Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
Segui la storia  |       
Autore: Giuly_2_21    22/04/2024    0 recensioni
PREQUEL/SPIN-OFF DI LOST IN THE ANIME MULTIVERSE E SEQUEL DI JJBA VENTO AUREO
-
Dopo lo scontro con Diavolo a Roma Giorno riesce finalmente a salire ai vertici di Passione e diventarne il Boss.
Ma la strada per coronare il suo sogno è ancora lunga e irta di ostacoli.
Affiancato da vecchi e nuovi alleati e pronto a tutto pur di non venir meno alle promesse fatte, il ragazzo dovrà affrontare l'ombra che attanaglia l'Italia da decenni e regolare i conti con il suo passato e le conseguenze delle sue scelte.
Ma non sempre tutto va secondo i piani…
-
NUOVO CAPITOLO OGNI LUNEDI (FINO A ESAURIMENTO SCORTE)
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Giorno Giovanna, Guido Mista, Nuovo personaggio, Pannacotta Fugo, Trish Una
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'The Anime Multiverse Series'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ATTENZIONE: in questo capitolo sono presenti scene di violenza fisica crude e grafiche. Procedere a vostro rischio e pericolo.  

Alice non sentì dolore quando il proiettile le trapassò il petto. Era più una sensazione di freddo e stanchezza che mano a mano si propagava dentro di lei allo stesso ritmo con cui perdeva sangue. Cercò di usare la respirazione concentrica per riparare il danno ma non ci riuscì, anzi nel tentativo si ritrovò a tossire sangue. "Merda. Deve aver preso il polmone" pensò mentre si portava una mano al petto nel disperato quanto inutile tentativo di tamponare la ferita.

L'uomo la spinse di lato senza che potesse opporre resistenza. -Sarò sincero. Non avrei voluto che andasse così ma purtroppo non mi aspettavo diversamente- disse guardandola dall'alto. Alice non riuscì a vederlo in volto ma dal tono di voce sembrava al contempo seccato e dispiaciuto. -Tu sei Aldo Rossi, l'uomo che ha ucciso mia madre quel giorno, non è così?- disse con la voce ridotta a un sussurro.

-Medina Valsesia in Zeppeli, soldatessa dell'Ombra Partenopea, sì. Mi è stato ordinato di farlo e io ho eseguito. Una donna molto bella che si è messa dalla parte sbagliata nel momento peggiore- rispose lui -Le assomigli molto. Avrei preferito che la vostra somiglianza si fermasse al fisico, invece hai deciso di condividere la sua stessa miserabile fine e per un motivo così stupido-

La ragazza avvertì qualcosa muoversi sotto la gonna, come se si fosse risvegliato all'improvviso. Intuì subito cosa fosse e un'idea le passò per la testa. Se avesse funzionato sarebbe stata salva ma aveva bisogno di tempo e soprattutto che l'uomo non se ne accorgesse.

-Stupido?- ribatté allora con l'ennesimo sussurro -Che cosa ci sarebbe di stupido nel vendicare la loro morte distruggendo gli uomini e l'organizzazione che li ha uccisi?- 

L'uomo scosse la testa e disse: -Vendetta. Negli anni ho visto molte persone desiderarla per vari motivi. Per l'onore ferito, per una caduta in disgrazia, per saziare la voglia di sangue nei confronti di assassini di amici o parenti. Alcuni lo facevano da sé, altri invece pagavano la Carboneria per farlo. Io stesso sono stato pagato per essere uno strumento di vendetta. Ma sai alla fine cosa ne hanno ricavato dalla vendetta: la morte o il nulla. Perchè la vendetta non potrà mai restituire ciò che perdi. É solo uno spreco di tempo che ti rovina il resto della vita o in molti casi te la toglie direttamente...- 

Alice lo ascoltava sdraiata prona mentre il sangue macchiava il pavimento. Era immobile, con il respiro affannoso e le lacrime sul volto. Si era imposta di piangere per mostrarsi patetica e debole. Lui non doveva sospettare che in realtà era ancora abbastanza forte per comandare Lithum. Lo stand scivolò sotto il pavimento per non farsi vedere, allungò la mano intangibile verso la gonna, afferrò l'oggetto semovente e lo spostò sulla ferita. 

-Guarda Alessio Guido per esempio. Ha cercato di vendicare l'amico morto e l'unica cosa che ha ottenuto è stato raggiugerlo subito dopo. Oppure Leonardo Izzo. Voleva una rivalsa verso di te e nel rendere la tua morte più sadica possibile, non solo non ha ottenuto ciò che voleva, ma ha perso la testa... letteralmente- continuò prendendo per i capelli il capo del ragazzo in questione, ancora grondante di sangue. -E infine parliamo di te. Quel giorno tua madre e tuo padre non hanno portato con loro né te né tuo fratello e non ci vuole un genio a capire che non volessero vedervi morti. E noi vi abbiamo lasciato vivere in pace perchè non avevamo motivi per uccidervi. Ma voi avete deciso di ostacolarci, di mettervi nel nostro mirino solo per vendicare due persone che a mala pena avete conosciuto, benché sangue del vostro sangue. Avete sputato sulla generosa offerta dei vostri genitori e adesso tu sei qui, prossima alla morte, e sta pur certa che tuo fratello ti raggiungerà a breve, sempre che non ti abbiamo già preceduta. Sedici anni di vita che potevano essere ottanta se solo fosse stati al vostro posto. Spero tu sia contenta del risultato raggiunto, Alice Zeppeli-

La ragazza non gli rispose. Il suo respiro si arrestò e i suoi occhi rimasero fissi. Aldo Rossi si abbassò e le mosse una mano davanti al volto. Non vedendo reazione, sospirò e le chiuse le palpebre. Rialzandosi si diresse alla finestra e fece apparire il visore e il fucile di Help! sugli occhi per finire il lavoro. Ma appena posò lo sguardo sul giardino si irrigidì. -Ma cosa sta facendo?!- esclamò sbigottito -Dannato bastardo!- 

Infuriato come non mai fece per sparare ma qualcosa gli si avviluppò intorno al corpo. Guardando con attenzione si rese conto che a bloccarlo era una specie di corda fatta di sangue, resa compatta dalle strane onde azzurro-blu.

-Turquoise Blue Overdrive: Blood Chain- 

Aldo Rossi si voltò e si rese conto con orrore che, non solo Alice era in piedi e stava bene, ma che dalla sua mano partiva la corda. -Come hai fatto?!- ruggì.

-Seppur in minima parte, il sangue è composto da acqua, quindi riesco a manipolarlo con...-

-Non mi interessa quello! Come fai a essere ancora viva con una ferita del genere e senza poter usare la tua tecnica di respiro?!-

-Il mio capo ha pensato bene di lasciarmi un portafortuna molto utile- disse lei scoprendo quel tanto di pelle che bastava per mostrare l'amuleto a coccinella che stava finendo di trasformarsi in cellule umane per sanare la ferita.

-Comunque sia, voglio che tu lo sappia- disse, afferrando con la mano libera la testa di Izzo -Tutto quello che hai detto è giusto tranne una cosa: io e mio fratello non vogliamo vendetta. Noi vogliamo giustizia. Per i nostri genitori, per nostro nonno e per tutte quelle persone che per colpa di organizzazioni come la tua hanno vissuto l'inferno. E se lo Stato non ce la può dare, ce la prendiamo da soli, con le nostre mani.  Perchè è questo che gli Zeppeli fanno da generazioni. William, Mario, Ceasar, Livio, Medina hanno lottato per la giustizia e io, Alice Ilaria Zeppeli, non sarò da meno!-

Il capo di Izzo venne circondato da onde violette prima di venire lanciato contro l'uomo al grido di -Lightning Purple Overdrive-. Rossi tentò di spararle ma stavolta la ragazza era pronta e attivando Lithum il proiettile la attraversò senza far danno. Nello stesso istante smise di alimentare la corda e il sangue ricadde addosso all'avversario che fece da perfetto conduttore per le onde viola. Rossi non ebbe nemmeno il tempo di gridare che venne fulminato a morte. Il corpo cadde all'indietro e sparì oltre la finestra insieme alla testa. Alice senza pensarci troppo si lanciò dalla finestra e atterrò nel giardino con un'elegante capriola.

-A-Alice?- le domandò una voce famigliare. La ragazza alzò gli occhi e fu travolta dal sollievo quando vide sia Mista che Fugo illesi mentre i nemici a terra sconfitti.

-Mista. Fugo- li chiamò correndo incontro al primo per abbracciarlo -Vi ho visti dalla finestra mentre eravate all'angolo così mi sono scagliata sul cecchino. Grazie al cielo state bene-

Il cecchino di Passione ricambiò la stretta. -Questo lo dovrei dire a te. Ci siamo spaventati a morte quando sei sparita nel nulla. Cosa è successo? Stai bene? E... oddio, sei ferita?- chiese preoccupato.

Al ricordo degli eventi appena passati Alice si incupì ma non si permise di cedere alla marea di sentimenti che provava. Non era il momento. -Non ti preoccupare. Non sono ferita, non più almeno. Quello che è successo... è una lunga storia e non abbiamo tempo per raccontarla. L'unica cosa che dovete sapere è che non dovrete più preoccuparvi di lui. Nessuno dovrà più farlo- rispose indicando il punto dove c'era la testa.

Alice lo sentì irrigidirsi tra le braccia e ne rimase turbata. Mista era in Passione da molto più tempo di lei e ne doveva aver viste di tutti i colori eppure le sue azioni erano riuscite a sconvolgerlo. Lei era riuscito a sconvolgerlo, forse a farlo inorridire. E se a causa di ciò l'avesse allontanata? Eppure...

-Non avevo la pistola con me. Non ho avuto altra scelta- sussurrò. Ma era vero? Decapitare Izzo e fulminare a morte Rossi erano gli unici metodi che aveva a disposizione per vincere oppure quelli più sadici per ucciderli? 

-Lo so- le rispose Mista -Non ti giudico per questo-

-Alice. Mista- li chiamò Fugo -Abbiamo un minuto. Dobbiamo muoverci-

I due sciolsero l'abbraccio e con il ramato rientrarono nell'edificio.

***

Marco e Pepe balzarono lontani l'uno dall'altro per riprendere fiato. Erano passati appena venti minuti dall'inizio dello scontro eppure entrambi avevano l'impressione di star combattendo da giorni. 

Marco non si era risparmiato un solo istante assaltando l'avversario con tutte le forze. Purtroppo Iron Maiden era riuscito a intercettare la maggior parte di onde, proiettili, morsi e artigliate (quest'ultime da parte di Teen Spirit) prima che colpissero Pepe. In alcune occasioni (poche per fortuna) era riuscito a prendere direttamente lui o Teen Spirit, lasciandoli brutte bruciature sul corpo. Inoltre Marco e lo stand dovevano fare i conti con i tagli causati dai bisturi di Pepe che, seppur poco profondi, bruciavano da morire.

Dall'altra parte Pepe era stato colpito da un proiettile alla spalla destra, graffiato da Teen Spirit al fianco e colpito allo stomaco da un pugno intriso di onde dorate. Nonostante ciò continuava a sorridere.

-Riconfermo la mia opinione. Mi piaci molto, Zeppeli. Sei il primo che è riuscito a resistere così tanto- disse Pepe con gli occhi spiritati -Nonostante il dolore la luce nei tuoi occhi, la tua voglia di lottare sia così viva. Oh, non sai quanto mi piacerebbe vedere fin a quanto puoi resistere prima di spezzarti- C'era qualcosa di perverso nella sua voce, qualcosa che mise i brividi a Marco e gli fece desiderare la morte piuttosto che finire nelle sue mani.

Ripartì all'attacco con i pugni carichi di onde rosse. Saltò e mentre Iron Maiden era alle prese con Teen Spirit, lanciò un pugno a Pepe al grido di -Scarlett Overdrive- Pepe evitò con facilità la prima lingua di fuoco ma non vide la seconda. Il contraccolpo lo spinse all'indietro mentre la sua giacca prese fuoco. Ringhiando il ragazzo si rotolò a terra per spegnerla. Marco tentò di sparargli ma venne intercettato da Iron Maiden che, usando una catena a mo' di frusta, lanciò lui e Teen Spirit contro la parete. Gemettero entrambi sia per la bruciatura sia per lo schianto. Tentarono di alzarsi in fretta ma per loro fortuna qualcun altro aveva attirato l'attenzione di Pepe. 

A poca distanza anche Cacio e Marinella si davano battaglia. 

-Perchè quanto continuerai così? Muori dannazione!- affermò con odio la rossa con i capelli sfatti, un occhio nero e diversi tagli sul viso.

Cacio non era messo meglio. Marinella gli aveva infilzato un piede con il giavellotto, motivo per cui zoppicava e con l'asta gli aveva spaccato il labbro. Nonostante ciò sorrise beffardo e non rispose.

Marinella gli si lanciò contro. Cacio brandì la mazza, pronto a respingere l'ennesimo assalto, ma stavolta la rossa lo colse impreparato: riuscì effettivamente a fermare il giavellotto, ma un altro spuntò dal nulla e gli trapassò la spalla con tale violenza da farlo cadere a terra. La mazza cadde mentre Marinella fu sopra di lui con sguardo carico di odio. -Questo è per mia cugina, stronz...-

-Che cosa fai? Perchè mi vuoi uccidere, Mari?- disse una voce femminile e in un istante sotto di lei c'era una ragazza dalla pelle olivastra, i capelli neri e gli occhi viola pieni di lacrime. La rossa la riconobbe subito e rimase immobile per un'istante di troppo.

Una catena nera avvolse il suo corpo, bloccandola e bruciandola. La falsa Sibilla piegò le labbra in un sorriso raccapricciante prima che Marinella venisse lanciata in aria. Per un attimo rimase sospesa e guardò la sala. Vide Cacio/Sibilla ancora a terra, Marco e il suo stand cercare di rialzarsi doloranti e infine Pepe, in piedi con un bisturi in mano e Iron Maiden alle sue spalle. Precipitò verso quest'ultimi. 

Sentì Marco gridare angosciato, il lupo ringhiare disperato e il loro tentativo di correrle incontro ma Marinella aveva già capito di non avere più scampo. "Sibilla. Perdonami. Non sono riuscita a vendicarti". Fu il suo ultimo pensiero prima di venire infilzata allo stomaco al bisturi. Pepe senza pietà alzò il braccio aprendole un taglio dall'ombelico fino al mento. Il sangue e le viscere uscirono fuori investendo Pepe, fatto che però sembrò gasarlo di piò. La afferrò per la nuca, estrasse il bisturi dal collo e con una furia agghiacciante le tempestò di colpi il viso.

Marco, se prima stava correndo verso Marinella, adesso era ricaduto e guardava paralizzato e tremante quel massacro insensato. La sua mente si ritrovò a pensare a tutto e a nulla. Cosa stava succedendo? Perchè stava succedendo? Perchè lui era lì? Perchè, per quanto si sforzasse, non riusciva mai a impedire che accadessero quelle atrocità?

Di fronte a tanto orrore nemmeno si accorse che Cacio gli si era avvicinato. Quando se ne rese conto, un giavellotto creato con Skillet gli aveva già trapassato un polmone con tale violenza da fuoriuscire dal petto e impiantarsi nel pavimento sottostante. Marco gridò finché la sua bocca non si riempì di sangue. Teen Spirit cercò di intervenire ma venne bloccato dalle catene di Iron Maiden. Pepe infatti aveva finito di seviziare il corpo di Marinella e guardava Marco sofferente con il solito sorriso inquietante.

-Che fine atroce ha fatto la tua compare- constatò Cacio con la calibro 22 in pugno -E pensare che mi avrebbe ucciso se solo non si fosse distratta vedendo la mia perfetta imitazione di Sibilla-

Marco si sentì invadere dalla rabbia. Quei due le avevano ammazzato l'unica parente rimastale, l'avevano torturata psicologicamente, rimostrandole Sibilla sul punto di morire per mano sua e infine l'avevano torturata fisicamente dandole una morte atroce e immeritata. -Mostri! Siete dei mostri! Siete i figli del diavolo!- urlò con rabbia e odio.

-Lo siamo. Nessuno ci ha mai impedito di diventare così- rispose Cacio con una strana espressione sul volto. Marco vide nei suoi occhi fastidio, risentimento ma anche dispiacere. Per un istante si chiede cosa era successo nelle loro vite per ridurli così.

-Forza, Cacio. Non perdere tempo. Fai saltare il cervello a questo coglione, sempre che ne abbia- disse impaziente Pepe. 

Cacio allora sollevò la pistola e mirò alla testa di Marco. -Addio, Zeppeli- lo salutò beffardo.

-Lightning Purple Overdrive-  

Due teste dai capelli rosa vennero lanciate contro Cacio. La prima venne evitata, ma la seconda colpì la pistola, motivo per cui fu costretto a lasciarla cadere, avendo visto di persona il devastante effetto di quel potere. Un istante dopo Alice Zeppeli sbucò dal pavimento e gli assestò un montante intriso di onde dorate. -Sunlight Yellow Overdrive- disse mentre Cacio volò dall'altra parte della stanza ed evitò una rovinosa caduta solo perchè Pepe lo afferrò per tempo. 

I due fratelli studiarono la situazione: davanti a loro c'erano Alice, Mista e Fugo in compagnia di una ragazza asiatica con due chignon simmetrici e un abito tradizionale cinese color lime. Si accorsero inoltre che le due teste lanciate da Alice appartenevano a Pancetta e Guanciale, la coppia incaricata di trattare con la Triade. 

-Ma cosa è successo?- domandò Pepe sorpreso.

-Come fate a essere ancora vivi?!- esclamò Cacio sbigottito e furioso.

Alice sorrise. -Ammetto che sia con Izzo che con Rossi mi avete preso in contropiede, ma per vostra sfortuna non sono stati sufficienti a fermarmi- disse.

-E poi avete peccato un po' troppo di presunzione a mandare a trattare qualcuno privo di stand- affermò Mista indicando le due teste.

-Ammetto che un po' mi dispiace per loro. Erano venuti convinti che la mia organizzazione gli avrebbe dato una mano contro Passione, senza sapere che Giorno Giovanna avesse convinto il mio capo a stare fuori da questa faccenda- affermò l'asiatica mostrando loro un ciondolo con tre spade incrociate, simbolo della Triade.

-Cosa?!- esclamò Cacio sbigottito -Giorno Giovanna si alleato con la Triade?- 

-In realtà ha semplicemente stretto un accordo non belligeranza che il mio capo ha accettato tranquillamente- spiegò in breve la ragazza -Nel resto non avevamo nulla da perdere-

-Sì, è stata una bella sorpresa anche per noi- affermò Fugo.

I due fratelli trasalirono rendendosi conto di essere stati ingannati. Avevano creduto di sapere già i piani di Passione e di tendere a loro un'imboscata per uccidere i membri più influenti mentre guadagnavano un accordo con la Triade. Invece era successo tutto il contrario!

Cacio scoppiò in una risata isterica che lasciò tutti perplessi. Subito dopo riformò con Skillet una pistola e la puntò. Mista fece lo stesso. Entrambi erano pronti a farla lì, ma Pepe aveva in mente altro. Usò una catena di Iron Maiden per tirarsi via dalla traiettoria mentre con un'altra lanciava loro contro il corpo di Marinella. Quel gesto distrasse i soldati di Passione abbastanza per permettergli di gettarsi da una finestra e scomparire nella notte.

Mista afferrò il corpo per poi rendersi conto delle sue condizioni orribili. Adirato lo adagiò e si precipitò alla finestra. 

-Mista, aspetta. Sei troppo debole. I Sex Pistols non ce la faranno mai a inseguirli e nemmeno tu- lo bloccò Fugo. Mista fece per ribattere ma ebbe un capogiro e Fugo lo dovette sostenere. 

Nel mentre il giavellotto si era disfatto a causa della lontananza del portatore, così Alice si precipitò verso il fratello, strappò il suo amuleto a coccinella dalla cintura e lo pose sulla ferita. Immediatamente l'oggetto si trasformò e Marco guarì. La ragazza gli passò un braccio sulle spalle e lo sollevò.

-Andiamocene. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Almeno non sono morti invano- disse guardando con tristezza il cadavere di Marinella.

Quando la polizia monegasca riuscì a entrare nel Casinò qualche minuto dopo dei superstiti di Passione e della ragazza della Triade non c'era più alcuna traccia.

Autrice Time

Infine ho pubblicato. In ritardo, ma ce l'ho fatta. Scusate, ma la scorsa settimana è stata impegnativa. 

Eccoci (quasi) alla fine dell'arco narrativo di Montecarlo. Che dire, un capitolo alquanto sanguinolento e crudo ma con anche qualche sorpresina. Spero vi sia piaciuto e noi ci vediamo all'epilogo della missione, dato che ci sono un po' di cose da chiudere e diversi aspetti da chiarire. Ci vediamo settimana prossima, Giuly  

PS. Ma secondo voi, oltre agli avvisi pre-capitolo, dovrei mettere il rating rosso?  

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo / Vai alla pagina dell'autore: Giuly_2_21