Salve
a tutti, sono tornata con un’altra storia sempre su one piece!
Vorrei
scusarmi x il ritardo nella pubblicazione delle altre storie ma ho avuto dei
problemi e non ho avuto tempo. Ma ora aggiornerò presto ho già dei capitoli
pronti per BLACK ROSES, che pubblicherò in settimana.
Comunque
in questa storia come al solito la coppia sarà ZoroxNami con accenni RufyxRobin,
non pensi che la storia duri molto anche perché questa storia mi è venuta così
per puro caso, comunque spero vi piaccia, grazie a tutti
Jemanuele8891
Kaos
-NOOOOOO!!!!-
Nami
si sveglio urlando e tutta sudata, si guardò intorno e dopo essersi calmata un
po’ si ributtò sdraiata sul letto portandosi una mano sulla fronte
-dannazione...ancora
quel maledetto incubo!...-
“è
ormai una settimana che faccio lo stesso incubo! Che diamine vorrà dire! Non
sono per niente tranquilla, o un brutto presentimento, sento che sta per
succedere qualcosa di terribile”
Provò
a chiudere gli occhi ma davanti a lei rivedeva l’immagini del sogno, sbuffo e
decise di alzarsi tanto era inutile rimanere nel letto, di certo non avrebbe
dormito, così uscì dalla sua cabina e si diresse verso i suoi adorati
mandarini.
Uscita
respirò a pieni polmoni la leggera brezza notturna, e piano si incamminò verso
i mandarini, mentre andava notò seduto che dormiva beato Sanji
“ma
guarda te! Questo è il suo modo di fare la guardia eh?! Bene domani mi
sentirà!”
Pensò
Nami con sul volto stampato un ghigno poco rassicurante, poi d’un tratto senti
dei tintinnii metallici, sapeva bene di chi erano ma pensava che fosse a
dormire visto che non toccava a lui la guardia, allora decise di andare da lui
a stuzzicarlo, così forse avrebbe smesso di pensare a quel maledetto incubo
-pensavo
che dormissi come al tuo solito- disse arrivata davanti a lui, Zoro non si
fermò e continuò ad allenarsi
-io
invece pensavo che le mocciose stettero a dormire da molto come tutti i bravi
bambini-
-gentile
come al solito squattrinato!-
-hai
iniziato tu! Strega!-
-io?
Brutto spadaccino squattrinato!-
-strozzina!-
-scimmione!-
-mocciosa!
Mi lasci allenare!-
-allenare?
non ci penso neanche! Di giorno dormi e non aiuti! Quindi non ti alleni!-
-sei
proprio una strega!-
-e
tu uno stronzo!!-
-ma
perché non vai a dormire e non mi lasci in pace!-
Nami
non rispose e si avvicinò a lui con un ghigno sul volto, Zoro la guardò
iniziando a preoccuparsi, lei però sospirò
-ok,
ti lascio hai tuoi allenamenti-
Nami
disse quella frase dolcemente, e Zoro sene stupì, non era da lei comportarsi
così, però doveva ammettere che ultimamente l’aveva vista strana. Di giorno
parlava poco e di notte la vedeva uscire dalla cabina e mettersi sotto i
mandarini fino all’alba per poi tornare in cabina a cambiarsi ed andare a fare
colazione quando tutti erano svegli, sapeva che c’era qualcosa che la turbava
ma lui non era il tipo che fa domande, però era veramente preoccupato per Nami,
non sopportava di vederla in quello stato, era insopportabile per lui vedere la
donna che amava così! Perché ormai lui dopo Trhiller Park aveva capito cosa
provava per quella testolina rossa, ed era per questo che si allenava più
intensamente doveva difenderla! L’avrebbe protetta sempre! Però avrebbe
aspettato il raggiungimento del suo sogno per rivelargli i suoi sentimenti.
Tanto lei ci sarebbe stata sempre, anche se aveva il timore che lei non
ricambiava i suoi sentimenti, ma quanto si sbagliava! Nami aveva capito di
amarlo già ai tempi di Alabasta, ma non voleva dirglielo per il timore di non
essere ricambiata e per il suo sogno, doveva realizzare il suo sogno e poi
avrebbe detto tutto a Zoro
-buonanotte,
Zoro-
Zoro
la guardò voltarsi e incamminarsi verso i mandarini, ma vedendola strana la
chiamò
-Nami...-
Lei
sentendosi chiamare si voltò guardandolo, e lui non poté non notare che il suo sguardo
era stanco e turbato
-si
che c’è?-
-sei
strana-
Nami
sussultò, non dovevano accorgersi di come stava
-no,
come ti viene in mente- disse con un finto sorriso che non gli sfuggì
-sei
sicura? Guarda che ti conosco abbastanza bene da capire che c’è qualcosa che ti
turba-
Nami
rimase spiazzata, si girò e abbassando la testa gli rispose
-non
dire stupidaggini è tutto a posto, ora vado a dormire-
Detto
questo andò via, Zoro la guardò andarsene, la segui con lo sguardo finché non
uscì dal suo campo visivo
“perché
è così testarda! Si vede che ha un problema!”
Zoro
poi ricominciò ad allenarsi ma era sempre preoccupato per Nami.
Nami
nel frattempo invece di recarsi in cabina a dormire si era diretta dai suoi
mandarini come aveva intenzione di fare dall’inizio, si sedette sotto le loro
folte fronde e iniziò a contemplare le stelle
-Bellmere
cosa devo fare? Non capisco cosa significhi quel sogno...-
Chiuse
gli occhi e si appoggiò al tronco dei mandarini, per cercare di liberare la
mente da brutti ricordi, ma come accadeva da giorni davanti ai suoi occhi
apparivano le scene di quel maledetto sogno.
Aprì
gli occhi di scatto e si portò una mano sulla fronte
-dannazione...che
diavolo mi succede-
Nami
si portò le gambe al petto e le circondò con le braccia e vi ci nascose la
testa, da lontano un certo spadaccino la osservava e dentro di lui la
preoccupazione cresceva, stava per andare da lei quando la vide alzarsi e
avviarsi verso la cabina, appena Nami si chiuse dietro la porta, Zoro allora
andò sotto i mandarini e li osservò
-non
cambierà mai-
La
voce di Sanji interruppe i suoi pensieri
-cosa
intendi cuoco?-
-sai
a cosa mi riferisco, tutti abbiamo notato che in questi giorni è pensierosa,
stanca...e poi come se non sapessimo che si sveglia di notte urlando, ma come
al suo solito non vuole dirci niente per non farci preoccupare...-
-tsk...quanto
sei fastidioso, lo so benissimo...ma lei non vuole parlarne...-
-già,
parlerà quando lo vorrà-
-allora
non lo farà-
-lo
farà...diamole altro tempo-
-se
lo dici tu...ora vado ad allenarmi-
Detto
questo Zoro andò via, lasciando Sanji sotto i mandarini che fumava la sua
sigaretta
La
mattina dopo tutti i componenti della ciurma di capello di paglia erano svegli
-SANJIIIIII!!!!!!!!
HO FAMEEEEE!!!!!!!!!!!-
-e
non urlare! Aspetta come tutti gli altri! È quasi pronto!!-
-UFFAAA!
MA IO HO FAME ADESSO!!-
Mentre
sanji cucina e dava dei calci a Rufy, Robin e Chopper entrarono in cucina
-buongiorno
ragazzi!- saluto allegro Chopper
-giorno
Chopper!-
-ben
svegliata mia cara! La tua colazione è pronta!- disse Sanji a Robin lanciandole
migliaia di cuoricini, le solite scene giornaliere
Nella
cucina erano riuniti tutti tranne Nami, la quale entrò a colazione ormai finita
-mia
crostatina! Finalmente! Hai fame?il tuo schiavo Sanji ti preparerà subito da
mangiare!-
Nami
lo guardò e gli disse
-grazie
Sanji ma...non ho molta fame, aspetterò il pranzo per mangiare-
-ma?...mio
bocciolo di rose, devi mangiare! In questi giorni non hai mangiato molto! Così
ti sentirai male!-
-tranquillo
Sanji, non ho fame-
Tutti
la guardarono, aveva due grosse occhiaie sotto gli occhi e era dimagrita, e
questo li preoccupava da morire
-Nami?-
-si,
Chopper?-
-dai
retta a Sanji, mangia qualcosa sei dimagrita molto! Così potresti avere un
mancamento-
-ragazzi,
non dovete preoccuparvi, sto bene! Solo non ho molta fame!-
-dormi
almeno!-
-come!?-
-Nami
hai due occhiaie spaventose! Sappiamo che non dormi! Ti sentiamo urlare la
notte, ma siccome sappiamo come sei non ti abbiamo chiesto niente, ma ora ci
stai facendo preoccupare davvero! Cosa ti succede?- le disse Chopper
Nami
guardò i suoi amici uno ad uno, soprattutto Zoro, poi si diresse verso la porta
e prima di uscire disse
-ragazzi
non so di cosa state parlando, ora scusate ma vado a controllare dovremmo
raggiungere Legend Island a momenti-
Detto
questo usci lasciando tutti molto preoccupati .
Era
uscita dalla cucina per non dover sostenere gli sguardi preoccupati dei suoi
amici, e era diretta in vedetta,li
almeno poteva vedere quanto tempo mancava all’arrivo e appena attraccati
sarebbe andata a farsi un giro da sola lontano da tutto e tutti, proprio mentre
era persa tra i suoi pensieri si senti chiamare
-ehilà navigatrice-
-oh! Robin...ciao...-
Robin
le si sedette accanto
-allora
vuoi dirmi che cosa ti preoccupa?-
-nulla,
perché tutti mi fate la stessa domanda! Sto bene!-
-potrai
convincere gli altri...anche se non molto...ma non me-
Nami
la fissò, poi guardando verso il cielo disse
-mi
conoscete proprio bene eh?-
-si,
dai dimmi cosa hai, di me ti puoi fidare-
-lo
so...-
-allora
dimmi-
Nami
prese un respiro profondo e disse
-mi
prenderai per una mocciosa ma...ultimamente faccio un incubo che mi
tormenta...e oltre a questo o come la sensazione che stia per accadere qualcosa
di terribile, ho come la sensazione che vi accadrà qualcosa e tutto per causa
mia! Non so! Sarà una mia sensazione ma questo presagio mi tormenta!poi quel
maledetto incubo!-
-perché
non mi racconti di questo incubo? Ti farà sentire meglio, non credi?-
-forse
hai ragione...-
-forza
racconta-
-allora...sono
in un luogo buio non si vede niente a parte me, poi ad un tratto appare un
ragazzo della nostra età, mi dice “è giunto il tempo del risveglio” e dopo sul
mio corpo appaio delle strane scritte, come dei simboli antichi e da terra
escono dei grossi rovi che mi circondano e si stringono intorno a me a tal
punto che inizia ad uscirmi il sangue che cola giù verso il pavimento e nel
colare per terra crea come un simbolo, io urlo chiamo i vostri nomi e poi quel
giovane mi fa vedere una cosa...orribile...-
Nami
si fermò, portandosi una mano a coprirle gli occhi e Robin le poggiò una mano
sulla spalla
-cosa?-
-...vedo
i vostri corpi ricoperti di sangue e privi di vita per terra! Vi chiamo ma
niente! Voi siete morti! Urlo e quel ragazzo si avvicina e mi dice che ad
uccidervi sono stata io! E a quel punto urlo e mi sveglio...Robin! non voglio
che succeda! Mi ucciderei se dovessi farvi del male!-
-Nami...era
solo un sogno, devi stare tranquilla, non ci accadrà nulla del genere! Noi non
moriremo e a te non capiterà quello che hai sognato-
-non
m’importa di me! Il dolere che proverei nell’essere ferita mortalmente non
uguaglierebbe il dolere che proverei nel vedere soffrire uno di voi! e poi...-
-poi?-
-o
paura che quello non sia un semplice sogno-
-cosa
telo fa credere?-
-quel
simbolo che il mio sangue creava nel sogno è lo stesso che io ho su un ciondolo
che mi fu donato da quando ero in fasce...Bellmere mi disse che quando mi trovo
con Nojiko già lo avevo, mia sorella dice la stessa cosa, quando mi ha trovato
già lo avevo...non è una semplice coincidenza Robin...sta per succedere
qualcosa di veramente brutto!-
Robin
le cinse le spalle
-se
veramente accadrà qualcosa lotteremo insieme come sempre-
Nami
le sorrise dolce
-grazie
Robin-
-di
cosa? Siamo compagni, amici...ognuno può contare sull’aiuto degli altri...ora!
andiamo giù ad avvertire gli altri che siamo arrivati all’isola ed a
tranquillizzarli, sono tutti molto preoccupati per te, soprattutto una certa
persona- le disse Robin con un sorriso furbetto in volto, Nami la guardò non
capendola
-e
chi sarebbe?-
-eh!
No! Cara la mia sorellina questo lo dovrai capire tu! Ma so che hai già una
persona in mente!- le disse dandole una schicchera scherzosa sul naso, Nami
pensò a Zoro ma subito si disse che non poteva essere lui, era le’i che
desiderava che lui pensasse a lei in quel modo
-credo
che tu abbia capito! Brava!-
-ma
non ho detto nulla! E poi non penso proprio che Zoro pensi a me in quel modo!-
-e
chi a nominato lo spadaccino?- disse Robin guardandola ridendo sotto i baffi,
Nami diventò rossa e girò lo sguardo altrove
-dovresti
dirglielo sai?-
-cosa?-
-quello
che provi per lui-
-io
non provo nulla per quello scimmione!-
-dici?
Eppure ti vedo che lo fissi mentre dorme, si allena, quando mangia, segui tutti
i suoi movimenti e intanto sospiri...Nami ti conosco bene ormai-
-uff...mi
hai scoperta ancora...comunque non gli dirò niente! Non voglio rovinare il
nostro rapporto-
-cosa
ne sai che invece non diventi qualcosa di più profondo?-
-no,
lui a il suo sogno da realizzare non c’è spazio per altre cose-
-se
lo dici tu...secondo me sbagliate...comunque andiamo l’isola è in vista,
dobbiamo attraccare, così possiamo scendere e andare a fare compere vieni con
me?-
Nami
era rimasta un attimo confusa dal discorso di Robin ma poi si riprese alzandosi
gli disse
-c..certo-
-bene-
Detto
questo scesero dalla vedetta e andarono dai loro amici, che appena le videro
sorrisero felici
-Nami!
Robin! Mie dee! Venite dal vostro mister prince!!-
Detto
questo saltò in direzione delle due ma un piede di Zoro lo fece cascare
-BRUTTO
MARIMO!! LO HAI FATTO A POSTA!!-
-che
vuoi cuoco non ti ho visto! E non rompere!-
-idiota!
Sei sempre in mezzo!-
-sopracciglio
arrotolato non rompere!-
-spadaccino
fallito!-
-Sanji!-
lo chiamò Robin
-siiii!!!
Dimmi mia dea!-
-abbiamo
un annuncio da farvi quindi gradirei il silenzio-
-certo
mia cara!-
-bene...Nami
tocca a te-
-si-
Tutti
i ragazzi la fissarono, lei e Zoro si scambiarono degli sguardi e poi tutti e
due distolsero lo sguardo
-bene
ragazzi! siamo arrivati a Legend Island, un’isola estiva, è un luogo tranquillo
abitato da gente per bene, quindi vedete di non fare casini! Chiaro!?-
Nami
guardò tutti con sguardo omicida e tutti iniziarono a sudare freddo
-si..si!
capito!!- dissero tutti in coro, Nami sorrise soddisfatta e poi disse
-bene,
andiamo a prepararci per lo sbarco!-
-siiiii!!!!!!!!!!!-
Dopo
aver attraccato, decisero di scendere e pensare ognuno alle proprie mansioni
-bene
ragazzi! Io e Robin andiamo in giro per la città!-
-ok,
io e Chopper ci occuperemo delle provviste e dei medicinali-
-io
devo comprare dei nuovi materiali per le mie invenzioni, boss venite con me?-
-si!
Fratello! Brook vieni anche tu??-
-yoyoyoyo!
Si!!-
-bene!
Allora io e Zoro andremo a visitare la città! Vero Zoro?-
Zoro
guardò male il suo caro capitano
-eddai!-
-uffa...va
bene!-
-ok,
ragazzi ci vediamo qui per cena, tanto la nave è al riparo, a dopo!-
Le
ragazze erano arrivate alla città e avevano potuto constatare che era una
tranquilla cittadina, ma c’era qualcosa nell’aria che le preoccupava
soprattutto a Nami, ogni volta che passavano la gente bisbigliava qualcosa, ma
decisero di non badarci per adesso almeno, poi entrarono in un negozio e
chiamarono il commesso, quando questi vide Nami
-FUORI!
NON VENDO NIENTE A LEI! VADA VIA!-
Le
due ragazze rimasero stupite, ma Nami si infervorò subito
-COSA!?-
-NON
VI VIGLIO NEL MIO NEGOZIO!! FUORI!!-
Detto
questo spinse Nami fuori dal negozio facendola cadere
-NON
C’è POSTO PER VOI QUI IN QUESTO NEGOZIO! NE IN QUESTA ISOLA! ANDATEVENE!!-
Robin
le corse vicino e l’aiuto ad alzarsi
-ma
come si permette!! si tratta così la gente!?- gli urlò Nami
-CON
PERSONE COME VOI SI!-
Detto
questo entrò in negozio e chiuse la porta...a chiave, Nami e Robin si
scambiarono sguardi pensierosi poi si guardarono intorno e potevano vedere come
tutti le guardassero male, anzi che guardassero male Nami
CONTINUA
Salveeeeeeeeeeeeeeee!!!
Spero
che la storia vi abbia stuzzicato, mi scuso per alcuni errori di digitazione ma
sto con una mano fasciata (mi sono rotta un dito)
Cmq
ci vediamo presto con un nuovo capitolo! Baci!!
Jemanuele8891!