Sam e Dean non erano mai stati nell’appartamento di Luc e Adam. Era un appartamento modesto, con le tende gialle alle finestre, per cui Angel andava matto. Entrava tantissima luce e i ragazzi guardavano la casa come a non riuscire a capacitarsi che quella fosse una casa dove il diavolo risiedesse.

“Chi è quel bambino e perché lo avete portato con voi??” chiese Luc infastidito.

“Ehi, sono l’angelo custode di quei ragazzi. Dovreste portarmi più rispetto.” Disse il bimbetto.
Adam e Luc li guardarono sconvolti ed atterriti, ma Nigel intervenne.
“Guardate che nostro fratello scherza.”
Angel li guardava, alzando le sopracciglia come a sfidarli a capirlo.

“Non..non c’è tempo per gli scherzi. Questa è una cosa molto seria, lo volete capire??”
“Non avreste dovuto portarlo qui! E poi quanti cavolo di fratelli avete??” chiese Adam.
“Sentite, o il moccioso se ne va o qui non si dice niente!!” disse Luc.

“Ma vi rendete conto che è venuto con noi??” chiese Dean.
“Affari vostri! Non avreste mai dovuto portarlo qui! Io non parlo di angeli, demoni e possessioni con davanti un bambino!!”
“Oh, insomma! Ho appena visto un ragazzo con il pancione!!” disse il bambino sincero.
Lo guardarono allibiti e i ragazzi repressero una risatina.
“Non…non c’è NIENTE da ridere.” Disse Adam.

“Un po’ sì.” Convenne Luc. “Sentite, quello di cui dovremmo parlare è..”

“Angel, anche se è un bambino, conosce TUTTO di noi..e non sarebbe giusto estrometterlo adesso…forse abbiamo sbagliato a portarlo con noi, ma..abbiamo sofferto TANTISSIMO quando volevano portarcelo via e non vogliamo più separarci da lui.” Disse Matt.

Il bambino guardò suo fratello maggiore e gli si mozzò il fiato, mentre Nigel cercava vanamente di reprimere la commozione. Luc e Adam erano chiaramente in imbarazzo. Era chiaro che non si aspettavano la visita dei ragazzi e tanto meno questi risvolti.
Il bimbo andò ad abbracciare il suo fratellone.
“Ti voglio bene, sei il mio fratellone.”
Luc alzò gli occhi al cielo.

“E va bene, il moccioso può restare..ma alla prima crisi isterica quando parliamo di cose un po’ più…ehhh..se ne va…”
“Tanto sa già tutto..più o meno degli avvenimenti dello scorso anno..” disse Nigel.
Adam e Luc li guardarono basiti.

“Ehi, abbiamo provato a nasconderglieli ma è sempre con noi..è difficile. Non pensate sia stato facile anche per me ammettere ciò che…ho fatto..” disse imbarazzato Matt.
“Ma così è più facile, no?” disse Sam.

“Santo dio, dammi la forza, ti prego…” disse luc prima di rimangiarsi quella preghiera.
“Non so se puoi rivolgerti a lui, prima dovresti redimerti dai tuoi peccati.” Disse Castiel.
“Sono d’accordo..e poi un angelo non alza gli occhi al cielo.” Disse Dean.

Adam e Luc li guardarono ancora più sconvolti, tanto che dovettero sedersi.
“Credo che stiano svenendo, Dean.” Disse Gabe.
“Gli angeli non svengono..questa è l’opinione più diffusa.” Disse Dean.
“Ma voi…cosa DIAMINE SAPETE DI QUESTA STORIA?” chiese Luc con il fiato mozzo.

“Che con ogni probabilità sei l’incarnazione di Lucifer sulla Terra? Ce l’ha detto un uccellino.” Disse Dean.
“DEAN!” lo rimproverò Sam.
“Da qualche punto dovevamo pur iniziare..un po’ come quando si fa la crema per la torta.”

“Sicuri che ve l’ha detto un uccellino, e non i demoni che combattete??” chiese Luc.
I ragazzi li guardarono a bocca aperta.
“Voi come…come..” ansimò Dean.
“Come voi, probabilmente.” Disse Adam.

“Andiamo!! Questo non è…insomma, se l’avete saputo voi..allora anche gli altri..” disse Cas annaspando.
“Ehi, respira, respira, kiddo.” Disse Gabe, mettendogli una mano sulla spalla.
“Ok, calmiamoci tutti. Innanzitutto, avreste dovuto metterlo in conto quando siete usciti allo scoperto..” disse Adam.
“Ma cosa..” Dean stava avendo un sospetto.

“Questo non è un gioco..e poi prima che iniziamo, signori cacciatori di mostri. Dobbiamo venire a sapere dalla tivù che cacciate i mostri??" intervenne Adam.

I ragazzi impallidirono.

"CHE COSA!!?? Voi vi...ve lo ricordate???" urlò Gabriel.

"Certo che sì! É andata in onda su tutte le reti nazionali. Sarebbe strano il contrario. Quindi non ve lo siete inventato per diventare famosi??" chiese Adam.

"Non é possibile. Voi non potete ricordare. Gli angeli hanno fatto dimenticare tutto a tutta la popolazione." disse Castiel.

"Gli angeli hanno fatto cosa?? E voi vi fate trattare così?? E meno male che sono io il cattivo." disse Luc allibito.


“Sentite, qui stiamo perdendo il filo del discorso…” disse Sam.
“Vero. Poi, visto che abbiamo chiarito più o meno chi sa cosa, che ne dite di passare alla rivelazione vera e propria? Luc sei il diavolo?? O lo è Adam??” chiese di contropelo Dean.

“Un attimo. Non è così che funziona. Dovete subirvi tutto il racconto ed è meglio che vi mettete seduti..perchè andremo a rivangare i fatti dell’anno scorso.” Disse Luc.
Matt sbiancò.
“Cos'è, Matt ti vergogni?” lo provocò Luc con un sorrisino.
“C’è mio fratello piccolo qui..”
“Non hai detto che sapeva tutto?” chiese Adam.

“Un conto è sapere ma..”
“Posso portarlo a mangiare un gelato.” Si propose Adam.
“IO – NON VADO – DA – NESSUNA – PARTE.”
“Vi prego. Mettiamo fine a questo supplizio, prima di subito.” Disse Luc.
“Ma il bambino..” disse Adam.

“Il diavolo non prova compassione perché sarebbe una stronzata.” Disse Dean.
Restarono tutti zitti per una decina di secondi.
“Simpathy for the devil?? Davvero??” chiese Luc schifato.
“Ora che l’ho citata, posso morire felice.” Disse Dean raggiante.

“Lo dici perché speri che ti incenerisca? Peccato non poterlo fare.” Disse Luc.
“Che diavolo imperfetto.” Disse Dean.
“BASTA, INIZIAMO.” disse Angel alzando la voce e attirando su di sè io sguardo. “Scusate ma sono venuto qui per ascoltare una storia e se mi raccontavano una favola, si sbrigavano prima. Allora iniziate?”
Luc sorrise.

“Mi piace questo bimbetto. Se l’umanità fosse stata tutta come lui, non avrebbe attirato le antipatie del diavolo..ehm..inizio a raccontare, ho percepito. Dovete sapere che fin da piccolo ho avuto problemi. I miei genitori sono morti quando ero molto piccolo e sono finito in un orfanotrofio. Tutte le famiglie che hanno provato ad adottarmi, mi hanno rimandato indietro perché dicevano che ero INGESTIBILE. Un bambino con esagerati problemi comportamentali e incontenibili scatti di rabbia. All'orfanotrofio non ho fatto che creare problemi, rompere cose, litigare e azzuffarmi con gli altri bambini...alla fine una famiglia mi adottò, ma era tardi. I rapporti sono stati sempre difficili, il mio carattere non migliorò, poi conobbi te, Sam.." raccontava Lucifer nella loro casa.
 
"Sì, ricordo..ricordo soprattutto il tuo carattere.." disse Sam con un sorriso caustico.
 
"Mi scuso ancora una volta per il mio comportamento...potrei dire che era la prima volta che mi innamoravo..o che CREDEVO di esserlo..potrei giustificarmi dicendo che scoprire di essere attratto dai ragazzi, mi ha fatto uscire di testa...o ancora, rifugiarmi dietro il mio triste passato da orfanello...ma non sono un bugiardo...sono tutto ma non un bugiardo.."
“Lucifer, se vuoi ritornare a parlare di Sam, stoppiamo tutto.” Disse Dean.

“Vero, siamo qui per ben altro.” Disse Matt.
“Non capite. Questa storia inizia con SAM!” disse Luc.
Rimasero tutti basiti.

“Sarebbe meglio che lo lasciate raccontare.” Disse Adam.





















Note dell'autrice: sono veramente mortificata per il fatto che sono quasi tre mesi che non aggiorno però veramente mettetevi nei miei panni continuare una storia vecchia di anni dover rimanere in connessione con la storia non è una cosa facile soprattutto quando hai 10.000 storie in corso, però voglio che sappiate che ho lottato e continuo a lottare continuamente strenuamente per riuscire a portarla avanti! Non ho nessuna intenzione di abbandonarla! detto questo vi devo dire che il capitolo precedente l'ho cancellato perché non mi convinceva come Lucifer e Adam raccontassero che si erano conosciuti quindi parte di quel capitolo Comunque lo ritroveremo più avanti nel racconto ma modificato Scusatemi ma veramente se una cosa non mi convince non riesco a farla quindi questo capitolo è quello che mi convince di più .