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Autore: LadyOA    19/09/2009    3 recensioni
gli incubi possono diventare realtà
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti, sono tornata con un’altra storia sempre su one piece!

Vorrei scusarmi x il ritardo nella pubblicazione delle altre storie ma ho avuto dei problemi e non ho avuto tempo. Ma ora aggiornerò presto ho già dei capitoli pronti per BLACK ROSES, che pubblicherò in settimana.

Comunque in questa storia come al solito la coppia sarà ZoroxNami con accenni RufyxRobin, non pensi che la storia duri molto anche perché questa storia mi è venuta così per puro caso, comunque spero vi piaccia, grazie a tutti

Jemanuele8891

Kaos

-NOOOOOO!!!!-

Nami si sveglio urlando e tutta sudata, si guardò intorno e dopo essersi calmata un po’ si ributtò sdraiata sul letto portandosi una mano sulla fronte

-dannazione...ancora quel maledetto incubo!...-

“è ormai una settimana che faccio lo stesso incubo! Che diamine vorrà dire! Non sono per niente tranquilla, o un brutto presentimento, sento che sta per succedere qualcosa di terribile”

Provò a chiudere gli occhi ma davanti a lei rivedeva l’immagini del sogno, sbuffo e decise di alzarsi tanto era inutile rimanere nel letto, di certo non avrebbe dormito, così uscì dalla sua cabina e si diresse verso i suoi adorati mandarini.

 

Uscita respirò a pieni polmoni la leggera brezza notturna, e piano si incamminò verso i mandarini, mentre andava notò seduto che dormiva beato Sanji

“ma guarda te! Questo è il suo modo di fare la guardia eh?! Bene domani mi sentirà!” 

Pensò Nami con sul volto stampato un ghigno poco rassicurante, poi d’un tratto senti dei tintinnii metallici, sapeva bene di chi erano ma pensava che fosse a dormire visto che non toccava a lui la guardia, allora decise di andare da lui a stuzzicarlo, così forse avrebbe smesso di pensare a quel maledetto incubo

-pensavo che dormissi come al tuo solito- disse arrivata davanti a lui, Zoro non si fermò e continuò ad allenarsi

-io invece pensavo che le mocciose stettero a dormire da molto come tutti i bravi bambini-

-gentile come al solito squattrinato!-

-hai iniziato tu! Strega!-

-io? Brutto spadaccino squattrinato!-

-strozzina!-

-scimmione!-

-mocciosa! Mi lasci allenare!-

-allenare? non ci penso neanche! Di giorno dormi e non aiuti! Quindi non ti alleni!-

-sei proprio una strega!-

-e tu uno stronzo!!-

-ma perché non vai a dormire e non mi lasci in pace!-

Nami non rispose e si avvicinò a lui con un ghigno sul volto, Zoro la guardò iniziando a preoccuparsi, lei però sospirò

-ok, ti lascio hai tuoi allenamenti-

Nami disse quella frase dolcemente, e Zoro sene stupì, non era da lei comportarsi così, però doveva ammettere che ultimamente l’aveva vista strana. Di giorno parlava poco e di notte la vedeva uscire dalla cabina e mettersi sotto i mandarini fino all’alba per poi tornare in cabina a cambiarsi ed andare a fare colazione quando tutti erano svegli, sapeva che c’era qualcosa che la turbava ma lui non era il tipo che fa domande, però era veramente preoccupato per Nami, non sopportava di vederla in quello stato, era insopportabile per lui vedere la donna che amava così! Perché ormai lui dopo Trhiller Park aveva capito cosa provava per quella testolina rossa, ed era per questo che si allenava più intensamente doveva difenderla! L’avrebbe protetta sempre! Però avrebbe aspettato il raggiungimento del suo sogno per rivelargli i suoi sentimenti. Tanto lei ci sarebbe stata sempre, anche se aveva il timore che lei non ricambiava i suoi sentimenti, ma quanto si sbagliava! Nami aveva capito di amarlo già ai tempi di Alabasta, ma non voleva dirglielo per il timore di non essere ricambiata e per il suo sogno, doveva realizzare il suo sogno e poi avrebbe detto tutto a Zoro

-buonanotte, Zoro-

Zoro la guardò voltarsi e incamminarsi verso i mandarini, ma vedendola strana la chiamò

-Nami...-

Lei sentendosi chiamare si voltò guardandolo, e lui non poté non notare che il suo sguardo era stanco e turbato

-si che c’è?-

-sei strana-

Nami sussultò, non dovevano accorgersi di come stava

-no, come ti viene in mente- disse con un finto sorriso che non gli sfuggì

-sei sicura? Guarda che ti conosco abbastanza bene da capire che c’è qualcosa che ti turba-

Nami rimase spiazzata, si girò e abbassando la testa gli rispose

-non dire stupidaggini è tutto a posto, ora vado a dormire-

Detto questo andò via, Zoro la guardò andarsene, la segui con lo sguardo finché non uscì dal suo campo visivo

“perché è così testarda! Si vede che ha un problema!”

Zoro poi ricominciò ad allenarsi ma era sempre preoccupato per Nami.

 

Nami nel frattempo invece di recarsi in cabina a dormire si era diretta dai suoi mandarini come aveva intenzione di fare dall’inizio, si sedette sotto le loro folte fronde e iniziò a contemplare le stelle

-Bellmere cosa devo fare? Non capisco cosa significhi quel sogno...-

Chiuse gli occhi e si appoggiò al tronco dei mandarini, per cercare di liberare la mente da brutti ricordi, ma come accadeva da giorni davanti ai suoi occhi apparivano le scene di quel maledetto sogno.

Aprì gli occhi di scatto e si portò una mano sulla fronte

-dannazione...che diavolo mi succede-

Nami si portò le gambe al petto e le circondò con le braccia e vi ci nascose la testa, da lontano un certo spadaccino la osservava e dentro di lui la preoccupazione cresceva, stava per andare da lei quando la vide alzarsi e avviarsi verso la cabina, appena Nami si chiuse dietro la porta, Zoro allora andò sotto i mandarini e li osservò

-non cambierà mai-

La voce di Sanji interruppe i suoi pensieri

-cosa intendi cuoco?-

-sai a cosa mi riferisco, tutti abbiamo notato che in questi giorni è pensierosa, stanca...e poi come se non sapessimo che si sveglia di notte urlando, ma come al suo solito non vuole dirci niente per non farci preoccupare...-

-tsk...quanto sei fastidioso, lo so benissimo...ma lei non vuole parlarne...-

-già, parlerà quando lo vorrà-

-allora non lo farà-

-lo farà...diamole altro tempo-

-se lo dici tu...ora vado ad allenarmi-

Detto questo Zoro andò via, lasciando Sanji sotto i mandarini che fumava la sua sigaretta

 

La mattina dopo tutti i componenti della ciurma di capello di paglia erano svegli

-SANJIIIIII!!!!!!!! HO FAMEEEEE!!!!!!!!!!!-

-e non urlare! Aspetta come tutti gli altri! È quasi pronto!!-

-UFFAAA! MA IO HO FAME ADESSO!!-

Mentre sanji cucina e dava dei calci a Rufy, Robin e Chopper entrarono in cucina

-buongiorno ragazzi!- saluto allegro Chopper

-giorno Chopper!-

-ben svegliata mia cara! La tua colazione è pronta!- disse Sanji a Robin lanciandole migliaia di cuoricini, le solite scene giornaliere

Nella cucina erano riuniti tutti tranne Nami, la quale entrò a colazione ormai finita

-mia crostatina! Finalmente! Hai fame?il tuo schiavo Sanji ti preparerà subito da mangiare!-

Nami lo guardò e gli disse

-grazie Sanji ma...non ho molta fame, aspetterò il pranzo per mangiare-

-ma?...mio bocciolo di rose, devi mangiare! In questi giorni non hai mangiato molto! Così ti sentirai male!-

-tranquillo Sanji, non ho fame-

Tutti la guardarono, aveva due grosse occhiaie sotto gli occhi e era dimagrita, e questo li preoccupava da morire

-Nami?-

-si, Chopper?-

-dai retta a Sanji, mangia qualcosa sei dimagrita molto! Così potresti avere un mancamento-

-ragazzi, non dovete preoccuparvi, sto bene! Solo non ho molta fame!-

-dormi almeno!-

-come!?-

-Nami hai due occhiaie spaventose! Sappiamo che non dormi! Ti sentiamo urlare la notte, ma siccome sappiamo come sei non ti abbiamo chiesto niente, ma ora ci stai facendo preoccupare davvero! Cosa ti succede?- le disse Chopper

Nami guardò i suoi amici uno ad uno, soprattutto Zoro, poi si diresse verso la porta e prima di uscire disse

-ragazzi non so di cosa state parlando, ora scusate ma vado a controllare dovremmo raggiungere Legend Island a momenti-

Detto questo usci lasciando tutti molto preoccupati .

 

Era uscita dalla cucina per non dover sostenere gli sguardi preoccupati dei suoi amici,  e era diretta in vedetta,li almeno poteva vedere quanto tempo mancava all’arrivo e appena attraccati sarebbe andata a farsi un giro da sola lontano da tutto e tutti, proprio mentre era persa tra i suoi pensieri si senti chiamare

-ehilà navigatrice-

-oh! Robin...ciao...-

Robin le si sedette accanto

-allora vuoi dirmi che cosa ti preoccupa?-

-nulla, perché tutti mi fate la stessa domanda! Sto bene!-

-potrai convincere gli altri...anche se non molto...ma non me-

Nami la fissò, poi guardando verso il cielo disse

-mi conoscete proprio bene eh?-

-si, dai dimmi cosa hai, di me ti puoi fidare-

-lo so...-

-allora dimmi-

Nami prese un respiro profondo e disse

-mi prenderai per una mocciosa ma...ultimamente faccio un incubo che mi tormenta...e oltre a questo o come la sensazione che stia per accadere qualcosa di terribile, ho come la sensazione che vi accadrà qualcosa e tutto per causa mia! Non so! Sarà una mia sensazione ma questo presagio mi tormenta!poi quel maledetto incubo!-

-perché non mi racconti di questo incubo? Ti farà sentire meglio, non credi?-

-forse hai ragione...-

-forza racconta-

-allora...sono in un luogo buio non si vede niente a parte me, poi ad un tratto appare un ragazzo della nostra età, mi dice “è giunto il tempo del risveglio” e dopo sul mio corpo appaio delle strane scritte, come dei simboli antichi e da terra escono dei grossi rovi che mi circondano e si stringono intorno a me a tal punto che inizia ad uscirmi il sangue che cola giù verso il pavimento e nel colare per terra crea come un simbolo, io urlo chiamo i vostri nomi e poi quel giovane mi fa vedere una cosa...orribile...-

Nami si fermò, portandosi una mano a coprirle gli occhi e Robin le poggiò una mano sulla spalla

-cosa?-

-...vedo i vostri corpi ricoperti di sangue e privi di vita per terra! Vi chiamo ma niente! Voi siete morti! Urlo e quel ragazzo si avvicina e mi dice che ad uccidervi sono stata io! E a quel punto urlo e mi sveglio...Robin! non voglio che succeda! Mi ucciderei se dovessi farvi del male!-

-Nami...era solo un sogno, devi stare tranquilla, non ci accadrà nulla del genere! Noi non moriremo e a te non capiterà quello che hai sognato-

-non m’importa di me! Il dolere che proverei nell’essere ferita mortalmente non uguaglierebbe il dolere che proverei nel vedere soffrire uno di voi! e poi...-

-poi?-

-o paura che quello non sia un semplice sogno-

-cosa telo fa credere?-

-quel simbolo che il mio sangue creava nel sogno è lo stesso che io ho su un ciondolo che mi fu donato da quando ero in fasce...Bellmere mi disse che quando mi trovo con Nojiko già lo avevo, mia sorella dice la stessa cosa, quando mi ha trovato già lo avevo...non è una semplice coincidenza Robin...sta per succedere qualcosa di veramente brutto!-

Robin le cinse le spalle

-se veramente accadrà qualcosa lotteremo insieme come sempre-

Nami le sorrise dolce

-grazie Robin-

-di cosa? Siamo compagni, amici...ognuno può contare sull’aiuto degli altri...ora! andiamo giù ad avvertire gli altri che siamo arrivati all’isola ed a tranquillizzarli, sono tutti molto preoccupati per te, soprattutto una certa persona- le disse Robin con un sorriso furbetto in volto, Nami la guardò non capendola

-e chi sarebbe?-

-eh! No! Cara la mia sorellina questo lo dovrai capire tu! Ma so che hai già una persona in mente!- le disse dandole una schicchera scherzosa sul naso, Nami pensò a Zoro ma subito si disse che non poteva essere lui, era le’i che desiderava che lui pensasse a lei in quel modo

-credo che tu abbia capito! Brava!-

-ma non ho detto nulla! E poi non penso proprio che Zoro pensi a me in quel modo!-

-e chi a nominato lo spadaccino?- disse Robin guardandola ridendo sotto i baffi, Nami diventò rossa e girò lo sguardo altrove

-dovresti dirglielo sai?-

-cosa?-

-quello che provi per lui-

-io non provo nulla per quello scimmione!-

-dici? Eppure ti vedo che lo fissi mentre dorme, si allena, quando mangia, segui tutti i suoi movimenti e intanto sospiri...Nami ti conosco bene ormai-

-uff...mi hai scoperta ancora...comunque non gli dirò niente! Non voglio rovinare il nostro rapporto-

-cosa ne sai che invece non diventi qualcosa di più profondo?-

-no, lui a il suo sogno da realizzare non c’è spazio per altre cose-

-se lo dici tu...secondo me sbagliate...comunque andiamo l’isola è in vista, dobbiamo attraccare, così possiamo scendere e andare a fare compere vieni con me?-

Nami era rimasta un attimo confusa dal discorso di Robin ma poi si riprese alzandosi gli disse

-c..certo-

-bene-

Detto questo scesero dalla vedetta e andarono dai loro amici, che appena le videro sorrisero felici

-Nami! Robin! Mie dee! Venite dal vostro mister prince!!-

Detto questo saltò in direzione delle due ma un piede di Zoro lo fece cascare

-BRUTTO MARIMO!! LO HAI FATTO A POSTA!!-

-che vuoi cuoco non ti ho visto! E non rompere!-

-idiota! Sei sempre in mezzo!-

-sopracciglio arrotolato non rompere!-

-spadaccino fallito!-

-Sanji!- lo chiamò Robin

-siiii!!! Dimmi mia dea!-

-abbiamo un annuncio da farvi quindi gradirei il silenzio-

-certo mia cara!-

-bene...Nami tocca a te-

-si-

Tutti i ragazzi la fissarono, lei e Zoro si scambiarono degli sguardi e poi tutti e due distolsero lo sguardo

-bene ragazzi! siamo arrivati a Legend Island, un’isola estiva, è un luogo tranquillo abitato da gente per bene, quindi vedete di non fare casini! Chiaro!?-

Nami guardò tutti con sguardo omicida e tutti iniziarono a sudare freddo

-si..si! capito!!- dissero tutti in coro, Nami sorrise soddisfatta e poi disse

-bene, andiamo a prepararci per lo sbarco!-

-siiiii!!!!!!!!!!!-

 

Dopo aver attraccato, decisero di scendere e pensare ognuno alle proprie mansioni

-bene ragazzi! Io e Robin andiamo in giro per la città!-

-ok, io e Chopper ci occuperemo delle provviste e dei medicinali-

-io devo comprare dei nuovi materiali per le mie invenzioni, boss venite con me?-

-si! Fratello! Brook vieni anche tu??- 

-yoyoyoyo! Si!!-

-bene! Allora io e Zoro andremo a visitare la città! Vero Zoro?-

Zoro guardò male il suo caro capitano

-eddai!-

-uffa...va bene!-

-ok, ragazzi ci vediamo qui per cena, tanto la nave è al riparo, a dopo!-

 

Le ragazze erano arrivate alla città e avevano potuto constatare che era una tranquilla cittadina, ma c’era qualcosa nell’aria che le preoccupava soprattutto a Nami, ogni volta che passavano la gente bisbigliava qualcosa, ma decisero di non badarci per adesso almeno, poi entrarono in un negozio e chiamarono il commesso, quando questi vide Nami

-FUORI! NON VENDO NIENTE A LEI! VADA VIA!-

Le due ragazze rimasero stupite, ma Nami si infervorò subito

-COSA!?-

-NON VI VIGLIO NEL MIO NEGOZIO!! FUORI!!-

Detto questo spinse Nami fuori dal negozio facendola cadere

-NON C’è POSTO PER VOI QUI IN QUESTO NEGOZIO! NE IN QUESTA ISOLA! ANDATEVENE!!-

Robin le corse vicino e l’aiuto ad alzarsi

-ma come si permette!! si tratta così la gente!?- gli urlò Nami

-CON PERSONE COME VOI SI!-

Detto questo entrò in negozio e chiuse la porta...a chiave, Nami e Robin si scambiarono sguardi pensierosi poi si guardarono intorno e potevano vedere come tutti le guardassero male, anzi che guardassero male Nami

CONTINUA

 

Salveeeeeeeeeeeeeeee!!!

Spero che la storia vi abbia stuzzicato, mi scuso per alcuni errori di digitazione ma sto con una mano fasciata (mi sono rotta un dito)

Cmq ci vediamo presto con un nuovo capitolo! Baci!!

Jemanuele8891!

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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