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Autore: Bankotsu90    10/04/2024    0 recensioni
[Girls Und Panzer]
[Girls Und Panzer]Spin-off de "Age of Saunders" (ambientato tra i capitoli 28 e 68). All'accademia BC Freedom arriva una nuova studentessa, in un momento in cui regna una forte tensione tra le fazioni "Escalator" e "Examinator". Su richiesta di Marie, presidente del consiglio studentesco, dovrà adoperarsi per riconciliare le due parti, la cui inimicizia danneggia la scuola e il team di sensha-do.
Genere: Drammatico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Aokigahara, ore 18:21
 
Maho, alla testa di un drappello  di kuro (tra cui la sua vice Erika), era intenta a setacciare una zona di foresta.
 
Dove sei, Imōto?
 
Si chiese, guardandosi intorno.
 
Ovunque volgesse lo sguardo vedeva solo alberi, e, in lontananza, altre squadre di ricerca. Ma di sua sorella minore non vi era la minima traccia.
 
Kommandantin?” La chiamò Erika.
 
Lei si voltò a guardarla.
 
Was willst du?” Domandò.
 
Non crede sia ora di rientrare al campo base? Sono ore che vaghiamo in questo luogo… E a breve il sole tramonterà.” Rispose la bionda.
 
Il suo capitano sbuffò. Una parte di lei avrebbe voluto continuare, ma le sue compagne erano palesemente stanche, affamate e assetate dopo ore di cammino. Inoltre erano sprovviste di torce, e muoversi al buio non era prudente. Così annuì.
 
Ja… Hai ragione. Meglio tornare indietro.
 
Forse le altre squadre hanno avuto maggior fortuna…
 
Si ritrovò a sperare.
 
Si appoggiò con la schiena a un albero vicino, alzando poi lo sguardo al cielo.
 
Akaboshi.” Chiamò.
 
Koume si voltò a guardarla.
 
Ja?
 
Ci sono novità dai nostri FA?” Domandò Nishizumi senior.
 
La sua sottoposta scosse il capo.
 
Nein…” Replicò, con aria dispiaciuta.
 
Maho emise un sospiro e chiuse gli occhi per una manciata di secondi.
 
Kuso, non mi sono mai sentita così inutile e impotente come ora… Miho è la fuori, intenzionata a suicidarsi (se non lo ha già fatto) e io non posso fare nulla, salvo girovagare per questa foresta maledetta.
 
Da quanto non provava quella sensazione? Forse dai tempi della finale dello  scorso torneo nazionale, quando non aveva potuto fare nulla per difendere il carro-bandiera (lasciato incustodito da sua sorella) dai T34 della Pravda. E stavolta la posta in gioco era più alta… La vita di una persona cara. Il fallimento non era una opzione. L’avrebbe trovata e salvata a ogni costo, con ogni mezzo.
 
Ti salverò, Imōto… Non lascerò che tu muoia qui.
 
Pensò, con determinazione.
 
****
Nello stesso momento, in un’altra area di foresta, un manipolo di studentesse della Saunders stava perlustrando la boscaglia in cerca di Miho. A guidarle era Kay, e con c’erano anche Naomi e Alisa. Ad un certo punto quest’ultima si appoggiò con la schiena a un albero vicino ed esclamò, con voce lagnosa:
 
Basta, mi sono stufata! Sono ore che camminiamo in questa dannata foresta! Ho fame, sete e sono stanca!
 
Kay, irritata, serrò i pugni. A volte Alisa sapeva essere proprio capricciosa e isterica.
 
Risparmia il fiato… A breve torneremo al campo base, visto che tra poco farà buio.” Disse, guardandola con fastidio.
 
La sua vice sbuffò, per poi domandare:
 
Per quanto tempo dovremo stare qui?
 
Anche giorni, se necessario.
 
Alisa la guardò come se fosse impazzita.
 
Passare giorni in questo postaccio? Ma sei uscita di senno?” Le chiese.
 
Kay scosse il capo.
 
Affatto. Miho è qui, da qualche parte, e intendo salvarla.
 
Per quanto ne sappiamo potrebbe essere già morta... E dobbiamo prepararci per il secondo turno del torneo!” Obiettò la castana.
 
Primo, manca un mese al secondo turno. E secondo, il prossimo avversario è il liceo Anzio, uno dei più scarsi. Gli faremo ciò che la Pravda ha fatto alla Bonple.” Intervenne Naomi, guardando con sufficienza sua pari-grado.
 
Quest’ultima si lisciò nervosamente la testa con la mano destra. A volte le sue compagne erano davvero cocciute.
 
In ogni caso la ricerca di persone scomparse è compito della polizia, non nostro!” Disse.
 
Kay le scoccò una occhiataccia che la fece rabbrividire. Sembrava sul punto di prenderla a pugni. Invece la bionda disse:
 
Se ci tieni puoi tornartene da sola al campo! Basta che la smetti con questi piagnistei! Noi dobbiamo concentrarci sulla ricerca di Miho!
 
Alisa fece un gesto di stizza.
 
A breve farà buio… Dovremo interrompere comunque le ricerche!” Dichiarò.
 
Che c’è, Alisa? Paura degli Yurei?” La canzonò Naomi.
 
Lei la guardò male.
 
Paura di smarrirmi o di incontrare qualche orso.” Replicò.
 
Kay dal cantò suo sbuffò e si guardò intorno. Per quanto, a volte, trovasse irritante l’atteggiamento di Alisa, non poteva negare che in quel momento avesse assolutamente ragione: di lì a poco sarebbe calata la notte, e muoversi in una foresta con l’oscurità non era affatto prudente.
 
Ci toccherà aspettare domani, e nel mentre Miho potrebbe benissimo togliersi la vita, se non lo ha già fatto.
 
Chiuse brevemente gli occhi.
 
Ma non abbiamo altra scelta.
 
***
Intanto, a Tokyo, Miho si trovava nel salotto, e guardava un film d’animazione in TV.
 
Non fare più queste sciocchezze!
 
L’ho fatto perché ero sicura che tu mi avresti presa al volo!
 
Presa al volo? Ho per caso l’aria di un cane ammaestrato?
 
Da quanto non vedevo questo film? Anni, di sicuro…
 
Pensò Nishizumi.
 
Improvvisamente qualcuno le arrivò alle spalle e le sfiorò delicatamente la schiena. Colta di sorpresa, si girò, ritrovandosi faccia a faccia con Alice, la quale le porse una scatola marrone scuro, con sopra scritto, in lettere dorate:
 
Meiji milk chocolate
 
Ho pensato che avessi fame.” Dichiarò Shimada junior.
 
Miho la ringraziò con un cenno, prese la scatola, la aprì e mangiò alcuni cioccolatini.
 
Oishī!” Esclamò, deliziata.
 
Alice sorrise allegra.
 
Sapevo ti sarebbe piaciuto.” Disse.
 
La sua amica ricambiò il sorriso. Dopo i luttuosi eventi degli ultimi giorni, finalmente aveva ritrovato il buon umore, e se tutto fosse andato bene avrebbe presto iniziato a frequentare una nuova accademia. Certo, avrebbe sentito la mancanza della Ooarai e delle sue vecchie amiche, ma non poteva far nulla per impedirne la chiusura. Una parte di lei si sentiva in colpa: le sue amiche la stavano cercando invano in una foresta, e intanto se ne stava in un attico di Tokyo. In un certo senso, era come se le stesse prendendo in giro. Ma non poteva agire altrimenti.
 
Sai, tua madre è una brava donna.” Disse.
 
Alice annuì.
 
Hai… Lei è sempre gentile e disponibile con tutti. Sempre pronta ad aiutare il prossimo.” Affermò.
 
Miho sbuffò.
 
La mia invece è sempre rigida e fredda… A volte sembra un cyborg o un ultracorpo. Non mi ha mai dato un segno di affetto... Mai una carezza, mai un abbraccio, nulla.
 
E ora mi ha pure diseredata… Per lei sono un fallimento come figlia.
 
Pensò, amareggiata.
 
Alice, notando il suo improvviso cambiamento di umore, le prese entrambe le mani, facendola arrossire lievemente.
 
Non fare quella faccia… Adesso sei ospite della famiglia Shimada. Non ti lasceremo sola!” Le promise.
 
Rincuorata, la castana sorrise.
 
Arigatō…” Disse.
   
 
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