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Autore: ROSSANA e HERIC channel    13/03/2024    0 recensioni
"Adesso anche lei amava i dinosauri !"
E se Rossana ed Heric si fossero messi insieme dopo il famoso bacio della vigilia di Natale ? Ecco come ho sempre immaginato questo evento tanto atteso e mai avvenuto ( purtroppo ) nella serie animata.
Versione definitiva della Fanfiction "Amava i dinosauri" di Alice Goffredi.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Rei Sagami/Robby, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Sana/Akito
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sana, intenta a colpire sulla testa Terence con il suo martelletto di plastica, all'improvviso si sentì tirare per un braccio. Restò sconvolta nel vedere il suo compagno. Si fermò: "Heric !" disse. Lui, imperturbabile, le afferrò una mano e iniziò a trascinarla via. "Andiamo !" le disse. Lei, continuando a camminare, aveva cominciato a sbraitare come al solito, dimenando le braccia e le gambe: " Ma... Heric ! Cosa fai ? Fermati ! Dove mi stai portando ?" urlava confusa. "Ti accompagno a casa..." disse lui senza guardarla. All'improvviso sul volto di Sana si dipinse uno splendido sorriso. Si voltò e saluto' i suoi compagni: "Ci vediamo ragazzi !", disse, lasciando tutti a bocca aperta. "Finalmente il tuo amico Heric si è deciso !" disse Alissa. "Pare proprio di sì..." rispose Terence, mentre guardava soddisfatto i suoi due amici che si allontanavano. Per tutto il tragitto Sana ed Heric non spiaccicarono parola. Sana era felice, anche se le sembrava strano che quel giorno il suo manager Robby non fosse venuto a prenderla con la macchina, ma soprattutto si chiedeva cosa significasse il gesto di Heric. Voleva forse dire che lei era la sua ragazza ? Con il punto interrogativo che le pendeva sulla testa, Sana si voltò verso Heric e vide che gli erano apparse le orecchie e la coda da leopardo, anche se non ne comprendeva il motivo. Non poteva certo immaginare che il suo amico Robby se ne era andato dopo che Heric gli aveva raccontato un enorme balla sulla sua ragazza Alicia. Giunti davanti a casa di Sana, si erano fermati e lei aveva parlato per prima: "Grazie, è stata una bella passeggiata !" disse, alzando la mano. "Mi saluti così ?" aveva chiesto Heric. "Come dovrei salutarti ?" chiese Sana, ingenua come sempre. Non esisteva una ragazza più ottusa di lei. "Lascia stare..." disse Heric rassegnato. "Allora a domani !". Sana si era voltata, dirigendosi verso la porta di casa sua, quando all'improvviso udì di nuovo la voce di Heric: "A proposito di domani... sei libera nel pomeriggio ?". All'udire quelle parole, Sana si era immobilizzata mentre Heric aveva ripreso a parlare: "Vorrei farti vedere un posto." Sana era ancora più confusa di prima: uscire loro due da soli ! E quello ? Era forse un appuntamento ? Poi, per caso, il suo sguardo si diresse verso il giardino, nel punto esatto in cui si erano baciati e all'improvviso tutto le fu chiaro: lui che la baciava... lui che la riaccompagnava a casa... lui che le chiedeva di uscire... Quello era un modo intrinseco per chiederle di essere la sua ragazza ! Lei, senza voltarsi aprì bocca: "A che ora ?" Non pote' vedere la reazione di lui a quelle parole. Sentì solo dire: "Ti passo a prendere alle cinque !". E poi sentì il rumore dei passi di lui che si allontanava. Lei entrò in casa con il cuore colmo di gioia, salì nella sua stanza, tirò fuori la sua pianola e il microfono e iniziò ad intonare una delle sue strambe canzoncine inventate sul momento. L'indomani, stranamente, lei era stata puntualissima e alle cinque meno un quarto era già pronta. Forse anche lui non vedeva l'ora di incontrarla poiché alle cinque meno dieci bussò alla porta di casa sua. Quando Sana aprì, Heric si trovò davanti uno spettacolo indecente: la signora Catherine, mamma di Sana, aveva imbavagliato Robby e lo stava legando a una colonna dell'ingresso, mentre sulla sua testa lo scoiattolo Maro gli sparava contro delle noccioline con il suo mini cannone. Heric che, nel trambusto, si era istintivamente messo in posizione, pronto a sferrare uno dei suoi colpi di karate, fu distratto dalla voce di Sana: "Allora ... andiamo ?" "Sì..." riuscì solo a dire, mentre la domestica, la signora Patricia raccomandava loro di divertirsi. Come il giorno prima, il tragitto fu silenzioso, ma se prima Sana si chiedeva cosa provasse Heric, adesso voleva solo sapere dove la stesse portando. Dopo venti minuti giunsero a destinazione e Sana si accorse che lì era stata allestita una mostra sui dinosauri. E all'improvviso capì tutto. Una volta Terence le aveva raccontato che l'unica volta in cui Heric da piccolo aveva ricevuto un regalo da parte di suo padre era stata durante una mostra sui dinosauri. Quella era stata l'unica dimostrazione d'affetto da parte del suo genitore e la sola volta in cui lui si era sentito parte di una famiglia. Quindi con quel gesto, in un certo senso, era come se lui le stesse dicendo che adesso anche lei faceva parte della sua famiglia. Improvvisamente gli occhi di Sana si riempirono di lacrime. Heric lo notò: "Cos'hai ?" le chiese. "Nulla..." rispose lei senza scomporsi. Era stata la giornata più bella della sua vita. Adesso anche lei amava i dinosauri !
   
 
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