Casa
dei
Valerius.
Anna:
E come siete
arrivati qui?
Carl:
Siamo venuti per
mare.
Van
Helsing: Con
Jack Sparrow e
Davy Jones.
Anna:
Davvero? Per mare?
Van
Helsing: (sarcastico)
No,
ci hanno sparato con un missile intercontinentale.
Carl:
Sì.
Anna:
Il mare Adriatico?
Van
Helsing: (sarcastico)
No,
il mar glaciale anatartico, abbiamo fatto il giro del mondo al
contrario come
due beoti. E dove troverò Dracula?
Carl:
Ah, sì.
Anna:
Una volta, quattro
secoli
fa, abitava in questo castello. Nessuno sa dove si trova ora.
Carl:
Neanche con un
navigatore
satellitare TomTom Go?
Van
Helsing: Io posso
aiutarti.
Anna:
Nessuno
può aiutarmi.
Autrice
(chiamata anche “nessuno”): Presente!
Van
Helsing+Anna: ...
Van
Helsing: Io posso
soccorrerti.
Anna:
Nes… ehm,
alcuno può soccorrermi.
Van
Helsing: Io posso
tentare.
Anna:
E morire nel
tentativo.
Fa
per
mettere la spada nel fodero, ma gli sfugge di mano e cade per terra.
Anna
sbuffa e fa per raccoglierla, ma gli tira involontariamente un calcio e
questa
finisce sotto un armadio. Anna si scazza e tira una molotov contro il
suddetto
armadio, che piglia fuoco e si incenerisce.
Anna:
…come
tutta la mia
famiglia.
Van
Helsing: Non
succederà.
Perché io sono il protagonista di questa storia e non posso
morire. Non adesso,
almeno. Forse alla fine, poco prima dei titoli di coda. Ma ho letto il
copione
e so che non succederà.
Anna:
So badare a me
stessa.
Van
Helsing: (guardando
i resti
dell’armadio) Sì, l’ho notato.
Anna:
I vampiri hanno
attaccato
alla luce del giorno. Non lo fanno mai, ero impreparata, non
accadrà più.
Van
Helsing: E
perché hanno
attaccato alla luce del giorno?
Anna:
Forse per cogliermi
di
sorpresa. A quanto pare vogliono sterminare tutta la mia famiglia.
Van
Helsing: Per quale
motivo?
Perché ora?
Anna:
Tu fai troppe
domande.
Van
Helsing: *ghigno*
Di solito
ne faccio due: con chi ho a che fare e come lo uccido.
Anna:
Mio padre ha passato
la
vita a cercare risposte, anno dopo anno. Setacciando la torre,
esaminando gli
archivi di famiglia, navigando in internet e chiamando il 911.
Van
Helsing: Carl, alla
torre.
Comincia da lì.
Carl:
Ah, bene.
Van
Helsing: L’unico
modo di
salvare la tua famiglia è non morire finché
Dracula non sarà ucciso.
Anna:
E chi può
ucciderlo oltre
me? Chi avrà questo coraggio?
Van
Helsing: Affrontandolo
da
sola sarai in svantaggio per numero e posizione, e il buio è
un suo alleato.
Buio:
Ci puoi scommettere,
baby.
Van
Helsing: Di buon
mattino
andremo a cercarlo. Ma lo faremo insieme.
Parte
la
musica di C’è Posta Per Te e a questo punto
l’Autrice si incazza di brutto.
Prende la prima arma contundente che trova – il basso
andrà bene…– e corre
dietro a Lust ed Envy cercando di ridurli ad un ammasso di fratture
scomposte.
Pride:
Che poca classe, che
volgarità!
Anna:
Alcuni dicono che
sei un
assassino, Van Helsing. Altri dicono che sei un santo. Qual
è la verità?
Van
Helsing: La
verità è nel
mezzo, forse. No, la verità è che sono un povero
attore costretto a partecipare
ad una parodia noiosa e senza senso legato da un contratto a lungo
termine
estortomi con l’inganno.
Anna:
Ti avevo promesso da
bere.
Van
Helsing: Sì,
è vero.
Anna:
Lo bottiglie sono
nel
corridoio, serviti pure. Quanto a me, voglio chiudere questa storia una
volta
per tutte.
Van Helsing: Mi dispiace che tu debba portare questo perso da sola. (lecchino)
Anna: Al contrario, io non vorrei che fosse altrimenti.
Van Helsing: E mi dispiace anche per tuo padre e per tuo fratello.
Anna: Li rincontrerò un giorno. Noi in Transilvania vediamo sempre il lato positivo della morte.
Van Helsing: C’è un lato positivo della morte?
Anna: Sì. È solo più difficile vederlo.
Van
Helsing la prende per un braccio e gli spruzza qualcosa di
narcotizzante in
faccia.
Anna:
*ronf*
Van
Helsing: E mi
dispiace
anche per questo. O forse no. Bwahahahahahah!!!
Tic Tac, passa il tempo
Musica:
La vita fa Tic Tac, il ritmo da Tic Tac, accendi il ritmo della vita
con Tic Tac…
Autrice: UuuucciDEREEEEEEE!!!
Envy: Non
è tanto normale, questa qui.
Autrice: Chissà
perché, eh?!
Anna si sveglia.
Anna: Van
Helsing!
Poi sente un rumore e prende una lanterna e
una mazza. Ma la fonte del rumore è solo una finestra
aperta. Anna la chiude,
si gira, e vede delle orme per terra.
Anna: Ma
cazzo, pensano che lo zerbino sulla porta sia decorativo?! Non
capiscono quanto sia stressante vivere da sola in un palazzo grande
come tutto
il Friuli Venezia Giulia e doverlo pure pulire da sola?! Appena posso
mi
trasferisco in un monolocale!
All’improvviso, una goccia
d’acqua le cade
in testa.
Anna: Ma
nooooo, mi ero appena lavata i capelli!
Guarda su e c’è un licantropo
appeso al
soffitto.
Anna: Ih!
Come pulisco lassù?!
Poi gli spara e corre via. In quel momento,
la Graziosa Nuvoletta Notturna ha deciso che gli va di andare a coprire
la
luna, così, perché gli gira. Anna gira
l’angolo e si trova davanti suo
fratello.
Anna: Valkian?
Velkan: Velkan…
Anna: Velkan!
Velkan: Velkan…
Anna: Varkan?!
Velkan: Velkan…
Anna: Volkun?!
Velkan: …
Anna:
Mio Dio, allora sei vivo?
Velkan: No,
Anna, ho soltanto un momento!
Anna:
Ma Vilkan, c’è un uomo lupo… (sagace,
l’amica…)
Velkan: Velkan.
Non importa, stammi a sentire, conosco il segreto di Dracula,
ha un mostr…
Velkan è scosso da spasmi. Infatti, la
Graziosa Nuvoletta Notturna ha finito la passeggiatina serale e se ne
va in un
pub con le amiche.
Anna: Velk,
hai di nuovo esagerato con gli antidolorifici?
Velkan: Ti
prego!
Anna: No!
La scena di Velkan che si arrampica su per
il muro di schiena e si strappa la pelle di dosso la
evitiamo… Appare dal nulla
una tenda della doccia circolare, come in The Sims, e quando questa si
abbassa
al posto di Velkan c’è l’uomo lupo.
Da chissà dove, arriva Van Helsing.
Van Helsing: Anna1
Il licantropo sfonda la finestra e fugge
via.
Van Helsing: Anna, stai bene? Anna?
Van Helsing insegue l’uomo lupo.
Carl: Perché
sento puzza di cane bagnato qui dentro?
Van Helsing: Un uomo lupo!
Carl: Uuuh,
allora avrai bisogno di pallottole d’argento!
Van Helsing: (correndo via) Ben fatto!
Cimitero del paese.
Van Helsing infila le pallottole nella
pistola. Poi cammina nella nebbia. E inciampa su una lapide. E una
croce lo
colpisce lì dove fa male. E un ramo lo colpisce in testa
facendolo cadere. E…
Van Helsing: Va bene, c’è la nebbia, ma
basta!
La nebbia si dirada. C’è
un’atmosfera
terrificante. Parte la musichetta del killer di Psycho.
Lust+Envy: Non
siamo stati
noi!
Autrice:
Ooops…
è la suoneria del mio cellulare… Tee he he!
L’autrice
scappa inseguita da Envy e Lust. Pride è seduto sulla sedia
del regista a
mangiare pop corn.
Ma
torniamo a noi. Van Helsing sente un rumore e si gira di scatto,
puntando la
pistola. Poi, senza alcun motivo apparente, comincia a sparare a
raffica, poi
prende un fucile mitragliatore e continua, poi un bazooka e un
po’ di argilla
esplosiva (Deidara rules).
Pride:
Piantala
di infilarci dentro allusioni a Deidara.
Autrice:
Tee
hee hee! Lo hai chiamato per nome, hai detto Deidara! Iiiiiih, Deidara!
Pride:
…
Van Helsing: (aiutando la povera vecchietta contro cui ha
sparato a rialzarsi) Chi sta cacciando chi?
Van Helsing si appoggia ad una bara
appoggiata in verticale. All’improvviso, dalla bara proviene
una voce. Van
Helsing si spaventa e spara. Dentro c’era semplicemente il
Becchino, che cerca
di tamponare la ferita.
Becchino: Cazzo!
Van Helsing: Veramente ti ho beccato un po’
più giù…
Autrice:
Ehi…
Becchino: Bella
serata… Per me è un po’ stretta questa,
ma per voi… è perfetta.
Van Helsing: Noi chi? Qui ci sono solo io.
Becchino: …sì.
Che coincidenza. Vedo che l’uomo lupo non vi ha ancora ucciso.
Van Helsing gli fa il gesto dell’ombrello.
Van Helsing: Tò! Tranquillo, si sta attrezzando. Voi
invece non sembrate interessargli.
Becchino: Oooh,
io non sono una minaccia per lui. Metto ordine non appena finisce
il mio lavoro… se intendete il mio pensiero.
Van Helsing: (sarcastico) No, sono così idiota che
non
capisco. Un po’
tardi per scavare fosse,
no?
Becchino: Oooh…
non è mai tardi per scavare una fossa. Chi può
sapere quando ne
servirà una nuova?
Il becchino si gira e tenta, con una pala,
di aprire una presa d’aria nel cranio di Van Helsing, che gli
sta dando le
spalle. Ma la pala gli sfugge di mano e parte via, passando davanti
alla luna
come il bambino di E.T. sulla bicicletta.
Van Helsing: Pittoresco.
Becchino: Oh
scusate. È soltanto la mia natura.
Van Helsing si sposta e il becchino viene
centrato in pieno dal licantropo.
Becchino: Ih!
Viene sbalzato via e finisce nella fossa. Van
Helsing prende la mira, ma zerodue secondi prima che prema il
grilletto, arriva
Anna e gli devia il braccio.
Anna: No!
Licantropo: Dehihihohu!
Il licantropo corre via, ma viene centrato
in pieno dalla pala ritornata alla base.
Licantropo: D’oh!
Il licantropo corre via. E Van Helsing gli
corre dietro.
Van Helsing: Muoviti!
Anna: No!
Van Helsing prende Anna per il collo.
Van Helsing: Perché
Anna: Finirai
per strozzarmi!
Van Helsing: Eh, magari… dammi un motivo per non
farlo.
Anna: Proposta
indecente?
Ecchi Fan Club: Sììììì!!!
Autrice: No-ooo,
Enne O!
Anna: Ma
era scritto sul copione!
Autrice: Luuuust!
Lust: Era
una noia… ci vuole sempre un pizzico di lussuria, nella
vita…
Autrice: Grrr!
Mentre l’Autrice compone il numero
dell’incredibile Hulk dopo aver legato Lust ad una sedia, la
storia procede.
Van Helsing: Quello non
è più tuo fratello, Anna!
Anna: Tu
sapevi.
Van Helsing: Sì.
Anna: Prima
o dopo che ti impedissi di colpirlo?
Van Helsing: Prima.
Anna: (gli
tira uno spintone) E hai tentato lo stesso di ucciderlo!
Van Helsing: (sbattendo contro una statua a forma di
angelo) È un uomo lupo, ucciderà delle persone!
Anna: Solo
perché non può farne a meno, non è
colpa sua!
Van Helsing: Lo so, ma lo farà in ogni caso.
Anna: Sai
che cos’è il perdono?
Van Helsing: No. (prende il dizionario) Perdono…
Dio solo sa perché ho scelto come
assistenti
Envy e Lust.
Cardinale: ERETICA!!!
Canzone: Perdono…
Se quel che è fatto è fatto io
però chiedo… Scusa…
Regalami un sorriso e io ti porgo una… Rosa…
Van Helsing: ORA sì. L’ho chiesto tante volte.
Autrice: Perdono… Se quel che sto per fare sto per farlo io però non chiedo… Scusa… Regalami una ghigliottina e io ti porgo una… Condanna… Su questa carneficina nuovo sangue si… Posa… Perdonooo…
Pride: Tsè, che tristezza.
Autrice: Lo so.
Anna: Dicono che Dracula abbia un antidoto.
Van
Helsing: Liquido, solido o polveriforme?
Anna: Se esiste una possibilità di salvare mio fratello, io la troverò!
Van Helsing: No! Devo trovare Dracula!
Anna: E che me ne frega delle tue strane tendenze, io devo trovare mio fratello!
Van Helsing: Autriceeee… qui sento puzza di yaoi…
Autrice: (con tono falsamente innocente) Yaoi? Ma cosa mi dici mai! (poi, dopo essersene resa conto) Argh! Topo Gigio! Argh! Ora la sua voce mi risuona nelle orecchie! Aaaaaargh!
Van Helsing: Ben ti sta, e adesso soffri!
Anna: Ha dato la vita per me, è l’unico familiare che mi resta!
Van Helsing: E storpi pure il suo nome… che riconoscenza!
Autrice: Ma non dovrebbe saperlo… come fa a saperlo? (Voce nella testa: Ma cosa mi dici mai?) Argh!
Anna: Io odio Dracula, più di quanto tu possa immaginare. Mi hai portato via tutto ciò che avevo…
Lust: Che?! anche la verginità?!
Autrice: (tirando il megafono in testa al povero Vizio) Lust, perché non ti fai una canna così accontenti quel tuo cervello a senso unico?!
Anna: …lasciandomi sola al mondo.
Van Helsing: Va bene. Andremo a cercare tuo fratello… Ma prima, chiamiamo la redazione di Chi L’ha Visto?.
Castello
di Frankenstein (Visto?! Questa volta lo so!)
Le
bestiacce che non so ancora come si chiamano azionando i macchinari del
castello, mentre Dracula passeggia avanti e indietro
Dracula: Finalmente ricompaio. Igor!
Igor: (affilando i coltelli) Sì, padrone.
Dracula: Fra quanto tempo saremo pronti?
Igor: (aggiustando la motosega) Presto, padrone, molto presto. È difficile senza il buon dottore, però i Dwergi se la cavano bene, eh?
Autrice: Dwergi?! Quei cosi hanno un nome?!
Pride: Ecco, ora lo sai.
Autrice: Aspetta un momento… che fine ha fatto Envy? Non vorrei che combinasse qualcosa di cui potrebbe pentirsene…
Dracula: (unendo le dita di entrambe le mani) Eccellente.
Fuori,
Van Helsing e Anna camminano, diretti verso il castello.
Anna: Per me è una questione personale, riguarda la famiglia e l’onore. Tu perché fai questo lavoro? Cosa speri di ottenere?
Van Helsing: Magari la distruzione del contratto che mi lega a quest’assurda parodia…
Anna: E cos’hai ottenuto finora?
Van Helsing: Una crisi di nervi e un’overdose da calmanti. Ah, e incubi.
Trova
un
ciuffo di peli appeso ad un ramo.
Anna: Gli uomini lupo perdono il pelo, ma non il vizio, alla loro prima luna piena, perché la maledizione si è completamente impadronita di loro.
Van Helsing: Che posto è questo?
Anna: Il castello di Frankenstein. Ma dovrebbe essere abbandonato. Non capisco, l’uomo che viveva lì è stato ucciso un anno fa. Profanatore di tombe e sabotatore di eventi metal, tra l’altro.
Van Helsing: Un anno fa… subito dopo la scomparsa di tuo padre.
Anna: Sì, stava cercando Dracula. Era diretto verso il mare. Poi lo ha acchiappato un kraken, e così… Io non ho mai visto il mare. Immagino che sia bellissimo.
Van
Helsing: Non a Ferragosto, vedessi che casino.
Intanto,
il licantropo raggiunge l’interno del castello.
Dracula: Gli uomini lupo sono una seccatura tale durante la loro prima luna piena… è così difficile controllarli.
Ricompare
il telo da doccia e al posto del licantropo, c’è
Velkan in mutandoni di
pelliccia.
Velkan: Ehi!
Autrice: Ringrazia che non sei nudo.
Dracula: Ti affido un compito semplice: tu scopri chi è il nostro nuovo ospite e puoi fermarti a fare due chiacchiere con tua sorella.
Velkan: (cercando di coprirsi) Lsciala fuori da questa storia, Conte. Non conosce il tuo segreto. E presto io lo porterò con me nella tomba.
Dracula: Non augurarti la morte troppo presto, è giusto che tu mi renda dei servigi.
Yaoi Fan Club: Kyaaaaaaahhh!!!
Autrice: NON quel genere di servigi, ma chi me lo ha fatto fare?!
Velkan: Preferisco morire piuttosto che aiutarti.
Dracula: Oooh, non essere noioso, tutti quelli che dicono questo muoiono! E poi stanotte, all’ultimo rintocco della mezzanotte, non avrai altra scelta che obbedirmi.
I
Dwergi
staccano un cadavere da una specie di lettino.
Dracula: Ti sembra familiare?
Il
cadavere ha una croce d’oro appesa al collo.
Velkan: Il lattaio?!
Dracula: No.
Velkan: Il postino?!
Dracula: No.
Velkan: Il prete?
Dracula: …
Velkan: Padre!
Dracula: Alleluia…
Velkan: Nuuuu!
Dracula: Lui non mi è servito a niente, ma confido che tu che hai il veleno dell’uomo lupo nelle vene mi porterai invece grandi benefici.
Lo
spinge contro la specie di lettino.
Yaoi Fan Club: Kyaaaaaah!
Autice:
Via,
pervertite! Che neanche esistete, tra l’altro!
I
Dwergi
lo legano.
Velkan: Io ho fallito e non ti ho ucciso, ma mia sorella non fallirà. Maiiiii!!!
Nel
frattempo,
Anna e Van Helsing, cioè, Van Helsing e Anna sono riusciti a
penetrare nel
castello. Si sente una sorta di squittio.
Anna: (spingendo di lato Van Helsing) Dwergi!
Van Helsing: (sbattendo dolorosamente contro un porta-torce e provocandosi una ferita lacero-contusa sulla fronte) Dwergi?
Anna: I servi di Dracula. Laboriosi ma con una perfidia inaudita. Se avrai occasione di ucciderne uno *sguardo omicida* fallo, perché loro ti farebbero di peggio.
Van Helsing: (immaginando se stesso e vari Dwergi in attività sado-maso e rabbrividendo) Bene.
Dwergi: (versi incomprensibili)
Anna: Dicono che stanno usando mio fratello per un esperimento!
Van Helsing: Come cazzo fai a capire quello che dicono?!
Anna: C’è il dizionario Dwergese-LinguaDaNoiParlata – LinguaDaNoiParlata-Dwergese.
Van Helsing: Ah.
Anna: Mio fratello sta lottando contro il male che c’è dentro di lui.
Canzone: È l’uomo tigre, che lotta contro il male…
Autrice: (accucciata per terra con un’aura bluastra attorno, traccia dei cerchietti con il dito sul pavimento, completamente svuotata da ogni intento omicida nei confronti dei suoi assistenti demoniaci) …
Anna: C’è ancora una speranza!
Van Helsing: Anna! Non c’è più speranza per tuo fratello. Ma possiamo ancora proteggere altri se uccidiamo Dracula.
Nel
laboratorio di Dex… ehm, Frankenstein, Igor saltella
felice&contento
brandendo una falce, mentre Dracula si fa le sue passeggiatine
nevrotiche sul
soffitto.
Dracula: Andiamo a incominciare! Solleva, su!
Il
lettino si solleva verso il soffitto, aperto, ed espone Velkan
– in mutandoni
di pelliccia – all’azione corrosiva degli agenti
atmosferici.
Velkan: Hei!
Autrice: Ma quanto sono poetica.
Pride: Come Leopardi con l’Alzheimer.
Nel
frattempo, Van Helsing e Anna giungono in un’adorabile
anticamera con delle
specie di sacchi in tartan, alcuni rosa altri azzurri, appesi al
soffitto.
Van Helsing: Li avevi mai visti prima d’ora?
Anna: No. Cosa pensi che siano?
Van Helsing: (con la musichetta di Chi vuol essere milionario? prima di leggere la domanda) I suoi figli.
Anna: Che cosa?
Van
Helsing: (musichetta come sopra) I suoi generati.
Anna: Che cosa?
Van Helsing: (musichetta…) I suoi procreati.
Anna: Che cosa?
Van Helsing: (musichetta) Il prodotto del suo seme…? Ma chi ha scritto ‘sta battuta?!
Il
mixer
si impalla e salta per aria (Deidara rules)
Pride: Ma la pianti con questo Deidara?! Hai rotto!
Autrice: Ma vieniiiii! Ma vaiiii! Ma chi sonoooo?!
Becchino: Ehi, quella battuta era mia!
Autrice: Niente più canzoncine spastiche campate in aria! Peppè peppè peppè… (fa il trenino da sola, il che non è propriamente un bello spettacolo)
Van Helsing: Un uomo con tre splendide donne per 400 anni…
Anna: Sì, i vampiri sono morti viventi…
Van Helsing: (sarcastico) Oh, ma guarda, non lo sapevo…
Anna: Quindi ha senso che anche i loro figli nascono morti.
Van Helsing: Ma scusa, se Dracula è morto, anche i suoi spermatozoi sono morti… come cazzo fa? Inoltre non ha un cuore, ergo, niente circolazione sanguigna, ergo, niente… capito no?
Anna: Rigor mortis?
Autrice: Stooop, stooooop! Non è una lezione di educazione sessuale per non morti!
Lust: (sgranocchiando i popcorn) *crunch crunch* Adesso che cominciava ad essere interessante…
Autrice: Solo per te, e adesso schioda le chiappe dalla mia sedia.
Pride: Iiih, che linguaggio volgare e privo di classe!
Autrice: Ok. Lust, mio diletto, vuoi per favore sollevare le tue natiche dalla superficie quadrata del ripiano della struttura lignea che stai occupando, più comunemente nota come sedia, in modo che la sottoscritta possa sedervisi e permettere a questa fiction di proseguire nel suo naturale cammino?
Pride: …
Van Helsing: Ovviamente, cerca di portarli in vita. (guarda Anna) Prima le signore.
E
va
avanti lui, il cretino.
Intanto
su una torre del castello, Velkan viene allegramente colpito dai
fulmini.
Dracula: (a Igor) Azione le leve!
Igor: (montando un modellino di missile nucleare) Sì, padrone.
Velkan: Awww…
Una
carica elettrica, gialla a differenza delle altre che sono azzurre,
parte dal
lettino e si espande nel castello, fino alla sala dove stanno appesi i
figli di
Dracula. I… sacchi? Chiamiamoli così…
cominciano a muoversi. Poi si rompono e
da essi escono bambini svolazzanti, pucciosi e carini, vestiti con
grembiulini
rosa e azzurri.
Van Helsing: Così sono questi i figli dei vampiri.
I
bimbi
svolazzano fuori dalle finestre, Sulla terrazza del castello, Dracula e
le
mogli residue ammirano le loro creature.
Dracula: Non sono per niente emo… ho un brutto presentimento… vabbè, lasciamo correre… Hanno bisogno di nutrirsi. Mostrategli come devono fare, presto!
Prende
le mogli e le butta dal terrazzo.
Aleera: Hai visto, Verona? I divorzi non sono più di moda, meglio buttare la moglie dalla finestra.
Verona: Questi uomini…
Dracula: E pregate il diavolo che questa volta rimangano in vita!
Cardinale: ERETICO!
Le
vampire con i figli al seguito escono dalle finestre sfondando le
vetrate.
Dracula: *sospiro* Ed ecco altri tremila euro che se ne vanno…
Van Helsing: A questo punto entro in scena io.
Anna: No, aspetta!
Van Helsing: Cazzo, è scritto sul copione!
Van
Helsing spara a tutti i bimbetti che gli capitano a tiro, mentre
Dracula lo
guarda dalla finestra.
Dracula: (pensando) Beh, sono sempre paghette in meno…
Van Helsing: Ora che ho attirato la tua attenzione…
Dracula
vola giù dal terrazzo.
Nella
dimora dei Valerius, intanto, Carl cerca informazioni.
Carl: Uhm, questo sì che è interessante.
Si
getta
alle spalle il numero 11 di Fullmetal Alchemist e prende il 28 di
Naruto, ma un
sovraffollamento di bambini volanti allegri nei loro grembiulini rosa e
azzurri, passando davanti alla finestra, lo distrae dai suoi
intelligenti
ragionamenti.
Carl: Ma questo non va bene! Devo avvertire gli altri!
Dracula: Sono in grado di capire un uomo dal battito del suo cuore. Di solito, quando mi avvicino, posso quasi danzare a quel ritmo. Curioso che il tuo sia così regolare.
Nel
frattempo Anna si intrufola nel laboratorio.
Igor: (leggendo il manga di Jack lo Squartatore) Dobbiamo mantenere l’atmosfera elettrificata!
Autrice: Ma esiste davvero il manga di Jack lo Squartatore?!
Igor: Accelerate i generatori! Potenza alle dinamo! Avanti tutta! Stiamo perdendo potenza! (guarda su) L’umano non è sufficiente!
Lassù
in
cima, Velkan si prende le sue belle scariche elettriche.
Anna: (guardando verso la torre) Palkia…
Autrice: Sì, e Dialga...
Al
villaggio…
Barista: Oh mio Dio…
Cardinale: ERETICA!
I
bambini volano ovunque, la gente urla. Verona se ne va allegramente in
giro a
prendere la gente e lanciarla ai piccoli.
Verona: Sì miei tesori, mangiate!
Nel
castello di Frankenstein, Van Helsing e Dracula giocano a nascondino.
Ad un
certo punto, Van Helsing salta fuori e infilza Dracula con un paletto.
Dracula: Ma no! Mi hai bucato la camicia! Salve, Gabriel.
Nel
laboratorio, Anna fa allegramente strage di Dwergi.
Anna: (cantando sulle note della canzone dei Piccoli Indiani) Un morto, due morti, tre morti Dwergi, quattro morti, cinque morti, sei morti Dwergi…
Igor: Che troia rompicoglioni! Non dobbiamo perdere i figli del padrone!
Dracula: (togliendosi il paletto) È questo il tuo paletto d’argento? (lo lancia via) Quanto tempo è passato? Tre, quattrocento anni? (si toglie il mantello) Tu non ricordi più, vero?
Van Helsing: Cosa dovrei ricordare esattamente?
Dracula: Tu sei il grande Van Helsing! Istruito dai monaci e dai mullah, dal Tibet a Istanbul! Protetto dal potere di Roma stessa! Ma, come me, perseguitato da tutti gli altri.
Van Helsing: I Cavalieri del Santo Ordine sanno tutto di te.
Dracula: Sanno anche che tipo di mutande porto?
Van Helsing: Non mi sorprende che tu mi conosca.
Dracula: Ah sì, ma c’è molto più di questo! (risatina malefica) Abbiamo in comune una storia tu ed io, Gabriel.
Yaoi Fan Club: Lo sapevamo noi!
Autrice: NON quel genere di storia… Uffa, mi sono stufata… Lust, Envy, Pride, vi promuovo a buttafuori.
Pride: Cioè ci degradi.
Autrice: In un certo qual modo. Tenetemi fuori dal campo visivo tutte queste fangirls.
Dracula: Ti sei mai domandato perché hai degli incubi tanto spaventosi? Scene terrificanti di antiche battaglie passate?
Van Helsing: Come sai queste cose di me?
Dracula: (con tono misterioso) Internet.
Intanto,
nel laboratorio, Anna è finalmente riuscita a raggiungere il
fratello.
Anna: Valkan.
Velkan: Velkan, porca troia, VELKAN!
Anna
fa
per slegarlo, ma Velkan si oppone.
Velkan: No, non slegarmi!
Anna: Che è, istinto suicida o puro e semplice masochismo?
Velkan: No, non devi… No!
Anna: Basta, smettila! Ti porto via da qui! Volkan, sta’ tranquillo, ti riporto a casa!
Velkan: VELKAN! Basta, non ne posso più…
Dracula: Allora, vuoi che ti rinfreschi un po’ la memoria? Vuoi qualche particolare del tuo sordido passato?
Van Helsing: Che vuol dire sordido?
Dracula: (prendendo il Dizionario dei Sinonimi e dei Contrari) Sporco, sudicio, sozzo, lercio, lurido, schifoso, squallido…
Van
Helsing tira fuori un crocifisso e lo punta contro Dracula.
Van Helsing: Vade retro, schifosa creatura!
Dracula
prende il crocifisso, che piglia fuoco e si incenerisce.
Van Helsing: Ma no… i cristalli Swarovski…
Dracula: Affronteremo questa conversazione in un altro momento. Permettimi di presentarmi di nuovo.
Van Helsing: Oh, no, ancora…
Dracula: Sono il conte Vladislaus Dragulia... Minchia, che nome di merda…
Autrice: Ti capisco…
Dracula: Nato nel 1422. Assassinato nel 1462.
Autrice: E quindi a… uhm…
Pride: A quarant’anni. Non sforzare quel poco di cervello che hai, o va a finire che diventi più stupida di quanto non sei già.
Autrice: Fottiti.
Giù
al
villaggio, i bimbetti succhiano allegramente il sangue alle persone,
che sono
troppo stupide per scappare e se ne stanno lì a vedere
quanto sono pucciosi.
Carl, in quel marasma (parola che non c’entra una mazza) di
persone, fa la
conta (ambarabacciccìcoccò, tre vampiri sul
comò…) e ne sceglie una a caso, per
salvarla dai bimbi.
Barista: Aiutatemiiiii!!!
Carl
prende un secchio e lo lancia contro la creatura, ma sbaglia mira e
finisce in
testa alla persona da salvare.
Barista: Non aiutatemiiii!!!
Carl
ci
riprova e al quarto tentativo, con una palla da bowling riesce a
colpire il
bambinetto, che si allontana frignando. Carl fa per prendere la ragazza
al
volo, ma sbaglia mira di almeno un paio di metri e questa stramazza al
suolo.
Il bimbetto vendicativo torna alla carica, ma prima di riuscire ad
aggredire i
due, esplode in una nuvola di borotalco e salviettine rinfrescanti
Fresh&Clean.
Verona: Ancora una volta no!
Le
due
mogli di Dracula volano via. Dracula sente i loro urletti e si distrae.
Quando
torna a focalizzare la sua attenzione su Van Helsing, quello
è sparito.
Dracula: D’oh! Che idiota!
Van Helsing: Fu fu fu fu… fregato!
Nel
laboratorio, Anna lascia Velkan al suo destino, e scappa via. Viene
raggiunta
da Van Helsing.
Van Helsing: Forse non siamo più i benvenuti.
Spara
un
rampino che attraversa una gola grande come il Grand Canyon e si infila
in un
ramo dall’altra parte.
Anna: Però, che mira!
Van Helsing: Io direi che culo.
Van
Helsing attacca uno di quei cosi tipo carrucola sul filo, acchiappa
Anna e i
due si lanciano nel vuoto. Mentre il laboratorio crolla, Velkan,
diventato
licantropo, per salvarsi, si appende al filo. Che si spezza.
Licantropo: Ben ti sta, sorella, così impari a storpiare il mio nome!
Anna: Merdaaaaa!!!
Van Helsing: Cazzoooo!!!
Partono
tipo Tarzan appeso alla liana, mentre il licantropo finisce nel fiume.
Licantropo: Che uscita di scena di merda!
Autrice: Che ci vuoi fare, così è il copione.
Dicevo,
Van Helsing e Anna sorvolano in qualche modo il burrone e atterrano
dritti
dritti su Envy che li sta riprendendo con la telecamera.
Envy: Ma porc…
Al
villaggio.
Barista: Che cosa è accaduto?
Carl: Sono morti!
L’Abitante
salta al collo di Carl e lo bacia. Sulla guancia.
Lust: Meglio specificare, eh?
Barista: Come potrò mai ricompensarti?
Carl
le
dice qualcosa in un orecchio.
Barista: Ma tu non puoi farlo. Sei un monaco.
Carl: Beh, veramente sono soltanto un frate. (Ed è pure tanto tanto gaio…)
Al
castello (non so bene di chi), le mogli sono impegnate a imitare
l’Urlo
(silenzioso) di Munch.
Igor: (Sfogliando il catalogo degli attrezzi da tortura) Mi dispiace padrone, proviamo e riproviamo, ma ho paura che non siamo bravi quanto il dottor Frankenstein.
Dracula: È vero. A quanto pare il dottore si è portato il segreto dell’emosità nella tomba.
Ad
un
certo punto, sale il licantropo e si scrolla l’acqua di dosso.
Dracula: Ma porc… vatti a scrollare da un’altra parte, Pochi!
Licantropo: Pochi?!
Dracula: Da’ loro la caccia. Uccidili entrambi.
Rei/Anna: Un paletto d’argento? Un crocifisso?! Ma come potevi pensare che non avessimo giù provato di tutto prima?! Gli abbiamo sparato, l’abbiamo bastonato, pugnalato, schizzato con l’acqua santa, gli abbiamo trafitto il cuore, frustato, strangolato e massacrato, colpito, pugnalato e stritolato, torturato e trafitto…
Van Helsing: Ok, ok, ho capito.
Anna: …ma vive ancora, lo vuoi capire?! (gli tira uno spintone)
Van Helsing: Questa storia degli spintoni comincia a darmi sui nervi…
Anna: Nessuno sa come uccidere Dracula.
Van Helsing: (sarcastico) Quest’ informazione mi avrebbe fatto comodo un po’ prima.
Anna: Non guardarmi in quel modo.
Van Helsing: In quale modo?
Anna: Avevi ragione. Mi dispiace. Non è più mio fratello ormai.
Piove,
e
Van Helsing si toglie il cappello e lo mette ad Anna.
Anna: Non si abbina per niente con i miei vestiti, questo lo capisci, vero? Tu hai una famiglia Van Helsing?
Van Helsing: Ehm… non lo so con certezza. Spero di scoprirlo un giorno. È questo che mi fa andare avanti. (stappa una bottiglietta)
Autrice: Alcolizzato!
Anna: (gli prende la bottiglietta di mano) Brindiamo a ciò che ti fa andare avanti.
Van Helsing: È assenzio, roba forte.
Anna
beve,
poi sputa e si mette a tossire. Indica qualcosa in aria e si mette a
ridere
come una drogata. Anche Van Helsing beve, e si mette ridere pure lui. I
due
idioti ridono e indicano le fatine verdi che svolazzano in cielo e che
esistono
soltanto nella loro testa. In quel momento, il terreno si apre sotto di
loro, e
i due finiscono in una specie di fogna.
Alba
(non Akatsuki XD), castello dei Valerius.
Carl: (nel sonno) Vampiri… Vampiri!
Quindi
si sveglia, dopo una notte passata a… ehm….
Lust: Scopare.
Autrice: Grazie Lust, mister Volgarità.
Pride: Iiih! Che linguaggio atrocemente scurrile!
Autrice+Lust: Scurrile?!
Carl: Ora mi ricordo.
Si
appoggia ad una colonna e aziona un meccanismo, che fa scendere un
pannello di
legno dietro al quale c’è uno schermo al plasma.
Sullo schermo appaiono delle
scritte e parte un filmino.
Carl: (leggendo) “Persino un uomo puro di cuore che dice le sue preghiere ogni sera può diventare un lupo quando l’erba luparia è in fiore e la luna splende leggera… o bramare il sangue di un altro quando il sole scende e il suo corpo il volo prende”. Fa un po’ schifo, in quanto a rime.
Nel
filmino due cavalieri combattono, poi uno diventa un licantropo e
l’altro un
vampiro.
Carl: Ih! Chi ha messo su il dvd di Van Helsing?
L’autrice
appende un cappio al soffitto e sale su una sedia.
Carl
si
spaventa e cade sul divano su cui sta la povera abitante addormentata,
e lo
rovescia.
Nella
fogna…
Van Helsing: C’è qualcosa qua sotto.
Parte la musichetta di X-Files.
Autrice: Ma come, il mixer non era rotto?!
Envy: Ma come, non ti eri impiccata?!
Van Helsing: Ed è carnivoro. Beh, qualunque cosa sia, sembra essere… (raccoglie un libro, la Bibbia) umano. Direi che calza il cinquanta e pesa circa centottanta chili.
Anna: Come fai a sapere certe cose?
Van Helsing: Guardo C.S.I. Non sai quante cose si possono ricavare dall’orma di una scarpa. È alto tra i due metri e venti e i due metri e mezzo. Trascina la gamba destra e… ops, ho detto un mucchio di cazzate.
Anna: Come fai a dire che hai detto un mucchio di cazzate?
Van Helsing: Perché è proprio dietro di te!
Anna: Oh mio Dio, il mostro di Frankenstein!
Cardinale: ERETICAAAAA!!!
Mostro: Mostro a chi?! Io non ho fatto niente di male eppure tu e la tua razza mi volete morto!
Anna: Che cosa vuoi?
Mostro: Voglio vivere. O, almeno, suicidarmi da emo.
Van
Helsing gli spara con la cerbottana.
Mostro: E che cazzo!
Anna
fa
per sparargli.
Van Helsing: Non farlo!
Anna: Dobbiamo ucciderlo!
Van Helsing: Aspetta.
Mostro: Se vi è cara la vita e quella della vostra razza, allora dovete uccidermi!
Van Helsing: No.
Mostro: Se Dracula mi trova… Io sono la chiave della macchina di mio padre.
Anna: Cazzo, chissà che serratura!
Mostro: La chiave dell’emosità. L’emosità per i figli di Dracula.
Van Helsing: Li ha già risvegliati la notte scorsa.
Mostro: No, sono quelli nati soltanto da una sposa. Da un unico, singolo parto.
Anna: Minchia, chissà quanto era grossa quando era incinta!
Mostro: E sono morti come morirono l’ultima volta che ha tentato. Soltanto con me potrà dar loro una vita duratura.
Van Helsing: Eh?
Il
Mostro tira giù dal nulla una lavagna e prende un gessetto.
Mostro: Allora: normalmente i figli dei Vampiri sono dei bambocci pucciosi senza una minima traccia di emosità, e in questo modo muoiono schifati da loro stessi. Dato che io sono l’emo perfetto, Dracula vuole trasferire la mia emosità nei suoi figli. In questo modo, vivranno per sempre.
Van Helsing: Ce ne sono altri, molti altri di questi esseri?
Mostro: Migliaia. Tante migliaia. (e si addormenta per effetto dei dardi sparatagli precedentemente da Van Helsing)
Anna
fa
per sparargli.
Van Helsing: No.
Anna: Hai sentito quello che ha detto!
Van Helsing: In realtà ascoltavo musica con l’iPod… La mia vita, la mia missione è distruggere il male. Io riesco a sentire il male. Questo essere sarà anche stato creato dal male che ha lasciato un segno su di lui, ma non lo domina. Perciò io non posso ucciderlo.
Anna: Ma io sì ^_^!
Van Helsing: Non finché ci sarò io. Anna, la tua famiglia cerca di uccidere Dracula da oltre quattrocento anni. Forse questa creatura può aiutarci a trovare il modo.
Anna
spara al licantropo che se ne stava acquattato a spiarli.
Licantropo: D’oh! (e scappa via)
Anna: Mio Dio, ci ha visti!
Cardinale: ERETICAAAA!!!
Anna: Adesso verranno a prenderlo, e noi non possiamo fare niente per fermarli!
Van Helsing: Se riesco a portarlo a Roma, sarà possibile proteggerlo.
Carl: E poi il filmino è partito e le due creature hanno cominciato a combattere.
Van Helsing: Che cosa significa?
Carl:
Non
lo so.
Van Helsing: (aprendo la portiera dell’auto) Mi raccomando Carl, fai quello che vuoi ma non lo fissare.
Carl: Non riesco a fare a meno di fissarlo!
Van Helsing: Senti, Carl, io so della tua deviazione sessuale, e quanto questa creatura sia estremamente attraente ed emo, ma cerca di controllarti, ok?
Mostro: Esponendomi avete condannato me, me e tutta l’umanitààààà!!!
Carl:
Adesso ci penso io a te, bello! ♥
Mostro: Argh!
Anna: Niente è più veloce delle Ferrari della Transilvania, neppure un uomo lupo su una Harley Davidson. Per il resto, conta solo su te stesso.
La
Ferrari parte.
Van Helsing: Ma io non ho la patente!
Autrice: Quisquilie! È un film, devi solo far finta di guidare, al resto ci pensano Envy e Lust.
Lust: Ehi, perché dobbiamo fare tutto noi mentre Pride se ne sta li seduto a non fare un benemerito nulla?!
Envy: Infatti! Sempre a noi il lavoro duro!
Autrice: Tranquilli, prima o poi verrà anche il suo turno. Forse. O forse no.
Lust+Envy: Sigh.