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Autore: ayumi_L    25/03/2024    1 recensioni
Questa storia rappresenta un missing moment della storia e della relazione tra Charlie Weasley e John Dawlish, basata sulla storia Scars di Robertar, che ne ha approvato la pubblicazione.
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Charlie Weasley, Kingsley Shacklebolt, Mangiamorte, Neville Paciock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Rating: arancione (sofferenza/dolore)

Personaggi: John Dawlish, Charlie Weasley, Neville Paciock, Kingsley Shaklebolt, mangiamorte e germidori.

Tipo di coppia: slash (JD/Charlie)

Genere: Hurt/confort, introspettivo, angst, romantico.

Avvertimenti: tematiche delicate sofferenza

 

Benvenuti a tutti/tutte i lettori e lettrici! Ho deciso di pubblicare questa ff dopo aver letto tutte le storie di ROBERTAR, che ringrazio non solo per avermi portato in questo mondo meraviglioso dei suoi ragazzi come amiamo chiamarli, ma anche per avermi concesso di pubblicarla e per avermela corretta. 

Questa storia rappresenta un missing moment di Scars – a bit of Charlish, per leggere la storia completa di JD e Charlie dovete andare sul suo profilo.

Grazie ancora Roberta per avermi fatto conoscere questa coppia.

 

 

~~~

 

 

Charlie si girò velocemente sentendo il rumore sordo di uno schianto.

Stavano combattendo tre contro uno, almeno uno dei loro auror era impegnato con tre ghermidori e mangiamorte.

 

Avevano teso loro un'imboscata.

 

Sì girò e lo vide: il suo amore, l’amore della sua vita, a terra privo di conoscenza, o almeno così sperava, con due Mangiamorte che lo volevano finire e brandivano la bacchetta sopra di lui.

 

Charlie non capì più nulla.

Con una forza che non pensava di avere, riuscì a fermarli prima che si avventassero su JD, e a incarcerarli.

 

Subito dopo, si buttò su JD per vedere e constare le sue condizioni; l’uomo era vivo ma era ferito gravemente al fianco sinistro, da cui usciva copiosamente sangue, e respirava debolmente. Il suo viso, notoriamente chiaro, ora sembrava ancora più pallido e le labbra, le labbra così tanto amate e bramate da Charlie, avevano assunto un colorito blu-violetto.

 

“John, John amore della mia vita, rispondimi.” Urlò Charlie scuotendolo leggermente “Non mi fare scherzi, tu non puoi morire, non mi puoi abbandonare. Se tu muori, muoio anche io. Ti prego John svegliati” disse piangendo sul petto dell’uomo. 

 

Tutta la sua vita stava passando davanti ai suoi occhi.

Il loro primo bacio, il suo primo pensiero di come fosse grigio.

 

“Un medimago! Un medimago per favore! John é ferito!” Urlò ai compagni.

Kingsley si avvicinò alla scena, attirato dalla richiesta di aiuto di Charlie. 

Sentì la sua gola chiudersi per il dolore della scena, ricacciò indietro le lacrime per quanto possibile. Il suo migliore amico giaceva a terra, ferito.

Doveva fare qualcosa, non poteva permettersi di perdere la calma.

 

“Charlie, portiamolo al San Mungo. Non possiamo fare nulla qui. Lascia che io mi smaterializzi con lui” gli disse avvicinandosi. “Lasciami smaterializzare Charlie”

 

“No King io non lo lascio, non lo lascio” gli disse Charlie abbracciando l’uomo e non lasciando scelta a King di smaterializzare tutti assieme.

 

Al San Mungo, furono subito raggiunti da Neville e dalla sua equipe, che erano stati avvertiti dal patronus di King sulle sue condizioni. 

Neville sapeva bene quanto potessero essere gravi le ferite provocate dai mangiamorte, e soprattutto sapeva bene come a volte non si riuscissero a curare per via del fatto che erano maledizioni inventate dagli stessi mangiamorte e quindi sconosciute alla comunità magica.

 

“Charlie ora me ne occupo io” gli disse Neville prendendogli le mani. “Lasciami lavorare. Aspettami in sala d’aspetto per favore. Ti prometto che faremo tutto il possibile Charlie.” gli disse per poi scappare in sala emergenza.

 

Charlie si sedette senza forze su una sedia in plastica, guardandosi attorno. 

La sala era gremita di persone che aspettavano una notizia.

Una notizia bella o brutta.

Quante persone stavano lì aspettando che la loro vita cambiasse.

 

“Charlie, ci hanno teso un imboscata non potevamo farci nulla” disse King rompendo il silenzio.

 

Charlie annuì. Non riusciva a parlare.

 

“Vuoi del cioccolato?” King gli porse una barretta.

 

Charlie però scosse la testa “No grazie. Ho la nausea. Appena chiudo gli occhi, vedo lui disteso in terra circondato da quegli uomini, sporco di sangue. I suoi occhi, i suoi meravigliosi occhi grigi, chiusi.”

 

King lo strinse tra le sue braccia “e…se lui non ce la facesse?” gli chiese Charlie, con la voce rotta dal pianto e dai singhiozzi. 

 

King non seppe rispondere alla domanda si limitò ad abbracciarlo e cullarlo. Anche per lui il pensiero di perdere JD era insopportabile, ma doveva farsi forza per Charlie.

 

Dopo ore che parvero interminabili Neville uscì dalla sala medici e si avvicinò a loro serio.

 

“Le sue condizioni erano gravi quando lo avete portato qui. Ha ricevuto più schiantesimi assieme al livello toracico ed aveva una ferita causata da una maledizione che non abbiamo compreso totalmente. Tutti questi fatti hanno fatto sì che…”

 

“Ora come sta? Neville non me ne frega un cazzo di come funziona il nostro corpo, né del nome della maledizione con cui è stato ferito. Io voglio sapere solo se la persona che amo é viva o morta!” Sbottò Charlie afferrando Neville per le braccia.

 

Neville prese un grande respiro. “É vivo Charlie. É molto debole ma è vivo”

 

Charlie cadde sulle sue ginocchia singhiozzando sia per la stanchezza che per il sollievo e Neville si avvicinò a lui abbracciandolo “Non si potrebbe entrare…ma se vuoi puoi entrare. Solo 5 minuti”

 

Alzandosi a fatica Charlie si recò nella stanza dove JD riposava. 

 

Era pallido ma non aveva perso la sua espressione seria.

 

Charlie si sedette e gli prese una mano tra le sue e la bacio piano.

 

“Io ti amo John. Ti amo da sempre. Da quando hai chiesto e chi cazzo sarebbe Charlie Weasley? Da quando tu mi hai preso in squadra. Ogni tuo respiro per me è vita. E io non posso vivere se non vivi anche tu. Quindi vedi di aprire i tuoi occhi presto, stupido e pazzo amore. Te lo avevo detto che era pericoloso andare senza avere dettagli, ma tu no, hai voluto fare di testa tua ed io ora sono qui a pregare che tu ti riprenda presto, a pregare per noi. Ed io non sono un tipo che prega John. Sono un tipo che combatte i draghi, che fa l’auror ma non sa pregare.” disse con voce incrinata.

 

“E so che abbiamo appena detto ai miei che siamo una coppia, che io sono gay, che sono stato sempre gay e che sicuramente è prematuro ma io ti amo e voglio che tu mi sposi JD voglio che la nostra relazione sia messa nero su bianco su un foglio che tutto il mondo sappia che sei mio e solo mio. Sposami John. Diventa mio marito” disse infine scoppiando a piangere. 

 

Cosa gli era venuto in mente. John era incosciente su un letto e lui diceva parole senza senso.

 

“Lo voglio”

 

Charlie alzó la testa confuso. Gli sembrava di aver sentito una voce, ma non poteva essere.

 

John gli sorrideva appena, stanco, con aria sofferente ma gli stava sorridendo 

“Lo voglio Charlie. Lo voglio. Voglio essere tuo marito. Sposami pazzo tormento”

 

Charlie incurante delle raccomandazioni di Neville lo abbracció con forza e lo baciò con foga.

 

“Charlie, non penso che mi serva la respirazione bocca a bocca” disse John cercando di ridere ed alleggerire la situazione.

 

“S..scusa” disse riprendendo a singhiozzare Charlie 

 

John si spostò leggermente 

 

“Sdraiati vicino a me Charlie”

 

“No, non posso. Neville ha detto solo 5 minuti”

 

John gli fece cenno con la mano che andava bene e si sedersi vicino a lui 

 

“Ho creduto di morire Charlie. Quando Dolohov mi ha attaccato prendendomi di sorpresa ed ho sentito la mia pelle lacerarsi ho creduto di morire. Ho ripensato a noi, a quanto tu avresti sofferto senza di me, amore mio”

 

“Ed io ho creduto di averti perso. Quando ti ho visto disteso in terra, pallido e freddo ho pensato di morire anche io.”

 

John gli strinse la mano “la tua proposta era bellissima…ma sei sicuro? Non devi forzarti.”

 

Charlie lo guardò “Sono sicuro. Sei l’amore della mia vita ma ora riposa John. Io rimarrò qui, anche se Neville mi caccerà”

 

John chiuse gli occhi e si poggiò a Charlie.

 

“Charlie, i cinque minuti sono passati.” Disse Neville entrando.

 

Li trovò abbracciati ed addormentati profondamente e non ebbe il coraggio di svegliare Charlie. Aveva quasi perso l’amore della sua vita non poteva biasimarlo. 

Avrebbe chiuso gli occhi: dopo tutto l’amore ti fa fare sempre pazzie.

 

  
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