Buona lettura!
Il grande imperatore Oikawa lo guardava attraverso le sbarre della prigione, brandendo la sua spada fiera e possente. Il povero Iwaizumi, che cercava di uscire dalla sua prigione a tutti i costi, finalmente riuscì a sgusciare fuori e saltò addosso al grande imperatore, che subito cerco di parare i colpi con la sua spada. -Ahia mi fai male così, smettila!- si lamentò l’altro colpito al fianco. -Io sono il grande imperatore Oikawa e ti finirò per questo- rispose con tono perentorio l’altro, brandendo l’arma sopra la testa, pronto a sferrare l’ultimo colpo mortale. In quell’esatto momento, dal fondo della cucina arrivò la voce della mamma di Tooru che avvisava che la merenda era pronta. I due bambini a sentire quel richiamo lasciarono perdere il fortino fatto con i cuscini del divano e l’ombrellino che Oikawa usava come spada, per fiondarsi immediatamente a mangiare pane e marmellata. La madre di Tooru li sgridò divertita vedendoli arrivare spintonandosi, facendo a gara per chi arrivasse primo, e disse a suo figlio che non poteva usare l’ombrello come spada perché rischiava di fare male al suo amico Iwa-chan. Finita la merenda e i compiti, si propose di portarli a giocare a pallone al parco. La storia del grande imperatore era già stata abbandonata, soppiantata dalla prospettiva elettrizzante di poter giocare a pallavolo insieme.