve arrivare a legami tossici. Purtroppo accade che non si accetta la separazione e sappiamo tutti che, purtroppo, in molti casi le situazioni degenerano. In questa storia ho precisato che è normale provare dolore ma che questo non deve sfociare in atteggiamenti non consoni.
In questo caso Lorenzo soffre molto per la perdita dell'amata Serena, ma vuole la sua serenità.
Georgette_23