Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    22/04/2024    0 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Cap 73: La spia che non ti aspetti

 
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Durante il tragitto Moana spiegò in breve la sua proposta, ovvero quella di chiedere a Maui di aiutarli ad aprire un nuovo club dei duellanti. Anche se l'idea non fu subito accolta positivamente dal gruppo, l'entusiasmo di Jack servì a farli desistere dal rifiutare a priori.
"Johnson?" chiese Hiccup, dubbioso.
Dal suo sguardo Moana capì perfettamente a cosa stesse pensando, e immaginò che fosse un po' la preoccupazione generale di tutti.
Tranne dei due Serpeverde ovviamente.
"Io lo trovo fantastico!"
"Stiamo parlando di Johnson" ribatté ancora Hiccup, cercando di portare l'attenzione di Moana su di sé "Hai sempre avuto da ridire sui suoi metodi."
"Lo so, non è proprio un insegnante modello" ammise lei "Ma è dalla nostra parte e conosce l'identità di Rapunzel."
"Non è una cattiva idea in fondo, e non lo dico da fan" ammise Jim, affiancando Moana "E ricordatevi che è l'unico che può permettersi di andare contro il volere di Frollo."
"Finché il professor Bunnymund non torna, per lo meno" concluse l'amica.
Nel silenzio generale, Jack sollevò la mano, come in fase di votazione "Io ci sto! Potrebbe anche insegnarci qualche bel trucco da auror!"
"Ma come faremo a contattarlo? Nemmeno sappiamo dove sia" disse Kristoff.
"E' ad Hogsmeade" Moana indicò con lo sguardo il cielo notturno "Inoltre non ci ha mai perso di vista."
"Ci hai parlato" intuì Hiccup.
Lei annuì, indicando il percorso davanti a loro.
Stavano ormai percorrendo il passaggio interno che li avrebbe condotti di nuovo ad Hogwarts, era completamente buio, ma si facevano luce con le bacchette.
"Ieri sono uscita di nascosto, proprio come abbiamo fatto oggi."
"Sei uscita di nascosto?" ripeté Hiccup, il suo tono era stranamente divertito "Tu?"
Per fortuna era buio o avrebbe visto le guance di Moana arrossirsi.
"Sai" sentì la mano di Jack appoggiarsi sulla sua spalla "Inizi a starmi più simpatica del solito, continua così."
Lei sorrise e lo allontanò, spiegando meglio quello della conversazione avuta con Maui e di quello che aveva in mente.
"Dobbiamo essere d'accordo tutti e dobbiamo fare la massima attenzione."
"Come sempre" disse Jim alle sue spalle.
Ormai erano a più di metà strada, erano quasi vicini all'entrata, ma purtroppo la maggior parte di loro era talmente presa dalla conversazione da non tenerne quasi conto.
Non fecero dunque caso ai passi che pian piano si stavano avvicinando verso di loro.
"Te lo dicevo io!"
Davanti al gruppo sbucarono le figure di Tadashi ed Hiro, quest'ultimo li stava puntando come se li avesse colti sul fatto. Li osservava entusiasta con un sorriso furbetto sul volto.
Era tutto il contrario del fratello che invece se ne stava in uno strano silenzio, la fronte aggrottata ed un'espressione alquanto confusa. Come se ancora non ci stesse credendo.
"Tadashi?" 
Moana batté le palpebre, incapace anche lei in quel momento di formulare una frase più lunga.
Anche lui non fu da meno comunque, sorrise appena al suo richiamo e fece un veloce gesto con la mano per salutarli. Il suo sguardo passò da lei a Jim li vicino.
"Cosa ci fate qui?!" chiese Hiccup, interrompendo quell'imbarazzante silenzio.
"Jack parlava di una riunione segreta e vi ho visti uscire di nascosto dal bagno..."
Il commento di Hiro portò inevitabilmente all'attenzione Jack, che si sentì così circondato da sguardi accusatori.
"lo dicevo io che hai la lingua lunga" commentò Jim, alzando gli occhi al cielo.
Jack mise il broncio e fece un passo in avanti verso i due nuovi arrivati "Ehi in mia difesa, lui avrebbe dovuto mantenere il segreto e non spifferarlo al fratello maggiore!"
Hiro tentò di spiegarsi, ma venne preceduto da Tadashi, che si fece in avanti verso Jack "Proprio perché sono suo fratello maggiore voglio essere sicuro che non si vada a cacciare nei guai. Ma che stavate combinando qui? Dove porta questo passaggio?"
Di colpo di nuovo il silenzio, tutti avevano un'espressione combattuta sul volto. Cosa che fece insospettire i due maggiormente.
"Stavamo...Ehm..." Kristoff si passò una mano sulla nuca, titubante "F_Facendo una...Una..."
"Passeggiata" concluse Jack.
Kristoff accanto a lui lo guardò come se avesse detto la cosa più stupida del mondo. Ma non ce ne fu bisogno data l'espressione di Hiro a quella risposta.
"Una passeggiata? Al buio?" gli venne da ridere e perfino a Jack scappò un sorrisetto.
"Beh non proprio al buio" disse, alzando la bacchetta che emanava la luce.
Anche se Hiro sembrava averla presa sul ridere, restava comunque curioso del perché si trovassero tutti li. Ma le continue richieste causarono altre scuse e deviazioni da parte di Jack, talmente assurde che sembrava quasi che ormai lo stesse facendo di proposito.
Tutta quella pressione stava mettendo a dura prova Moana che non riusciva nemmeno a guardare in faccia Tadashi, alla fine si scambiò uno sguardo con Hiccup e Jim e, come se si fossero letti nel pensiero, capirono di dover fare qualcosa, in questo caso: dire una mezza-verità.
"Il passaggio porta a Mielandia."
Hiro e Tadashi si guardarono 
"Avevate voglia di dolci?" chiese il più piccolo.
"Volevamo stare in un posto tranquillo, in modo da decidere se è meglio riportare o no un club dei duellanti. In segreto, ovviamente" specificò Jim.
Quell'ultima frecciatina fu come musica nelle orecchie di Hiro che subito si interessò al discorso.
"Hai detto club dei duellanti?"
"Non era stato abolito?" chiese Tadashi, confuso.
"Ho detto segreto, infatti" suggerì Jim con un sorrisetto.
L'altro guardò Moana, sperando dicesse qualcosa, ma la voce di Kristoff attirò la loro attenzione.
"Q_Qualcosa ha strisciato sulla mia spalla!"
Purtroppo il passaggio era stretto e il buio non aiutava, Kristoff scattò talmente in fretta da far scivolare Rapunzel a terra, facendole prendere una brutta storta alla caviglia.
"Sei grande e grosso e hai paura di un insetto?!" commentò Jack mentre aiutava la ragazza a rialzarsi.
Le guance di kristoff arrossirono leggermente.
"Quello non era un insetto, sono più che convinto che fosse un serpente!"
"A dire il vero..."
Rapunzel si indicò la spalla. Inizialmente gli altri non capirono, ma solo dopo un po' si resero conto che qualcosa aveva iniziato a mostrarsi: uno strano rettile aveva iniziato ad arrampicarsi fino alla testa di Rapunzel.
"Scusa, gli avevo detto di non allontanarsi da me."
Kristoff si sentì morire dentro per la vergogna, per colpa del buio lo aveva scambiato per tutt'altro. A guardarlo ora sembrava anche carino.
Purtroppo questo non lo salvò dalle frecciatine dei suoi amici, in particolare i due Serpeverde.
"Oh sì Kristoff, è una creatura terrificante!" recitò Jim, dando un colpetto alla testolina del camaleonte, ma Jack lo allontanò subito.
"Non farlo! Potrebbe aggredirti!"
Kristoff borbottò qualcosa, ma questa volta fu Rapunzel ad intervenire. 
"Mi dispiace" sorrise Rapunzel, imbarazzata.
"E' tuo?" chiese Hiro, avvicinandosi per osservarlo meglio.
"Più o meno. A dire il vero mi ha semplicemente seguita."
"Strano..." con una mano Hiro accarezzò la testolina della creatura e fece cenno al fratello di raggiungerlo "Non lo sembra anche a te?" 
Anche Tadashi annuì, cosa che fece preoccupare notevolmente Rapunzel.
"I_in che senso? Sta male?"
"Ora siete anche esperti di lucertole?" sospirò Jack.
"No, ma un amico di nostra zia aveva un chupacabra molto simile a lui" Tadashi indicò l'animale, con un mezzo sorriso.
In effetti ad un primo impatto assomigliava molto ad un camaleonte, ma i colori risultavano diversi, teneva delle piccole striature rossastre e nere in tutto il corpo e la schiena era coperta di piccole spine.
"Forse è un incrocio."
"Un chupacabra..." ripeté Rapunzel, confusa. Sollevò poi lo sguardo verso l'animale "Quindi sei una creatura magica Pascal?"
"Pascal?"
Lei arrossì "Sì, mi sembrava carino come nome."
"Potremo anche sbagliarci!" affermò Hiro, prendendo poi il piccolo Pascal in mano per guardarlo "Potrebbe essere solo un semplice e strano...Camaleonte."
"Però fai attenzione! Non gli piace molto essere preso cos...." ma come tentò di fare un passo, si irrigidì, sentendo un'improvvisa fitta al piede.
"Che succede?" chiese Moana.
"Credo di aver preso una storta" Rapunzel provò ad appoggiare la gamba per controllare, ma come portò il peso su di esso, sentì il dolore farsi più forte "Si! Ho decisamente preso una storta."
Cercò lo sguardo di Jack, ma lui parve piuttosto sereno "Nessun problema! Puoi sempre metterti a cantare e..." per fortuna si bloccò in tempo, rendendosi conto della presenza di Hiro e Tadashi.
"Perché dovrebbe mettersi a cantare scusa?" chiese il più grande, spostando poi lo sguardo verso Rapunzel.
"Perché....Perché..."
"A Jack piace sdrammatizzare!" intervenne Hiccup, avvicinandosi ai due e lanciando un'occhiataccia al Serpeverde "Non è che cantando le passerà il dolore. Bisogna andare a Miss Toothiana e chiederle se ha qualcosa per aiutarla, no?"
Allora Jack annuì, ringraziando mentalmente l'amico per la sua prontezza "Non badate a me...Sono Jack!" 
"Okay..." Tadashi non ne sembrò molto convinto "Ne parliamo fuori?"
"Ottima proposta."
Si rivolse dunque a Rapunzel, che nel frattempo si stava facendo aiutare da Jack e Jim "Vuoi una mano?"
"Nessun problema. V_voi andate avanti, è già così tardi... Noi arriviamo con calma."
Moana lo prese come un invito ad agire ed istintivamente, prese Tadashi sottobraccio e lo fece allontanare, con Hiccup, Kristoff ed Hiro al seguito.
"Sta diventando claustrofobico qui, non trovate?" squittì, lanciando un ultima occhiata alle sue spalle.
La situazione stava peggiorando di minuto in minuto, raccontare del club dei duellanti a Tadashi ed Hiro non era un gran problema, ma il segreto di Rapunzel doveva restare tale, già fin troppi ne erano a conoscenza.
Non che non si fidasse di Tadashi, ma non se la sentiva comunque di metterlo in mezzo anche in questa storia.
"Quindi volete riaprire un club dei duellanti?" chiese nuovamente Tadashi a Moana.
"La trovo un'idea fantastica!" esultò Hiro "Lasciatemi partecipare!"
Prima che gli altri potessero rispondere, Tadashi lo precedette.
"Oh no. Ricordi prima di partire? Niente guai questa volta."
"Non posso cacciarmi nei guai se non vengo scoperto."
"Credo di sapere perché piaci così tanto a Jack" commentò Kristoff, facendolo sogghignare.
"A dire il vero, ho bisogno di testare delle pozioni che ho creato proprio per i duelli. Con Frollo qui intorno non mi è possibile."
Tadashi tuttavia non parve crederci.
"Per migliorarmi, devo esercitarmi" sorrise il fratellino "Tu lo sai meglio di me, dopotutto."
L'altro parve ancora in disaccordo, fece per accelerare il passo in modo da pensare con più lucidità.
"Non saprei..."
"E' una buona idea" ammise Moana, richiamando l'attenzione di Tadashi "E puoi venire anche tu. Così potrai tenerlo d'occhio."
Hiro le lanciò un'occhiataccia. Odiava essere trattato come un bambino, specialmente di fronte agli altri, tuttavia quella proposta sembrò stranamente funzionare.
Tadashi le sorrise "Non serve che tu mi invita per convincermi."
"Te lo avrei chiesto comunque. E puoi dirlo anche agli altri."
"Ma non ai gemelli, sono peggio di Jack a mantenere i segreti!" si intromise Hiccup.
Il clima sembrava essersi in qualche modo calmato, ma non appena fece per aprire il passaggio, si vide davanti le gambe ossute di Gaspare, seguite da quelle di Orazio.
I due custodi li stavano aspettando proprio all'entrata, entrambi con un sorrisetto maligno sul volto. 
"Gaspare, Orazio!" urlò Hiccup, scandendo per bene le parole e permettendo così a Moana di fermarsi in tempo. Istintivamente usò la bacchetta per gettare un incantesimo illusorio nella zona, mancando purtroppo Tadashi che venne adocchiato immediatamente da Orazio.
"Guarda un po' chi abbiamo qui!" Gaspare nel frattempo aveva afferrato Hiccup per un braccio "Qualcuno ha ancora il brutto vizio di violare il coprifuoco."
Orazio si sporse leggermente verso il passaggio, assottigliando gli occhi come per cercare di mettere a fuoco "Ehi forse c'è ancora qualcuno..."
"Vi conviene parlare, tanto prima o poi il preside lo verrà a sapere" li minacciò Gaspare.
Tadashi ed Hiccup si scambiarono uno sguardo complice.
"Nessun altro, solo noi" ammise quest'ultimo.
"Potete controllare voi stessi" azzardò Tadashi, mordendosi la lingua subito dopo.
Gaspare in particolare sembrò favorevole "In effetti..." guardò il cunicolo e successivamente fece scivolare lo sguardo su Orazio.
"Vai li dentro e controlla."
"Io?! Neanche morto. E' troppo buio!"
"Abbi un po' di spina dorsale per una volta!"
Orazio guardò un ultima volta il passaggio e deglutì, incerto "Perché non ci vai tu? Sei molto più sottile." 
Gaspare alzò gli occhi al cielo e sospirò "Sono troppo alto, non lo vedi?! Perché sono l'unico dei due ad usare il cervello?" 
"Volete la verità? Tadashi stava solo cercando di fermarmi. Volevo usare il passaggio per raggiungere Hogsmeade e comprare dei dolci per un'amica, ma dentro è pieno di serpenti e ho avuto paura."
"Serpenti?" Gaspare sollevò un sopracciglio e lo guardò scettico "Tzè, ci hai preso per idioti? Qua non ci sono serpenti."
Come lo disse però, vide Orazio scattare in avanti terrorizzato "C_ci sono ci sono! Uno mi è appena passato sul piede!"
"Ma di che stai blaterando. Qua non vedo niente."
"Forse sono serpenti invisibili!"
"Ti sei rincitrullito?! In che mondo esistono serpenti invisibili?!" urlò l'altro, ormai arrivato al limite della pazienza.
"Beh, siamo in una scuola magica. Possono esistere eccome!"
Probabilmente la discussione sarebbe andata avanti ancora per molto, se anche Gaspare non avesse sentito un sibilo vicino, e qualcosa passargli vicino ai piedi. Scattò anche lui, rischiando quasi di scivolare all'indietro.
Nel frattempo Orazio lo stava fissando pieno di terrore "Li hai sentiti anche tu! Vero?! Andiamocene subito da qui prima di farci mordere da uno di quei cosi!"
Alla fine la scusa funzionò e i due custodi si allontanarono con Hiccup e Tadashi, ma per sicurezza gli altri decisero di aspettare ancora diversi minuti prima di poter sciogliere l'incantesimo illusorio.
Una volta al sicuro, Moana prese un lungo respiro e si voltò per accertarsi che tutti siano al sicuro. Si sentì terribilmente male al pensiero di quanto successo. Per Hiccup inoltre sarebbe stata la seconda punizione e sicuramente Frollo non ci sarebbe andato leggero. 
"Come mai siete ancora qui?" chiese Jim alle loro spalle.
"Non so come, ma Orazio e Gaspare hanno scoperto il passaggio. Tadashi ed Hiccup sono stati presi prima che potessi fare qualcosa anche per loro."
"Oh no."
In quel momento il piccolo Pascal comparve sulla spalla di Hiro.
"Il tuo amico ci è stato molto utile" affermò , dandogli un grattino sulla testa "Quei due creduloni ci sono cascati con tutte le scarpe."
Rapunzel sollevata, si avvicinò a lui per prendere in mano Pascal. Solo allora Hiro notò  un dettaglio particolare.
"Non zoppichi più?"
La ragazza sollevò di scatto il piede che fino a poco prima pulsava di dolore e, dopo un attimo di smarrimento, cercò di sdrammatizzare come meglio poté "Oh...Si! Cioè volevo dire no! Non mi fa più così male alla fine, che fortuna!" 
"Come diamine hanno fatto a scoprire il passaggio?" disse Jack, cercando di sviare l'attenzione su Rapunzel.
"Sicuro di non averlo detto a qualcun altro?" gli chiese Moana.
"Di sicuro non a loro! E comunque no...Solo al piccoletto qui."
Stranamente Hiro non disse nulla riguardo la battuta, forse per via delle facce dei suoi amici. 
Non sapevano cosa fosse andato storto, eppure erano stati tutti molto attenti, Gaspare e Orazio inoltre non erano mai stati così vigili nel controllo dei corridoi.
"Forse vi hanno visto prima e hanno deciso di seguirvi" propose Jim a Hiro.
"Abbiamo fatto attenzione e francamente, non mi sembrano così scaltri e silenziosi da non farsi beccare."
"Giusta osservazione" sospirò Jim "Chi prendiamo in giro, qui abbiamo una spia."
Anche se era solo una battuta, in fondo era un po' quello che stavano temendo tutti loro e che difficilmente si sarebbero tolti dalla testa. Dovevano fare ancora più attenzione, non solo per la questione dei duelli, ma per qualsiasi loro discorso futuro.


 
~~~~ ~~~~ ~~~~ ~~~~

 
"Un gatto? Sei serio?!"
Hiccup fece cenno a Jack di abbassare la voce e, dopo essersi dato un'occhiata attorno, si sporse dal tavolo verso i suoi compagni "Più che serio. A quanto pare a Lucifero non piace solo infastidire il prossimo, è anche la spia della Tremaine."
"Brutta cosa..." mormorò Nick, dando un morso alla sua fetta di torta di mele "Non ci bastavano i professori a respirarci sul collo."
"Ma è solo un gatto" commentò Jack alzando gli occhi al cielo. Teneva anche lui una fetta di torta in mano, ma non appena la avvicinò alla bocca, se ne vide scomparire un pezzo da sotto il naso. All'inizio non capì, finché non vide il corpicino di Pascal farsi sempre più vivido. Era ancora sopra la fetta rimasta e lo guardava con un'espressione innocente, nonostante avesse il muso un po' sporco di marmellata.
Jack alzò subito la mano per afferrarlo, ma così facendo fece scivolare via la torta mangiucchiata sul tavolo, rischiando di colpire il piatto di Jim, accanto a lui.
"La vuoi smettere di fregare sempre il mio cibo?!"
Tentò ancora di catturarlo e questa volta fece cadere due bicchieri d'acqua, che andarono ad impiastricciare la torta di Nick.
"Ma si può sapere che ti prende?!"
Essendo piccolino, Pascal sfuggì prontamente anche a quel tentativo e, dopo un paio di saltelli in testa a Hiccup, raggiunse quella di Rapunzel in cerca di protezione.
La ragazza si trovava insieme a loro, ma probabilmente era talmente presa dalla conversazione da non essersi accorta del suo allontanamento.
"Pascal no! Non si ruba il cibo agli altri!"
"Soprattutto il mio!" concluse Jack, irritato.
Pascal cercò subito conforto tra le braccia della sua padrona, suscitando ancora di più l'irascibilità del ragazzo.
Iniziò a temere che lo avesse fatto di proposito.
"Mi dispiace, adora la marmellata."
Il modo in cui Rapunzel lo guardò fece calmare in un lampo Jack.
"A chi non piace la marmellata?"
Si sedette giusto in tempo di vedere Nick prendere la fetta di torta che aveva lasciato e dandole un morso. Jack lo guardò accigliato.
"ANCHE TU?!"
In risposta Nick indicò il suo piatto, completamente bagnato di succo.
"Me la dovevi, imbranato."
"Ma ora sei tu a dovermi una fetta" si guardò attorno e adocchiò quella di Hiccup ancora intatta, così si sporse per rubargliela da sotto il naso.
"Ehi ma cosa fai?!" Hiccup cercò di bloccarlo, ma Jack fu più veloce e si portò subito la fetta in bocca.
"Giustizia!" rispose l'altro con la bocca piena e un sorrisetto vittorioso.
"A dire il vero, ora la devi a ME" sottolineò Hiccup.
Jim e Rapunzel si scambiarono uno sguardo, capendo di dover mettere fine a tutta quella strana storia.
"Possiamo per favore tornare al punto di prima?"
In quel silenzio, Jack guardò Jim "Hai ragione. In effetti quella di Hiccup era alle prugne. A chi diamine possono piacere le prugne?!"
Jim si portò una mano sul viso "Intendevo...Al gatto-spia."
"Oh" sollevò le spalle, sorridendo "Come ho detto, è solo un gatto. Nulla di importante."
"E cosa gli impedirà di farlo di nuovo, scusa?"
"Ha ragione" annuì Nick "Anche se Moana avvertisse Johnson, dovremo fare attenzione a quella bestiaccia."
Proprio in quel momento videro passare la professoressa Tremaine, il capo sollevato in un'espressione di saccenza. Un atteggiamento che non suscitava la simpatia di gran parte degli studenti, in particolare di quelli più giovani.
I capelli grigi raccolti in alto, unghie curate così come anche l'abbigliamento, di fronte agli altri insegnanti dava l'impressione di una donna educata e colta, ma quando si trovava sola con i suoi studenti, tirava fuori un lato autoritario, quasi maligno.
Jack aveva avuto il piacere di sperimentarlo il primo giorno, quando rispose al posto di un suo compagno senza aver alzato la mano, trovandosi costretto a consegnare una ricerca di 100 pagine sul valore del Bon Ton.
Da quel giorno sembrò averlo preso di mira, così come altri studenti a lezione.
E una volta che entravi nella sua lista nera, non avevi tregua nemmeno negli orari di svago.
Al suo fianco camminava il suo gatto Lucifero, una palla di pelo nera, dagli occhietti vispi e maligni, e come si poteva intuire, la stessa simpatia della padrona, se non peggio.
Quel gatto sembrava vivere per dare tormento al prossimo.
Perfino in quel momento. Con un salto era atterrato sul piatto ancora pieno di uno studente e con un paio di zampate aveva iniziato a sporcare quella parte di tavolo, macchiando e contaminando il cibo degli altri ragazzi vicino.
Tremaine non sembrava essersene accorta, o forse non voleva.
E i ragazzini erano troppo spaventati da lei per opporsi a quel gatto, perché sapevano che qualunque cosa avessero detto, la donna non li avrebbe mai creduti.
"Ci mancavano solo quella megera e il suo gatto" borbottò Jim, passandosi una mano tra i capelli.
"Sicuri che sia una buona idea questa cosa del club?" chiese Rapunzel, dubbiosa.
I ragazzi si scambiarono uno sguardo, annuendo.
"Non so voi, ma io sono stufo di leggere e leggere... Voglio un po' di azione! Siamo maghi, dobbiamo usare la magia!" detto ciò Jack tornò a fissare Lucifero, che in quel momento era appena sceso dal tavolo di Corvonero, trascinando in bocca una fetta di bacon rubata a qualcuno "A cominciare da quel gatto." 
Hiccup capì subito le sue intenzioni dal modo in cui gli brillavano gli occhi.
"E cosa vorresti fargli? Dargli fuoco alla coda?"
L'altro provò a rispondere, ma venne interrotto dalla voce di Nick.
"E se usassimo una pozione soporifera?"
"Perfetto! Così quando Tremaine troverà il suo gatto addormentato darà subito la colpa ad uno di noi" rise Jim.
Anche Hiccup parve concordare.
"Non ci tengo a battere il record, sono già a quota due punizioni in due mesi."
"Almeno questa volta hai evitato di rimanere sveglio per giorni."
"Tremaine è più subdola, ha messo me e Tadashi a capo delle pulizie di Hogwarts, fino alla fine dell'anno" confessò sofferente.
"Cioè... Vi ha messi a fare il lavoro di Gaspare e Orazio?" domandò Jack.
"Gaspare e Orazio lavorano?" disse Nick, facendo sogghignare il gruppetto.
"In teoria dovrebbero supervisionarci, ma in pratica..."
"Beh, non vi è andata così male" sorrise Jim, ma l'occhiataccia di Hiccup lo fermò.
"Dici? Forse loro non controlleranno, ma lei . L'ultima volta ho pulito angoli che credo non venissero puliti dal secolo scorso."
"Che schifo!" commentò Rapunzel, disgustata.
Hiccup sollevò le spalle e fece per alzarsi "Ad ogni modo è meglio che vada, tra poco ho il turno" fece cenno a Rapunzel di sistemarsi al suo posto e li salutò con un cenno del capo "Intanto pensate a come sistemare questa faccenda" indicò con lo sguardo Lucifero, accoccolato vicino ai piedi di Tremaine che ora stava seduta al tavolo, intenta a discutere con gli altri professori.
"Potremo farlo sparire" suggerì Jack, guadagnandosi un'occhiataccia severa da parte di tutti gli altri.
"Era solo un'idea."
Calò nuovamente il silenzio.
"Vi state scervellando troppo" si intromise Eugene, facendosi spazio tra Nick e Rapunzel "Trovategli qualcosa che lo faccia distrarre."
Gli altri rimasero a fissarlo incuriositi, poi Eugene spostò lo sguardo verso la ragazza, sulla sua spalla per la precisione, dove intanto sostava il piccolo Pascal, ormai completamente visibile.
A quel punto Rapunzel capì e il suo sguardo si tramutò in pieno terrore.
"Cosa?! NO!" lo scatto fu così forte da rischiare di far cascare Pascal dalla sua spalla. 
"Se pensi che possa anche solo lontanamente essere d'accordo con..."
"Non ti sto dicendo di darlo in pasto al gatto!" la interruppe Eugene, tenendole una mano per calmarla "Ma il tuo piccolo amico sa mimetizzarsi bene. E' un potere perfetto."
Quel gesto tuttavia fece arrossire la ragazza e anche Eugene stesso che, preso un po' alla sprovvista, mollò subito la presa. 
Per fortuna nessuno sembrò farci troppo caso, tranne Jack.
"In effetti non sarebbe una cattiva idea..." ammise Jim, passandosi una mano sul mento "I gatti adorano inseguire le cose."
Anche Nick sembrò concordare, ma Jack corrugò le sopracciglia, guardandolo con sospetto.
"Perché parli come se ci fossi di mezzo anche tu?"
Eugene rimase un po' spaesato da quella domanda, normalmente si sarebbe aspettato una qualche battuta o addirittura un appoggio all'idea. 
"Perché... Anche io sono stufo di non poter prendermi una pausa senza dover essere ripreso dalla fastidiosa voce di Frollo" cercò di buttarla sul ridere, aspettandosi anche in quel caso una reazione diversa da Jack che non comprendesse uno sguardo diffidente.
"Quindi stai cercando un posto dove fare un pisolino?" replicò Rapunzel, sarcastica.
Lui la guardò, reagendo al suo commento con un sorrisetto divertito "Quello e devo ammettere che l'idea di un club clandestino sembra divertente."
Jim e Nick sembrarono accettare e alla fine anche Jack, volente o nolente, dovette ammettere che la proposta non era male. Per lo meno si sarebbero risparmiati spiegazioni inutili sul perché il gatto della professoressa fosse scomparso di punto in bianco.
Mancava solo Rapunzel da convincere.
Lei fece scendere Pascal dalla spalla e lo prese tra le mani, in modo da guardarlo negli occhi "Te la sentiresti? Se è troppo pericolo, lo capirò e..."
Ma Pascal in risposta appoggiò una zampina in avanti, e batté lentamente le palpebre, in un gesto che Rapunzel capì fosse di consenso. 
Eugene accanto a lei sorrise soddisfatto e fece cenno a tutti di avvicinarsi per illustrare meglio il piano.




 
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NOTE AUTRICE:
 
Ammetto che adesso si avvierà una parte più soft (ogni tanto ci vuole), nell'attesa di notizie di Stich, i ragazzi hanno deciso di creare un club dei duellanti segreto, rischiando comunque di essere beccati.
Il povero Hiccup nel giro di poco sta collezionando più punizioni di altri, e anche Tadashi lo sta seguendo a ruota.
volevo inserire Pascal prima o poi, così ho pensato che fosse giunto il momento perfetto. E' un po' diverso dal design originale, visto che qui è un incrocio con un chupacabra. Mi sembrava carino renderlo magico, diciamo perché non volevo rendere le cose troppo bizzarre con un camaleonte che capisce perfettamente quello che dicono degli umani e il fatto che sia un animale magico in parte può giustificarlo. O almeno nella mia testa è così. Un po' come Grattastinchi per dire.
Anche Lady Tremaine ha fatto la sua comparsa e con lei l'adorabile Lucifero. Ho un po' questo headcanon di lui che infastidisce alle lezioni, facendo prendere una sfilza di note agli studenti. Sa essere davvero spietato quando vuole.

 Anyway, spero vi sia piaciuta. Al prossimo capitolo <3
  
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