Il ritorno di Future Trunks
Capitolo 1: Ecco Future
Trunks!
Erano passate poche settimane
dalla sconfitta di Majin Bu ed era l’inizio di Giugno e faceva già un gran
caldo, per la fine di primavera.
Alla Capsule Corporation,
Trunks si stava preparando per andare a scuola. Quel giorno era molto felice
perché, nel pomeriggio, il suo migliore amico Goten, sarebbe venuto a casa sua
per giocare un po’ e forse fare allenamento.
Trunks scese le scale e andò
in cucina per fare colazione.
-Buongiorno mamma!- esclamò
felice.
-Buongiorno Trunks! Come mai
ti sei svegliato così presto oggi? Di solito vengo a chiamarti io- disse Bulma
mentre serviva la colazione in tavola.
-Stamattina mi sono svegliato
presto perché, volevo fare colazione prima che papà finisse tutto! A proposito
dov’è?- gli chiese il bambino mentre addentava una brioche.
-Tuo padre è ad allenarsi
nella Gravity Room, vallo a chiamare, per favore.-
Trunks ubbidì alla madre e si
diresse verso la stanza di allenamento.
-Papà è pronta la colazione!
Vieni prima che finisca tutto io!- disse il bambino correndo verso la cucina.
Appena tornò in cucina, trovò
Vegeta seduto a tavola con una tazza di caffè in mano, mentre leggeva il
giornale.
-Papà! Non puoi usare i
poteri!- disse Trunks sedendosi vicino al padre.
-Questo vale solo per te! Io
posso fare quello che voglio!- dichiarò Vegeta, con il sorriso sotto i baffi.
-Non è affatto vero! La
regola “dei poteri” vale anche per te, caro mio!- ribatté Bulma rivolgendosi al
marito.
-Io posso fare quello che
voglio!-
-TU NON PUOI FARE PROPRIO
NIENTE, TI RICORDO CHE QUESTA E’ CASA MIA!-
Trunks guardava i genitori
che litigavano, ormai ne era abituato e quella scenetta la trovava molto
divertente, fin da quando era piccolo. Un bambino normale direbbe che c’è qualcosa
che non va, se i genitori litigano continuamente, ma per Trunks era
diverso.
Trunks si incantò davanti a
quella scenetta divertente e non si rese conto che si era fatto tardi.
-O MIO DENDE!- urlò il
piccolo Trunks guardando l’orologio.
-Cosa succede tesoro?- chiese
Bulma, che interruppe il litigio con Vegeta.
-MANCANO SOLO 3 MINUTI AL
SUONO DELLA CAMPANELLA! FARO’ SICURAMENTE TARDI E MI MANDERANNO IN PRESIDENZA,
COSI’ VOI DOVRETE VENIRE A PARLARE CON IL PRESIDE!-
-Non importa, può succedere.
Però io non posso venire, sono via tutta la mattinata! Verrà tuo papà!- lo
tranquillizzò Bulma.
Vegeta, che non aveva affatto
voglia di andare a parlare con uno stupido terrestre, si preoccupò di trovare
una soluzione.
-Trunks!- disse Vegeta,
attirando l’attenzione del piccolo sayan – Adesso ti trasformi in super sayan e
voli a super velocità a scuola!-
-Ma è contro le regole!-
obbiettò Trunks guardando il padre con aria stupefatta.
-Per una volta ti do il
permesso di infrangerle! E ora muoviti, non ho alcuna intenzione di perdere
tempo con il tuo stupido preside!-
Trunks ubbidì a Vegeta e, trasformato in super sayan, si
diresse a super velocità verso la scuola.
Goten, che stava entrando nel
grande atrio della scuola, si accorse dell’incremento di aura dell’amico e
pensò che si trovava in difficoltà, così si preparò a partire ma Trunks arrivò
a scuola trasformato in super sayan.
-Ciao Goten! Come stai?-
disse dirigendosi verso l’amico.
-COSA STAI FACENDO PERCHE’
SEI TRASFORMATO, RITORNA NORMALE, SENNO’ QUALCUNO TI POTREBBE VEDERE!- disse
allarmato a Trunks che stava correndo in aula ancora trasformato.
Trunks, dopo essersi reso conto di avere
ancora i capelli biondi, tornò immediatamente normale.
-Ti spiego tutto a
ricreazione, adesso vado altrimenti faccio tardi e mi metteranno in punizione!-
disse Trunks correndo in aula, seguito da Goten che si dirigeva nella sua.
-Allora a dopo. Ciao!-
-Ciao!-
Le prime 3 ore di lezione
passarono velocemente e i due sayan si ritrovarono a ricreazione.
-Vuoi spiegarmi perché
stamattina sei arrivato trasformato in super sayan?! Non ti sarai svegliato
tardi!?- domandò Goten, quando rimase solo con Trunks.
-A già, quasi dimenticavo...
stamattina non mi sono alzato tardi, anzi, mi sono svegliato prima del solito!
Comunque, papà ha usato i poteri in casa e mamma si è arrabbiata, perché lui
diceva che la regola “dei poteri” vale solo per me. Così hanno cominciato a
litigare e io non mi sono reso conto che era tardi.- concluse Trunks.
-Ma i tuoi genitori non
vogliono che usi i poteri, e se lo scoprono?-
-E’ stato papà a ordinarmi di
usare i poteri, perché non aveva voglia di venire a parlare con il preside,
se arrivavo tardi!-
-COSA?! DICI SUL SERIO!?-
esclamò Goten sorpreso dall’ annuncio di Trunks.
-Già, sono rimasto di sasso
anche io. Quando me lo ha detto, non potevo credere alle mie orecchie!- affermò
il piccolo sayan ricordando la scena di quella mattina.
Trunks e Goten parlavano di
cosa avrebbero potuto fare nel pomeriggio, quando i piccoli sayan sentirono una
forte aura.
-Goten, la senti anche tu?
Sembrerebbe un sayan.-
-Sì, la sento anche io,
sembra molto la tua aura!- affermò Goten.
-E’ vero, ma non è malvagia,
forse è un amico di papà!- disse Trunks non ancora del tutto convinto.
Ad interrompere la loro
conversazione, fu il suono della campanella, che avvisava la fine della
ricreazione.
Alla Capsule Corporation,
subito dopo che Trunks e ne fu andato, Bulma andò in laboratorio a lavorare
mentre Vegeta si recò nella Gravity Room, per allenarsi.
Verso metà mattinata, Vegeta
uscì dalla Gravity Room, per una pausa. Andò verso la cucina e, guardando fuori
dalla finestra, notò un camion ribaltato in mezzo al giardino.
-Eccoti, finalmente!- disse
Bulma, attirando l’attenzione del sayan.
-Cosa ci fa quel coso in
mezzo al giardino?- chiese Vegeta.
-Stamattina, quando sei
andato ad allenarti, è successo un incidente e quel camion è caduto sul mio
splendido giardino! Hanno detto che lo toglieranno la prossima settimana! Puoi
toglierlo tu per favore?!- domandò con tono speranzoso la ragazza.
-No.- fu la risposta del
sayan.
-Dai ti prego! Quel coso è
orribile li in mezzo al giardino! Se lo fai, ti perfeziono la Gravity Room.-
disse cercando di convincerlo.
-Bhe... se la mettiamo così,
va bene.- disse Vegeta.
-Allora vieni fuori e
spostalo, oggi quegli stupidi pompieri mi hanno fatto perdere un sacco di
tempo! E non ho ancora iniziato il nuovo progetto!-
Vegeta e Bulma andarono in
giardino, dove era posizionato l’ingombrante mezzo.
-Bene, adesso prendilo e
fallo sparire dalla mia vista!- ordinò Bulma.
-Non darmi ordini, altrimenti
aspetti una settimana!-disse Vegeta, che odiava quando qualcuno gli dava
ordini.
-Ok!Sto zitta!- rispose la
ragazza, che voleva liberarsi del camion.
Vegeta, alzò il pesante mezzo,
con un solo braccio e alzandosi in volo disse:- E adesso dove lo metto?-
-Non lo so, nascondilo!-
rispose Bulma pensando che era la cosa più giusta da fare.
-E dove dovrei nasconderlo?!
E’ abbastanza ingombrante e si nota facilmente ovunque!!-
-Sì, hai ragione! Bhe allora
fanne quello che vuoi!-
-Come “quello che
vuoi”????-rispose confuso il sayan.
-Sì , distruggilo o lancialo
nello spazio- affermò Bulma.
Vegeta, senza farselo
ripetere due volte, lanciò in aria il camion e con una sfera di energia lo fece
sparire.
-Ma cosa fai!?!?!?!?!-urlò
furibonda Bulma
-L’ho distrutto, come mi
avevi detto.-rispose tranquillamente Vegeta rimettendo i piedi a terra e
avvicinandosi alla consorte.
-SI’, MA NON INTENDEVO
QUI!!!! SEI PROPRIO UNO STUPIDO SCIMMIONE SENZA CERVELLO, POTEVI ANCHE
ANDARE.....- non riuscì a finire la frase, che Vegeta gli aveva tappato la
bocca con un dolce bacio.
-Mi piaci da morire quando ti
arrabbi- disse Vegeta tenendola abbracciata a se.
Proprio in quel momento, in
giardino, si materializzò una strana macchina. Vegeta si stacco immediatamente
da Bulma, che rimase a fissare la strana macchina.
La sconosciuta macchina aveva
il marchio della Capsule Corporation e Bulma era certa di non aver mai prodotto
quel tipo di mezzo. Si apri lo portellone e uscì un ragazzo alto, muscoloso e
con i capelli lilla.
-Trunks! Come stai? E’ da
molto che non ci vediamo- disse Bulma.
Infatti il ragazzo arrivato
con quella strana macchina era Future Trunks.
-Ciao!Scusate
l’interruzione.- disse il ragazzo imbarazzato per quello che aveva appena visto
e interrotto.
-Oh... non preoccuparti. Sei
proprio cresciuto. Sei venuto a farci un saluto?- chiese Bulma.
-Sì, sono venuto a salutarvi
ed ero curioso di vedermi nel passato, se non vi dispiace mi fermerei per un
paio di giorni.-disse Future Trunks.
-Ma certo, qui sei sempre il
benvenuto, dopotutto è anche casa tua. Trunks arriverà verso l’ora di pranzo
adesso è a scuola. Chiamo subito Goku e gli altri, così potranno venire qui a
salutarti- disse Bulma correndo in casa a telefonare agli amici.
Vegeta e Future Trunks
rimasero soli in giardino e cominciarono a parlare.
-Così sei venuto a vedere
come sta Trunks?- chiese Vegeta, ancora imbarazzato.
-Sì, e a salutarvi. L’ultima
volta che ho visto Trunks, aveva pochi mesi, dovrebbe essere molto cresciuto.-
-Già ed è un bambino sveglio
e anche abbastanza forte per la sua età, si è trasformato in super sayan a 7
anni.- disse orgoglioso del suo piccolo sayan
-Come?! Già a sette anni è
riuscito a trasformarsi?!- esclamò stupito Future Trunks.
-Sì, anche il figlio di
Karoth sa già trasformarsi.-
-Ho visto anche io Gohan
trasformarsi, ma aveva 11 anni.- ricordò Future Trunks.
-Non Gohan, l’alto moccioso
di Karoth-
-Ha un altro figlio?! E come
si chiama?- chiese Future Trunks, un po’ stupito.
-Si chiama Goten. Karoth ha
proprio poca fantasia per i nomi- disse Vegeta con tono ironico.
Proprio in quel momento
arrivò Bulma.
-Goku ha detto che arriva
subito, così possiamo pranzare tutti insieme!- esclamò felice di ritrovarsi con
i vecchi amici.
-Tsk! Ma dovevi proprio
chiamare Karoth? Questo pomeriggio veniva Goten a giocare con Trunks, bastava
solo lui! Adesso avremo tutta la famiglia Son per casa!- disse irritato Vegeta,
che non provava molta simpatia per la famiglia di Goku, e soprattutto Goku!
-Non fare lo scorbutico! E
poi Trunks ha bisogno di giocare con Goten! Se fosse per te, lo faresti vivere
nella Gravity Room ad allenarsi!- affermò Bulma
-Non è vero, lo farei uscire
per i pasti- ribatté Vegeta, lanciandole un’occhiata di sfida.
-SEI SOLO UNO SCEMO!!!! TUO
FIGLIO E’ UN BAMBINO, NON E’ UNA MACCHINA DA ALLENARE!- gli urlò contro, dopo
aver perso la pazienza.
-Tsk! Trunks è un sayan ed è
mio figlio, lui è forte e non si fa niente con un po’ di allenamento- disse
sicuro di quello che aveva appena detto.
Future Trunks guardava i due
“genitori” litigare, era una scena abbastanza buffa ed era felice per il
Trunks, di quella dimensione, perché aveva una splendida famiglia.
Suonata la campanella, tutti i
bambini si prepararono per andare a casa.
Trunks era appoggiato al
muretto vicino al grande portone della scuola e aspettava Goten per poi andare
a casa insieme. Era un po’ preoccupato per quell’aura che sentiva, era identica
alla sua.
-Ehi Trunks!- disse Goten,
riportando l’altro sayan con i piedi per terra.- Adesso possiamo andare, la
maestra ci stava dando i compiti e ci ha fatto uscire più tardi!-
-Non preoccuparti, piuttosto
è tutta la mattina che sento la stessa aura, si direbbe che proviene proprio da
casa mia!- disse Trunks, mentre cominciavano ad avviarsi verso la Capsule
Corporation.
-Sì, hai ragione. La sento
anche io. Corriamo fino a casa tua per vedere chi è?!- chiese Goten all’amico.
-Va bene!- disse cominciando
a correre.
Si fermarono davanti alla
porta di casa, quando Goten disse:- Sento l’aura di mio papà e di mia mamma!
Che ci fanno qui?-
-Mi sembra molto strano! Dai
entriamo e ci facciamo spiegare tutto- disse aprendo la porta.
Erano tutti a chiacchierare
in salotto che non si accorsero dell’arrivo dei due bambini.
-Ciao! Siamo a casa!- disse
Trunks facendo sorgere il silenzio nella stanza.
-Finalmente siete arrivati!-
disse Bulma.
-Perché?! Non siamo mica in
ritardo!- affermò Trunks, che non aveva ancora visto chi era presente nella
stanza, oltre ai suoi genitori e quelli di Goten.
Proprio in quel momento si
alzò dal divano un ragazzo, i due piccoli sayan lo guardavano sbalorditi. Goten
posava lo sguardo sullo sconosciuto e poi sul migliore amico, erano identici,
senza esaminare l’altezza e l’età.
Il piccolo Trunks era rimasto
immobile con la bocca spalancata per lo stupore, guardò prima la madre, poi
posò lo sguardo sul padre, in cerca di chiarimenti, ed infine tornò a guardare
il ragazzo che gli assomigliava moltissimo.
- E quello chi cavolo è?-
domandò Trunks ancora con sguardo sbalordito.
continua...
mi raccomando recensite!
baci Silvia_sic1995