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Autore: martadenile    14/04/2024    0 recensioni
[Sorelle Vampiro-]
[Sorelle Vampiro-]
-UNIVERSO 4920D-
Ben sette anni dopo la loro ultima visita, Sylvania e Dakaria Tepes tornano in Transilvania per un compleanno.E se,complice lo spirito nostalgico legato ad avventure passate e la magia che si respira in quella terra enigmatica
Dakaria si innamorasse di una ragazza misteriosa e Sylvania incontrasse l'ex fidanzato di Daka, pronto a tutto per riconquistarla?
E se l'ex fidanzato e la ragazza misteriosa avessero lo stesso sangue? Benvenuti nella sanguinosa ragnatela d'amore delle sorelle Tepes,dove tutto è sempre il contrario di tutto...e buona fortuna!
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: AU | Avvertimenti: Incest
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                                                       -Vuoto, Universo 4920F-



Magdalena aveva portato Bella e Dakaria in un ristorante che offriva servizi alberghieri. Dakaria fu molto felice di constatare che proprio come i Dhampyr anche i Vampiri Stregati potevano mangiare cibo umano. I Fatati,invece, potevano nutrirsi solo di sangue. Durante quel pasto Dakaria ebbe la possibilità di studiare Bella e Magdalena da vicino. Bella sembrava decisamente introversa, parlava poco e a bassa voce, come se non volesse disturbare. Magdalena, d’altro canto, era esuberante, rumorosa e logorroica. Dakaria ebbe la possibilità di farle molte domande riguardo la razza dei Vampiri Stregati e anche riguardo quella dei Vampiri Fatati. Magdalena era molto aperta al confronto e interessata a conoscere la razza dei Vampiri Transilvani. Dakaria si sentiva quasi a casa in quell’universo: Da dove veniva lei c’era soltanto un modo di essere vampiri, invece lì si erano sviluppate addirittura due specie diverse con caratteristiche proprie. Dakaria avrebbe voluto avere più informazioni riguardanti la guerra, ma decise di evitare l’argomento. Era evidente che Bella e Magdalena erano state ai poli opposti durante il conflitto e non voleva di certo trasformare quella riunione fortuita in una rissa, attirando altra attenzione indesiderata. Dopo qualche ora decisero di aver mangiato e parlato a sufficienza. Dakaria era molto stanca e anche Magdalena. Bella, d’altro canto, non aveva bisogno di dormire e non avrebbe potuto farlo nemmeno volendo. Nonostante questo Magdalena prenotò e pagò tre stanze. Dakaria e Magdalena si infilarono immediatamente nel letto, mentre Bella si armò di fogli, penne e pennarelli e decise di passare la notte ad architettare il piano per trasformare Elena contro la sua volontà senza che Stefan si intromettesse. Odiava dover calpestare così la volontà di sua sorella, ma non poteva lasciarla morire. Durante la conversazione tra Dakaria e Magdalena aveva imparato di più sulle abilità di Daka. Non poteva soltanto volare. Poteva anche accendere un fuoco con la mente e teletrasportarsi per brevi distanze. Bella sorrise vittoriosa, cominciando a scrivere. Le abilità di Dakaria avrebbero reso il suo piano molto più semplice. Era stata una vera fortuna incontrarla. 




                                                -Loveville, 6 Novembre 2023, Ore 20:05-



Dal momento in cui era stata alla tavola calda con Briana e Kyo, Myrtle\Skipper non si era più separata da loro. Avevano passato tantissimo tempo insieme e si erano divertite molto.Erano state in spiaggia quasi tutto il pomeriggio, avevano fatto il bagno e preso il sole. Mentre prendevano il sole avevano parlato delle loro opere preferite, dalla musica ,ai libri ,alle Serie Tv. Myrtle\Skipper era rimasta impressionata dal fatto che i gusti della Briana che le faceva da guida erano gli stessi della Briana che aveva amato e conosciuto prima della tragedia. Anche Briana sembrava stranita dalle risposte di Myrtle\Skipper. Forse anche lei aveva amato una Myrtle che aveva gli stessi gusti. Ad ogni modo l’energia e la simpatia di Kyo erano riuscite a smorzare la tensione. Anche Kyo si era accorta che stava succedendo qualcosa, ma non voleva versare benzina sul fuoco. Dunque aveva deciso di portare le due al cinema. Avevano mangiato pop corn, caramelle, torta e gelato e avevano guardato più di un film. Poi erano andate a cena in un ristorante e successivamente alla Sala Giochi, dove avevano giocato a bowling e ad altri giochi come quello in cui ci si sfidava nel ballo. Dopodiché Kyo le aveva invitate entrambe a casa sua per un pigiama party. In quell’esatto momento stavano giocando a Obbligo o Verità. Le prime domande erano state abbastanza semplici. Per il momento, nessuno aveva scelto obbligo. “Questo turno è di Skipper. Siccome sono stata io a porle la domanda nel turno precedente, tocca a te, Bri’’ disse Kyo. Il cuore di Myrtle\Skipper cominciò a battere all’impazzata. Briana sorrise, grattandosi il mento.Skipper aveva scelto verità, dunque doveva porle una domanda. “Qual’è stato il tuo primo amore?’’Myrtle\Skipper sgranò gli occhi, come se fosse stata raggiunta da un proiettile. Le sue labbra si mossero d’istinto, prima che la mente potesse suggerire una risposta più saggia. “Bri…’’ stava per dirlo. L’aveva sulla punta della lingua. Briana Cochran, la te del mio universo.Fortunatamente, riuscì a correggersi in tempo. “Britney Spears’’ concluse, arrossendo. Kyo rise, applaudendo. “Non sapevo ti interessassero le donne’’ esclamò. Myrtle\Skipper fece spallucce, ridacchiando a sua volta. “Forse la mia faccia non è saffica, ma la mia anima e il mio cuore lo sono di certo’’ ribatté sarcastica. “Bella risposta’’ commentò Briana, mordicchiandosi il labbro inferiore. E così anche a Skipper piacevano le ragazze. Bene, molto bene. “Ora tocca a te, Bri. Obbligo o Verità?’’ toccava a Skipper fare la domanda. Briana lesse chiaramente nei suoi occhioni azzurri la volontà di restituirle l’imbarazzo ponendole lo stesso quesito. Dunque fissò i suoi occhi nocciola in quelli di Skipper, sorridendo vittoriosa ed esclamando “Obbligo’’. Essendo il suo primo Obbligo, la palla passava a Kyo, che era la prima delle tre nell’ordine. Myrtle\Skipper sospirò. Kyo si schiarì la gola sorridendo in maniera astuta. “Bacia la persona più attraente in questa stanza’’ disse poi. Briana mantenne il contatto visivo con Myrtle\Skipper per molto tempo. La fissava così intensamente che Myrtle\Skipper era quasi sicura che avrebbe scelto lei. Dopo qualche secondo, tuttavia, si alzò ed andò a rovistare nella propria borsa, estrasse uno specchietto e lo baciò.Kyo scosse la testa, mettendo un finto broncio. “Non sei altro che un’imbrogliona!” esclamò, lanciando un cuscino in faccia a Briana, che scoppiò a ridere lanciando un cuscino in testa a Kyo. Myrtle\Skipper attese qualche secondo, poi si unì alla battaglia dei cuscini. Il comportamento di Briana era davvero strano. Perché le aveva posto quella domanda? E perché la fissava in quel modo? Gli interrogativi erano tanti ma lei era solo di passaggio a Loveville e la cosa migliore da fare era quella di tenere le debite distanze non andando oltre all’amicizia, nonostante il sentimento che la presenza di Briana scatenava in lei. 

   

                                                                  -Qualche ora prima, Loveville- 

 

Per quanto si impegnasse, Ludo non riusciva a calmare l’ansia che sentiva. Lui era uno stregone. Era riuscito (seppur con fatica) a portare delle persone vive nel Regno degli Spiriti. Allora perchè non riusciva a localizzare Aureliana e Dakaria? Certo, senza i loro oggetti personali l’incantesimo diventava più arduo. Avrebbe potuto usare la magia oscura della mente, ma in quel caso avrebbe dovuto rinunciare a Loveville finendo a Darkville dopo la sua vera morte. Ludo era stato una brava persona per tutta la sua vita e di certo non voleva macchiare la sua “fedina penale”. Avrebbe potuto chiedere aiuto, ma non voleva che gli altri sapessero quanto debole fosse la sua magia in realtà. Studiava da anni, perché non riusciva ad eseguire gli incantesimi che conosceva ormai a memoria? Era davvero frustrante. Lui era il migliore amico di Dakaria. Avrebbe dovuto essere lui a salvarla. Non quel gruppo di sconosciute sciroccate. Eppure ogni volta che provava a localizzarle, falliva. Aveva provato in tutti i modi. Aveva provato con la magia elementale (quella legata ai quattro elementi), ma nessuno di essi era riuscito a rivelare alcunché. Aveva provato con la magia dei sogni. Aveva provato persino con la magia dello spirito,insieme tanti altri tipi di magia secondaria scovati nella biblioteca posta nella sua casa di Loveville, perfettamente fornita di libri sull’argomento. Erano due giorni che ci provava, due giorni di completo fallimento. Certo, era possibile che Mania avesse nascosto l’ubicazione di Aureliana in modo tale da non farsi scoprire, ma allora perché non riusciva a localizzare nemmeno Dakaria? In uno scatto di rabbia, Ludo buttò tutti i libri i sul pavimento, finendo in singhiozzi in mezzo ad essi. Si sentiva così inutile ad abbattuto. Avrebbe dovuto essere il più potente del gruppo. Era l’unico che aveva i poteri magici (oltre alle sconosciute, ovviamente). Perché non riusciva mai a farne una giusta? rimase seduto tra i libri per un tempo indefinito, tenendosi la testa e affogando nel dispiacere. 

Dopo essersi sfogato aveva deciso di guardare la tv. Forse gli avrebbe fatto bene un rewatch della sua serie tv preferita. E così fu. Gli episodi e gli snack che aveva trovato in cucina riuscirono -almeno per qualche minuto- ad alleviare la sua tristezza,nonostante sentisse ancora tutta l’amarezza del suo fallimento. Sapeva che distrarsi dal proprio dolore non lo avrebbe reso meno pesante, ma che altro poteva fare? Sospirò, chiudendo gli occhi e chiedendo all’universo un miracolo per riuscire a rendersi davvero utile. Improvvisamente ogni luce della casa si spense e la tv cambiò immagine. Non stava più trasmettendo l’episodio della serie, bensì una strana e leggermente inquietante pubblicità.

 

Si trattava di una ragazza molto pallida, dai capelli viola e lisci, lunghi fino al mento.Indossava un body nero in pelle sintetica che fasciava perfettamente la sua figura asciutta, dalle maniche lunghe. La ragazza sembrava abbastanza alta. Indossava un mantello viola scuro, con un ampio cappuccio alzato.Gli occhi erano viola e le labbra nere. La fronte era decorata da un rubino a forma di rombo nel mezzo. "Hai un desiderio proibito che nessuno ti aiuta a realizzare? Rivolgiti alla maga Raven!” stava dicendo la ragazza, con un timbro di voce basso e sensuale. “Io posso aiutarti a tirare fuori i tuoi talenti nascosti, che aspetti?’’ aveva aggiunto, facendo l’occhiolino. “Se sei interessato ai miei servigi recati al teatro di Loveville domani, 7 Novembre 2023, alle dieci di sera.Ti aspetto, Cavaliere Rosso” aveva concluso con fare misterioso. Poi le luci tornarono e la tv cominciò nuovamente a trasmettere la Serie Tv. Ludo aveva il cuore in gola. Per quale motivo le luci si erano spente? Che razza di servigi offriva quella maga? E perché aveva detto “Cavaliere Rosso’’? Lei non poteva vederlo attraverso lo schermo…giusto? Ludo sospirò. Forse l’unico modo per riuscire a fare la differenza nel piano migliorando la propria capacità magica era proprio quello di incontrare Raven. Dopotutto si trovava a Loveville, era quasi sicuro che esistesse una legge secondo la quale nessuno poteva fare del male in quell’area del Regno. Decise dunque di continuare il rewatch della serie, sentendo finalmente la tensione alleviarsi. Forse quella pubblicità era la risposta dell’universo alla sua supplica e forse c’era ancora una possibilità di riuscire a salvare Dakaria e la sua ragazza senza l’aiuto di nessuno, diventando finalmente l’eroe della storia.

 

                                                        -Mondo dei Vivi, Universo 4920K, 23:55-

 


Qetsiyah aveva parlato a lungo con Madison.La bionda aveva manifestato la propria curiosità sull’outfit da cameriera che indossava, facendole capire che Victoria aveva già cambiato le regole. Qetsiyah aveva dunque spiegato la propria situazione e Madison aveva deciso di aiutarla accettando l’anima di Chanel come moneta di scambio. Le aveva dato appuntamento a mezzanotte. In quel momento, Qetsiyah e Sonya si trovavano nella mente di Chanel, al manicomio in cui era ricoverata. Qetsiyah aveva dato a Chanel una pozione per fare in modo che la sua anima potesse lasciare il corpo per recarsi all’appuntamento. La morte sarebbe sembrata naturale.Quella volta sarebbe stato molto più facile arrivare a Madison, poiché sarebbe stata lei stessa a chiamarle. Tutto quello che le tre dovevano fare era tenersi per mano attorno ad un pentacolo fatto con il loro sangue, circondate da candele nere accese, aspettando l’invito. Dopo qualche minuto, a mezzanotte esatta, la porta magica fu aperta e le tre ragazze si trovarono in salotto. Madison indossava una vestaglia rossa semitrasparente decorata da del pizzo nero, lunga fino ad inizio coscia ,dal profondo scollo a v. I capelli biondi e lisci erano legati in una coda e indossava una fascia rossa decorata da pietre nere. Era quasi del tutto struccata, se non fosse stato per un po’ di mascara sulle ciglia e per il rossetto color pesca. Salutò Qetsiyah con due baci sulle guance, dopodichè porse la mano a Sonya. Non appena la vide da vicino,Sonya impallidì: era la copia esatta di Chanel. Stesso volto squadrato, stesso naso appuntito, stesse labbra carnose. Stessa tonalità di pelle, stessa altezza (Madison indossava delle pantofole rosse e nere pelose), stesso tipo di corporatura. Aveva persino lo stesso sguardo e lo stesso atteggiamento di Chanel ai tempi d’oro. Madison aggrottò le sopracciglia, inclinando la testa e sorridendo, incuriosita. Piantò i propri occhi nocciola in quelli di Sonya, ridacchiando ed esclamando: “Cos’è che ti turba, piccola colomba?’’ Sonya scosse la testa, abbassando gli occhi ed evitando lo sguardo di Madison. “Che succede?’’ chiese Qetsiyah preoccupata, poggiando una mano sulla spalla di Sonya. “Pensa che io sia identica alla sua amica Chanel, fisicamente e caratterialmente…almeno prima che fosse internata’’ rispose Madison con nonchalance. Sonya si scambiò uno sguardo confuso con Qetsiyah. A quanto pare la telepatia era uno dei poteri di Madison. Qetsiyah sospirò. Era stata talmente presa dall’incantesimo da non essersi accorta della somiglianza tra le due. “Chanel, so che sei lì, perché non entri?’’ disse Madison. Solo in quel momento Sonya si accorse che Chanel non le aveva seguite. Chanel entrò dalla porta, titubante. La verità era che si vergognava delle condizioni in cui era. Non appena la vide, Madison sgranò gli occhi. Quella ragazza era davvero identica a lei. Madison si avvicinò a Chanel, accarezzandole una guancia ed osservando il suo volto da vicino. “Non devi preoccuparti, cara. Sei stupenda così come sei..Sonya ha ragione, potremmo essere gemelle’’ disse dunque. Chanel sorrise, lusingata.Successivamente, Madison si girò verso Qetsiyah, aggrottando le sopracciglia. “Sarebbe lei il sacrificio?’’ chiese dunque. Qetsiyah annuì. “Niente da fare. Ho altri piani per lei’’ ribatté Madison. Qetsiyah inspirò profondamente. Sapeva di non potersi fidare. "Rilassati, Q. Non ho detto che il nostro accordo è saltato. Ho semplicemente un’altra proposta da farti’’ esclamò Madison. “Che tipo di proposta?” si fece avanti Sonya, sospettosa. “Voi avrete ciò per cui siete venute, mentre io andrò nell’Universo di Chanel per farla scappare, dopodichè diremo ai tabloid che è la mia gemella scomparsa nata per coincidenza identica a me perchè mio padre era donatore presso una banca del seme’’ spiegò Madison. Sonya si grattò il mento, insicura. “Avanti Sonya, ti credevo migliore di così. Capisco che Chanel ti manchi, ma in questo modo sarà viva e diventerà famosa, realizzando il suo sogno!” disse Madison. Sonya aggrottò le sopracciglia, incrociando le braccia al petto. “E tu come fai a sapere del suo sogno?’’ Madison fece spallucce. “Semplice, le ho appena letto nella mente’’ aggiunse. Sonya camminò verso Chanel, prendendole le mani e guardandola negli occhi. “Sei sicura di voler restare con lei?’’ sussurrò dunque. Chanel fece spallucce. “Non credo di avere molta scelta. Se lo farò voi avrete ciò che vi serve e io potrò realizzare il mio sogno di essere presentatrice, se non lo farò voi dovrete sottostare a Victoria e io marcirò in quel manicomio’’ Sonya annuì, abbracciandola. Chanel ricambiò l’abbraccio. “Dunque abbiamo un accordo?’’ chiese Madison, rivolta a Qetsiyah.Qetsiyah annuì. “Bene!” esclamò Madison. “Ora berremo qualche drink, ci conosceremo meglio e faremo una piccola festa. Dopodichè voi avrete il dispositivo che vi serve per ricattare Mania e Chanel avrà la libertà’’. 

 

                               
                                                                        -Vuoto, Universo 4920F-

 

Dopo essersi riposata e aver fatto una buona colazione, Dakaria era pronta a trasportare in volo Bella e Madgalena fino alla casa di Elena e Stefan. Quella mattina era stata Bella a monopolizzare la conversazione, mentre beveva bicchieri su bicchieri di sangue appena uscito dalla botte.Aveva illustrato il piano con dovizia di particolari: Magdalena sarebbe stata l’esca, incaricata di allontanare il più possibile Stefan dalla stanza di Elena. Nel frattempo, Bella si sarebbe avvicinata ad Elena, mordendola e trasformandola in una Vampira Fatata. A quel punto Stefan si sarebbe accorto che qualcosa non andava,ma Dakaria avrebbe fatto la guardia, usando lo sguardo infuocato per sbarrare la strada a Stefan. Avrebbe acceso un fuoco davanti alla porta, concentrandosi per non dare fuoco alla stanza. Doveva essere una semplice misura di sicurezza per tenere Stefan a distanza. Una volta chiariti i ruoli, decisero di mettersi in viaggio. Dakaria prese per mano Bella e Magdalena e si librò in volo, seguendo le indicazioni di quest’ultima, diretta verso la casa dei Gilbert-Salvatore. 

 

                                         
                                                                      -Loveville, Ore 23:00- 

 

Myrtle\Skipper non riusciva a chiudere occhio.Dopo la battaglia di cuscini avevano fatto una maschera di bellezza. Successivamente si erano fatte make-up e capelli a vicenda, provando i vestiti di Kyo e facendo una specie di sfilata. Poi avevano bevuto una tazza di cioccolata calda, chiacchierando del più e del meno. Era stato allora, circa un’ora prima, che Kyo aveva sganciato la bomba: a quanto pareva, a casa sua c’era un solo letto, matrimoniale. Lei avrebbe dormito sul divano-letto, che però aveva soltanto un posto. Ed eccola lì, sdraiata nel letto di Kyo accanto a Briana, con il cuore che batteva così forte che sembrava esplodere. Briana, dal canto suo, dormiva beatamente, rigirandosi su sè stessa. E fu così che accadde: Nel sonno, Briana la circondò con le braccia, poggiando la testa sul suo petto e mormorando: “Myrtle….’’ Myrtle\Skipper sospirò. Aveva ragione, la Briana che le faceva da guida conosceva un’altra versione di lei, la Myrtle Myers del suo universo. “Ti amo…Myrtle’’ continuò Briana. Myrtle impallidì:Non solo quella Briana conosceva l’altra Myrtle…ma l’amava.Così come lei amava (o meglio, aveva amato) la Briana del proprio universo. Nonostante l’imbarazzo, però,il suo cuore si era calmato. Certo,aveva deciso di tenere le distanze, ma Briana stava dormendo e non aveva idea di chi fosse in realtà. Non c’era nulla di male nell’addormentarsi abbracciata a lei, questo capitava anche alle amiche. Si addormentò dunque con un grande sorriso stampato in volto e delle guance rosse che smentivano completamente il suo ultimo pensiero. 

 

                                                               -Vuoto, Universo 4920F-


Dopo circa tre ore di volo, Dakaria planò su una collina situata alla fine di una fitta foresta, insieme a Magdalena e Bella. La casa di Stefan ed Elena era molto più piccola e semplice di quanto Daka avesse immaginato. Sembrava una specie di cottage, bianco ed azzurro, ad un piano solo. Bella aveva spiegato nuovamente il piano a Dakaria e Magdalena, dopodichè Magdalena aveva suonato il campanello.Dopo qualche minuto, Stefan aveva aperto la porta. Aveva un aspetto sconvolto e reggeva in braccio due neonati di circa quattro mesi. Uno dei due neonati era vestito di verde, mentre l’altro era vestito di arancio. Stefan era molto pallido,persino per essere un vampiro. I suoi intensi occhi verdi erano circondati da occhiaie violacee ed il suo sorriso educato non riusciva a nascondere la sua preoccupazione.“Salve, sorella. Che ci fai qui?’’ Magdalena lo salutò con la mano, spostandosi e facendo spazio a Bella, che camminò verso Stefan puntando i propri occhi ambrati nei suoi. “Ciao, Stefan. Da quanto tempo. Sono qui per vedere Elena, tua sorella mi ha detto che sta male,spero di non disturbarti” aveva esclamato con determinazione e una punta di sarcasmo. Stefan si accigliò, aggrottando le sopracciglia e spostando lo sguardo su Magdalena. “Che significa tutto questo?’’ chiese, visibilmente infastidito. “Aveva il diritto di sapere, Stefan. Ed ha il diritto di vedere sua sorella, prima che…’’ ribattè prontamente Magdalena. Stefan abbassò gli occhi, ferito. “Mi dispiace molto per la tua situazione, Stefan’’ disse Dakaria, facendosi avanti. Stefan alzò gli occhi su di lei, confuso. “E questa chi sarebbe?’’ chiese. Bella fece spallucce. “Una mia amica di penna che è venuta a trovarmi da molto lontano. Dunque…non ci inviti ad entrare?’’ rispose, continuando a fissare Stefan direttamente negli occhi. Ci fu qualche secondo di silenzio, durante il quale la tensione si sarebbe potuta tagliare con un coltello, poi Stefan sospirò, facendo qualche passo indietro per farle entrare. “Entrate pure’’ mormorò sconfitto, rivolgendo uno sguardo infastidito alla sorella, che fece finta di nulla, prendendo Dakaria per mano e chiudendosi la porta alle spalle. 

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