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Autore: IndianaJones25    24/03/2024    1 recensioni
Indiana Jones è stato catturato dagli agenti della CIA al soldo del professor Schmidt.
L'agente Mason legge il rapporto su di lui, pensando di avere di fronte a sé soltanto un povero vecchio...
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Henry Walton Jones Jr.
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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RAPPORTO SU JONES

 

«Chi è lei?»

L’agente Mason guardò il vecchio spaventato che le sedeva di fronte.

Il professor Jones tremolava, e non solo a causa degli scossoni del furgone lanciato attraverso i vicoli di New York. Era un uomo anziano, fragile, con le membra irrigidite. Puzzava del troppo alcol che aveva ingurgitato, probabilmente sin dalla mattina. Gli abiti erano un po’ lisi, la cravatta annodata male, i capelli quasi bianchi spettinati. Negli occhi infossati nel volto rugoso aveva soltanto il desiderio di essere lasciato andare, di poter tornare a casa.

Una bestiolina presa in trappola.

Eppure, questo atteggiamento cozzava con il modo in cui, poco prima, quello stesso vecchio aveva tentato di fuggire dal deposito dell’università. Era mancato poco che ce la facesse.

 

«Professor Jones, non le faremo del male!»

Indy guardò la donna che aveva gridato. Si voltò un istante per cercare di scoprire dove fosse finita Helena. Tornò a fissare il gruppo di persone che gli si stava avvicinando. Armi in pugno e sguardi poco raccomandabili.

Un atteggiamento che cozzava parecchio, con quella promessa.

In ogni caso, nessuno aveva mai detto che lui non avrebbe fatto del male a loro.

Con uno scatto, si lanciò dal pianerottolo e si aggrappò alla scaffalatura di metallo che conteneva i reperti archeologici del deposito universitario. Sollecitati dalla spinta e dal suo peso, i ganci che trattenevano gli scaffali cedettero.

La scaffalatura si piegò contro l’altra, abbattendola. Quella, a sua volta, si schiantò contro la successiva. Con un devastante e assordante effetto domino, senza curarsi di chi si sarebbe trovato davanti, Indiana Jones si aprì a modo suo una via di fuga verso la salvezza.

 

L’agente Mason abbassò gli occhi al rapporto.

Scorse in fretta le prime righe.

Professore di archeologia. Soggetto molto pericoloso. Dedito all’alcolismo. Tendenza alla depressione. Ha l’abitudine di stringere alleanze di comodo con personaggi loschi e poco raccomandabili.

 

«E adesso, lei deve restituirmi il diamante.»

Indy sollevò le sopracciglia, allibito. Una stilla di sudore gli solcò la tempia e gli scivolò sul collo. Doveva essere il nervoso.

«O lei ha voglia di scherzare, o io sto diventando sordo…»

Nella mano di Lao Che apparve un piccolo flacone. Conteneva un liquido di un blu brillante.

«Quello che è?» domandò Willy Scott, distogliendo lo sguardo dalla cipria che si stava dando sul naso.

Un ghigno diabolico apparve sul volto di Lao.

«L’antidoto.»

Indy sentì il cuore fare un tuffo nel petto.

«A che cosa?» domandò.

Lao e i suoi figli scoppiarono a ridere.

«Al veleno che lei ha appena bevuto, professor Jones!»

Indy prese in mano il calice di champagne che aveva tracannato. Ci passò il dito, interdetto.

Maledizione! Maledizione alla sua incapacità di resistere ogni volta che aveva davanti qualcosa di alcolico!

 

Uno scossone più forte la costrinse a tenersi aggrappata per non finire rovesciata. Il rumore del motore non riusciva a mascherare la musica della parata per gli astronauti dell’Apollo 11, e nemmeno le grida dei manifestanti pacifisti che stavano attraversando la città.

Diede un’occhiata alla riga conclusiva della pagina.

Difficoltà ad avere rapporti familiari e a mantenere relazioni stabili.

 

«Ti ho forse mai detto devi fare i compiti, andare a dormire o lavarti le orecchie? No! Ho rispettato la tua intimità, e ti ho insegnato ad avere fiducia in te stesso!»

Junior guardò Henry con tanto d’occhi.

«L’unica cosa che mi hai insegnato, è che io per te contavo meno di popoli morti cinquecento anni prima in un altro paese!» puntualizzò. «E me lo hai insegnato così bene, che non ci siamo parlati almeno per vent’anni!»

Lo sguardo di Henry non perse un briciolo della solita sarcastica ironia.

«Te ne sei andato proprio quando cominciavi a diventare interessante!»

«Papà, ma come fai…?!»

Esasperato, Indy si fece una promessa: lui non si sarebbe mai sposato, né avrebbe avuto figli… ma, se per caso fosse successo, sarebbe stato un ottimo padre e un perfetto marito!

Non sarebbe stato la replica del vecchio Henry Jones!

 

Mason ignorò lo sguardo untuoso con cui quel pazzo di Klaber sembrava la stesse radiografando e girò sulla seconda pagina.

Collaboratore dei servizi segreti sin dalla metà degli anni ‘30. Coinvolto nel recupero di oggetti archeologici il cui impiego da parte di potenze straniere avrebbe potuto avere finalità belliche.

 

«Jones, questa me la paghi!»

Indy non faceva che sentirsi rimbalzare in testa le parole che gli aveva rivolto Marion. Chissà perché, era certo che non sarebbe stata una minaccia a vuoto. La conosceva abbastanza bene da sapere che non era tipa da parlare a vanvera.

E la mascella che gli faceva ancora male era lì per rammentargli che non era nemmeno tipa da limitarsi alle parole.

Adesso, però, non era il momento di pensarci troppo.

Avrebbe preferito di gran lunga affrontare una Marion furiosa per essere stata lasciata legata e imbavagliata in balia dei nazisti, piuttosto che attraversare il Pozzo delle Anime, pieno com’era di serpenti schifosi. Ma l’Arca era lì, e lui aveva un dovere da compiere. Anche se non credeva ai suoi poteri magici, non avrebbe permesso che finisse nelle mani di Hitler e di Belloq.

«Sallah, vieni giù!» gridò.

Dall’alto gli giunse il gemito dell’amico.

«Chi, io?»

 

Le righe successive furono quasi assurde da leggere. Non era possibile che, un simile relitto umano, avesse alle spalle qualcosa di simile.

Agente segreto nella prima guerra mondiale, al servizio delle potenze dell’Intesa. Agente dell’OSS nella seconda, con il grado di colonnello. Spesso richiamato per aver agito ignorando gli ordini ricevuti. Decorato al valore. Sopravvissuto a incidenti di ogni genere, tra cui un’esplosione nucleare. Dopo la guerra, è stato coinvolto in operazioni di spionaggio e in ricerche di ogni genere, comprese quelle dell’USAF in merito al fenomeno dei dischi volanti.

Politicamente, si è sempre schierato dalla parte dei Repubblicani.

 

«Perché, Mac?»

Mac fece una specie di sospiro.

«Che vuoi che ti dica, Jonesy… sono un capitalista, e loro pagano.»

Indy guardò il vecchio compagno di mille avventure, sin dai tempi dell’ultima guerra.

«Dopo tutti questi anni passati a spiare i comunisti…», mormorò. «Credevo che fossimo amici…»

«Ho avuto un periodo nero a carte, ultimamente… schifoso…», si giustificò Mac, andando verso i comunisti, mentre continuava a puntargli il fucile addosso. «Non posso più tornare a casa a mani vuote…»

Il colonnello Irina Spalko sorrise, trionfante. Un sorriso che Indy conosceva bene: era quello che gli riservava ogni nemico convinto di averlo messo nel sacco. Solo che, alla fine, era sempre lui a riportare la pelle a casa, in un modo o nell’altro.

«Niente ultime parole di sfida, professor Jones?» chiese, con il suo accento strascicato.

Una scintilla si accese dentro il cervello di Indy. Lo sguardo gli brillò della solita sottile ironia.

Se doveva uscire di scena, tanto valeva farlo con una frase a effetto. Ma qualcosa, comunque, gli diceva che non sarebbe morto in quell’enorme deposito militare, in qualche parte del deserto del Nevada.

«I like Ike!» proclamò.

 

La raccomandazione finale era lapidaria.

Pericoloso! Sparare a vista, se necessario!

Mason sollevò lo sguardo dal fascicolo e fissò di nuovo il vecchio. C’era qualcosa di strano, in lui. Era spaventato e confuso, di certo. Un relitto umano, che aveva ormai perso tutto, a cui la vita non aveva più nulla da offrire. Un tizio inutile, che si trascinava avanti sotto il peso delle gloriose memorie di un passato che non sarebbe più tornato. Eppure, in quegli occhi, dietro l’umida patina del troppo alcol ingerito, l’agente vide qualcosa.

Una luce.

Uno sguardo ironico.

«Piuttosto chi è lei», disse, incapace di nascondere il proprio sconcerto.

Sul volto di Indiana Jones, si allargò un sorrisetto.

   
 
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